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La mia prima penna stilografica.

Consigli, esperienze, raccomandazioni dagli utenti per gli utenti concernenti negozi e rivenditori.
pasukaru85
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La mia prima penna stilografica.

Messaggio da pasukaru85 »

Il mio cattivo rapporto con la "penna" è cominciato all'incirca all'età di 3 anni, mio padre attacco sul muro della mia camera dei giochi un grande cartellone con tutte le lettere dell'alfabeto e mettendomi una Bic blu in mano ed un quaderno a righe Pigna sotto il naso mi disse di copiare le lettere dell'alfabeto.
Da quel giorno sono passati 25 anni e nonostante abbia imparato "quasi" tutte le lettere dell'alfabeto Italiano; scordò di aggiungere la K, la j, la w e la x con la y... ancora oggi ho dei dubbi su dove sia il loro corrette posto nell'alfabeto; la mia caligrafia è rimasta sempre la stessa, PESSIMA!
Dopo anni di commenti negativi, risate, momenti imbarazzanti dovuti alla mia caligrafia, <ci abbiamo messo più tempo del previsto a correggere i compiti in quanto alcuni di voi hanno una caligrafia "poco chiara"...> si,si lo so che ogni volta parlano di me!

Tutto ad un tratto mi sono deciso, voglioro avere una caligrafia alla John Hancock, ... bhè forse è meglio non esagerare, mi basterebbe avere una BELLA caligrafia, chiara e con carattere.

Ben conscio che non è il pennello a dipingere il quadro, ma è l'artista che vi è dietro; vorrei ricevere qualche consiglio mirato alle mie esigenze nell'acquisto della mia prima penna stilografica.
In rete ho trovato tanto, anche troppo, tanto da ubriacarmi di informazioni, ma che alla fine mi hanno lasciato spaesato.
Sono alla ricerca di una penna solida, non delicata da esporre in vetrina, una penna da usare ed usare ancora, di qualità, un bell'oggetto, quasi una compagna che mi attiri e che mi invogli a mettere da parte la tastiera... so già che sarà dura ma sono determinato.

Vorrei un pennino che sia fluido da utilizzare ed una penna comoda di impugnare (ho una mano XL) e che dia un senso di solidità(e che lo sia), vorrei un pennino flessibile, non ultra flessibile perchè credo che sarebbe poco pratico e troppo delicato, ma abbastanza fessibile da far vedere le variazioni del tratto alle varie pressioni.

Ringrazio chi avrà la pazienza di rispondere a questo mio primo post/sfogo così banale e probabilmente già trattato.

Saluti,

Pier
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Irishtales
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Messaggio da Irishtales »

Ciao Pier,
hai fatto benissimo a restringere il campo definendo dei vincoli precisi.
Pennino leggermene flessibile esclude penne come Lamy, comode per chi inizia perchè il pennino è facilmente intercambiabile, cosa che però serve a poco se si scrive sempre con la stessa punta. Oggi non sono molte le case che producono pennini semiflessibili, ma fra queste ce n'è una americana, Noodler's, che costruisce penne molto solide e affidabili e, soprattutto il modello Ahab, adatto a mani XL :thumbup:
Un'altra marca che potrebbe fare al caso tuo è Twsbi, io ho una Diamond 540 ed una Diamond 580, penne solide e pennino tedesco leggermente molleggiato; non è un semiflessibile, ma una minima "morbidezza" del tratto è presente e gradevole. Il problema delle Twsbi è che sono un salto nel buio. Alcuni acquirenti hanno avuto fortuna, comprando penne perfette, altri invece hanno avuto una serie di problemi. C'è da correre il rischio, insomma.
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Daniela
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Messaggio da pasukaru85 »

