La mia prima penna stilografica.

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pasukaru85
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Messaggio da pasukaru85 »

Dopo giorni e giorni di ricerca...anzi di studio, posso dire di saperne un pochino di più sulle penne stilografiche, almeno in teoria (adesso almeno conosco la differenza tra caricamento a pistone ed a bulbo oppure parlando di materiali, tra permatite, ebonite e tru stone )

Ho ordinato proprio adesso la penna! Evito di scrivere il modello se no mi linciate.

Ora ho bisogno di un inchiostro, ma non di uno qualsiasi. Mi serve nero e dovrò utilizzarlo anche per firmare dei miei lavori su carta fotografica
doppio peso cotone, quindi ho bisogno di un ottimo inchiotro nero profondo che sia stabile nel tempo (parecchio tempo) e che non rovini-corroda-macchi la carta.
Informandomi in rete spesso vedo saltar fuori il nero dell Aurora, confermate?
E tra i neri preferiti di parecchi Americani.
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varyar
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Messaggio da varyar »

[quote="pasukaru85"
Ho ordinato proprio adesso la penna! Evito di scrivere il modello se no mi linciate.
[/quote]

No no, invece siamo curiosi :D
gbiotti
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Messaggio da gbiotti »

pasukaru85 ha scritto:Ora ho bisogno di un inchiostro, ma non di uno qualsiasi. Mi serve nero e dovrò utilizzarlo anche per firmare dei miei lavori su carta fotografica
Non vorrei dire stupidaggini, ma ho la sensazione che scrivere con inchiostro stilografico su carta fotografica non sia proprio il massimo.
La carta fotografica ha una superficie quasi "plastificata" e questo crea certamente problemi con gli inchiostri per stilografica che sono a base acquosa e che hanno quindi grandi difficolta' nell'asciugare.
pasukaru85 ha scritto:ho bisogno di un ottimo inchiotro nero profondo che sia stabile nel tempo (parecchio tempo) e che non rovini-corroda-macchi la carta.
Informandomi in rete spesso vedo saltar fuori il nero dell Aurora, confermate?
E tra i neri preferiti di parecchi Americani.
L'Aurora nero e' certamente un ottimo inchiostro, ma non mi risulta abbia certificazioni relative alla stabilita' nel tempo.
Gli americani sono molto affezionati ai loro Noodler's che vantano caratteristiche di inalterabilita', ma non saprei quale possa essere il comportamento di questi inchiostri nel lungo periodo.
L'unico inchiostro stilografico che conosco e che abbia, almeno sulla carta, una certificazione delle caratteristiche che indichi e' il Montblanc permanente DIN ISO 14145-2

Saluti, Geraldo.
Geraldo
pasukaru85
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Messaggio da pasukaru85 »

gbiotti ha scritto:
pasukaru85 ha scritto:Ora ho bisogno di un inchiostro, ma non di uno qualsiasi. Mi serve nero e dovrò utilizzarlo anche per firmare dei miei lavori su carta fotografica
Non vorrei dire stupidaggini, ma ho la sensazione che scrivere con inchiostro stilografico su carta fotografica non sia proprio il massimo.
La carta fotografica ha una superficie quasi "plastificata" e questo crea certamente problemi con gli inchiostri per stilografica che sono a base acquosa e che hanno quindi grandi difficolta' nell'asciugare.
La carta di cui parli è la carta RESIN coated che ha un supporto in plastica, io utilizzo la Fiber chiamata anche baritata con supporto in cotone. Grazie per il tuo consiglio.

Lo so che mi avete consigliato di stare alla larga dalle vintage ma che vi potevate aspettare da qualcuno che utilizza ancora i rullini in bianco e nero e stampa in camera oscura?? Ho un certa predilezione per il vintage...
Comunque la penna è una Eversharp Symphony 913 con pennino flessibile medio, nuova-vecchio stock (revisionata con un nuovo sacco per l'inchiostro) mai utilizzata. Il pennino è flessibile ma non ultra flessibile, il che vuol dire che a meno che non si prema deliberatamente scrive come un pennino normale, lo hanno descritto come un pennino flessibile da utilizzare tutti i giorni senza particolari attenzioni. La seconda clssificata era una Sheaffer imperial deluxe II insieme ad una Montblanc meisterstuck 146, tutt'altra penna anche molto molto più costosa, poi Aurora 88 ecc ecc...
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Messaggio da PenninoM »

