Calligrafia e mancini: realtà inconciliabili?

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Calligrafia e mancini: realtà inconciliabili?

Messaggio da Milton4 »

Attualmente la mia grafia è ancora molto legata a quella che mi hanno insegnato alle elementari, e definirla gradevole è voler essere generosi.
Ho un sogno, però: imparare almeno uno stile calligrafico.
O meglio, avevo un sogno... perché è andato in pezzi quando, vagando per questa sezione, ho letto un post in cui Ottorino diceva che usando i pennini da intinzione e quelli a punta tagliata (che credo siano i più usati in calligrafia) bisogna tirare e non spingere. Io, che sono mancino, ho notato che per scrivere devo necessariamente spingere! Per tirare, infatti, dovrei tenere la mano sopra la linea di scrittura assumendo una posa faticosa, che rende lo scrivere anche poche righe un'impresa titanica e sporca, perché non si può fare a meno di passare sullo scritto.
Allora vi chiedo: esiste un modo, per un mancino, per tirare un pennino tagliato, senza dover alzare la penna dal foglio in continuazione? Oppure, quando troverò il coraggio (e anche i mezzi) per esercitarmi con un pennino affilato, dovrò per forza scrivere da destra a sinistra?
Vi prego, restituite un sogno ad un povero sedicenne! :D

P. S. Se ho commesso inesattezze, sono tutta colpa dell'inesperienza. Quindi, mi scuso in anticipo per ogni possibile errore/convinzione errata.
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Messaggio da Irishtales »

Caro Giovanni, non preoccuparti; Ottorino (che è il più preparato di noi) si esprimeva in un contesto in cui a chiedere consigli erano persone che scrivono con la mano destra.
Ci sono calligrafi e studenti di calligrafia mancini, ci sono sempre stati, ci saranno sempre.
Dai un'occhiata al preziosissimo Wiki nella sezione Calligrafia:
http://www.fountainpen.it/Calligrafia
ci troverai una serie di file PDF appositamente realizzati per chi scrive con la mano sinistra e anche delle utili informazioni sulla postura da tenere per scrivere nel migliore dei modi. Non sono mancina, ma sulla postura ho avuto ed ho molti problemi anche io.
Sono una novellina; sto studiando uno stile, al momento l'Italico, il cui nome originario è Cancelleresco.
E' molto divertente e mi sono accorta, pur dedicandomi da poche settimane, che anche la mia grafia quotidiana ne ha giovato. Uno dei più noti docenti di Calligrafia in questo Stile, il prof. Reynolds, nel suo libro "Italic Calligraphy and Handwriting. Exercises and text" fa un parallelo fra la musica (lui cita la Sinfonia n.40 in sol minore K550 di Mozart!) e il movimento dello scrivere: in effetti è essenzialmente una questione di ritmo. Più mi esercito e più mi accorgo che è vero. Anche se al posto di Mozart ...ci immagini i Muse!
Non rinunciare, quindi, in generale; non rinunciare mai a niente a cui tieni davvero!
Intanto se vuoi inserire test di qualche stile o anche semplicemente della tua grafia, sei il benvenuto.
Ciao a presto,
Daniela
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Messaggio da Ottorino »

Caro Giovanni, non ti scoraggiare.
Il wiki ha qualche pagina di consigli per in mancini alla sezione calligrafia. Anzi se trovi qualche altra pagine che ritieni utile, segnalamela che la aggiungo.

In quell'intervento dicevo del solo tirare, perchè dopo aver affilato un pennino, mi sono accorto che certe tratti li facevo spingendo anzichè tirando. MA non è assolutamente una regola, se cerchi troverai qualche altro intervento di Giuseppe (klapaucius) che anzi dice che non sempre bisogna tirare.
E sono daccordo. Tieni conto comunque che i pennini cosiddetti "stub" non hanno nessun problema ne' a tirare ne' a spingere. E inoltre alche quelli affiliati dovrebbero essere tenuti leggerissimi sulla carta.

