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Un aiuto su pennini usati per la "scrittura Italiana"

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Maurao
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Un aiuto su pennini usati per la "scrittura Italiana"

Messaggio da Maurao »

Chiedo un aiuto da chi ne sa più di me … praticamente quasi tutti. :D
Essendo stato totalmente attratto dai manuali scolastici inseriti da Daniela qui: http://www.fountainpen.it/Libreria_Condivisa vorrei studiare il corsivo, ed iniziare con la “scrittura italiana” ci sono due bellissimi manuali; il primo e di Nicola D’Urso dove spiega a pagina 34 la storia di questa scrittura accompagnata da studi ed esempi, a pagina 4 abbiamo una spiegazione su quale penna usare per questo tipo di scrittura ed è la penna angolare o quadra; mentre nel Manuale “modelli di calligrafia” per le scuole medie-tecniche scritto dal prof. Giovanni Tonso a pagina 19 l’autore fa riferimento alle penne Perry 793 e 792-791-81 extra fine.
Vorrei avere un aiuto dagli amici del forum per sapere se esistono ancora questi pennini o degli omologhi con le stesse caratteristiche.
Mi piacerebbe anche iniziare a scrivere con pennini flex. Quale sono i migliori?
Grazie di cuore alle persone che sapranno aiutarmi.
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courthand
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Messaggio da courthand »

Presuppongo che per penna angolare o quadra si volesse intendereni pennini square cut con punta tagliate dritta o inclinata da sinistra verso destra (per i destri): per i primi esistono gli ottimi Mitchell Round Hand, per i secondi i Brause Bandzug.
I pennini Perry non vengono più prodotti ed è un peccato perchè ne possiedo qualcuno e sono veramente ottimi: i modelli 790 e 791 erano a punta finissima e flessibili (per lavori tipo copperplate). Su ebay ogni tanto se ne trovano scatole da una grossa (144 pezzi) a prezzi non proibitivi.
Per trovarne di omologhi o per avere consigli su in merito penso che ormai il sito web di riferimento sia straconosciuto: www.calligraphyshop.it
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Maurao
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Messaggio da Maurao »

courthand ha scritto:Presuppongo che per penna angolare o quadra si volesse intendereni pennini square cut con punta tagliate dritta o inclinata da sinistra verso destra (per i destri): per i primi esistono gli ottimi Mitchell Round Hand, per i secondi i Brause Bandzug.
Courthand grazie per la risposta, in effetti a pagina 4 del manuale del prof. D'urso c'è una sorta di rassegna di pennini, mi hai fatto notare proprio questo che alcuni sono tagliati dritti ed altri sono inclinati da sinistra verso destra (per i destri).
Io pensavo che quindi questi pennini venissero usati come per il copperplate a gomito, ma ho visto che vengono inseriti su una cannuccia normale.
Ok vedrò sul sito da te indicato.
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courthand
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Messaggio da courthand »

Allora: i pennini square cut si usano solo su cannuccio dritto.
Quelli a punta fine sia sul cannuccio dritto che su quello a gomito in funzione di quello che si vuole fare: per una scrittura copperplate (ed in genere per tutte le scritture corsive caratterizzate da una forte inclinazione dei caratteri) è meglio usare quelli a gomito che evitano di dover assumere posizioni da contorsionista con il polso, per un corsivo “dritto” si usa il cannuccio normale.
Il pennino a punta quadrata è solitamente dedicato a scritture tipo onciale, insulare, gotico e cancelleresca.
Una differenza “meccanica” tra i due tipi di pennino è come si realizza l’alternanza di tratto sottile e grosso: con uno square cut questa si ottiene grazie all’angolazione che si fa assumere alla punta rispetto alla verticale del foglio, con una punta fine si deve giocare sulla pressione della mano che fa allargare e chiudere i rebbi della punta.
Un’altra che con la punta quadra il tratto , in linea generale, viene “tirato” cioè eseguito dall’alto in basso e da sinistra verso destra mentre con il pennino a punta il tratto è sia tirato che spinto.
To be continued …
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Messaggio da Maurao »

Devo dire che la risposta di Courthand è stata illuminante.
Certo è difficile capire cosa usare per un neofita come me.
Se il "to be continued" vuole dire altre informazioni....... bene allora sempre pronto ed interessato a nuovi input. ;)
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Messaggio da Irishtales »

Non avevo dubbi che Alessandro avrebbe suggerito le dritte giuste per orientarsi nel migliore dei modi nell'acquisto dei pennini più adatti a qualsiasi calligrafia... ;)
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Messaggio da Maurao »