Bella scelta, ottima, anche se per un neofita un flessibile non aiuta ad avere familiarità con la penna, sono penne delicate, mentre una bella m150 in resina e pennino in solido ottone, non un pezzo di fatto unico nel suo genere come è una penna vintage (così se si rompe tanto vale usarla come porta tabacco per la pipa) ma un solido esempio di di produzione su scala industriale tedesca, reperibilissima e solida, diciamo che una vintage si comporta un po' da prima donna, al minimo fastidio (alias sollecitazione) si stende per terra con gli occhi vitrei, mentre una penna non scolastica ma solida ti permettere di sperimentare a cuor leggero, ti concede l'audacia di una prova. Perciò pur complimentandomi con te per l'ottimo acquisto (con un po' di sana invidia :mrgreen: ) ti consiglio una penna per tutte le prove che vorrai fare dopo un mese di full immersion nel mondo di questo forum.
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piccardi
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Messaggio da piccardi »

PenninoM ha scritto:Bella scelta, ottima, anche se per un neofita un flessibile non aiuta ad avere familiarità con la penna, sono penne delicate, mentre una bella m150 in resina e pennino in solido ottone, non un pezzo di fatto unico nel suo genere come è una penna vintage (così se si rompe tanto vale usarla come porta tabacco per la pipa) ma un solido esempio di di produzione su scala industriale tedesca, reperibilissima e solida, diciamo che una vintage si comporta un po' da prima donna, al minimo fastidio (alias sollecitazione) si stende per terra con gli occhi vitrei, mentre una penna non scolastica ma solida ti permettere di sperimentare a cuor leggero, ti concede l'audacia di una prova. Perciò pur complimentandomi con te per l'ottimo acquisto (con un po' di sana invidia :mrgreen: ) ti consiglio una penna per tutte le prove che vorrai fare dopo un mese di full immersion nel mondo di questo forum.
Scusa ma quante Simphony hai provato per fare un confronto con una M150?

Tieni conto che qualificarle come pezzi unici è abbastanza azzardato, non sono più in produzione, ma comunque si trovano tranquillamente e non sono certo penne rare. In ogni caso a livello di scrittura la Simphony vince a mani basse rispetto a qualunque M150 con pennino in acciaio dorato (pennini in ottone non mi risulta ne abbiano mai fatti).

Era dotata infatti di uno dei migliori alimentatori mai realizzati e di pennini d'oro di altissima qualità. E per ripararla basta ripristinare un sacchetto di gomma, cosa fattibile in modo molto più semplice di quanto non sia riparare lo stantuffo di M150.

Quanto poi alla solidità o meno delle "vintage" evitiamo di fare generalizzazioni che han poco senso, visto che accumunano penne che possono andare dalla fine del 1800 agli anni '50. Ad esempio se prendi come pietra di confronto una Parker 51 Aerometric (che è più meno dello stesso periodo della Simphony) di penne moderne più affidabili non ne conosco, e di certo nessuna M150 è ancora in grado di dimostrare di essere in grado di ripartire alla prima dopo mezzo secolo di fermo, cosa avvenuta per tutte le 51aerometric che ho comprato.

Simone
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Messaggio da PenninoM »

Se la Eversharp Simphony fosse così diffusa troverei su ebay.it più di due esemplari uno per altro rotto e senza cappuccio non in condizione di scrivere, vero? E comunque per quante possano essere i modelli presenti sul mercato di un dato modello fuori produzione saranno sempre di meno delle migliaia di penne nuove che producono la Pelikan o la Lamy e così via. Io suggerivo solamente una penna oltre alla Eversharp che si potesse trattare a cuor leggero, cosa che con una vintage è impossibile, si è maggiormente preoccupati per una penna degli anni 30' che per una comprata nuova il mese scorso, no?
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Phormula
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Messaggio da Phormula »

