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18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29
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VELOX e ARDITA: sottomarche autarchiche
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- Iscritto il: martedì 3 dicembre 2013, 20:33
- La mia penna preferita: Waterman Commando Music Nib
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- Località: Bolzano
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VELOX e ARDITA: sottomarche autarchiche
Oggi due sottomarche assai poco documentate, Ardita e Velox, di cosiddetti “Marchi Minori”, che tanto minori poi non erano…
Ma, viste le condizioni delle penne, il tutto giusto per dovere di informazione storica: una relazione solo per pennofili incalliti, dunque, tutti gli altri sono esentati!
Le stilografiche, come lasciavo intendere, sono oramai pressoché inguardabili: il loro interesse risiede esclusivamente nel loro “Marchio”, che pare proprio rimandare a due note Case milanesi...
ARDITA A.V.M. - sottomarca OMEGA A.V.M. [?]
Letizia Jacopini ne “La Storia della Stilografica in Italia 1900-1950” inserisce la Marca “ARDITA” in una paginetta contenente un semplice elenco di “Altri Marchi italiani”, senza alcuna ulteriore informazione.
Dall’esame dell’iscrizione sul fusto della penna da me rinvenuta, risulterebbe, tuttavia l’ulteriore sigla A.V.M..
Come molti di voi sapranno, l’acronimo A.V.M. sta per “Alfredo Verga – Milano”, ed individua il titolare della OMEGA, nonché fratello del dominus della mitica COLUMBUS (sul nostro formidabile Wiki trovate tutti i dettagli, dalla fondazione comune alla diversificazione consensuale delle attività dei due fratelli: [ http://www.fountainpen.it/Columbus/it / http://www.fountainpen.it/Omega_A.V.M./it]).
Pennino, ahimè, non pervenuto ma, nonostante gli anellini dorati, quasi sicuramente in acciaio, magari placcato oro, all’origine. Come si può osservare, l’accostamento ad un’altra penna della Casa milanese (la seconda è però del dopoguerra) fa sorgere più di un sospetto di appartenenza del Marchio “ARDITA - A.V.M.” alla Omega di Alfredo Verga: voi cosa ne pensate?
Il Marchio, nella sua chiara ispirazione fascista, farebbe il paio con il Marchio “Littoria – Stilografica automatica” prodotto negli stessi anni dell’anteguerra dalla Columbus del fratello Eugenio.
Ah, per chi proprio volesse farsi del male, ecco una foto della penna con il cappuccio ristretto (non il caffè, né il cappuccino, proprio il cappuccio, che non si infila più… ): una Lady, con “anellino” di ordinanza sulla testina, in celluloide ricavata da fogli, un poco cresciutella per la sua categoria, poiché va a sfiorare i cm.12 di lunghezza da chiusa.
Come alcuni di voi ricorderanno proprio una OMEGA A.V.M. era la penna preferita di Flash Gordon [ viewtopic.php?t=8847 ], ma qui mi fermo…
VELOX - sottomarca E.E. ERCOLESSI
Una cattura da 2,60 Euro all’ultimo mercatino milanese (ebbene sì, Alfredo, è andata suppergiù come l’altra volta ) per documentare la (sotto)Marca “VELOX” che secondo Letizia Jacopini nella citata Enciclopedia (che non la degna, forse giustamente, neppure di una foto...) fu una Marca di «stilografiche economiche ma robuste» smerciate dalla Ditta E.E. Ercolessi [ https://www.fountainpen.it/Ercolessi/it ], notissima cartoleria meneghina, negli ultimi anni dell’autarchia e durante la Guerra, in un periodo, quindi, di sicure ristrettezze… Nell’Enciclopedia la produzione materiale della linea Velox viene attribuita ora alla SOFFER ora alla S.A.F.I.S. (quella delle stilografiche Radius, fra le altre).
Ecco, ora noi una foto ce l'abbiamo! E.E. Ercolessi “VELOX” Lady - Chiusa: cm.11; con cappuccio calzato: cm.13.
Le penne "Velox" in vendita sul banchetto erano ben tre (una Senior con cappuccio ristretto – sì, ancora… - ed un’altra Lady senza il fiocco), tutte in celluloide ricavata da fogli, tutte rigorosamente senza pennino… Rimarremo, per il momento, anche con quest’altro dubbio: com’era marchiato il pennino di una Velox?!