Si ma adesso ho la sana curiosità di sapere la differenza tra un pennino Round Hand, e un Brause Bandzug, perchè si usano pennini inclinati ???
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Messaggio da Irishtales »

Mauro, benvenuto nel meraviglioso mondo dei pennini da intinzione. Capisco la iniziale confusione. Ce ne sono per ogni applicazione e gusto.
Pennini a gomito o canotti a gomito con pennini a punta "normali": Copperplate e tutti gli scritti corsivi con una notevole inclinazione. Vedi la discussione sul Copperplate. Ci sono anche le foto.
I pennini Brause Bandzug sono a punta tagliata, ideali per la scrittura cancelleresca e gotica, onciale, etc. quindi non per il corsivo.
Il pennino Round Hand (= per scrivere in corsivo) è invece un pennino a punta che produce un tratto variabile in maniera lineare, passando semplicemente, in funzione della pressione esercitata, da pochi micron a qualche mm.
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Messaggio da Maurao »

La confusione è totale :lol:
Come diceva una vecchia pubblicità "provare per credere" e se non si prova non si riesce a capire niente.
Il mio ultimo dubbio era su alcuni pennini, credo se non sbaglio i "square cut" sempre con la punta tagliata ma con i rebbi inclinati, perchè questa inclinazione? a che cosa serve o meglio perchè scegliere questa soluzione invece che pennini con i rebbi uguali ?
La risposta logica (mica tanto) che mi sono dato è che forse con una inclinazione accentuata dei rebbi si più ottenere un corsivo più inclinato; ma tanto questa è una mia idea che può essere errata ... e sicuramente lo sarà.
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Messaggio da Irishtales »

Gli square cut non si usano per il corsivo ma per onciale, gotico, cancelleresco...
Quelli a punta tronca ma con taglio obliquo, facilitano la scrittura onciale e half uncial. Vedere prego consigli dati da Alessandro nelle discussioni con tema calligrafie medievali 8-)
Mauretto!!!!! :twisted: :lol:
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Messaggio da Maurao »

Visto che non ho capito nulla ... come volevasi dimostrare :oops:
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Messaggio da Irishtales »

Beh, se ti dicessi cosa ho combinato io la settimana scorsa... :oops:
...ora vado a pranzo e poi inserisco qualche immagine dei pennini citati e scrivo due righe sul loro utilizzo. Penso sia necessario, ce ne sono davvero di molti tipi e non è per nulla facile orientarsi. ;)
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Messaggio da Maurao »

Daniela.... ottima idea, perchè è veramente difficile orientarsi! ;)
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Messaggio da Irishtales »

Scrittura italiana, in riferimento al manuale Calligrafia moderna del prof D'Urso.
I pennini da utilizzare sono gli stessi che si utilizzano per la cancelleresca, hanno la punta tagliata. Sono detti pennini tronchi o italici, o square cut. Alcuni esempi sono dati dati pennini Mitchell R.H. Square cut che servono sia per la cancelleresca che per la Rotonda (Round Hand), per l'Onciale, la Gotica, la scrittura italiana, Foundational, etc.
Altri pennini adatti sono i Mitchell Italics, in rame. Hanno lo stesso la punta tagliata. Sono dotati di serbatoio, come gli altri già citati.
Poi ci sono i Leonardt Round Hand, con stesse caratteristiche e dotati di serbatoio. Sono solo due marche, immagino ce ne siamo altre con identiche caratteristiche.
A seguire un esempio si scrittura italiana (non crocifiggetemi, è il mio primo esempio in assoluto) eseguito con pennino Mitchell RH Square cut n.2 con serbatoio.
Allegati
scrittura-italiana.jpg
scrittura-italiana.jpg (11.24 KiB) Visto 3911 volte
Mitchell R H square cut .jpg
Mitchell R H square cut .jpg (20.41 KiB) Visto 3910 volte
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Messaggio da courthand »

Ciao Mauro,
i penninin square cut sobo quelli a punta tronca e possono essere tagliati diritti o obliqui.
Vanno bene per la scritture onciale, insulare, carolina, gotica, umanistica,cancelleresca e tutte le scritture che vanno sotto il generico appellativa di bastarda: il pennino obliquo facilita in modo particolare lo scrivere in onciale e insulare ma nulla vieta di usarlo per tutte le dette scritture, cosa che faccio regolarmente.
Tra i Mitchell Round Hand e i Brause ci sono inoltre delle differenze meccaniche: i primi sono più flessibile e "grattosi" sulla carta rispetto ai secondi ed io, avendo una mano piuttosto pesa, preferisco questi ultimi. Conosco persone che non rinuccerebbero mai al Mitchell: è una questione di feeling.
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