Mostra Scambio - Pen Show di Firenze
18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29
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AURORA INTERNAZIONALE versione pubblicitaria, 1935
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Re: AURORA INTERNAZIONALE versione pubblicitaria, 1935
La celluloide è molto bella, ed anche la fascia sul cappuccio fa la sua bella figura. Però a me le forme di queste penne non convincono più di tanto, mi sembrano un po' tozze.
Questa Invicta usa una celluloide usata anche dall'Aurora per l'Internazionale, ma le linee mi sembrano in qualche modo più armoniose:
Alfredo
Questa Invicta usa una celluloide usata anche dall'Aurora per l'Internazionale, ma le linee mi sembrano in qualche modo più armoniose:
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Re: AURORA INTERNAZIONALE versione pubblicitaria, 1935
Grazie di cuore Fabrizio!! A furia di guardarle tutte, ma proprio tutte , quando capita qualcosa di bello e fatto bene, anche se non ha il nome stampato sopra, ora lo si acchiappa al volo!!fab66 ha scritto:Veramente bellissima Giorgio, non so dirti altro che questo......
Ma prevedo già che avrai una ricaduta, ah se l'avrai, prima o poi...fab66 ha scritto:...per fortuna la "vintagite" mi è un pò passata...
Fammi un paio di esempi che non saprei proprio orizzontarmi...fab66 ha scritto:...son tornato al modernariato, d'epoca però...
Ciao!!
Giorgio
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Re: AURORA INTERNAZIONALE versione pubblicitaria, 1935
Ciao Alfredo!!alfredop ha scritto:La celluloide è molto bella, ed anche la fascia sul cappuccio fa la sua bella figura. Però a me le forme di queste penne non convincono più di tanto, mi sembrano un po' tozze.
Questa Invicta usa una celluloide usata anche dall'Aurora per l'Internazionale, ma le linee mi sembrano in qualche modo più armoniose:
Alfredo
Ti ringrazio dell'apprezzamento!!
La questione delle linee ha chiaramente anche una componente soggettiva: anch'io, come te, ho osservato l'estrema originalità del fondello tronco unito alla vistosa imponenza del cappuccio, e non l'ho gradita. Ma dopo averlo scritto, già me ne ero pentito
Mi sono basato solo su fotografie, perchè un'Internazionale classica non l'ho avuta ancora per le mani il tempo necessario per studiarla con calma...
Abbozzo comunque un paio di osservazioni.
La prima, riguarda la mia variante pubblicitaria: come avevo osservato, sembra che le linee di questa particolare Internazionale stessero decisamente evolvendo in quelle della Superna, che la sostituirà: anche la penna da te postata ricorda una Superna, che è sicuramente un modello più filante (streamlined): qui ne vediamo una di Roberto Vetrugno accostata alla mia: A parte la clip, i rapporti sono quelli.
La seconda osservazione riguarda le proporzioni di una penna quando è prodotta in più di una taglia, come quasi sempre con le penne d'epoca: spesso i rapporti tra la clip (quasi sempre la stessa per tutte le misure!!) e tutto il resto fanno pensare di trovarsi di fronte addirittura a modelli completamente differenti...
Guarda che meraviglia di comparativa ci ha proposto il Gran Maestro, e, celluloidi a parte, vedi se le proporzioni dell'impianto non incontrano il tuo gusto in almeno una delle taglie...
Giorgio
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Re: AURORA INTERNAZIONALE versione pubblicitaria, 1935
Ah....è un neologismo lo uso per definire le penne anni ottanta novanta per le quali mi sono consumato la vista (astenersi da commenti scurrili ) nel caso specifico trattasi di Omas vespucci prima edizione 1989 e waterman edson blue sapphire prima edizione del 1991. Al momento della uscita sul mercato le avevano spacciate per edizioni limitate e volevano in totale un milione e ottocinquanta milalire. ....
Fabrizio
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Re: AURORA INTERNAZIONALE versione pubblicitaria, 1935
Ciao Giorgio,Musicus ha scritto:[
Ciao Alfredo!!
Ti ringrazio dell'apprezzamento!!
