HELIOS flat top - 1934

Foto e recensioni di Giorgio Fasciolo
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Musicus
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HELIOS flat top - 1934

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1. Helios.jpg

La penna
HELIOS flat top in celluloide rossa con venature nere, parti metalliche a vista placcate oro, pennino Helios in oro 14 carati, caricamento a pulsante di fondo, prodotta a Milano, Italia 1935.
2. HFT. The pen.jpg
La Marca secondo Letizia Jacopini
Non trattandosi di una Marca già documentata nel nostro Wiki, non posso che fare riferimento in toto all’imprescindibile “La Storia della Stilografica in Italia 1900-1950” di Letizia Jacopini, che sempre calorosamente ringraziamo, citando integralmente la voce ELIOS/HELIOS come riportata alle pagine 242-244.
«Il marchio Elios si collega all'attività dell'azienda di Eugenio Giarola, attiva a Milano a partire dai primi anni 1930. L'azienda, inizialmente registrata con il nome del titolare, iniziò la propria attività in Via Cirene. Nel 1937 c.ca la ragione sociale venne cambiata in "Silga di Giarola Eugenio" e la sede venne spostata in Viale Umbria. La dicitura completa della registrazione era la seguente: "Marca Elios Original ed Elios Special – Fabbricazione in proprio pennini oro". Dalla fine degli anni 1930 in poi, l'azienda mantenne una doppia registrazione sia come "Silga" Società Italiana Lavorazione Galalite e Affini [ovvero, come si legge nelle istruzioni pubblicate più avanti nella recensione, “Stabilimento Italiano Lavorazione Galalite e Affini”] che come "Helios".
La variazione del nome da "Elios" ad "Helios" avvenuta nel corso degli anni 1930, non ha lasciato traccia evidente nelle incisioni sulle penne. Sia le stilografiche che i pennini rinvenuti sino ad oggi, presentano tutti la dicitura "Helios".
Come molte altre aziende italiane dell'epoca, la Helios/Silga intratteneva rapporti commerciali con la Germania, da dove venivano importate le materie prime ed alcune componenti delle stilografiche e verso cui venivano esportati prodotti finiti. Esistono infatti stilografiche Helios/Silga risalenti alla seconda metà degli anni 1930, con incisioni in tedesco su due linee "Helios - Silga / Original Fabrikat".
I modelli dei primi anni 1930 furono belle stilografiche in celluloide colorata ispirate allo stile delle Parker Duofold flat top prodotte in due misure. Queste penne, delle quali esistono esemplari anche senza incisione sul serbatoio
[come quella in presentazione], montavano clip con terminazione a sferetta marcate “Helios” e bei pennini in oro 14 ct. marcati “Helios Oro”.
La produzione della seconda metà degli anni 1930 fu molto ampia e variegata. L'incisione sul serbatoio divenne una costante stabile con la dicitura "Helios - Silga", dove, tra le due parole, era inserito il disegno di un sole stilizzato. Lo stesso logo era riprodotto sulle scatole delle penne.
La produzione della seconda metà degli anni 1930 comprendeva modelli con caricamento a pulsante di fondo con finiture laminate e pennini in oro prodotti in belle colorazioni di celluloide. I modelli di questi anni vennero realizzati in vari stili e con diversi tipi di finiture del cappuccio: tre anellini o una banda decorata associata ad un solo anellino, clip sagomate senza incisione, particolari clip dalla forma svasata, con incisione Helios in verticale.
L'attività produttiva si interruppe presumibilmente alla fine degli anni 1940
».


Le misure
Chiusa: cm. 13
3. HFT. capped.jpg
Cappuccio: cm. 6,2
4. HFT. open.jpg
Fusto: cm. 11,8 (con pennino esposto di cm.1,8)
5. HFT. posted.jpg
Con cappuccio calzato: cm. 16,3 (con pennino esposto di cm.1,8)

Diametro massimo (agli anellini): mm. 15,4
Diametro massimo del fusto: mm. 13,4
Diametro medio all'impugnatura: mm. 11,5
6. HFT. capped 2.jpg
Peso (a vuoto): gr. 19
Cappuccio: gr. 9
Fusto: gr. 10
7. HFT. open 2.jpg
Osservazioni
La penna in presentazione appartiene al primo periodo produttivo della Helios, quello dell’imitazione stilistica dei modelli Duofold della Parker: prima il “flat top” puro, poi il modello con terminali rastremati a tronco di cono e fusto bombato, in stile streamlined (sempre a cima piatta, però).
Il modello di riferimento è la Parker “Duofold Senior De Luxe” (lunghezza cm.13) con tre anellini, prodotta dalla fine del 1932, qui in una foto tratta dal sito di David Nishimura.
8. Duofold streamlined 1934- David Nishimura.jpg
Rispetto al modello che l’ha ispirata, i terminali della Helios sono decisamente più sviluppati.
9. HFT. differences with Duofold.jpg
La penna appare identica alla seconda stilografica tipo-Duofold mostrata da Letizia Jacopini a pag.243, a parte la clip, che nella mia è con terminazione a pallina.