La "perdita" di una stilografica può esulare dalla sua robustezza. Io ho perso la mia Papermate, penna solidissima, aveva otto anni di uso quotidiano sulle spalle, perché mi è rotolata dal banco in un'aula a gradini e qualcuno deve averla raccolta al posto mio. Ho visto penne cadere di punta sulle piastrelle, o creparsi nella resina per cadute banali. Questo è il motivo per cui io uso penne diverse in situazioni diverse.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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piccardi
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Messaggio da piccardi »

PenninoM ha scritto:Se la Eversharp Simphony fosse così diffusa troverei su ebay.it più di due esemplari uno per altro rotto e senza cappuccio non in condizione di scrivere, vero?
Forse se cerchi nel posto giusto le trovi più facilmente. Su quello americano a metà della lista delle eversharp ne avevo già viste 4 di cui 2 nuove di pacca. Prezzi fra i 150$ del set nuovo con scatolina ed istruzioni (cara) e qualche decina di dollari.
PenninoM ha scritto:E comunque per quante possano essere i modelli presenti sul mercato di un dato modello fuori produzione saranno sempre di meno delle migliaia di penne nuove che producono la Pelikan o la Lamy e così via.
Io non cerco migliaia di penne, ne cerco una, e questa ad oggi si trova senza problemi. Che di quelle altre ce ne siano migliaia di volte tante mi interessa il giusto.

E comunque tutto questo con la robustezza costruttiva e la funzionalità d'uso non c'entra nulla.
PenninoM ha scritto:Io suggerivo solamente una penna oltre alla Eversharp che si potesse trattare a cuor leggero, cosa che con una vintage è impossibile, si è maggiormente preoccupati per una penna degli anni 30' che per una comprata nuova il mese scorso, no?
No.

Anzittutto io tengo in maniera abbastanza uniforma a tutte le mie penne e se sto più attento sto più attento a quelle più delicate, cosa che non c'entra con l'età. E se proprio dovessi preoccuparmi di perdere/danneggiare una penna tenderei a farlo per una che costa di più (indipendentemente dall'età).

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Messaggio da Phormula »

piccardi ha scritto: ...Anzittutto io tengo in maniera abbastanza uniforma a tutte le mie penne e se sto più attento sto più attento a quelle più delicate, cosa che non c'entra con l'età. E se proprio dovessi preoccuparmi di perdere/danneggiare una penna tenderei a farlo per una che costa di più (indipendentemente dall'età).
Idem, costo e facilità di sostituzione se dovessi perderla o rovinarla irreparabilmente.
Questo mi porta ad avere un certo rispetto per un paio di penne economiche a cui sono legato affettivamente e che oggi forse potrei ricomprare, ma solo con molta fatica e sperando che mi capiti tra le mani un'occasione, mentre tra i cavalli da battaglia quotidiani ho penne da 100 Euro che posso ricomprare in qualsiasi negozio del settore.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Messaggio da Resvis71 »

Ciao PenninoM.
Ho letto i tuoi scritti e ti chiedo se per cortesia puoi dirmi quali sono le penne,con pennino Italico,che sono solo "scadenti penne da Calligrafia".
Grazie :)
Poi un'altra cosa;quello di trasformare una penna rotta o mal funzionante in un "porta tabacco da pipa" è una scelta personale, a prescindere che la penna sia vintage o no.
Se fai un giro nella sezione dedicata alle riparazioni ti stupirai, e ti renderai conto di aver affermato una cosa che è vera solo come scelta e non come inevitabile conseguenza :)
Massimiliano
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Messaggio da Quozzamax »

Phormula ha scritto: domenica 9 febbraio 2014, 16:59 La "perdita" di una stilografica può esulare dalla sua robustezza. Io ho perso la mia Papermate, penna solidissima, aveva otto anni di uso quotidiano sulle spalle, perché mi è rotolata dal banco in un'aula a gradini e qualcuno deve averla raccolta al posto mio. Ho visto penne cadere di punta sulle piastrelle, o creparsi nella resina per cadute banali. Questo è il motivo per cui io uso penne diverse in situazioni diverse.
Le penne che cadono di punta sulle piastrelle, sono un degno sostituto ad uno dei due elementi (gatto o fetta di pane imburrata) del motore a gatto imburrato.
:oops:
Riguardo alle penne raccolte "per caso" e molte volte neppure tanto, per caso, ho una mia teoria, che condivido con lo iettatore di "avanti un altro"...
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