La questione delle linee ha chiaramente anche una componente soggettiva: anch'io, come te, ho osservato l'estrema originalità del fondello tronco unito alla vistosa imponenza del cappuccio, e non l'ho gradita. Ma dopo averlo scritto, già me ne ero pentito
Mi sono basato solo su fotografie, perchè un'Internazionale classica non l'ho avuta ancora per le mani il tempo necessario per studiarla con calma...
Abbozzo comunque un paio di osservazioni.
La prima, riguarda la mia variante pubblicitaria: come avevo osservato, sembra che le linee di questa particolare Internazionale stessero decisamente evolvendo in quelle della Superna, che la sostituirà: anche la penna da te postata ricorda una Superna, che è sicuramente un modello più filante (streamlined): qui ne vediamo una di Roberto Vetrugno accostata alla mia: A parte la clip, i rapporti sono quelli.
La seconda osservazione riguarda le proporzioni di una penna quando è prodotta in più di una taglia, come quasi sempre con le penne d'epoca: spesso i rapporti tra la clip (quasi sempre la stessa per tutte le misure!!) e tutto il resto fanno pensare di trovarsi di fronte addirittura a modelli completamente differenti...
Guarda che meraviglia di comparativa ci ha proposto il Gran Maestro, e, celluloidi a parte, vedi se le proporzioni dell'impianto non incontrano il tuo gusto in almeno una delle taglie...
Giorgio
premetto che stiamo parlando di penne realizzate davvero bene e con celluloidi bellissime. Il mio è un giudizio puramente estetico, ed ogni tanto mi piace sollevare qualche dubbio su penne che generalmente riscuotono un consenso quasi assoluto. la tua pubblicitaria sembra effettivamente marcare una transizione verso la Superna (che già comincia a piacermi), ma l'Internazionale a parte la forma tozza, dovuta al fondello flat ed al cappuccio conico troncato, presenta anche una clip agganciata troppo in basso rispetto al top del tappo, in una posizione che la rende praticamente inutile.
Certo la foto del Gran Maestro, con quel tripudio di colori, è una gioia per la vista, ma devo confessarti che nessuna di quelle penne prese singolarmente mi scalderebbe più di tanto. Di quell'epoca, e con celluloidi di uguale bellezza, ci sono penne di Columbus, Ancora, Omas, etc. che personalmente io preferisco (ma che purtroppo pure mi mancano ).
Ciao
Alfredo
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Re: AURORA INTERNAZIONALE versione pubblicitaria, 1935
Falchetto, tu la vista l'hai consumata in altro modo (mi sono mantenuto sul non scurrile ).fab66 ha scritto:Ah....è un neologismo lo uso per definire le penne anni ottanta novanta per le quali mi sono consumato la vista (astenersi da commenti scurrili ) nel caso specifico trattasi di Omas vespucci prima edizione 1989 e waterman edson blue sapphire prima edizione del 1991. Al momento della uscita sul mercato le avevano spacciate per edizioni limitate e volevano in totale un milione e ottocinquanta milalire. ....
Comunque la Vespucci e la Edson faccele vede' (poi magari al prossimo pen show, ce le farai anche tocca')
Alfredo
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Re: AURORA INTERNAZIONALE versione pubblicitaria, 1935
Una penna davvero molto interessante e molto bella. E a quanto pare ci dobbiamo aspettar di meglio... che dire, Giorgio ci vuole proprio far crepare d'invidia.
Comunque anche dal mio punto di vista questa è più bella della Internazionale, della quale anche io come Alfredo non gradisco le forme che trovo sproporzionate e la clip bassa.
Questa invece ha delle linee più filanti e la clip ad anello tradizionale dell'Aurora che per me è una delle più belle. In genere non sono un grande cultore della produzione Aurora, dei vari modelli prima della 88 esteticamente non me ne mi piace nessuno a parte la Duplex che per me è la migliore fra tutte le penne di quel periodo che si rifanno dello stile Duofold. Ci devo aggiungere questa.
Simone
Comunque anche dal mio punto di vista questa è più bella della Internazionale, della quale anche io come Alfredo non gradisco le forme che trovo sproporzionate e la clip bassa.
Questa invece ha delle linee più filanti e la clip ad anello tradizionale dell'Aurora che per me è una delle più belle. In genere non sono un grande cultore della produzione Aurora, dei vari modelli prima della 88 esteticamente non me ne mi piace nessuno a parte la Duplex che per me è la migliore fra tutte le penne di quel periodo che si rifanno dello stile Duofold. Ci devo aggiungere questa.
