Una vetrina per i calligrafi!

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Una vetrina per i calligrafi!

Messaggio da zoniale »

Mi sono molto meravigliato oggi. Un negozio del centro mostrava questa vetrina:
20181105_153428dds.jpg
Evidentemente voialtri cultori dello svolazzo vi state moltiplicando sino a diventare un fenomeno commercialmente rilevante!
Ah, ma torneranno i tempi in cui si darà più importanza alla maschia concretezza! ( :shock: ;) )
Michele
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blaustern
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Messaggio da blaustern »

Magnifica vetrina! :angel:
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muristenes
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Messaggio da muristenes »

La mia percezione è che ci siano tante persone che ultimamente si dilettano con la calligrafia: sui social network è pieno di community dedicate, spesso rappresentate da giovanissime/i che declinano la loro passione nelle forme più disparate: partecipazioni per matrimonio, diari personali, tatuaggi e street art. Inoltre gli stessi rivenditori spesso incentivano o sponsorizzano i corsi: nella sola Cagliari ce ne sono stati almeno quattro in altrettanti punti vendita.

C'è un aspetto che più di altri mi incuriosisce: è raro trovare degli utilizzatori di stilografiche tra questi ragazzi. Indubbiamente un pennarello calligrafico o un set moderno hanno diversi pregi, eppure ne ha altrettanti una buona penna d'epoca dal pennino flessibile.
  • Forse la stilografica viene percepita come troppo impegnativa? Oppure non all'altezza del compito?
  • Esiste una errata percezione sulla spesa necessaria per acquistarne una?
  • La mancanza di un canale di vendita accessibile e riconosciuto (come i grandi siti di ecommerce) ne limita la diffusione?
Egoisticamente posso esserne contento: meno concorrenza tra i banchi del mercatino. D'altra parte trovo che sia un vero peccato vedere tante penne straordinarie rimanere confinate nelle nostre collezioni senza essere sfruttate a dovere.
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zoniale
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Messaggio da zoniale »

muristenes ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 1:15
  • Forse la stilografica viene percepita come troppo impegnativa? Oppure non all'altezza del compito?
  • Esiste una errata percezione sulla spesa necessaria per acquistarne una?
  • La mancanza di un canale di vendita accessibile e riconosciuto (come i grandi siti di ecommerce) ne limita la diffusione?
Mi permetto di aggiungere:
  • Forse la stilografica è un oggetto sconosciuto ai più, che quindi preferiscono provare con un "pennarello" calligrafico, che non osare con qualcosa che non hanno nemmeno mai provato precedentemente.
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Messaggio da Stilo80 »

zoniale ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 8:56
muristenes ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 1:15
  • Forse la stilografica viene percepita come troppo impegnativa? Oppure non all'altezza del compito?
  • Esiste una errata percezione sulla spesa necessaria per acquistarne una?
  • La mancanza di un canale di vendita accessibile e riconosciuto (come i grandi siti di ecommerce) ne limita la diffusione?
Mi permetto di aggiungere:
  • Forse la stilografica è un oggetto sconosciuto ai più, che quindi preferiscono provare con un "pennarello" calligrafico, che non osare con qualcosa che non hanno nemmeno mai provato precedentemente.
Da quello che ho visto al Pelikan Hub di Milano forse è anche un tema d'inchiostro molto denso che non va bene per le stilografiche ed anche di un grattare della punta con effetto di alto rilievo delle lettere che la stilografica non può dare. In ultimo ma non per importanza, le cannucce da calligrafia montano un pennino con un piccolo braccio che facilita la giusta angolazione di scrittura. Lascio però la parola a chi è del campo.
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Messaggio da Irishtales »

Bella vetrina!
La calligrafia va di moda, speriamo non sia un fenomeno passeggero ma serva a rilanciare almeno il gusto di scrivere a mano.

In vetrina in realtà ci sono penne stilografiche calligrafiche, ci sono poi le brush-pen che non possono essere sostituite dalle penne stilografiche vintage e per quanto riguarda il Copperplate e gli stili che richiedono una punta flessibile, credo che la mancata corsa ai mercatini alla ricerca di penne con pennini di quel genere, sia da ascrivere anche alla differenza di prezzi e performance. Con pochi Euro si possono acquistare strumenti più adeguati allo studio dei corsivi derivati dal Copperplate, mentre una penna vintage con pennino in oro flessibile costa molto di più e probabilemnte andrebbe anche sistemata, cosa non certo alla portata di tutti. Quando si decide di affrontare lo studio di uno stile calligrafico, o di qualsiasi altra cosa, in genere si cerca di cominciare con gli strumenti più adatti, in modo da non avere altri problemi da affrontare, oltre a quelli connaturati nello studio stesso.
Per quanto riguarda invece le penne stilografiche a punta tronca, il revival della calligrafia ha portato ad un incremento dei prezzi notevole negli ultimi anni. Corredi calligrafici degli anni Settanta-Ottanta in misera plastica, prodotti per la scuola, venduti ora usati e magari anche maltrattati, raggiungono comunemente prezzi al di fuori del ragionevole e quindi è meglio rivolgersi agli articoli in produzione, nuovi, funzionanti ed esenti da problemi. Mi è capitato più volte di avere per le mani pennini calligrafici vintage rotti o deformati o ancora intasati al punto da dover perdere molto tempo per rimetterli a posto. A mio avviso, non conviene più rivolgersi al mercato vintage, se non per collezionismo.
Questa "turbativa di mercato" forse non affligge - ancora - il mercato delle stilografiche a punta flessibile, e fossi in voi collezionisti mi fregherei le mani, per ora almeno, perchè potrebbe accadere la stessa cosa che è accaduta con le stilografiche calligrafiche di qualche decennio fa. Non fosse che, mentre con una punta tronca stilografica si può fare calligrafia, diventa più complicato usare per quel fine una penna a punta flessibile, progettata per la normale scrittura con una certa variazione di tratto, non certo per sfiancanti esercizi con lettere alte un centimetro. Se scrivo questo, lo faccio con cognizione di causa. Provare per poi ritrovarsi un pennino deformato fa male, credetemi. E poi si torna ai pennini da intinzione, senza rimorsi ma con qualche rimpianto.
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
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Messaggio da muristenes »

