Inchiostri

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Simone
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Messaggio da Simone »

Inchiostro di china in stick. Mai provato? Qui a bologna c'è un negozio giapponese divenne prodotti giapponesi e tra le varie ci sono gli strumenti di calligrafia, tra cui anche questo tipo di inchiostro in formato solido.

Inoltre, ho letto in questo sito (già linkato in un altra discussione)

http://www.calligrafia.org/wp/?page_id=293

Che si possono anche usare tempere e inchiostri in polvere da diluire sul momento. Qualcuno ha mai provato?
Che tu sei qui,
che la vita esiste e l’identità,
Che il potente spettacolo continui,
e che tu puoi contribuire con un verso.

W.W.
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courthand
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Messaggio da courthand »

Ho provato il guazzo (tipo di tempera molto fine) color oro serie Calligrafica della Sminke: costa un occhio ma, una volta fatta un po' di sperimentazione con la diluizione, il risultato è davvero pregevole.
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nuvola
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Messaggio da nuvola »

Simone ha scritto:Inchiostro di china in stick. Mai provato? Qui a bologna c'è un negozio giapponese divenne prodotti giapponesi e tra le varie ci sono gli strumenti di calligrafia, tra cui anche questo tipo di inchiostro in formato solido.

Inoltre, ho letto in questo sito (già linkato in un altra discussione)

http://www.calligrafia.org/wp/?page_id=293

Che si possono anche usare tempere e inchiostri in polvere da diluire sul momento. Qualcuno ha mai provato?
L'ho provato quando qui a Firenze ho fatto un corso di calligrafia estremo - orientale. Si preparava l'inchiostro sfregando la barretta sulla pietra e un po d'acqua, veniva di un bel nero. Si stendeva con il pennello sulla carta di riso. Molto affascinante... dovevamo copiare i caratteri cinesi, cercando di ripetere il gesto del maestro. Anche se dopo qualche mese ho abbandonato la pratica ho capito che è una vera e propria arte, non paragonabile a qualche cosa di occidentale. La calligrafia occidentale penso che sia un'altra cosa..
Rampa
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Messaggio da Rampa »

Se avete tempo e voglia, provate a fare da soli il guazzo (tempera gouache) di cui parla Courthand, può essere un'esperienza molto affascinante per le infinità di colori e sfumature che si possono ottenere. Coloro che abitano in area fiorentina hanno il vantaggio di avere Zecchi (ma non solo quello), uno dei negozi per belle arti più forniti in cui si possono trovare pigmenti filologici di ogni specie, di solito costano poco anche considerando le modeste quantità destinate per farne inchiostri.
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TheQuill
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Messaggio da TheQuill »

Il vantaggio dell'inchiostro solido cinese (più economico) o giapponese (più pregiato ma raro da trovare) è che puoi diluirlo a piacimento: da molto pigmentato (gratti più inchiostro sulla pietra) a tenue (Molta acqua e... poco arrosto!).
Si può ottenere un bel nero intenso, da usare col pennino, non necessariamente con i pennelli.
Ovviamente, entra in gioco la pazienza - non per nulla l'incarico di polverizzare l'inchiostro usando qualche goccia d'acqua per volta era affidato agli apprendisti: un compito tedioso, ma anche molto importante, se si apprezza il lato dottrinale/spirituale della scrittura. Gli orientali ne hanno fatto ua filosofia, oltre che un'arte.
Il lento, delicato e costante movimento di abrasione invita alla riflessione... è come veder nascere a poco a poco una sostanza "magica' che lascerà il nostro segno sulla carta.
Mi fa lontanamente pensare all'alchimia... combinazione di polvere, acqua e carta abilmente miscelata da una mente creativa.
L'inchiostro così ottenuto va preparato e usato subito (quindi attenzione a farne abbastanza per completare un lavoro, altrimenti ti ci voglio a riottenere la stessa sfumatura!). Si può tentare di conservarlo in una boccetta, ma credo che non mantenga a lungo le brillanti caratteristiche di quando è 'fresco di giornata'.

Non voglio fare pubblicità, ma in un certo negozio on-line ci sono inchiostri cinesi (nero e altri colori) e pietre appropriate, per chi volesse sperimentare...
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Messaggio da Irishtales »

TheQuill ha scritto:Non voglio fare pubblicità
...ma io si ;)
http://www.calligraphyshop.it/
Nel negozio di Daniel c'è tutto ciò che occorre al calligrafo. E un valore aggiunto sono i suoi consigli e la cura e la pazienza con cui segue ogni interlocutore, con professionalità e gentilezza.
Visitare il suo negozio fa provare ad ogni aspirante calligrafo, la gioia e lo stupore che prova un bambino in un negozio di giocattoli...

Ciò detto, vorrei sapere da voi che li usate, se i depositi lasciati dagli inchiostri orientali sui pennini (una volta combinato il guaio!) possono essere rimossi, e come. Anche la china ho notato, non è facile da togliere dopo che si è essiccata. La prevenzione è la migliore cura, ma...a danno fatto, si può rimediare?
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
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Messaggio da TheQuill »

Irishtales ha scritto:
TheQuill ha scritto:Non voglio fare pubblicità
...ma io si ;)
http://www.calligraphyshop.it/
Nel negozio di Daniel c'è tutto ciò che occorre al calligrafo. E un valore aggiunto sono i suoi consigli e la cura e la pazienza con cui segue ogni interlocutore, con professionalità e gentilezza.
Visitare il suo negozio fa provare ad ogni aspirante calligrafo, la gioia e lo stupore che prova un bambino in un negozio di giocattoli...

Ciò detto, vorrei sapere da voi che li usate, se i depositi lasciati dagli inchiostri orientali sui pennini (una volta combinato il guaio!) possono essere rimossi, e come. Anche la china ho notato, non è facile da togliere dopo che si è essiccata. La prevenzione è la migliore cura, ma...a danno fatto, si può rimediare?
Daniela, .. e non hai mai visitato il negozio "fisico" che avevo a Firenze! Grazie, troppo gentile!

Ma veniamo alla domanda.
Per i casi più 'ostinati', due soluzioni:
la prima è quella di usare un vecchio spazzolino da denti, sotto acqua corrente tiepida/calda (ovviamente con il pennino fissato al canotto!). In genere questo basta.
la seconda è di lasciare per qualche ora il pennino a mollo in una bacinella con acqua e qualche goccia d'ammoniaca, poi passare la metodo precedente.
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