Treccani Enciclopedia

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patrispa
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Messaggio da patrispa »

Ciao a tutti,

anche questa volta avrei bisogno della vostra esperienza perché non trovo proprio nessun riferimento in nessuna delle tante ricerche che ho fatto in internet.

Mi sono innamorato della penna che trovate a questo indirzzo:
http://www.treccani.it/catalogo/bottega ... pedia.html

prodotta in 299 esemplari.

Mi piacerebbe sapere quanto sarebbe giusto pagare questa penna secondo la vostra esperienza, sono un amatore, né commerciante né collezionista e ho davvero grosse difficoltà a capirne il valore.

Grazie
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maxpop 55
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Messaggio da maxpop 55 »

Esattamente non lo puoi sapere se non chiedi al venditore, senz'altro è una cifra con parecchi zeri.
E' questione di gusti, io non la prenderei neanche se me la regalassero, o meglio la prenderei per rivenderla.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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patrispa
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Messaggio da patrispa »

maxpop 55 ha scritto: sabato 10 febbraio 2018, 20:45 Esattamente non lo puoi sapere se non chiedi al venditore, senz'altro è una cifra con parecchi zeri.
E' questione di gusti, io non la prenderei neanche se me la regalassero, o meglio la prenderei per rivenderla.
Ciao, sono proprio curioso, come mai non la prenderesti mai? Cosa secondo te non ha da non volerla neanche regalata? :crazy:

Di sicuro la bellezza ed il desiderio non sono uguali per tutti e gli elementi che fanno nascere attrazione/emozione per un oggetto sono più personali che oggettivi a volte, ma dietro c'è l'opera di due grandi maestri come Mendini e Munari e questa tua risposta diciamo che quantomeno mi sorprende un poco. :)

Io la trovo davvero bella come design, davvero elegante nei suoi particolari, forse la cosa che mi piace di meno è il brillantino.

Immagino anche io che non sia proprio un prodotto di primo prezzo, comunque vediamo se qualcun altro riesce a farmi capire il valore "intrinseco" dell'oggetto più di quello di mercato.

Ciao e grazie.
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Messaggio da maxpop 55 »

patrispa ha scritto: domenica 11 febbraio 2018, 11:25
maxpop 55 ha scritto: sabato 10 febbraio 2018, 20:45 Esattamente non lo puoi sapere se non chiedi al venditore, senz'altro è una cifra con parecchi zeri.
E' questione di gusti, io non la prenderei neanche se me la regalassero, o meglio la prenderei per rivenderla.
Ciao, sono proprio curioso, come mai non la prenderesti mai? Cosa secondo te non ha da non volerla neanche regalata? :crazy:

Di sicuro la bellezza ed il desiderio non sono uguali per tutti e gli elementi che fanno nascere attrazione/emozione per un oggetto sono più personali che oggettivi a volte, ma dietro c'è l'opera di due grandi maestri come Mendini e Munari e questa tua risposta diciamo che quantomeno mi sorprende un poco. :)

Io la trovo davvero bella come design, davvero elegante nei suoi particolari, forse la cosa che mi piace di meno è il brillantino.

Immagino anche io che non sia proprio un prodotto di primo prezzo, comunque vediamo se qualcun altro riesce a farmi capire il valore "intrinseco" dell'oggetto più di quello di mercato.

Ciao e grazie.
E' proprio la linea che non mi piace, potrebbe piacere come oggetto (non a me) ma non è una penna, la penna serve per scrivere tu la useresti per tale scopo in ufficio, la porteresti in tasca?
Avresti paura di perderla o di romperla per cui rimarrebbe sepolta in un cassetto o in una vetrinetta?
Tanto vale prendere una statuetta, un quadro o qualcosa di simile ma non una penna.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Messaggio da Musicus »

patrispa ha scritto: domenica 11 febbraio 2018, 11:25 ...
Io la trovo davvero bella come design, davvero elegante nei suoi particolari, forse la cosa che mi piace di meno è il brillantino.

Immagino anche io che non sia proprio un prodotto di primo prezzo, comunque vediamo se qualcun altro riesce a farmi capire il valore "intrinseco" dell'oggetto più di quello di mercato.

Ciao e grazie.
Sono in vacanza quindi sarò poco preciso... :mrgreen:
Quanto al brillantino, non dovresti preoccuparti: sono più di cent'anni che le penne di gran lignaggio e di gran pregio/prezzo lo sfoggiano (fonte Catalogo generale Waterman fine Ottocento).
Le penne "cafone" lo sono per ben altri motivi, e ne puoi trovare esempi eclatanti sul Forum... :lol:
Il primo e più grave peccato originale dello strumento è un esibito orgoglio dell'ignoranza della materia trattata: non solo "la penna è bella?", quindi, ma anche "la penna scriverà?" ti devi chiedere. Quella proposta da te alla nostra attenzione direi di sì: potrebbe essere scomodo lo scalino tra fusto e sezione (che per ragioni produttive il designer deve proporre su tutte e 3 le penne progettate) e freddo il metallo. Tuttavia ci sono penne, soprattutto contemporanee, con scalini ben più insidiosi ma anche penne antiche di gran lignaggio con metallo scoperto (negli anni Venti le MontBlanc completamente rivestite e le Wahl all metal, per non parlare delle matite meccaniche).
La penna che ti piace tanto richiama stilisticamente le penne "telescopiche" degli anni Dieci e primi Venti: non è difficile cogliere la metafora sapienziale sottesa allo strumento ottico, nè l'amore del designer per le implicazioni derivanti dalle strutture composte da mattoni sovrapposti (come, e anche di più, nelle altre due penne prodotte).
Personalmente preferirei la penna che Treccani aveva commissionato a OMAS negli anni Trenta: una meravigliosa Omas Extra a levetta in celluloide Arco, altrettanto significativa a livello metaforico, ma infinitamente migliore (e qui devi proprio fidarti, finchè non avrai provato di persona) dal punto di vista tecnico (la qualità di scrittura). ;)