Quindi avanti, non ti preoccupare e prova.

Su libro di Hebborn già nominato, c'è una introduzione della presidentessa dell'assocoazione calligrafica italiana che da qualche consiglio ai mancini. Mi pare che dica di evitare la scrittura " a uncino", quella da sopra.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Messaggio da Milton4 »

Mi rendo conto di aver letto la discussione in maniera superficiale, perché non ricordavo dell'intervento di klapaucius, né avevo tenuto conto del contesto generale... Ah, devo dormire meno e stare più attento!!
Irishtales ha scritto:Non sono mancina, ma sulla postura ho avuto ed ho molti problemi anche io.
Sono una novellina; sto studiando uno stile, al momento l'Italico, il cui nome originario è Cancelleresco.
E' molto divertente e mi sono accorta, pur dedicandomi da poche settimane, che anche la mia grafia quotidiana ne ha giovato.
Cara Daniela, ho avuto modo di vedere qualcosa di quanto hai pubblicato sul forum, e ti confesso che, senza leggere i tuoi interventi, avrei detto che eri una esperta, se non addirittura una docente! Io impiegherei molto più tempo anche solo ad apprendere le basi, sono proprio lento di comprendonio :lol: Però sono convinto che la mia grafia potrebbe solo migliorare, qualora imparassi uno stile calligrafico, proprio come è stato per te.
Irishtales ha scritto:Sono una novellina; sto studiando uno stile, al momento l'Italico, il cui nome originario è Cancelleresco.
Il Cancelleresco è uno stile che mi piace, e penso che sarà il primo a cui mi avvicinerò anch'io. Quello a cui aspiro davvero, però, è il "Copperplate", che esercita su di me un'influenze che non so descrivere... Forse è perché mi sembra una versione più "importante" del mio attuale corsivo scolastico, chissà!
Irishtales ha scritto: Uno dei più noti docenti di Calligrafia in questo Stile, il prof. Reynolds, nel suo libro "Italic Calligraphy and Handwriting. Exercises and text" fa un parallelo fra la musica (lui cita la Sinfonia n.40 in sol minore K550 di Mozart!) e il movimento dello scrivere: in effetti è essenzialmente una questione di ritmo. Più mi esercito e più mi accorgo che è vero. Anche se al posto di Mozart ...ci immagini i Muse!
Non sono un esperto di musica (in realtà io e la musica siamo come due linee parallele: non ci incrociamo mai!), ma farò mia questa frase. È un concetto che mi ronza in testa solo da poco (e che prima prima di leggerti non avrei saputo esprimere a parole), da quando sto cercando di scrivere portando i movimenti con la spalla (cosa che mi costringe, in effetti, a tenere mentalmente il "tempo" tra ogni movimento), e a cui tu sei riuscita a dare forma.
Irishtales ha scritto:Non rinunciare, quindi, in generale; non rinunciare mai a niente a cui tieni davvero!
Intanto se vuoi inserire test di qualche stile o anche semplicemente della tua grafia, sei il benvenuto.
Sta' tranquilla, sono la persona più ostinata che conosca! Alcuni dicono che lo sono anche troppo, ma sono convinto che rinunciare a ciò a cui si tiene sia solo un sacrificio inutile... A proposito di sacrifici, penso proprio che vi mostrerò qualcosa, quando avrò acquisito una sicurezza maggiore.
Ottorino ha scritto:Il wiki ha qualche pagina di consigli per in mancini alla sezione calligrafia. Anzi se trovi qualche altra pagine che ritieni utile, segnalamela che la aggiungo.
Avevo sfogliato il wiki, ma non avevo trovato nulla che chiarisse i miei dubbi sull'uso dei pennini tronchi e affilati. Comunque, ora che sia tu che Daniela me lo fate notare, cercherò meglio!
Ottorino ha scritto:Su libro di Hebborn già nominato, c'è una introduzione della presidentessa dell'assocoazione calligrafica italiana che da qualche consiglio ai mancini. Mi pare che dica di evitare la scrittura " a uncino", quella da sopra.
Quella ad uncino era una posizione che usavo anch'io, perché mi consentiva di scrivere spostando il pennino da sinistra a destra, come se non fossi mancino (praticamente tenevo la penna col fondello rivolto a destra, una cosa assurda...). Ho abbandonato questa posizione dolorosissima (dovrebbero inserirla tra i metodi di tortura da bandire...) solo pochi mesi fa, quando ho iniziato a usare attivamente le stilografiche, e purtroppo non riesco ancora a recuperare la velocità che avevo, ora che scrivo da sotto. Però così mi affatico molto meno, e da quando ho capito che posso guidare la penna tenendo ferme le dita, la cosa va ancora meglio!
Ora mi fermo, perché rischio di vincere il premio per il messaggio più lungo e con più citazioni dell'anno...
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Messaggio da Pupa »