Irishtales ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 9:49 In vetrina in realtà ci sono penne stilografiche calligrafiche, ci sono poi le brush-pen che non possono essere sostituite dalle penne stilografiche vintage e per quanto riguarda il Copperplate e gli stili che richiedono una punta flessibile, credo che la mancata corsa ai mercatini alla ricerca di penne con pennini di quel genere, sia da ascrivere anche alla differenza di prezzi e performance. Con pochi Euro si possono acquistare strumenti più adeguati allo studio dei corsivi derivati dal Copperplate, mentre una penna vintage con pennino in oro flessibile costa molto di più e probabilemnte andrebbe anche sistemata, cosa non certo alla portata di tutti. Quando si decide di affrontare lo studio di uno stile calligrafico, o di qualsiasi altra cosa, in genere si cerca di cominciare con gli strumenti più adatti, in modo da non avere altri problemi da affrontare, oltre a quelli connaturati nello studio stesso.
Ciao Daniela, ti ringrazio per la tua risposta così ben argomentata. :thumbup: Sono d'accordo con te quando scrivi che le stilografiche non sostituiscano le brush-pen e che i pennini siano più adeguati allo studio, però credo che la penna sia uno strumento complementare: più precisa e durevole di una brush-pen, più pratica rispetto all'asticciola e calamaio.
Per quanto riguarda i costi da affrontare, ritengo che con circa 20 euro sia possibile acquistare una vintage dal pennino flessibile, un costo tutto sommato comparabile ad altri strumenti, (mi vengono in mente la Parallel, la Joy, i prodotti Pentel e le confezioni di pennini Brause). Una penna del genere va però ripristinata e saputa cercare: come hai sottolineato, non una cosa alla portata di tutti, sopratutto per chi non ha esperienza a riguardo.
Irishtales ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 9:49 Per quanto riguarda invece le penne stilografiche a punta tronca, il revival della calligrafia ha portato ad un incremento dei prezzi notevole negli ultimi anni. Corredi calligrafici degli anni Settanta-Ottanta in misera plastica, prodotti per la scuola, venduti ora usati e magari anche maltrattati, raggiungono comunemente prezzi al di fuori del ragionevole e quindi è meglio rivolgersi agli articoli in produzione, nuovi, funzionanti ed esenti da problemi. [...]
Impressionante, ho appena visto il prezzo di vendita di alcuni set! Non posso che darti ragione!
Irishtales ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 9:49 [...]Non fosse che, mentre con una punta tronca steilografica si può fare calligrafia, diventa più complicato usare per quel fine una penna a punta flessibile, progettata per la normale scrittura con una certa variazione di tratto, non certo per sfiancanti esercizi con lettere alte un centimetro. Se scrivo questo, lo faccio con cognizione di causa. Provare per poi ritrovarsi un pennino deformato fa male, credetemi. E poi si torna ai pennini da intinzione, senza rimorsi ma con qualche rimpianto.
Questa è la trama di un film horror :lol: Scherzi a parte, in effetti è veramente difficile riuscire a sostituire un pennino al quale ci si è abituati e che scrive bene. :wave:
muristenes
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Messaggio da muristenes »

zoniale ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 8:56 Mi permetto di aggiungere:
  • Forse la stilografica è un oggetto sconosciuto ai più, che quindi preferiscono provare con un "pennarello" calligrafico, che non osare con qualcosa che non hanno nemmeno mai provato precedentemente.
Quei pennarelli al momento vanno per la maggiore, vuoi un po' per uno spirito di emulazione alimentato dai social network, vuoi perché sono gli stessi produttori a promuoverli con corsi ed eventi dedicati. La stilografica a mio parere non è un oggetto sconosciuto, ma tra i ragazzi giovani sono in pochi ad averne provata una di quelle buone! ;)
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edo68
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Messaggio da edo68 »

zoniale ha scritto: martedì 6 novembre 2018, 8:56 Forse la stilografica è un oggetto sconosciuto ai più, che quindi preferiscono provare con un "pennarello" calligrafico, che non osare con qualcosa che non hanno nemmeno mai provato precedentemente.[/list]
Il tempo per un giovane scorre a una velocità quadrupla rispetto a un uomo di una certa età; velocità e praticità sono agli a opposti della stilografica o dei pennini calligrafici, ecco perché preferiscono il “pennarelllo calligrafico”.
I risultati non sono certo paragonabili ai pennini dedicati, soprattutto con certi caratteri corsivi; è comunque una scrittura che fa un certo effetto, soprattutto se usato con diversi colori e sfumature.
Le brushpen sono molto usate dai fumettisti e disegnatori, sono pratiche e velocizzano il lavoro, per esempio, nei disegni a china, quando devi dare il nero a vaste zone.
Quelle ricaricabili ad acqua, se usate all’aperto, ti evitano di portarti dietro boccette e pennelli.
Sono nuove tecniche, molto apprezzate dai giovani, proprio perché evitano di portarsi dietro un bel po’ di attrezzatura, in poco tempo e con pochi strumenti, riesci comunque a fare un bel disegno anche seduto su un prato in compagnia di amici.
Poi, raggiunta una certa età, magari saranno più propensi all’utilizzo della stilografica... ;)

Buona serata

Edo
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