Calligrafia, pennino e calamaio.

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Irishtales
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Messaggio da Irishtales »

Rapida incursione pre-prandiale 8-)
Claudio, sono riuscita a dare un'occhiata ai pennini, quali mi consigli? Un 2,5 e un 2 (ma prenderei anche un 1,5 e un 1) a punta tagliata per cancelleresco, gotico, rotondo, etc. (Mitchell RH Square cut) con serbatoio; il canotto Mitchell però ce l'hanno solo in plastica...hai preso quello? I pennini a tuo avviso si usurano in fretta? Non so quanti acquistarne per tipo, non li ho mai usati e temo di farli fuori subito!
Vorrei anche prendere dei pennini e il canotto apposito per il Copperplate. E magari un inchiostro... :roll:
C'è anche una cospicua raccolta di manuali pratici di calligrafia, in genere sono raccolte di tavole con gli alfabeti nei vari stili:
http://www.calligraphyshop.it/manuali.html
...ma ho già dei buoni libri di riferimento sia per il cancelleresco che per il copperplate, poi ho il volume di Harris "The Art of Calligraphy" dove c'è tutto lo scibile in materia...temo che mettendo a confronto una gran varietà di "interpretazioni" dello stesso stile, non faccio che aumentare lo stato di entropia invece che trovare il giusto ordine, sgombrando il campo da incertezze sul tratto che per un principiante non sono mai salutari...cosa ne pensate?
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Messaggio da Rampa »

Daniela, ho ben poco da consigliare perchè non sono padrone della materia, certamente se dovessi fare un ordine acquisterei pennini dal 3.5 al 1.5, tutti rigorosamente muniti di serbatoio. I pennini dal 4 al 6 sono piccoli e dicono che non abbiano bisogno di serbatoio. Per il canotto, da appassionato di legno ho scelto il Brause in legno chiaro (non colorato), ne ho presi un paio ed oltre ad essere molto belli e funzionali, costano anche poco. Tieni conto che il legno chiaro con il tempo tende un pò a scurire. La plastica la eviterei perchè a mio parere non ha quel giusto feeling e grip che solo il legno può dare, e poi diciamoci la verità un canotto di plastica è proprio bruttino. Secondo Daniel Quinn i pennini durano molto, basta non fare cadere le penne o piegare il pennino in alcun modo, io a scanso di equivoci ne ho presi 3 per tipo, voglio evitare di riempire il cassetto di oggetti che non uso.

Per il discorso dei manuali sono d'accordo con te, pur rimanendo nell'ottica di un "gioco", è evidente che il principiante, per di più autodidatta come il sottoscritto, rischia concretamente di prendere vizi difficili da correggere, inoltre gli stili di riferimento sono molti e la confusione aumenta. Però queste sono domande che si possono rivolgere al calligrafo di fiducia, mi sembra che Quinn sia piuttosto disponibile a chiarire qualche dubbio via mail. Penso anche che Ottorino comunque abbia molto da dire su questo argomento.
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Irishtales
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Messaggio da Irishtales »

Infatti anche io detesto i canotti in plastica e appena ho visto quelli in legno me ne sono innamorata. Purtroppo per il Copperplate si consiglia sul sito il canotto Mitchell Multipurpose in plastica e ho chiesto via email a Daniel Quinn se c'è una versione in legno che può lo stesso andar bene.
Gli ho chiesto anche, se gli fa piacere e non gli è di impaccio, di farci visita, raccontandoci attraverso il nostro bellissimo Forum la sua esperienza come artista e Calligrafo. Sarebbe bellissimo ascoltare (leggere) un calligrafo che racconta la Calligrafia vista "dal di dentro": gioie, soddisfazioni, problemi, aneddoti legati ad un mondo che seppur da neofiti ed autodidatti, anche noi stiamo imparando ad amare. Spero tanto che acconsenta, quindi...incrociate le dita! Vanno bene anche solo quelle della mano sinistra, altrimenti come fate ad esercitavi?!
(Ovvio, per Giovanni e tutti i mancini, vale il contrario ;) )
Buona domenica a tutti :)
Dani
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Messaggio da Rampa »