le scrittura occidentale, da sinistra verso destra, è indubbiamente più faticosa per i mancini.
Però anche i mancini hanno sempre scritto,
e fino a 60 anni fa non esistevano le penne roller o sfera... :mrgreen:
quindi i mancini scrivevano comunque con i pennini e le penne stilografiche, no? ;)

Innanzi tutto dovresti provare un taglio obbliquo per mancini,
e tenere comunque il pennino leggerissimo sul foglio.
Appena premi il pennino ti si incastrerà.

Secondo...
beh, mica male l'idea di scrivere da destra verso sinistra,
lo faceva anche Leonardo, che da buon mancino, pratico e intelligente,
i suoi appunti personali li scriveva proprio al contrario,
cos' come verrebbe più naturale ad un mancino! :mrgreen:

su questa simpatica cosa abbiamo pure parlato, in un altro post :lol:
perchè io essendo ambidestra in tutto, tranne che nello scrivere,
ho spesso provato a scrivere con la sinistra e mi è venuto naturale scrivere al contrario,
mentre scrivere da sinistra verso destra proprio non riesco.. :D

ps. la mia posizione è la #5 http://www.lefthander.com/writer.htm
scrivo tenedo la mano sotto la linea di scrittura e con il foglio inclinato a 45°
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Messaggio da Irishtales »

Caro Giovanni, non direi affatto che sei “lento di comprendonio”, anzi direi esattamente il contrario! :D
Come ti ha già scritto Simona, esistono pennini obliqui sia per destri che per mancini. Anche i pennini stub esistono sia per destri che per mancini, di varie marche, anche in set con una penna e più pennini a corredo. Se ne parla spesso nel Forum.
Anche io ambisco ad un Copperplate elegante e “personalizzato”. Sarà un bel percorso! Ma devi promettere solennemente che tutto ciò non ti distrarrà minimamente dai tuoi studi. (Sono una rompi, lo so: è congenito e incurabile) :lol:
Musica\Ritmo. Il prof. Reynolds che ho già citato parlando dello stile Italico-Cancelleresco, sostiene che per non affaticare la mano (la muscolatura e i tendini soprattutto) nello scrivere, i movimenti devono essere quanto più possibile naturali, fluidi: deve muoversi tutta la mano, non solo le dita, e anche il braccio. Mi accorgo che io scrivo e disegno proprio in questo modo, perciò non mi affatico mai. E seppure i movimenti di tutto il sistema mano-polso-avambraccio-braccio siano quasi impercettibili, è proprio questo il migliore metodo. Disegna nell'aria le lettere di un alfabeto calligrafico, muovendo il braccio, il polso, la mano; ascolta Mozart o anche le sinfonie di Beethoven e muovi le braccia in aria come fossi un direttore d'orchestra. Ti accorgerai subito che in entrambi i casi è questione di ritmo (e scoprirai anche che...la Musica ha una forza dirompente!).
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Messaggio da scossa »

Irishtales ha scritto: .... deve muoversi tutta la mano, non solo le dita, e anche il braccio.
Al riguardo ho letto da qualche parte che consigliavano di interporre, tra il foglio su cui scrivi ed il punto dove appoggi la mano, un foglietto in modo tale che faciliti lo spostamento mano-braccio anziché piegare solo il polso.
Cordialità.