Un cordiale saluto.

Giorgio
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Messaggio da FaberDM »

Buongiorno.

Dato che è già stato aperto l'argomento "penne stilografiche Treccani" faccio che scrivere qui dentro e modifico il mio post.

Premesso che non mi interessa una valutazione per fini commerciali e che mi sto avvicinando al mondo delle stilografiche che spesso sono molto più costose di quanto ci si aspetti, vorrei chiedere un giudizio obbiettivo sulle penne che offre la Treccani. Al di là del lavoro evidente che c'è nella loro costruzione, non capisco se sono più oggetti da collezione piuttosto che veri e propri strumenti di scrittura. E mettendo il seguente link come esempio, vorrei sapere se "il prezzo vale la candela" oppure se è meglio lasciar perdere questa casa costruttrice che vedo che è attiva da anni come altre più rilevanti a livello internazionale.

http://www.treccani.it/catalogo/bottega ... nardo.html

Grazie,
Fabrizio
Ultima modifica di FaberDM il mercoledì 6 marzo 2019, 20:24, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da maxpop 55 »

Sarebbe bello presentarsi prima d'intervenire, forse non hai letto il regolamento, che oltretutto parla chiaramente, anche riguardo le valutazioni.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Messaggio da FaberDM »

Buonasera maxpop. Ho letto il regolamento dopo questo post e ho cercato di rimediare. Chiedo scusa. Mi sto avvicinando lentamente al mondo delle penne stilografiche e ho agito un po' di impulso.
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piccardi
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Messaggio da piccardi »

Questo argomento riguarda una penna specifica diversa da quella che indichi tu. Riaprire argomenti vecchi per parlare d'altro non è molto bello.

Mi spieghi quale sarebbe la difficoltà ad aprirne uno nuovo per parlare di quella che interessa a te?

Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
viewtopic.php?f=19&t=1758
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Messaggio da FaberDM »

Non vedo nessuna difficoltà ad aprire un argomento nuovo. Mi sono agganciato a questo dato che la casa produttrice è la stessa e dà il nome all'argomento. Se però non va bene, ne aprirò uno nuovo.

Fabrizio
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Syrok
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Messaggio da Syrok »

Eccomi qui a commentare anche io il post sulla trecani, che ricordo non è una fabbrica di penne ma bensì una enciclopedia che poi ultimamente ha sfornato cose come le penne per avere altro da vendere visto che con l'era di internet di enciclopedie se ne vendono poche.

Fatta questa premessa direi a patrispa che il suo modello di penna che ha proposto, come diceva anche maxpop 55, credo la vendano per migliaia di euro (non so quanti e sinceramente non mi interessa) questa come le altre penne prodotte come hanno detto anche altri prima di me sono "opere" da tenere sulla scrivania o in una bacheca o, perché no, in una casetta di sicurezza in banca.

Non fanno per me in quanto quando cerco una penna la voglio bella si ma pratica e che scriva come voglio io e sinceramente ho anche dei dubbi che possa stare comoda in un taschino per l'evidente spessore che ha (magari sbaglio visto che la vedo solo in foto e dal vivo potrebbe essere più piccola), detto questo è ovvio che possa piacere come design a qualcuno e che abbiano contattato dei maestri a farle (credo che di loro ci sia però solo la firma in quanto i disegni saranno stati fatti da loro colleghi e poi eventualmente approvati da loro, firmandoli appunto).

Per chi si avvicina al mondo della penna stilografica come FaberDM consiglierei di passare oltre e cercare penne che possano dare soddisfazioni come le varie Pelikan, LAMY, Aurora, ecc... ce ne sono un infinità qui sul forum e anche fuori nei negozi fisici e non senza andare a spendere migliaia di euro per una penna che poi lasci da parte come succedeva alle penne she venivano regalate ai bambini per la comunione o la cresima e poi finivano nel cassetto dei genitori con la classica frase "Ora sei troppo piccolo, questa la mettiamo via e la riprendi quando sei più grande" (esperienza personale con un Auretta in acciaio regalatami alla cresima dagli zii e ripresa ora dopo l'ennesimo trasloco dove l'ho scovata in un fondo di cassetto dove ha passato 30 anni immacolata).

Concludendo, le penne proposte sono più un oggetto o un simbolo del sapere dell'uomo e quindi buone come un quadro o un vaso antico, potrebbe essere un investimento anche ma non sicuramente una penna da usare.
Alcune volte vinci, tutte le altre volte impari
(poverbio giapponese)
Alessandro
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