Credo che la espressione aforistica sia tipica della maturità. Vi é, nell’aforisma riuscito, una sintesi che non é solamente verbale, ma in qualche modo esistenziale, il risultato di lunghi anni di filtrazione della realtà, di scomposizione e semplificazione, di ricostruzione con i materiali concettuali più essenziali, minimi. E’ un lavoro di scavo, non sempre consapevole, verso l’essenza delle cose. E’ un lavoro impossibile per il fresco slancio della giovinezza.
Per qualche sconosciuta ragione, in qualche imprecisabile momento durante quest’anno, ho avuto la impressione che questa maturità mi avesse raggiunto. La maturità ha conseguenze, per lo più intangibili, ma reali. Alcune non sono positive, ma altre, ugualmente intangibili, rappresentano nuove possibilità.
Nel mese di aprile, ho scritto il mio primo aforisma: “Politica”. Poi ho scritto “Manoscritto”, poi “Gioco”. Niente di speciale, onestamente. Ma per me, speciale é semplicemente quello che posso condividere con il mio pubblico del cuore: mia moglie e le mie figlie. Ho fatto le fotografie dei fogli, con la fotocamera del telefono, insieme alle penne che li hanno scritti, e le ho fatte circolare tra il mio pubblico. Fino a questo momento, gli aforismi non avevano titolo. A quelli già scritti, l’ho aggiunto in seguito.
Nel mese di aprile, ho scritto il mio primo aforisma: “Politica”. Poi ho scritto “Manoscritto”, poi “Gioco”. Niente di speciale, onestamente. Ma per me, speciale é semplicemente quello che posso condividere con il mio pubblico del cuore: mia moglie e le mie figlie. Ho fatto le fotografie dei fogli, con la fotocamera del telefono, insieme alle penne che li hanno scritti, e le ho fatte circolare tra il mio pubblico. Fino a questo momento, gli aforismi non avevano titolo. A quelli già scritti, l’ho aggiunto in seguito.
Mi é sembrata una buona idea continuare, migliorare. Una scusa meravigliosa per mettere al lavoro le mie penne, per esercitare la mano alla calligrafia e il cervello alla sintesi. Già, ma verso dove? Quanti aforismi? Quando sarebbe finito il lavoro?
Allora ho ideato “Aforismi alfabetici”. Uno per ogni lettera dell’alfabeto. Da scrivere rigorosamente a penna: “Aforismi alfabetici a penna”. E’ stato un esercizio divertente a volte difficile. Una volta scelto il meccanismo dell’alfabeto, gli aforismi sono stati scritti, per così dire, si commissione. Oggi scrivo l’aforisma con la lettera “N”. Vediamo, vediamo… La parola sarà “nessuno”. Oppure “D”, di Dimostrazione. Al lavoro…
Allora ho ideato “Aforismi alfabetici”. Uno per ogni lettera dell’alfabeto. Da scrivere rigorosamente a penna: “Aforismi alfabetici a penna”. E’ stato un esercizio divertente a volte difficile. Una volta scelto il meccanismo dell’alfabeto, gli aforismi sono stati scritti, per così dire, si commissione. Oggi scrivo l’aforisma con la lettera “N”. Vediamo, vediamo… La parola sarà “nessuno”. Oppure “D”, di Dimostrazione. Al lavoro…
Domani tocca a Q, che difficile, “q” di “quasi”. Al lavoro…
Ogni tanto, inframmezzo quelle davvero difficili, la “X”, la “W”, la “Y”.
Ma che alfabeto é questo? vi starete chiedendo. Queste lettere nell’alfabeto italiano non esistono! Vi dirò: per le vicende della mia vita non ho più un solo alfabeto, ma vari, con i quali vivo e lavoro, e li ho riuniti. Ho lasciato fuori qualcosa perché davvero non avrei potuto scrivere un aforisma in italiano con le lettere “LL” (l’Accademia Castigliana della Lingua la ha fortunatamente appena abolita come lettera a sé, riunendola alfabeticamente sotto la “L”) o la “Ñ”.
“S” c’é due volte (Silenzio e Sforzo). E’ un errore involontario. In mezzo ai fogli che si accumulavano sulla scrivania, la prima “S” si é nascosta e mi ha obbligato a scriverne un’altra.
“S” c’é due volte (Silenzio e Sforzo). E’ un errore involontario. In mezzo ai fogli che si accumulavano sulla scrivania, la prima “S” si é nascosta e mi ha obbligato a scriverne un’altra.
Alla fin fine, il progetto non é durato molto. Quattro mesi scarsi, per mettere insieme 27 aforismi con 26 lettere dell’alfabeto (due con la “S”). Alla fin fine, le lettere sono poche.