Proseguo proponendo un pennino in rame Mitchell Italics, il quale viene proposto un pò per tutti gli stili calligrafici, eminentemente il cancelleresco, l'italico e il gotico. Dalle prime prove ho subito notato un feeling molto diverso rispetto ai pennini in acciao, questi ultimi sono delicati e molto elastici, il pennino in rame è più solido, duttile e dotato di un'ottima scorrevolezza, con cui mi sono trovato molto bene a nelle prove con l'italico. Anche in questo caso ho scelto la misura 3, che è larga poco più di 1mm, quindi obbligatoriamente ho dovuto scrivere con dimensioni piuttosto contenute. Ma ciò non è stato un inconveniente, anzi, essendo comunque abituato a scrivere con dimensioni normali delle parole, mi è sembrato di trovare un pò più più di agilità nella formazione delle lettere dell'italico. In particolare la scorrevolezza del rame permette qualche "rientro" che con l'acciaio può essere difficile, quindi i caratteri tendono ad essere un pò più rotondi rispetto al pennino in acciaio. La curvatura è più grande del normale, ci vuole una cannuccia apposita, oppure si toglie il fermapennino dal canotto e vi si introduce il pennino in rame. Essendo in rame, quindi molto resistente alla corrosione, questo tipo di pennino non necessiterebbe di bruciatura. Per il tipo di canotto e di pennino, credo che questo sia lo strumento di scrittura più vicino alla penna d'oca. L'autonomia di questo pennino è ridottissima e la resa abbastanza incostante, ma aspetto qualche consiglio da Daniel Quinn per usarlo in modo ancora più soddisfacente.

Nell'esempio di scrittura propongo il primissimo approccio con questo pennino Mitchell Italics, tanto per prenderci un minimo di confidenza, gli inchiostri usati sono stati rispettivamente: Delta Seppia, Diamine Red Dragon, Diamine Prussian Blue. La pagina è quella di un quaderno Rhodia.
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Messaggio da Irishtales »

Claudio, altro che novellino, sei una fonte inesauribile di informazioni: ad esempio non avrei mai immaginato che dipendentemente dal materiale costitutivo del pennino, potesse generarsi un tratto più o meno curvo, rotondo, a parità di spessore del tratto. Ora che lo fai notare e ci penso - i materiali hanno un diverso grado di durezza e quindi di deformabilità - comprendo come sia inevitabile!
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Messaggio da Rampa »

Certo, Daniela, ogni materiale ha le sue peculiarità ed è interessante poter verificare che certi risultati in calligrafia possono essere più o meno aderenti ai modelli di riferimento a seconda del pennino e del materiale di cui è costituito. Dato che per ora mi interessa approfondire in particolare l'italico e il gotico, per ora non ho intenzione di esplorare altre possibilità "penniniche", se non sperimentare le varie misure dei pennini Mitchell ed il metterli a punto posizionando il serbatoio nel giusto modo. Tenendo presente che questi pennini sono di uso nel periodo 1800/1900 e che nei secoli precedenti la scrittura veniva praticata principalmente con penna d'oca e bastoncini di legno sagomati a regola d'arte, così come pure le carte e gli inchiostri erano diversi da quelli moderni, prossimamente mi cimenterò anche nell'uso del famoso inchiostro ferrogallico. Credo che se si impara a gestire in modo decente questi materiali, anche l'uso delle varie penne moderne stilo calligrafiche e non, se ne avvantaggerà moltissimo.

Altra considerazione da fare per capire meglio i pennini in rapporto alle stilografiche, è che il pennino da intinzione funziona senza alimentatore con tutte le conseguenze del caso, come la diversa variabilità del tratto, il feeling di scrittura più "elastico", la scarsa autonomia. Credo che l'alimentatore delle moderne stilo, non solo permette alla penna di scrivere senza l'obbligo dell'intinzione, ma cambia radicalmente l'elasticità del pennino stesso. Infatti le penne stilo della prima metà del 1900 sono famose per la loro caratteristica "flex", ossia nel passaggio dal canotto alla stilo si è cercato di conservare la peculiarità del pennino da intinzione privilegiando quasi esclusivamente gli stili di scrittura maggiormente in voga nel periodo (tipo il copperplate). Tuttavia l'uso del pennino corto e rigido "stub" tuttora in voga e peculiarità di molte penne moderne, sembrano richiamare stili di scrittura più antichi.
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Messaggio da Pupa »

CASPITA però... :D
ma guarda guarda che bravi!
E c'è una certa competenza un pò in tutto,
perfino nella fotografia! :D

Allora.....
da perfetta ignorante chiedo:
1- di quale negozio state parlando??? (per l'acquisto di pennini e cannucce)

