Osmiroid

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Messaggio da Irishtales »

Confrontandosi costruttivamente si riesce sempre a trovare soluzioni e risposte :thumbup:
A proposito di inchiostri: su un'altra Osmi' ho una cartuccia di Pelikan 4001 Brilliant Brown che mi sta dando notevoli soddisfazioni.
Spero sia la volta buona - dopo impegni vari - che io possa finalmente interpretare decentemente delle meravigliose poesie di un autore speciale... 8-)
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
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Messaggio da Resvis71 »

Che tutti aspettiamo :P
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Messaggio da Irishtales »

Il pennino Copperplate, a fronte di una variabilità di tratto esigua, è molto nitido. Il limite è negli inchiostri da utilizzare: se troppo liquidi (ad esempio l'Aurora nero) rendono il pennino è scorrevolissimo, nessun problema con lo shading (calligraficamente inteso , ossia nei tratti spessi) ma i tratti sottili (hairlines) non sono più tanto sottili e si perde una parte della variabilità del tratto. Al contrario, si disegnano eccellenti hailines molto sottili con gli inchiostri più densi, ma nel momento di esercitare pressione per ottenere lo shading, si manifesta l' "effetto binario" (railroading)...
L'ottimale per questi alimentatori sono gli inchiostri mediamente liquidi e con buona fluidità.
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Messaggio da courthand »

Approfittando del fatto di essere diventato anch’io felice possessore di un set Osmiroid Italic voglio soddisfare la curiosità di Daniela effettuando una comparazione con l’omologo Manuscript: quindi via a

OSMIROID VS MANUSCRIPT
All’angolo rosso: Set Osmiroid usato di produzione fine anni ’80 (in quanto ha gli alimentatori composti da un unico blocco e, mentre sono uguali quelli dei pennini M e B2, il pennino B4 lo ha diverso, come indicato sopra da Daniela)
con pennini M, B2 e B4. Fornito con converter a pistone con innesto internazionale.
All’angolo blu: Set Manuscript di produzione attuale con pennini F,M,B,2B,3B e 4B. Fornito con converter a pistone con attacco internazionale.

Round 1 – Aspetto esteriore e materiali
Corpi penna e cappucci sono costruiti in una plastica non dissimile, al tatto, che, in effetti, non da sensazione di grande qualità: sono infatti ambedue penne economiche, destinate ad un uso quotidiano in ambienti in cui la funzionalità è senz’altro prevalente sull’estetica: il cappuccio Osmiroid, con le tre verette, risulta comunque più rifinito del Manuscript. La sezione Osmiroid ha diametro maggiore della Manuscript (in funzione del fatto che la prima va a coprire integralmente l’alimentatore e parzialmente il pennino) e devo dire che, vuoi perché prediligo le impugnature sottili, vuoi per abitudine, personalmente preferisco la forma affusolata di quest’ultima.
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nibs.jpg
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I due converter forniti sono praticamente uguali (cosa che mi fa sorgere dubbi sull’originalità di quello Osmiroid): tutta plastica, svolgono onestamente la loro funzione ma niente di più.

Round 2 – Alimentatori e pennini
La differenza che salta all’occhio è che mentre i pennini Manuscript hanno tutti identica forma a due rebbi ed alimentatori uguali, gli Osmiroid di sezione più larga, oltre ad avere l’alimentatore diverso, hanno anche la punta divisa in tre rebbi per garantire una maggior costanza di flusso
Senza ripetere quanto già dettagliatamente illustrato da Daniela mi limito a mettere a confronto pennini e alimentatori misura M.
Come si può notare le differenze principali sono la diversa forma della scanalatura longitudinale nella parte ventrale e il fatto che la parte dorsale dell’Osmiroid è rotonda mente nel Manuscript ha un leggero appiattimento. Inoltre le alette risultano molto più ravvicinate e numerose nell’Osmiroid.
Il codolo del pennino Osmiroid è molto più lungo dell’altro e, una volta in posizione, offre una superficie di contatto maggiore con l’alimentatore.
alimentatori dorso.jpg
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alimentatori ventre.jpg
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La complessità dei due alimentatori fa si che, a penna pulita e asciutta, usando l’alimentazione a cartuccia la partenza non sia proprio immediata: con un po’ di pazienza e una “strizzatina d’incoraggiamento” alla cartuccia il problema si risolve in tempi ragionevoli. Devo dire che, comunque, la Manuscript si è dimostrata meno riottosa, partendo una ventina di secondi prima della concorrente.

Round 3 – Prova di scrittura
Dei due set vengono presi in considerazione i pennini misura M in quanto di misura praticamente corrispondente (c.a 1,1 mm) mentre gli altri, a fronte di sigle simili, differiscono notevolmente tra loro: il pennino B4 Osmiroid , per esempio, è una via di mezzo tra il 3B e il 4B Manuscript
Non avendo a disposizione inchiostri Osmiroid, ho optato per usare in ambedue le penne cartucce calligrafiche nere Manuscript (ignoro, in realtà, chi ne sia il vero produttore): la scelta si è rivelata ottima anche per la vecchia Osmi, una volta entrata a regime non un’incertezza, flusso ottimale e costante. Ovviamente, giocando in casa, stesse considerazioni valgono per la Manuscript.
Le differenze emergono quando si appoggia il pennino sul foglio. La prima sensazione è una maggiore flessibilità del pennino Osmiroid che si traduce in una notevole morbidezza e scorrevolezza: si nota poi una maggiore nitidezza del tratto che si sostanzia, in fase di scrittura, in una maggior evidenza della variazione di spessore dello stesso. Decisamente il pennino della “Osmi” ha un livello di finitura superiore a quello della Manuscript: viene da chiedersi per quanto un pennino privo di punta in iridio (o altro materiale protettivo) continuerà ad essere così “sharp” …


Verdetto
In un quadro di sostanziale equivalenza, devo evidenziare che, per quanto i pennini Manuscript non funzionino male, gli Osmiroid sono senz’altro superiori in termini di nitidezza del tratto e, soprattutto, di scorrevolezza . Questo, a mio parere, fa la differenza.
Quindi se vi capitano a tiro queste penne, considerate seriamente l’acquisto, con un’ unica avvertenza: occhio al prezzo. In rete si trovano, a fianco di richieste eque considerato il relativo valore dell’oggetto, prezzi stratosferici assolutamente non giustificabili.