Grazie Daniela per la pronta risposta, pensa io che avevo già fatto qualche ricerca riguardante la Waterman 52, Eversharp Doric e Waterman Black.
Per fortuna mi sono iscritto sul forum prima di procedere ad acquisti incauti.
Per quanto riguarda il tipo di pennino:
Pro e contro di pennini intercambiabili ? Sarei indirizzato per uno fisso.
Lessi che alcune forme della punta del pennino hanno degli utilizzi specifici, come il Music Nib, altri sono scomodi da utilizzare; qualche suggerimento riguardante la forma?
Credo che lo spessore del tratto sia solo questione di gusti visivi e non nell'uso... oppure sbaglio?
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Irishtales
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Messaggio da Irishtales »

Prima di lanciarti negli acquisti di penne d'epoca, forse è meglio "farsi le ossa" con qualcosa di più maltrattabile... ;)
E capire con esattezza cosa si preferisce...di pennini ce n'è per tutti i gusti. Puoi farti un'idea sui vari tipi di pennino grazie a questo interessantissimo argomento:
viewtopic.php?f=12&t=5608
Il pennino rotondo in genere è quello più comune ed utilizzato per la scrittura ordinaria, quotidiana. La scelta dello spessore del tratto come pure il grado di flessibilità, se presente, dipende dai gusti personali.
I pennini tronchi in generale, producono un tratto variabile senza essere flessibili, quindi senza bisogno di esercitare alcuna pressione sulla punta, al contrario i pennini flessibili variano di tratto grazie al variare della pressione sul foglio.
Gli intercambiabili hanno il vantaggio di poter cambiare tratto mantenendo la stessa penna, a volte anche a serbatoio pieno e senza grossi rischi di imbrattarsi le mani. Però ho notato che fare spesso questi cambi può alla lunga creare problemi (uno dei miei pennini Lamy), perciò di solito preferisco portarmi due penne piuttosto che due pennini. Ma è una questione di gusti, anche in questo caso.
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Daniela
Fenice

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Messaggio da Fenice »

Ciao, io sono "diretta" e "cruda", rispondo alla tua domanda con una risposta secca: Aurora 88 (anche usata va benissimo) con inchiostro Aurora Blue.

Considera che tutte le penne nuove hanno bisogno di un periodo di rodaggio, specialmente se montano un pennino F (fine).
All'inizio percepirai un attrito del pennino sul foglio (poco gradevole) che andrà via-via scemando man mano che utilizzerai la penna.
Ogni pennino tende ad adattarsi al modo di scrivere di chi la utilizza per cui, se comperi una penna nuova, metti in conto un mesetto di rodaggio per "assestamento".

L'Aurora 88 è una penna con dimensioni standard, grandi ma non ingombranti, l'impugnatura è ampia e comoda, la sporgenza in prossimità del pennino consente di non avere i polpastrelli modello "sono appena uscita dalla questura per un fotosegnalamento", il tratto è scorrevole, senza incertezze, il pennino è molleggiato e non ti dà la sensazione di scrivere con un chiodo e in più ... non stanca nelle lunghe sessioni di scrittura.

Per "giocare" con le variazioni di tratto ... Noodler's Ahab (o Pilot Falcon, ma lì ... siamo già in fascia alta).

Evita come la peste le penne con impugnatura liscia e in metallo: scivolano come anguille!

In bocca al lupo!
ilconterosso

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Messaggio da ilconterosso »

Ed io,invece, ti dico Delta Dolcevita Pistone,
Non ha un pennino flessibilissimo, ma una volta impugnata non la posi più.
Non è classicamente funebre, tipo la 88 che uso regolarmente, e poi è Italiana!
Per me è la numero UNO , e nessuna potrà mai scalzarla.
Dammi retta
pasukaru85
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Messaggio da pasukaru85 »

Grazie per i consigli, guardando tutti i tipi di pennini mi sono innamorato del pennino musicale e dell'italico, le penne che mi avete consigliato hanno uno di questi due pennini?
Spesso nelle descrizioni dei rivenditori trovo le sigle sullo spessore del tratto, ma niente riguardante il tipo di punta...
rembrandt54