Se a qualcuno mai (oltre a me e a Simone, e forse nemmeno) dovesse interessare il Marchio “Velox”, ecco per lui una scansione dell’iscrizione in esclusiva su FountainPen.it! Come “bonus track file” per chi ha avuto la pazienza di giungere fin qui, una bella pubblicità del 1933 della gloriosa ditta E.E.Ercolessi, che mostra una splendida Wahl Eversharp Doric prima serie che la cartoleria poneva in vendita in uno dei suoi negozi milanesi. ERCOLESSI - Wahl Eversharp Doric prima serie - 1933-03. “VARIETAS”, Anno 29 N.339, pag.41.
La Rivista patinata mensile di attualità “VARIETAS” era edita a Milano ma aveva una sede staccata a Napoli: tutte le inserzioni del numero da me rinvenuto, tuttavia, furono effettuate da imprese e negozi siti nella sola città di Milano.
Un'ultima curiosità: la Ditta E.E. Ercolessi forniva anche alcuni doni per la campagna abbonamenti del 1933: in progressione si va dalla matita in galalite (che si scioglie in acqua…), alla matita d’argento massiccio, per giungere allo stiloforo di gran marca… Grazie dell’attenzione!
Giorgio
Ma, viste le condizioni delle penne, il tutto giusto per dovere di informazione storica: una relazione solo per pennofili incalliti, dunque, tutti gli altri sono esentati!
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ARDITA A.V.M. - sottomarca OMEGA A.V.M. [?]
Letizia Jacopini ne “La Storia della Stilografica in Italia 1900-1950” inserisce la Marca “ARDITA” in una paginetta contenente un semplice elenco di “Altri Marchi italiani”, senza alcuna ulteriore informazione.
Dall’esame dell’iscrizione sul fusto della penna da me rinvenuta, risulterebbe, tuttavia l’ulteriore sigla A.V.M..
Come molti di voi sapranno, l’acronimo A.V.M. sta per “Alfredo Verga – Milano”, ed individua il titolare della OMEGA, nonché fratello del dominus della mitica COLUMBUS (sul nostro formidabile Wiki trovate tutti i dettagli, dalla fondazione comune alla diversificazione consensuale delle attività dei due fratelli: [ http://www.fountainpen.it/Columbus/it / http://www.fountainpen.it/Omega_A.V.M./it]).
Pennino, ahimè, non pervenuto ma, nonostante gli anellini dorati, quasi sicuramente in acciaio, magari placcato oro, all’origine. Come si può osservare, l’accostamento ad un’altra penna della Casa milanese (la seconda è però del dopoguerra) fa sorgere più di un sospetto di appartenenza del Marchio “ARDITA - A.V.M.” alla Omega di Alfredo Verga: voi cosa ne pensate?
Il Marchio, nella sua chiara ispirazione fascista, farebbe il paio con il Marchio “Littoria – Stilografica automatica” prodotto negli stessi anni dell’anteguerra dalla Columbus del fratello Eugenio.
Ah, per chi proprio volesse farsi del male, ecco una foto della penna con il cappuccio ristretto (non il caffè, né il cappuccino, proprio il cappuccio, che non si infila più… ): una Lady, con “anellino” di ordinanza sulla testina, in celluloide ricavata da fogli, un poco cresciutella per la sua categoria, poiché va a sfiorare i cm.12 di lunghezza da chiusa.
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Giorgio
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VELOX e ARDITA: sottomarche autarchiche
Ciao Giorgio,
si tratta di un ritrovamento molto interessante, l'indizio sulla Ardita è consistente, stasera vedo se si trovano maggiori informazioni nel database dei marchi (purtroppo non tutti erano registrati, o sono nell'archivio...).
Simone
si tratta di un ritrovamento molto interessante, l'indizio sulla Ardita è consistente, stasera vedo se si trovano maggiori informazioni nel database dei marchi (purtroppo non tutti erano registrati, o sono nell'archivio...).
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
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VELOX e ARDITA: sottomarche autarchiche
Giorgio grazie per questo tuo contributo, come di consueto molto stimolante. Sulla ipotesi relativa alla Ardita resto in attesa della ricerca di Simone e
per la Ercolessi trovo suggestiva la bella pagina di Varietas, dove la stilo è elencata fra i doni più importanti ed ambiti, al pari di un orologio e superiore ad una macchina fotografica ( non doveva essere facilissimo procurare nove abbonamenti ... )
Grazie ancora
Luigi
per la Ercolessi trovo suggestiva la bella pagina di Varietas, dove la stilo è elencata fra i doni più importanti ed ambiti, al pari di un orologio e superiore ad una macchina fotografica ( non doveva essere facilissimo procurare nove abbonamenti ... )
Grazie ancora
Luigi
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Grande numero di archeologia moderna!