2- vorrei un consiglio su un inchiostro calligrafico per intinzione...
perchè, detto sinceramente, a me non sembrano per nulla adatti gli inchiostri moderni
sui pennini antichi (li ho, li ho provati e prorpio non va.. :(

3-ho una scatolina di pennini in rame della Mitchell che non ho neppure provato,
mentre gli altri, antichi, ma inusati, li ho tutti puliti, per lucidarli, con la pasta IOSSO.
Dovrebbero aver perso la "vernice" protettiva che dite abbiano?..
(io non l'ho notata, si sente al tocco?)
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Messaggio da Ottorino »

@Pupa 1- di quale negozio state parlando??? (per l'acquisto di pennini e cannucce)
Daniel Quinn, link nel wiki alla sezione calligrafia


@Pupa 2- vorrei un consiglio su un inchiostro calligrafico per intinzione...
China ? gallotannati ?


@Pupa 3-ho una scatolina di pennini in rame della Mitchell che non ho neppure provato,
mentre gli altri, antichi, ma inusati, li ho tutti puliti, per lucidarli, con la pasta IOSSO.
Dovrebbero aver perso la "vernice" protettiva che dite abbiano?..
(io non l'ho notata, si sente al tocco?)

Se il rame è bello rosso, c'e' la vernice, se è nerastro (come le gronde delle case) la vernice non ci dovrebbe essere.
Comunque una bruciatina non gli fa male.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Messaggio da Pupa »

Ottorino ha scritto:

@Pupa 2- vorrei un consiglio su un inchiostro calligrafico per intinzione...
China ? gallotannati ?
la china non è difficile da trovare,
ma è rognosa da pulire (bisogna usare l'alcool giusto?, io nei rapidograph usavo alcool)
invece per gli inchiostri gallotannati ce n'è uno che consigliereste?
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Messaggio da Ottorino »

Pupa ha scritto:
la china non è difficile da trovare,
ma è rognosa da pulire (bisogna usare l'alcool giusto?, io nei rapidograph usavo alcool)
E' difficile da pulire se si secca. Come coi pennelli. Se li pulisci subito dopo l'uso durano una vita. Se lasci che si secchino, no. Siccome la china è praticamente polvere di carbone in sospensione piu' gomma arabica (mi pare), se deve passare da piccoli fori, tende a tappare. Non è il caso del pennino da intinzione.
invece per gli inchiostri gallotannati ce n'è uno che consigliereste?
A parte qualche ricetta su internet, tempo fa c'e stata una discussione su uno di questi inchiostri
viewtopic.php?f=9&t=2178#p26032
Puoi partire di li.
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Messaggio da Rampa »

io so del Registrar Ink di Diamine
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Messaggio da fra48 »

Faccio Calligrafia da circa 20 anni, nel 2003 una grave malattia mi impedisce di fare qualsiasi cosa.
Adesso, ho ripreso a scrivere e a cercare pennini. Questo è quanto oggi riesco a fare.
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Messaggio da Ottorino »

20 anni ??
Accidenti che esperienza !!

Non vorrei apparire rude come forse lo sono stato in risposta alla tua presentazione,
ma se ci dai consigli e intervieni non ci fai altro che piacere.

Aspetto fiducioso e ansiosamente i tuoi consigli e indicazioni
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Messaggio da rembrandt54 »

Ottorino ha scritto:20 anni ??
Accidenti che esperienza !!

Non vorrei apparire rude come forse lo sono stato in risposta alla tua presentazione,
ma se ci dai consigli e intervieni non ci fai altro che piacere.

Aspetto fiducioso e ansiosamente i tuoi consigli e indicazioni
Mi unisco all'amico Ottorino ;)

stefano
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Messaggio da Irishtales »

Ciao Fra,
mi dispiace per la malattia che ti ha colpito, a quanto ho capito da circa dieci anni sei costretto a scrivere con la sinistra pur non essendo mancino... Spesso anche io uso la sinistra, ma ho ben più difficoltà che con la destra e capisco che il controllo sul tratto, la velocità e la postura non sono problemi da poco. Specie quando si deve reinventare tutto e ricominciare daccapo.
Hai esperienza da vendere in tema di Calligrafia, vent'anni di esperienza sono un bagaglio culturale invidiabile in qualsiasi ambito.
Mi aspetto...consigli, dritte, osservazioni, etc. e naturalmente quando vorrai, il contributo grafico...con la destra o con la sinistra!
A presto
Daniela
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