Il cappuccio è perfettamente cilindrico, ma già mostra una testina streamlined: in celluloide nera, di forma tronco conica, termina con un piccolo scalino che conduce ad una sommità impercettibilmente rastremata a cono.
La clip, di impianto triangolare con terminazione a pallina, è applicata ad anello e tenuta in sede dall’avvitamento della testina.
Gli anellini sono tre, ben saldi e larghi come galloni, ed il loro spessore cumulativo di mezzo centimetro esatto è di notevole impatto visivo.
10. HFT. cap x 2.jpg
Il cappuccio, su cui si aprono due fori di aerazione speculari, si serra sul fusto compiendo un giro esatto sulla filettatura.

Continua
Ultima modifica di Musicus il sabato 26 novembre 2016, 21:25, modificato 7 volte in totale.
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Musicus
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Messaggio da Musicus »

La linea del fusto è mossa da una ben disegnata bombatura centrale, anche se la porzione visibile a penna chiusa si avvicina "pericolosamente" alla proporzione 1:1 con il cappuccio: in questi casi, l’attenzione del colpo d’occhio è completamente assorbita dal cappuccio, che può mettere in mostra anche luccicanti decorazioni... Il fusto offre sicuramente miglior mostra di sé con cappuccio calzato.
11. HFT. posted 2.jpg
Come il cappuccio, anche il fusto (insolitamente privo dell’iscrizione principale della Marca) ha una delle estremità occupata da una celluloide nera “a contrasto”, nella più pura tradizione Duofold: entrambi i terminali, testina e fondello copri-bottone, sono tronchi di cono ingentiliti da una sottile scalinatura.
12. HFT. top cap and blind cap.jpg
Il sistema di caricamento è un semplicissimo quanto collaudatissimo pulsante di fondo, a proposito del quale richiamo un foglietto di istruzioni fornito al nostro formidabile Wiki da Walter (Wallygator), interessante contributo che mostra lo spaccato della penna a pulsante in fase di caricamento.
13. Istruzioni Helios.WIKI.jpg
Il pennino, montato su un alimentatore in ebanite del tipo ad “albero di natale” (come nelle Parker Duofold),
14. HFT. nib and feeder.jpg
è in oro a 14 carati, ha foro circolare ed è marchiato:
HELIOS (su un arco)
ORO
585
4
L’indicazione del titolo dell’oro lo qualifica come successivo al 1934 (anno di introduzione dell’obbligo della punzonatuta dell’oro in millesimi).
Sottopongo alla vostra attenzione un secondo pennino Helios da me rinvenuto in altra occasione ma sempre a Milano, di dimensioni minori, che dovrebbe invece essere stato prodotto prima del 1934, e quindi risalire ai primi anni 1930 poiché reca inciso
HELIOS
un SOLE stilizzato (con bocca naso e occhi :D) inciso a mano
14 KAR.
15. Helios different nib.jpg
con ciò probabilmente confermando (KAR. è l’abbreviazione del tedesco KARATS) gli stretti rapporti che la ditta Helios intratteneva con la Germania, almeno all’inizio della sua attività.
16. Helios two nibs with different inscriptions.jpg
Conclusione
Per finire, la prova di scrittura: il pennino è un F dal carattere piacevolmente “toothy”, ossia che offre una gradevole resistenza (per una volta!), dotato comunque di buona flessibilità, per ottenere la quale è però richiesta una certa pressione...
17. HFT. writing sample.jpg
La penna con cappuccio calzato si presenta massiccia ed imponente risultando per le mie abitudini un poco pesante e leggermente sbilanciata all’indietro. Difficile da condurre, dunque, come il mitico “Carro del Sole”…
Nell’immagine seguente, ecco quello che sicuramente accadrebbe a chi volesse ardire di “provare” la mia stilografica Helios: come accadde al povero Fetonte (che stoltamente aveva pensato di poter condurre il carro di suo padre il Sole-Helios-Apollo-Febo), il sommo Giove lo fulminerebbe all’istante… :angel:
18.FETONTE sbalzato dal CARRO di HELIOS.jpg
Sebastiano Ricci (1659-1734): "La caduta di Fetonte" ca. 1703, particolare. Belluno, Museo Civico