P.S. Mi scuso per la qualità delle immagini ma la digitale è andata e ho dovuto arrangiarmi con lo scanner.
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Messaggio da Resvis71 »

Grazie Alessandro per l'ottima comparazione e per le foto :thumbup:
Mi chiedo anch'io spesso quanto durerà la qualità di partenza dei pennini senza punta in iridio.
Del resto non c'è alternativa;nessun pennino tronco per stilografica offre una variazione di tratto come l'italico.
Massimiliano
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Messaggio da courthand »

Già, la durata ...
Teniamo presente una cosa: il mio set Osmiroid è usato e mi è arrivato con il pennino M con una cartuccia inserita e l'inchiostro secco, tanto che ho dovuto lasciarlo a bagno una notte per smontarlo.
Il pennino Manuscript è nuovo, ci avrò scritto si e no dieci indirizzi.
Il vecchio Osmi scrive meglio del Nuovo Manu: la cosa fa ben sperare.
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Messaggio da Resvis71 »

Bene :)
Io ho deciso che comunque quelli che ho li uso.Certo, non per la lista della spesa.
Mi guardo però intorno e se trovo a poco anche solo i pennini faccio scorta.
Per il momento sono riuscito a prendere i doppioni delle tre misure Italic della Sheaffer NoNonsense.
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Messaggio da Irishtales »

Grazie Alessandro per la comparazione, utilissima per tutti noi appassionati e molto accurata :clap:
Appena mi sarà possibile vorrei comparare i due concorrenti storici Osmiroid e Platignum, due ditte purtroppo non più esistenti che producevano ottimi pennni e penne economiche, appositamente studiate per la calligrafia.
Devo dire che utilizzo gli Osmiroid da tempo ormai e con una certa costanza e la loro durevolezza mi ha piacevolmente sorpresa, anche il pennino Copperplate che uso di solito, nonostante le sollecitazioni durante la scrittura.
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Messaggio da giuco65 »

Buongiorno a Tutti,
mi sono attrezzato per iniziare (ed ho iniziato) ad imparare la Cancelleresca/Italico. Ho acquistato una Osmiroid che monta un pennino B-4 con cui ho cominciato ad esercitarmi con entusiasmo.
All'inizio la ho inchiostrata con il Pelikan Brilliant Black 4001 per poi passare al Private Reserve Ultra Black, che ho verificato essere meno denso del primo. Terminata la carica del PR, dopo un veloce lavaggio, ho ricaricato il Pelikan e qui ho cominciato ada avere qualche problema di flusso.
Ho cercato di smontare il gruppo del pennino come indicato da Daniela nel primo post della discussione, ma senza successo. Il tutto sembra "incollato".
Potete darmi qualche dritta prima che faccia danni ?
Grazie

Giulio
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Messaggio da Irishtales »

Ciao Giulio,
evidentemente l'inchiostro si è asciugato fra alimentatore, pennino e sezione e la cosa migliore da fare è mettere tutto in un contenitore con semplice acqua o con acqua addizionata di una goccia di sapone liquido neutro. Lascia che l'incrostazione si dissolva e usando un converter, prova a caricare e scaricare acqua attraverso il pennino.
Anche senza disassemblare tutto, dovresti agevolmente riuscire a risolvere il problema. Disassemblare la sezione è un'operazione da fare più raramente possibile, perché l'alimentatore è delicato e così pure il pennino, placcato oro.
(Spero di ammirare presto i tuoi esercizi!!!)
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Messaggio da giuco65 »

Grazie Daniela per la risposta.
Vi farò presto vedere quello che sono riuscito ad imparare.

Giulio
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Messaggio da ARmadeit »

Ho gia inserto un post nella sezione penne rotte, ma domando anche di qua..
Ho trovato il pennino copperplate osmiroid easy change, ma non ho il corpo penna, ho provato ad usarlo con vecchie penne che gia avevo, ma non entra. Online si trovano set, prezzi abbastanza elevati, ne ho trovato anche uno osmiroid italic versione araba. Non ho idea però se sia una scelta valida o trovo di meglio.

Che differenze ci sono tra gli stessi pennini osmiroid, il mio è senza inserto giallo.

Più guardo e cerco, più mi confondo.. help!
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Messaggio da Irishtales »

La cosa migliore è aspettare l'occasione giusta, magari in qualche asta online, per acquistare una penna della produzione anni Ottanta (periodo cui credo risalga anche il tuo pennino Copperplate) e magari qualche pennino tronco. Spesso si trovano in vendita interi set mai usati, fondi di magazzino.
Per il Copperplate e per gli stili che prevedono l'utilizzo di un pennino a punta flessibile, ti consiglio vivamente di utilizzare i pennini da intinzione.
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Messaggio da ARmadeit »

Grazie mille, appena riesco inserirò qualche mio esercizio nella sezione calligrafia. Così mi date dei consigli.
Spero di trovare un set.. lo voglio provare!
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Messaggio da courthand »

Scusate ma, senza malizia alcuna, non riesco a trattenermi dall'apprezzare l'ossimorico pennino"Italic versione araba" :D :D

Ripeto, senza malizia alcuna!
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