inchiostro ferrogallico - ricetta di Palatino 1545

[Rampa]

Comunque un inchiostro tradizionale moderno come il pur ottimo Brilliant Black di Pelikan, al confronto di un altrettanto generoso tratto di inchiostro ferrogallico appare grigio molto scuro e più opaco. O forse è il fatto di essere più opaco che lo fa apparire di un nero meno intenso. Fatto sta che anche con tratti meno generosi e di colore più chiaro, l'inchiostro ferro-gallico appare comunque più brillante. Rimane il problema della scarsa scorrevolezza, ma questo lo si può ovviare fancendolo più denso.
Sto facendo alcune prove già da ora che ancora devo filtrare il tutto e che l'inchiostro deve ancora maturare, quindi non può che migliorare.

[Irishtales]

In attesa dei risultati definitivi, vorrei segnalare questo sito in cui si traccia la storia della formulazione dell'inchiostro ferrogallico e si indicano alcune ricette rinascimentali.
(Sarebbe forse interessante fare una comparazione sui componenti, con la ricetta di Eric Hebborn...)

http://www.genseuganea.org/wpdownloads/ ... allico.pdf

[Maurao]

Qui una ricerca effettuata dall'Universtà dello Stato del Mato Grosso -Brasile- dove vengono elencate 37 formule per fare inchiostri, anche colorati.
Dubito che qui in Italia possiamo trovare i materiali elencati, ma la posto per curiosità.
Se avete dubbi circa alcune parole, potete chiedere tranquillamente che io vi rispondo.
http://200.17.60.4/ndihr/revista-2/arti ... ipedes.pdf

[Irishtales]

Muito obrigada

[Rampa]

Finalmente l'inchiostro secondo la ricetta di Palatino è pronto all'uso. La cosa buona è che ne ho prodotto circa 300cc e mi basterà per scrivere la Divina Commedia intera. L'inchiostro appena pronto si presenta in soluzione color grigio scuro molto intenso con una nuance violacea e blu. L'inchiostro non "bagna" le pareti, ossia scivola sul vetro e sulla superficie non resta nessun tipo di alone o colore, il tutto ha una consistenza che si avvicina molto a quella dell'acqua ed è senza schiuma. L'odore è quello tipico tanninico delle radici e delle erbe secche messe in infusione, quindi tutto sommato è anche gradevole.

Ho provato l'inchiostro un pò su tutte le carte e con tutti i pennini Brause Bandzug e Mitchell che posseggo, tra cui anche un bel pennino in rame n. 3. La prima prova è stata eseguita su comune carta da fotocopie "Copy 2" della Fabriano, potete vedere la mia firma in simil italico nelle fasi iniziali e finali della scrittura: come si può constatare il tratto appena steso è di un grigio-viola trasparente abbastanza insignificante, il pennino in questo caso è il Mitchell n.4, in questo caso montato senza serbatoio. Come si può notare, sempre nella foto 1, il tratto appare molto umido, ma non ci si faccia ingannare, perchè quest'apparenza così ricca è data dal contenuto di gomma arabica presente nell'inchiostro. Come si può vedere nella foto due, l'inchiostro è completamente annerito ed essiccato nel giro di qualche minuto (l'essiccazione dipende dallo spessore del tratto, in calligrafia i tempi di essiccazione sono normalmente più lunghi rispetto alla normale scrittura con la stilografica). A "metamorfosi" avvenuta la scrittura appare nitida e di un nero molto saturo, nella foto 2 ho cercato di evidenziare la superficie del tratto che a seconda dell'angolazione appare lucida e composta da cristalli microscopici e luccicanti (non so come altro definire). Da notare che ad essiccazione avvenuta il tratto non presenta spessore come nel caso dell'inchiostro di china, e che il supporto cartaceo ha assorbito tutto l'inchiostro, senza peraltro nessun fenomeno collaterale di "trapasso" e "spandimento". In nessuna delle carte che ho usato, nemmeno in quelle di cattiva qualità, questo inchiostro ha "trapassato".

Nel foto 3 una panoramica del set di scrittura: il libro di Hebborn da cui ho ricopiato un racconto, il "calamaio" dell'inchiostro (era un barattolo di tonno in vetro), e il quaderno Rhodia spiralato che mostra il risultato finale. La scrittura è stata eseguita con il Mitchell n.4 con serbatoio, non ho avuto difficoltà particolari di esecuzione, temevo che l'inchiostro fosse poco scorrevole, ma mi sono dovuto ampiamente ricredere. Certo non ha la lubrificazione di un "Perle Noir", tuttavia il poter scrivere privilegiando un tratto umido ha fatto sì che la prova di scrittura sia risultata perfino piacevole. Come pure è molto piacevole vedere che l'inchiostro diventa di un nero molto profondo, brillante e nitido mentre si scrive. Al confronto, a parità di pennino e carta, il pur ottimo Pelikan Brilliant Black risulta di un grigio molto scuro e sicuramente meno brillante, inoltre il Brilliant Black ingrossa il tratto e la scrittura appare meno nitida. Le cose migliorano con il Perle Noir di Herbin, anche se il nero appare comunque meno profondo. Per ora mi sembra che non ci sia nessun tipo di inchiostro industriale che abbia la stessa profondità di colore dell'inchiostro ferrogallico.