E' sempre bello imparare ciao!
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VELOX e ARDITA: sottomarche autarchiche
Grazie Giorgio per l'articolo piacevolissimo.
Non sono un "pennofilo incallito" ma ho letto, e guardato, tutto con attenzione e interesse.
Grazie ancora per il tempo e l'impegno che ci dedichi.
Buona notte.
Michele
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VELOX e ARDITA: sottomarche autarchiche
Come tutti sanno di fotografia non ci acchiappo quindi chiedo venia. Ma l'ardita è rosa, rossa o rosso ossidato ? (Tra l'altro non saprei proprio decidere qual'è il colore più bello)
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Simone, se c'è qualcuno che può riuscirci, quello sei tu!!piccardi ha scritto:Ciao Giorgio, si tratta di un ritrovamento molto interessante, l'indizio sulla Ardita è consistente, stasera vedo se si trovano maggiori informazioni nel database dei marchi (purtroppo non tutti erano registrati, o sono nell'archivio...)...
Grazie a te, Luigi, per la consueta attenzione!!lucre ha scritto:Giorgio grazie per questo tuo contributo, come di consueto molto stimolante. Sulla ipotesi relativa alla Ardita resto in attesa della ricerca di Simone e per la Ercolessi trovo suggestiva la bella pagina di Varietas, dove la stilo è elencata fra i doni più importanti ed ambiti, al pari di un orologio e superiore ad una macchina fotografica ( non doveva essere facilissimo procurare nove abbonamenti ... )
Grazie ancora
Ti ringrazio, Michele, per la cura del commento che riservi anche agli argomenti più ostici...nacanco ha scritto:Grazie Giorgio per l'articolo piacevolissimo.
Non sono un "pennofilo incallito" ma ho letto, e guardato, tutto con attenzione e interesse.
Grazie ancora per il tempo e l'impegno che ci dedichi...
Grazie per il commento, molto gradito, Gion!!johnRbray ha scritto:Grande numero di archeologia moderna!
E' sempre bello imparare ciao!
Tutte e tre?!Ottorino ha scritto:Come tutti sanno di fotografia non ci acchiappo quindi chiedo venia. Ma l'ardita è rosa, rossa o rosso ossidato ? (Tra l'altro non saprei proprio decidere qual'è il colore più bello)
Questo sembra essere il brutto e il bello della celluloide perlescente...
Direi che in questo periodo patisco (più del solito) la discrepanza di resa tra lo schermo del telefono (con il quale scatto le fotografie) e quello del pc...
La prima "ardita" è per forza un controluce, ulteriormente filtrato da una lente 10x...
La seconda sconta il repentino annuvolamento e la pioggia...
Ma entrambe avevano la mia totale attenzione sul dettaglio del marchio.
La terza è la più realistica (ma parliamo sempre di una colorazione cangiante!), presa in favore di (poca!) luce, ma non ha catturato il verde/acqua dello sfondo...
Cosa poi veda tu sui tuoi dispositivi non saprei.....
A mia discolpa parziale c'è che questa volta non mi sono proprio posto il problema della resa cromatica di penne che ho osservato da vicino solo per motivi di studio.
Comunque, se non è un affascinante ginepraio la Fotografia...
Giorgio
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VELOX e ARDITA: sottomarche autarchiche
No, è probabilmente più facile che possa riuscirci chi ha accesso a eventuali archivi locali di camera di commercio o associazioni di catagoria... perché purtroppo di entrambi i marchi (almeno a proposito di penne, per oli lubrificanti, tessuti vari, automobili) non vi è traccia nell'archivio dei marchi.Musicus ha scritto:Simone, se c'è qualcuno che può riuscirci, quello sei tu!!piccardi ha scritto:Ciao Giorgio, si tratta di un ritrovamento molto interessante, l'indizio sulla Ardita è consistente, stasera vedo se si trovano maggiori informazioni nel database dei marchi (purtroppo non tutti erano registrati, o sono nell'archivio...)...
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Ti hanno già detto tanto e tanti complimenti. Io cosa posso dire o fare ?
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Grazie Pierangelo, gentilissimo come sempre!!Medicus ha scritto:Ti hanno già detto tanto e tanti complimenti. Io cosa posso dire o fare ?
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Per un caso davvero strano della sorte, ho trovato ieri mattina al mercatino di Bolzano una Ardita NON A.V.M.: le probabilità erano pochine, in verità
Quindi non ho resistito alla tentazione di raccontare una bella storia...
Un caro saluto!!
Giorgio