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
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Re: AURORA INTERNAZIONALE versione pubblicitaria, 1935
Beh, Fabrizio, allora ho capito... Ti piace vincere facile con la Edson blu, grandissima penna, in tutti i sensi!!!fab66 ha scritto:Ah....è un neologismo lo uso per definire le penne anni ottanta novanta per le quali mi sono consumato la vista (astenersi da commenti scurrili....nel caso specifico trattasi di Omas vespucci prima edizione 1989 e waterman edson blue sapphire prima edizione del 1991. Al momento della uscita sul mercato le avevano spacciate per edizioni limitate e volevano in totale un milione e ottocinquanta milalire. ....
L'ho provata e me l'hanno pure offerta a buon prezzo, e forse ho fatto male a non prenderla...
Ma qualche rimpianto fa parte del gioco...
Giorgio
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Re: AURORA INTERNAZIONALE versione pubblicitaria, 1935
Sì, la clip è davvero "provocatoria" e rende la penna inconfondibile. Sulla più piccola del mazzo (sì, il Gran Maestro ne ha talmente tante che le tiene a mazzetti ) la clip appare notevolmente "risalita"...alfredop ha scritto:Ciao Giorgio, premetto che stiamo parlando di penne realizzate davvero bene e con celluloidi bellissime. Il mio è un giudizio puramente estetico, ed ogni tanto mi piace sollevare qualche dubbio su penne che generalmente riscuotono un consenso quasi assoluto. la tua pubblicitaria sembra effettivamente marcare una transizione verso la Superna (che già comincia a piacermi), ma l'Internazionale a parte la forma tozza, dovuta al fondello flat ed al cappuccio conico troncato, presenta anche una clip agganciata troppo in basso rispetto al top del tappo, in una posizione che la rende praticamente inutile.
Certo la foto del Gran Maestro, con quel tripudio di colori, è una gioia per la vista, ma devo confessarti che nessuna di quelle penne prese singolarmente mi scalderebbe più di tanto. Di quell'epoca, e con celluloidi di uguale bellezza, ci sono penne di Columbus, Ancora, Omas, etc. che personalmente io preferisco (ma che purtroppo pure mi mancano ).
Ciao
Alfredo
Beh, quando (non dico nemmeno "se") le troverò nei mercatini, io per non saper nè leggere nè scrivere, le prenderò comunque
Giorgio
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Re: AURORA INTERNAZIONALE versione pubblicitaria, 1935
Grazie dell'apprezzamento Simone!!!piccardi ha scritto:Una penna davvero molto interessante e molto bella. E a quanto pare ci dobbiamo aspettar di meglio... che dire, Giorgio ci vuole proprio far crepare d'invidia.
Comunque anche dal mio punto di vista questa è più bella della Internazionale, della quale anche io come Alfredo non gradisco le forme che trovo sproporzionate e la clip bassa.
Questa invece ha delle linee più filanti e la clip ad anello tradizionale dell'Aurora che per me è una delle più belle. In genere non sono un grande cultore della produzione Aurora, dei vari modelli prima della 88 esteticamente non me ne mi piace nessuno a parte la Duplex che per me è la migliore fra tutte le penne di quel periodo che si rifanno dello stile Duofold. Ci devo aggiungere questa.
Simone
A maneggiarne qualcuna mi sta venendo un'insana voglia di Aurore...
Sarà grave?!
Mah, visto che comunque è un periodo che me le tirano dietro, e le prendo anche senza saperlo come in questo caso, per il momento direi di no
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Re: AURORA INTERNAZIONALE versione pubblicitaria, 1935
Al contrario dell' amico Alfredo a me piace molto la linea della' Internazionale, anche la misura grande la trovo ben proporzionata, è un classico, come del resto un'altro gioiello realizzato in stile Art Decò è la Deco Band della Wall Eversharp che è un a penna stupenda,rispetto a queste l' Internazionale ha una linea più slanciata avendo le due estremità leggermente più affusolate.
Mi piacciono tanto le Deco Band prima o poi ne prenderò una.
Mi piacciono tanto le Deco Band prima o poi ne prenderò una.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.