Il peggiore, al confronto, è stato l'Encre Authentique di Herbin, che pur essendo commercializzato come inchiostro ferrogallico a cui è stato aggiunto legno di campeche, non assume mai una colorazione molto satura, seppure caratterizzata da una bella brillantezza e tonalità di grigio. Inoltre l'Encre Authentique, presenta in modo molto ridotto il fenomeno di trasformazione e di saturazione dell'inchiostro caratteristico degli inchiostri ferrogallici. Comunque, similmente al mio inchiostro, anche questo di Herbin non ha mai in nessun caso mostrato segni di "trapasso" e spandimenti.

Nelle foto 4 e 5, un primo piano del test di scrittura sulla pagina del quaderno Rhodia, la scrittura appare molto nitida, non vi è traccia di sgocciolamenti, trapassi e spandimenti.
Come già accennato nel primo messaggio di questa discussione, questo inchiostro "filologico" non teme l'acqua, i fogli scritti sottoposti al dilavamento per oltre un minuto dell'acqua corrente del rubinetto, non hanno avuto nessun tipo di scolorimento. Dopo qualche giorno il tratto di scrittura sottoposto a dilavamento presenta un tenue alone color marroncino, dovuto probabilmente all'ossidazione dei sali ferrosi presenti nell'inchiostro.

In conclusione, oltre alla grande soddisfazione di aver prodotto in proprio un inchiostro che a mio parere è di grande qualità, per di più preparato anche con una certa premura perchè ero curioso di vederne i risultati, mi sembra che questo inchiostro rappresenti ancora un validissimo mezzo di scrittura per la calligrafia moderna.
Mi scuso per la qualità delle foto, che sono state prese per praticità con il telefonino, ma sono sicuro che anche così si può avere una buona percezione della qualità dei risultati.
Come sempre, sono gradite le vostre osservazioni.

[Irishtales]

Claudio, farti i complimenti è il minimo!
Bella recensione, molto dettagliata, sia del procedimento per la preparazione dell'inchiostro che delle prove "su carta".
Impressionante la metamorfosi cromatica dopo alcuni minuti dalla scrittura!
Infine, complimenti per la bella grafia cancelleresca. Ti ricordi solo un paio di mesi fa, si dissertava ancora della forma della "a" e dell'inclinazione?! Mi sembra insomma, che qui "qualcuno ha studiato"!!! Ora torno a guardare le foto...

[Rampa]

Nell'allegato una macro del test di scrittura, si tenga conto che le lettere reali sono alte mediamente 4mm. Si può notare, oltre alla profondità del colore dell'inchiostro essiccato (che migliora con il passare dei giorni), come il tratto sia caratterizzato da "brillantini", o cristalli che a mio parere aumentano il fascino di questo inchiostro.
Grazie Daniela, tieniti pronta perchè nei prossimi giorni ti spedirò un campione di questo inchiostro, così anche tu potrai constatarne la qualità.

[Rampa]

Ancora una macro del tratto di scrittura: variando l'angolo di ripresa e quello dell'illuminazione si mettono in risalto i "brillantini".

[Irishtales]

Grazie!!!
(L'inchiostro ha anche il potere di migliorare la grafia?! )
Scherzo, ma sono davvero piacevolmente colpita dalla nitidezza dell'inchiostro ferrogallico. Anche nell'ultima foto, che ha un rapporto di ingrandimento che, temo, farebbe impallidire qualunque altro inchiostro, non si notano sbavature o spiumaggi. Notevole!!!

[Rampa]

L'inchiostro contribuisce a migliorare la grafia, e per me questo inchiostro aiuta parecchio.
Se nel frattempo c'è qualun altro interessato ad una prova mi faccia sapere, purtroppo non posso accettare più di un'altra persona oltre Daniela perchè l'inchiostro è poco.

[rembrandt54]

Claudiooooooooooooooo....mi fai morire di invidia !!!
Scherzi a parte....complimenti vivissimi per la grafia e per il bel nero profondo del
tuo inchiostro

stefano

[Rampa]

Grazie Stefano, a mia volta invidio molto le tue belle penne! Peccato che non ti cimenti con il pennino da intinzione, altrimenti un pò d'inchiostro ferrogallico te l'avrei portato volentieri.

[Irishtales]

Arrivato...scartato alla velocità della luce...provato...eccolo!!!
Mi dispiace solo che la mia cancelleresca non sia assolutamente all'altezza dell'inchiostro...

[rembrandt54]

Arrivato...scartato alla velocità della luce...provato...eccolo!!!
Mi dispiace solo che la mia cancelleresca non sia assolutamente all'altezza dell'inchiostro...

Ma che spettacolo !!!!! complimenti

[Maurao]

A bocca aperta
Complimenti Rampa e complimenti Daniela