Recensione de Il quaderno di Calligrafia Cancelleresca
Inviato: sabato 1 novembre 2014, 18:06
Seconda fatica di Agnieszka Kossowska che ci propone “Il quaderno di Calligrafia Cancelleresca”.
Il libro, di recentissima uscita (finito di stampare a Settembre 2014), si presenta nella medesima veste grafica di quello dedicato alle calligrafie medievali:
Anche l’impostazione ricalca il testo precedente: parte con una nota storica, seguita da una breve (troppo breve, in verità) descrizione degli strumenti e materiali necessari e delle spaziature. Passando per i consueti esercizi propedeutici all’apprendimento dei principi generali del tratto si giunge allo studio dell’ alfabeto minuscolo; il modello proposto è un italico piuttosto morbido nelle curve:
A me personalmente piace ma a qualche appassionato della cancelleresca arrighiana (quella descritta da Hebborn in “Italico per gli Italiani”, per esempio) potrebbe far storcere il naso.
Si passa quindi allo studio di un rigoroso maiuscolo e della numerazione araba.
Accanto ad ogni esempio proposto è presente uno spazio per esercitarsi direttamente su libro, cosa che, personalmente, non farei neppure sotto tortura: ma forse si vuole così enfatizzare la caratteristica di “quaderno”…
Molto interessante l’ultima parte del libro dove vengono presentate forme minuscole e maiuscole ornate (flourished, per gli appassionati di termini anglofoni) che forniscono ottimi spunti per passare da una grafia dalla semplicità quasi ascetica ad una forma grafica più vivace, permettendo di adattare la cancelleresca alle più svariate occasioni.
Un testo semplice per chi si vuole avvicinare allo studio di questa forma calligrafica, dunque, oltretutto offerto ad un prezzo decisamente invitante: nove euro.
Il libro, di recentissima uscita (finito di stampare a Settembre 2014), si presenta nella medesima veste grafica di quello dedicato alle calligrafie medievali:
Anche l’impostazione ricalca il testo precedente: parte con una nota storica, seguita da una breve (troppo breve, in verità) descrizione degli strumenti e materiali necessari e delle spaziature. Passando per i consueti esercizi propedeutici all’apprendimento dei principi generali del tratto si giunge allo studio dell’ alfabeto minuscolo; il modello proposto è un italico piuttosto morbido nelle curve:
A me personalmente piace ma a qualche appassionato della cancelleresca arrighiana (quella descritta da Hebborn in “Italico per gli Italiani”, per esempio) potrebbe far storcere il naso.
Si passa quindi allo studio di un rigoroso maiuscolo e della numerazione araba.
Accanto ad ogni esempio proposto è presente uno spazio per esercitarsi direttamente su libro, cosa che, personalmente, non farei neppure sotto tortura: ma forse si vuole così enfatizzare la caratteristica di “quaderno”…
Molto interessante l’ultima parte del libro dove vengono presentate forme minuscole e maiuscole ornate (flourished, per gli appassionati di termini anglofoni) che forniscono ottimi spunti per passare da una grafia dalla semplicità quasi ascetica ad una forma grafica più vivace, permettendo di adattare la cancelleresca alle più svariate occasioni.
Un testo semplice per chi si vuole avvicinare allo studio di questa forma calligrafica, dunque, oltretutto offerto ad un prezzo decisamente invitante: nove euro.