Marco
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Messaggio da Milton4 »

Pupa ha scritto:Però anche i mancini hanno sempre scritto,
e fino a 60 anni fa non esistevano le penne roller o sfera... :mrgreen:
quindi i mancini scrivevano comunque con i pennini e le penne stilografiche, no? ;)
In effetti è stata una domanda superficiale, dettata dalla foga. L'ho detto che dormo troppo :D
Pupa ha scritto:su questa simpatica cosa abbiamo pure parlato, in un altro post
perchè io essendo ambidestra in tutto, tranne che nello scrivere,
ho spesso provato a scrivere con la sinistra e mi è venuto naturale scrivere al contrario,
mentre scrivere da sinistra verso destra proprio non riesco..
Essere ambidestri dev'essere una gran comodità, alle volte... Io ho notato di riuscire a scrivere decentemente anche usando la mano destra, ma l'idea di far parte del 10% della popolazione che scrive con la sinistra mi piace troppo, per rinunciarci.
Irishtales ha scritto:Come ti ha già scritto Simona, esistono pennini obliqui sia per destri che per mancini. Anche i pennini stub esistono sia per destri che per mancini, di varie marche, anche in set con una penna e più pennini a corredo. Se ne parla spesso nel Forum.
Sì, ne ho visti alcuni. Penso che sarà uno dei primi acquisti, quando riuscirò a mettere di nuovo qualcosa da parte. (Non ho saputo resistere, e per natale ho dirottato i miei pochi fondi verso una Pelikan m200, la mia prima penna a stantuffo! :mrgreen: )
Irishtales ha scritto:Anche io ambisco ad un Copperplate elegante e “personalizzato”. Sarà un bel percorso! Ma devi promettere solennemente che tutto ciò non ti distrarrà minimamente dai tuoi studi. (Sono una rompi, lo so: è congenito e incurabile)
Figurati, non sei affatto una "rompi"! A me fa sempre piacere notare che le persone non sono del tutto chiuse in se stesse, e si interessano anche degli altri. Comunque sia, non devi preoccuparti: i miei studi sono anche una mia grande passione, e quindi non li mollerò tanto facilmente! ;)
Irishtales ha scritto: E seppure i movimenti di tutto il sistema mano-polso-avambraccio-braccio siano quasi impercettibili, è proprio questo il migliore metodo. Disegna nell'aria le lettere di un alfabeto calligrafico, muovendo il braccio, il polso, la mano; ascolta Mozart o anche le sinfonie di Beethoven e muovi le braccia in aria come fossi un direttore d'orchestra. Ti accorgerai subito che in entrambi i casi è questione di ritmo (e scoprirai anche che...la Musica ha una forza dirompente!).
Oggi ho provato per un po' (la vicina mi ha visto dalla finestra, e ora si è definitivamente convinta che vada rinchiuso nei più remoti recessi di un istituto psichiatrico...). È stato davvero per pochissimo, e quindi non è cambiato nulla, ma ho sentito che ero più sciolto. Mi sento meno ingessato, che è la principale sensazione che provo da quando ho abbandonato la posizione ad uncino. Non posso che ringraziarti, oltre che per le belle parole, anche per il prezioso consiglio!
scossa ha scritto:Al riguardo ho letto da qualche parte che consigliavano di interporre, tra il foglio su cui scrivi ed il punto dove appoggi la mano, un foglietto in modo tale che faciliti lo spostamento mano-braccio anziché piegare solo il polso.
È un'idea interessante. Per poter muovere liberamente il braccio, evito di poggiare il polso sul foglio, su cui tengo solo anulare e mignolo; queste due dita, nelle sessioni di scrittura più lunghe, iniziano sempre a ribellarsi, e mi creano qualche problema. Con l'espediente del foglio, invece, dovrei poter evitare anche questa forma di affaticamento, reggendo pure la penna con un angolo minore... Grazie mille, scossa!
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Messaggio da Pupa »