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Messaggio da rembrandt54 »

pasukaru85 ha scritto:Grazie per i consigli, guardando tutti i tipi di pennini mi sono innamorato del pennino musicale e dell'italico, le penne che mi avete consigliato hanno uno di questi due pennini?
Spesso nelle descrizioni dei rivenditori trovo le sigle sullo spessore del tratto, ma niente riguardante il tipo di punta...
Tra le moderne visto che hai una mano XL ti consiglio anche io la Delta Dolcevita / Gallery che puoi avere con il pennino italico, o una Montblanc 149, ma per avere un pennino flessibile devi rivolgerti alle Vintage.
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piccardi
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Messaggio da piccardi »

pasukaru85 ha scritto:Grazie Daniela per la pronta risposta, pensa io che avevo già fatto qualche ricerca riguardante la Waterman 52, Eversharp Doric e Waterman Black.
Per fortuna mi sono iscritto sul forum prima di procedere ad acquisti incauti.
Il discorso sui pennini di stilografica da calligrafia e' complesso, anzitutto perche' ci sono stili che richiedono pennini completamente diversi come lo stub per la cancelleresca o il flessibile per il copperplate.

Sui primi ne trovi vari e di vari spessori e probabilmente una safari e' la scelta migliore.

Sui flessibili quelli veri secondo me sono solo quelli antichi. I noodlers al piu' li chiamerei piegabili, sono veramente duri. Dei nomi delle antiche che hai citato l'unico che ti da una garanzia di flessibilita' e' il waterman black, ma quello e' il nome di un pennino e non di una penna , visto che veniva montato su modelli diversi. Inoltre e' estemamente raro, quindi costi stratosferici. Casomai cercaun pink, che e' piu' facile da trovare. Ma tieni conto che nessun dei due e' un superflessibile.

I superflessibili infatti li trovi solo su penne precedenti l'uso del codice di colori da parte della wateman per cui su una 52 ci puoi trovare anche i rigidissimi accountant da ricalco. Idem per la doric o altro modello precedente anche se la wahl su alcuni ci metteva la scritta flexible.

Sul mooderno le penne che piu' ho trovato vicine a quel che chiamo flessibili sono la homo sapiens con pennino in palladio, pero' il fine ha un tratto che altrove passerebbe da medio/largo, e quindi poca escursione, la pilot justus (che parte da un fine vero) ed il pennino in titanio della delta. Altre sono al piu' molleggiate (per la nomenclatura guarda sul wiki).

Personalmente tenderei a preferire un flessibile visto che se lo usi senza premere puoi scrivere normalmente (fare variazioni di tratto bene richiede comunque una scrittura molto lenta e scrivere velocemente flettendo e' praticamente impossibile.

Ma ognuno ha il suo modo di scrivere e un peso della mano per cui quello che per me e' una delizia per chi preme diventerebbe un orribile pennino graffiante.

Per cui il consiglio e' di provare prima con la penna in mano... Quindi o un buon negozio o un pen show.

Simone
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Messaggio da PenninoM »

Allora, do anch'io il mio piccolo contributo, uno stub flessibile non esiste, almeno che io conosca, e le penne con pennino italic (uno stub più affilato) oggi sono solo scadenti penne da calligrafia, poi rinnovo l'avvertimento, non prendere come prima penna una vintage, hanno bisogno di delicatezza e mille attenzioni, fra due mesi, se segui attentamente il forum, potrai trattarle come si deve, per ora penso di no. Se vuoi una penna dal pennino flessibile, grande e allo stesso tempo nuova prendi la Ahab oppure una Reform 1745 pennino semi-flessibile (per i pennini di oggi è più che abbastanza flessibile) che si trova su ebay, io ho comparto la prima e la seconda (uguale in tutte e per tutto, il venditore ne aveva due) è ancora lì. E' comunque una penna considerata vintage ma è intonsa (anche se la finestra di ispezione dell'inchiostro è blu) e perciò è da considerare come nuova, poi ha il pennino f più scorrevole che conosca, ed ha un flusso adeguato. Sennò un'altra penna dal pennino che risponde alla pressione (ha una visibile variazione di tratto, visibile usato nel suo significato letterale, perciò non "molto" ma "visibile ad occhio nudo") è la M400 Pelikan, ci sono anche la M600, M800, M1000, più grandi sostanzialmente. Però è già una penna di maggiore qualità, ed ha un flusso abbondante ed un pennino che è mezza misura in più di quella dichiarata (a me non dà affatto fastidio, anzi, mi piace molto), ovviamente tutto ciò fa ingrossare il tratto. Perciò per quest'ultima penna se vuoi un tratto snello ti consiglio un ExtraFine EF. Spero di non averti tediato con questo intervento di esserti stato d'aiuto e buona fortuna :thumbup:
Lorenzo
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Messaggio da amartoni »

