La linfa del guineo é ben conosciuta per attaccarsi alla pelle e causare macchie pressoché indelebili sui vestiti, trasformandosi dall'originale colore bianco latteo in marrone scuro. Meno noto é il fatto che, a parte l'enzima responsabile di accelerare le reazioni chimiche che producono il pigmento marrone, la linfa del guineo contiene altri composti che possono avere applicazione in medicina, tra i quali la dopamina e la quercetina (utili per contrarre i vasi sanguigni e ridurre il sanguinamento), l'acido clorogenico (antiossidante), la naringenina (un modulatore del colesterolo), la myricetina (un anti neurodegenerativo) e l'apigenina (antitumorale).
Per me, che durante la mia infanzia non ha mai visto un casco di piccole banane color smeraldo, i guineos sono una perfetta immagine della natura tropicale. Non ho potuto resistere alla tentazione di scattare una fotografia di una mano di guineos insieme alla mia Montegrappa Extra 1930, con la sua bellissima e altrettanto "tropicale" celluloide nero bambù. Un cartone verde opaco ha completato il set dello "studio in verde". Alla fine, ho deciso di includere anche un portapenne Montegrappa, perché le cuciture blu aggiungono una discreta nota di colore a un'immagine altrimenti quasi monocromatica.
L'idea di un "Montegrappa tropicale" mi é piaciuta, e ho modificato un po' il logo della Montegrappa, sostituendo la parola "ITALIA" con la parola "TROPICAL". Ah, sì, questa è la mia Montegrappa tropicale, che vive in Costa Rica!