Milton4 ha scritto:
scossa ha scritto:Al riguardo ho letto da qualche parte che consigliavano di interporre, tra il foglio su cui scrivi ed il punto dove appoggi la mano, un foglietto in modo tale che faciliti lo spostamento mano-braccio anziché piegare solo il polso.
È un'idea interessante. Per poter muovere liberamente il braccio, evito di poggiare il polso sul foglio, su cui tengo solo anulare e mignolo; queste due dita, nelle sessioni di scrittura più lunghe, iniziano sempre a ribellarsi, e mi creano qualche problema. Con l'espediente del foglio, invece, dovrei poter evitare anche questa forma di affaticamento, reggendo pure la penna con un angolo minore... Grazie mille, scossa!
mmm...
ci ho pensato un pò,
poi ho scritto e ho osservato mano e braccio.

La mano poggia tutta di taglio, sul foglio, non solo mignolo, "striscia" sopra il foglio quando la muovo per scrivere.
Il braccio è fisso e l'avanbraccio si muove con la mano (ma parliamo di movimenti minimi, pochi cm) mentre il gomito è fisso.
In pratica immaginate che il gomito punti e resti fisso, mentre l'avambraccio vada da destra a sinsitra e ritorno, tipo la spazzola tergicristallo :D

Quando disegnavo con matite e carboncini mettevo anche io un foglietto sotto la mano,
serve a non strisciare il colore e non sporcarsi la mano... :mrgreen:
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Messaggio da Pupa »

ps. scrivo anche io esattamente così, come Irish

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Messaggio da Milton4 »

Anch'io scrivo tenendo il foglio inclinato, ma lo faccio solo perché è l'unico modo che ho per scrivere da sotto senza coprire completamente quello che ho scritto. A volte, senza neppure accorgermene, lo inclino fin quasi a raggiungere gli Prima lo tenevo parallelo al bordo del tavolo, e che lo fosse quanto più possibile era una mia piccola fissa. Ah, cosa non si fa per amore delle stilografiche!
Pupa ha scritto: La mano poggia tutta di taglio, sul foglio, non solo mignolo, "striscia" sopra il foglio quando la muovo per scrivere.
Il braccio è fisso e l'avanbraccio si muove con la mano (ma parliamo di movimenti minimi, pochi cm) mentre il gomito è fisso.
In pratica immaginate che il gomito punti e resti fisso, mentre l'avambraccio vada da destra a sinsitra e ritorno, tipo la spazzola tergicristallo
Questo è uno dei vantaggi dello scrivere su un foglio inclinato! Le tue lettere assumono per caso una leggera inclinazione?
Comunque sia, sto praticamente impazzendo! Oggi mi hanno sostituito il banchetto (che dovrei chiamare banchino...) con uno ancora più piccolo, e assumere una posa anatomicamente concepibile è diventato un'impresa titanica! Trovare una posizione comoda, oggi che tutto lo spazio a disposizione era occupato da quel macigno di Conte-Pianezzola-Ranucci, è stato impossibile, e ho scritto l'intera versione senza riuscire a trovare un appoggio stabile. Che vogliano farmi diventare un contorsionista? :shock:
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Messaggio da Irishtales »

:lol: :lol: :lol:
Prova a farti cambiare posto, almeno che mandino il Conte a sedersi alla tua destra!
Io scrivo con una inclinazione dello scritto come nel corsivo, ma scrivo anche diritto, dipende da cosa scrivo, da quando, da dove, da con che cosa, etc...ho una...multi-grafia :lol:
Scrivere con il foglio inclinato è più naturale!
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Messaggio da Ottorino »

Pupa ha scritto: mmm...
ci ho pensato un pò,
poi ho scritto e ho osservato mano e braccio.