Io ti do un consiglio da perfetto (o quasi) neofita in materia.
Non lasciarti affascinare da oggetti "esotici" come i pennini stub o italici.
Sono cose che avrai tempo dopo di approfondire e imparare ad usare.
Tieni presente che quando arriverai alla stilografica per la prima volta la tua mano non sarà abituata a tanta scorrevolezza, per cui è probabile che i primi tempi scriverai addirittura peggio.
Personalmente ti consiglio una buona penna con un pennino scorrevole e con un buon flusso.
Io ho trovato queste caratteristiche nella mia Delta Markiaro Trentaremi.
È una penna che ha un prezzo contenuto, ottime finiture, un pennino in acciaio rigido ma scorrevole e con un buon flusso.
Come inchiostro ti suggerisco l'Aurora Black.
Tieni presente che non è la penna a scrivere male, ma la tua (e la mia) mano.
Dopo che avrai preso la penna starà a te imparare a scrivere bene.

Antonio
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Messaggio da Ottorino »

Conosco solo una persona su questo forum con mano XL. E preferisce penne pesanti.
Non per contraddire Barbara, o confonderti le idee, ma in certi casi il metallo può essere indicato, anzi indispensabile.

La Lamy Safari ti permette di giocare e capire le differenze con modica spesa.
Per "capire le differenze" intendo non con la testa ma le sensazioni di scrittura.

Il flessibile te lo sconsiglio. Ci sarà tempo e occasione.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Messaggio da pasukaru85 »

Visitando qualche negozio in giro ho visto e provato qualche penna, tra quelle disponibili e non troppo in là con l'età ho trovato : Parker aerometric 51, Parker Sonnet, Parker 51 Vacumatic, Parker Duofold, Waterman Exception, Lamy 2000, Platinum 3776 CENTURY, Pilot Namiki Custom 74, Pilot Namiki Falcon, tutte (chi più chi meno) sotto i 200 dollari. Altre che mi piacevano come Aurora 88 e Sailor 1911 large erono sopra i 200 dollari.

Se qualcuno ha esperienza diretta con una di queste penne oppure si sente si consigliarmi o di sconsigliarmi l'acquisto per un qualsiasi motivo è benvenuto.

Il feeling che ho provato ovviamente è superiore a qualsiasi altra penna mai impugnata e tracciare 2 righe soltanto non mi ha aiutato a sceglierne una su tutte, dovrei testarle a fondo per fare una scelta consapevole, vorrei evitare di tornare in negozio e comparne una nuova dopo una settimana...
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Messaggio da Ottorino »

La prova veloce in negozio puo' sicuramente aiutare a scegliere. Soprattutto a scartare qualcosa che proprio non ti va.
Solo in seguito scoprirai quale va veramente bene. Non tornerai in negozio dopo una settimana. Ma forse dopo qualche mese.
La 51 è un vero mulo da guerra. E anche la lamy 2000
La 51 è una penna che non delude mai e che mantiene il suo valore.
Pero' molto sotto i 200 dollari. A meno che non sia qualche tipo particolarmente raro.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Messaggio da pescatore »

Date le caratteristiche indicate e alcune - sacrosante - incertezze, proverei a sfondare il muro dei 200 D e punterei dritto sulla Pilot Justus 95. Ha le dimensioni giuste e il pennino regolabile nella rigidità. :)
Fabrizio
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