Negli “Aforismi alfabetici a penna” é rappresentata a maggioranza delle lettere. Le lettere dell’alfabeto hanno la loro magia. Si potrebbe scrivere una nuova versione degli “Aforismi alfabetici a penna” totalmente differente, con le stesse lettere ma con altre parole. Se ne potrebbero scrivere cento, mille, un milione di versioni, solamente in italiano. Con gli stessi segni se ne potrebbero scrivere mille milioni di versioni in altre lingue…
Gli aforismi di questa raccolta non sono gran cosa. Meno di una manciata, rileggendoli oggi, mi paiono decenti: gli altri non tanto. Ve li presento più per il progetto e l’aspetto “pennistico” dell’opera che per il suo contenuto letterario.
Le penne. Ho utilizzato una dozzina di penne, senza nessun ordine particolare, semplicemente afferrando ogni volta la penna che maggiormente mi faceva l’occhiolino. Se rivedo i fogli tutti insieme, mi rendo conto di avere delle sfacciate preferenze. A volte ho usato più di una penna per lo stesso foglio, per scrivere il testo e il titolo con pennini diversi.
Negli “Aforismi alfabetici a penna” é rappresentata a maggioranza delle lettere. Le lettere dell’alfabeto hanno la loro magia. Si potrebbe scrivere una nuova versione degli “Aforismi alfabetici a penna” totalmente differente, con le stesse lettere ma con altre parole. Se ne potrebbero scrivere cento, mille, un milione di versioni, solamente in italiano. Con gli stessi segni se ne potrebbero scrivere mille milioni di versioni in altre lingue…
Gli aforismi di questa raccolta non sono gran cosa. Meno di una manciata, rileggendoli oggi, mi paiono decenti: gli altri non tanto. Ve li presento più per il progetto e l’aspetto “pennistico” dell’opera che per il suo contenuto letterario.
Le penne. Ho utilizzato una dozzina di penne, senza nessun ordine particolare, semplicemente afferrando ogni volta la penna che maggiormente mi faceva l’occhiolino. Se rivedo i fogli tutti insieme, mi rendo conto di avere delle sfacciate preferenze. A volte ho usato più di una penna per lo stesso foglio, per scrivere il testo e il titolo con pennini diversi.
Le penne che appaiono in questa serie sono:
Montblanc Meisterstück 149, EF; Solitaire 146 Pinstripe, M; Writers Edition Alexandre Dumas, M italic; Writers Edition Ernest Hemingway, EF. Montegrappa Classica Nero carbone, F; Extra Nero Bambú, Stub; Espressione Verde Amazzonia, M. Omas 555-F circa 1950 Grigioperla, EF flessibile; Dama Deco band Grigioperla, F flessibile; Gentlemen, EF flessibile; Milord Deco band Grigioperla, F flessibile; Nuova Paragon Arco marrone, EF; e Paragon Arco marrone, B.
Alla fine, con istruzioni pescate nella Internet, mi sono costruito una piccola pressa da legatoria e per la prima volta ho provato a rilegare un mazzo di fogli sciolti. E’ stato divertente e certamente lo farò di nuovo. I trenta fogli o giù di lì degli “Aforismi alfabetici a penna” sono ora indissolubilmente legati. Quando gli ho attacco la copertina, ho diluito eccessivamente il vinavil (circa 50:50), perché non avevo ancora trovato le istruzioni per farlo correttamente (80:20), con il risultato che i fogli si sono un po’ arricciati. Non importa molto, e a me quelle leggere o meno leggere imperfezioni che dichiarano che una cosa é il prodotto di una mano umana, infine non dispiacciono…
Montblanc Meisterstück 149, EF; Solitaire 146 Pinstripe, M; Writers Edition Alexandre Dumas, M italic; Writers Edition Ernest Hemingway, EF. Montegrappa Classica Nero carbone, F; Extra Nero Bambú, Stub; Espressione Verde Amazzonia, M. Omas 555-F circa 1950 Grigioperla, EF flessibile; Dama Deco band Grigioperla, F flessibile; Gentlemen, EF flessibile; Milord Deco band Grigioperla, F flessibile; Nuova Paragon Arco marrone, EF; e Paragon Arco marrone, B.
Alla fine, con istruzioni pescate nella Internet, mi sono costruito una piccola pressa da legatoria e per la prima volta ho provato a rilegare un mazzo di fogli sciolti. E’ stato divertente e certamente lo farò di nuovo. I trenta fogli o giù di lì degli “Aforismi alfabetici a penna” sono ora indissolubilmente legati. Quando gli ho attacco la copertina, ho diluito eccessivamente il vinavil (circa 50:50), perché non avevo ancora trovato le istruzioni per farlo correttamente (80:20), con il risultato che i fogli si sono un po’ arricciati. Non importa molto, e a me quelle leggere o meno leggere imperfezioni che dichiarano che una cosa é il prodotto di una mano umana, infine non dispiacciono…
Per chi fosse interessato al prodotto completo, soprattutto per le penne e le calligrafie, ho messo insieme un PDF di tutte le foto che ho inviato al “mio pubblico”, che si può scaricare da qui.
A chi fosse arrivato fin qui, un grazie di cuore per la paziente lettura.
A chi fosse arrivato fin qui, un grazie di cuore per la paziente lettura.