Grazie per l'attenzione! :thumbup:

Giorgio
Ultima modifica di Musicus il sabato 26 novembre 2016, 21:33, modificato 6 volte in totale.
lucre
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Messaggio da lucre »

Grazie Giorgio e complimenti per la bellissima penna e per l'ampia ed interessante presentazione, documentata da foto particolarmente esplicative. Il tutto mi ha consentito, ed è il bello del forum, di approfondire questa marca della quale sapevo poco.
Grazie ancora
Luigi
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Messaggio da Musicus »

lucre ha scritto:Grazie Giorgio e complimenti per la bellissima penna e per l'ampia ed interessante presentazione, documentata da foto particolarmente esplicative. Il tutto mi ha consentito, ed è il bello del forum, di approfondire questa marca della quale sapevo poco.
Grazie ancora
Grazie a te per l'attenzione, caro Luigi!! ;)
Ma quante Marche c'erano in Italia :shock: ?!? Il "campanilismo" applicato alla scrittura... :D

:wave:

Giorgio
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Messaggio da fab66 »

Di Helios ce n'era giusto una con scatolina annessa oggi a Bologna...... è una marca che mi manca ma era di misura piccola :cry:
e poi soprattutto nel taschino della camicia erano già entrate giusto due cosette..... :D

Questa invece potrebbe andare bene :mrgreen:
Fabrizio
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Messaggio da Musicus »

fab66 ha scritto:Di Helios ce n'era giusto una con scatolina annessa oggi a Bologna...... è una marca che mi manca ma era di misura piccola...
Questa invece potrebbe andare bene :mrgreen:
Vedrai Fabrizio che finiremo per incontrarci, prima o poi... 8-)
:D
:wave:

Giorgio


P.s.:
fab66 ha scritto:...nel taschino della camicia erano già entrate giusto due cosette.....
Le aspettiamo!! :geek:
XFer
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Messaggio da XFer »

Bella penna, eccellente presentazione: grazie e complimenti! :)
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Messaggio da nacanco »

Grazie, Giorgio per la bellissima lettura, e anche per aver inserito nel tuo una parte del testo di Letizia Jacopini: adesso posso dire di avere letto anch'io più di qualche riga della "bibbia" di voi super appassionati.
Bellissima, anche e come al solito, la parte iconografica. La penna sembra appena uscita dalla fabbrica milanese Helios, per me fino a poco fa sconosciuta: chissà che lavoro per riportare la penna a nuovo!
Un caro saluto e auguri a tutti di buona domenica.
Michele
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DerAlte
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Messaggio da DerAlte »

Giorgio, recensione superlativa, come ormai ci hai abituato; dopo diversi mesi di assenza dal forum, ritorno con piacere a leggervi ed a leggere con particolare avidità le tue sempre interessanti recensioni.
Grazie per tutto il tempo che spendi per prepararle.
:wave:
Nicolò
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Messaggio da Musicus »

XFer ha scritto:Bella penna, eccellente presentazione: grazie e complimenti!
Grazie a te, Fernando!! :thumbup:
DerAlte ha scritto:Giorgio, recensione superlativa, come ormai ci hai abituato; dopo diversi mesi di assenza dal forum, ritorno con piacere a leggervi ed a leggere con particolare avidità le tue sempre interessanti recensioni...
Ben ritrovato, Nicolò, quanto tempo... ;)
Ti ringrazio!!
DerAlte ha scritto:...Grazie per tutto il tempo che spendi per prepararle...
Le recensioni (da scrivere) hanno per me sostituito le letture disimpegnate che mi stavano sempre più deludendo...
Leggo sempre molto (troppo?) per il mio lavoro, ma il relax "narrativo" ora è all'incontrario... :D
nacanco ha scritto:Grazie, Giorgio per la bellissima lettura, e anche per aver inserito nel tuo una parte del testo di Letizia Jacopini: adesso posso dire di avere letto anch'io più di qualche riga della "bibbia" di voi super appassionati.
Bellissima, anche e come al solito, la parte iconografica. La penna sembra appena uscita dalla fabbrica milanese Helios, per me fino a poco fa sconosciuta: chissà che lavoro per riportare la penna a nuovo!
Caro Michele, nulla di speciale: una passatina di panno per l'oro sulle finiture metalliche, un poco di pasta Iosso sulla celluloide e un goccino di Sidol sul pennino (ma poi ci ho scritto parecchio).
Grazie per la consueta gentilissima considerazione!! :thumbup:

:wave:

Giorgio
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Messaggio da piccardi »

Un'altra bella penna con ineccepibile recensione annessa. Un'ottima spinta a colmare la lacuna del wiki, ho aggiunto pure i dati della registrazione del marchio, in particolare nella versione più antica del 1929 che non c'è neanche nel libro di Paolo De Muro.

Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
viewtopic.php?f=19&t=1758
kircher
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HELIOS flat top - 1934

Messaggio da kircher »

A parte i complimenti per la bella penna e accuratissima presentazione mi chiedo in xhe rapporti questa helios fosse con la helios che credo.fosse una sottomarca della kaweco
musicamusica
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Messaggio da musicamusica »

...a lezione di stilografiche ancora una volta.
Ero quasi tentato di fare un copia e incolla con i commenti alle tue precedenti recensioni.
l'incisione del pennino è spettacolosa.
Grazie di aver condiviso
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Messaggio da Musicus »

piccardi ha scritto:Un'altra bella penna con ineccepibile recensione annessa. Un'ottima spinta a colmare la lacuna del wiki, ho aggiunto pure i dati della registrazione del marchio, in particolare nella versione più antica del 1929 che non c'è neanche nel libro di Paolo De Muro...
Grazie Simone!! Lo dico sempre: se c'è uno che può scovare le informazioni meno accessibili nel web (italiano!!!!) quello sei tu, Simone: e dove non erano riusciti Letizia Jacopini e Paolo Enrico De Muro!!!!!
:clap: :clap: :clap:
E facciamolo vedere questo marchietto registrato nel 1929:
Helios-Trademark.jp19. g.jpg
Helios-Trademark.jp19. g.jpg (2.78 KiB) Visto 3736 volte
Ti segnalo che però adesso cliccando sulla sottomarca Helios nel file della Kaweco si viene rimandati alla marca italiana. :D
kircher ha scritto:A parte i complimenti per la bella penna e accuratissima presentazione mi chiedo in che rapporti questa Helios fosse con la Helios che credo fosse una sottomarca della kaweco
Come risulta dalla tabella contenente i Marchi registrati in Italia appena aggiornata da Simone,
http://www.fountainpen.it/Marchi
Kaweco si era registrata per ben tre volte già dal lontanissimo 1912 (!) fino al 1913, anche con il brand name Ko-mio, ma non risulta dal nostro splendido Archivio Wiki dei trademarks il deposito della sottomarca Helios pure attiva in Germania.
In questa discussione
https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?t=7827
Simone affronta l’argomento dati alla mano:
La Helios comunque era una una sottomarca della Kaweco, per la produzione economica (dato che nel catalogo del 1928 costavano meno). Se ne vedono un paio in un catalogo del 1925, e c'è una pagina dedicata in un catalogo del 1928 in cui compaiono la 701, 702 e 704 (e viene citata la 703) che sono proprio uguali a quella mostrata in foto”…
Gli anni dal 1925 al 1928 in Germania corrispondono alla data reperita da Simone per la nuova Marca “italiana” (1929) che potrebbe avere semplicemente tratto ispirazione (copiato :mrgreen: ) un Marchio non (ancora) depositato nel nostro Paese.
Come poi fosse accolto in Germania da Kaweco (ma siamo sicuri che non fosse anche questo un modo per accaparrarsi "in Italia" la fetta di mercato dei "germanofili"?!) il marchio "Helios - Silga / Original Fabrikat", questo non lo sappiamo...
Fino a prova del contrario.

Giorgio
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Messaggio da Musicus »

musicamusica ha scritto:...a lezione di stilografiche ancora una volta.
Ero quasi tentato di fare un copia e incolla con i commenti alle tue precedenti recensioni.
....
Grazie di aver condiviso
Ciao Stefano, scusa ma non mi ero accorto del tuo graditissimo commento poichè, da bravi musicisti, stavamo "digitando" contemporaneamente. ;)
musicamusica ha scritto:...l'incisione del pennino è spettacolosa.
Pensa che quando ho trasferito la foto sul pc ho pensato: acc... è venuta mossa...
Solo dopo mi sono accorto che è stato tutto impresso due volte... :roll:
"Teufel [ :evil: in tedesco]!! Rovinato per rovinato", avrà forse pensato l'addetto, "cià [in milanese] che mi diverto un pò"... :lol:

Giorgio
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