La mano poggia tutta di taglio, sul foglio, non solo mignolo, "striscia" sopra il foglio quando la muovo per scrivere.
Il braccio è fisso e l'avanbraccio si muove con la mano (ma parliamo di movimenti minimi, pochi cm) mentre il gomito è fisso.
In pratica immaginate che il gomito punti e resti fisso, mentre l'avambraccio vada da destra a sinsitra e ritorno, tipo la spazzola tergicristallo :D

Quando disegnavo con matite e carboncini mettevo anche io un foglietto sotto la mano,
serve a non strisciare il colore e non sporcarsi la mano... :mrgreen:
http://www.iampeth.com/books/palmer_met ... _index.php

Dopo un po' di pagine dice come muovere braccio e mano "dentro" la manica, facendo in modo che il ciccio dei muscoli sotto all'avambraccio faccia da cuscinetto scivolante.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Messaggio da Milton4 »

Pare che senza saperlo adottassi la postura del metodo Palmer, ma quelle pagine mi fanno sospettare che sia poco adatta ai mancini...
Mi è sorto un dubbio: facendo una ricerca, ho notato che il tale metodo di scrittura era soprattutto diffuso negli Stati Uniti; eppure, la mia sicilianissima professoressa di scienze tiene la penna allo stesso modo e scrive in maniera simile. Come si spiega?
Irishtales ha scritto:Prova a farti cambiare posto, almeno che mandino il Conte a sedersi alla tua destra!
Io scrivo con una inclinazione dello scritto come nel corsivo, ma scrivo anche diritto, dipende da cosa scrivo, da quando, da dove, da con che cosa, etc...ho una...multi-grafia
Ho capito che il Conte doveva sedere alla mia destra quando, alla prima versione, mi sono ritrovato a tenere l'avambraccio sulle pagine... Sembravo davvero un orango! :D Quanto al banco, c'è poco da fare: tutti i più grandi sono stati destinati alle classi dei "giganti" dell'ultimo anno, e a noi sono rimasti quelli più piccoli. A questo punto chiederò di riesumare i vecchi banchi con piano inclinato, che -poverini!- giacciono abbandonati nello sgabuzzino...
Sino a poco tempo fa, la mia grafia era una "cacografia": le "f" e le "t" pendevano ora a destra ora a sinistra, le "o" sembravano "a", e queste erano comunque risconoscibili solo vagamente... Ora sto lentamente arginando il fenomeno, ma non riesco ancora a dare alle lettere l'inclinazione che mi piacerebbe; o sono perpendicolari al rigo, o sono troppo di sghimbescio. Per non parlare di quando scrivo di fretta, e tutte le lettere risultano inclinate a sinistra...
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Messaggio da Irishtales »

Ciao Giovanni,
i banchi con il piano inclinato sarebbero perfetti, per scrivere sono molto più comodi. Io ho rimesso in funzione il mio tavolo da disegno del liceo per fare gli esercizio di calligrafia!
La postura da tenere mentre scrivi dev'essere comoda e naturale, in modo che la muscolatura della mano rimanga sempre sciolta, non dev'esserci tensione altrimenti sono a rischio anche i tendini. Quando ci si accorge che i muscoli sono intorpiditi e si è persa sensibilità, bisogna seguire il consiglio di Lloyd Reynolds ("Italic Calligraphy and Handwriting. Exercises and text"): distrarsi, riposarsi e fare altro.
Che lo scritto abbia un'inclinazione o sia diritto, non ha molta importanza a mio avviso... Perchè sia elegante o comunque esteticamente gradevole, è però essenziale che l'inclinazione sia costante e uguale per tutte le lettere....
Ciao e buon fine settimana ;)
D.
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