da un vecchio documento di famiglia...

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DavideSGT
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Messaggio da DavideSGT »

Vi scrivo affinché, totalmente digiuno in merito, possiate darmi qualche consiglio.

Mi piacerebbe replicare la calligrafia di un copista che, alla fine del Settecento, ha steso un certo contratto che vedeva come parte un mio antenato; siccome la grafia è chiara, ben leggibile e bellina a vedersi, al contrario della mia (così dicono), vorrei fare qualche esercizio di miglioramento.
Ecco a voi un paio di domande: 1) si tratta di uno stile particolare oppure è una calligrafia ben curata e "riccioluta" e niente più?
2) si può replicare con una stilografica, magari con un pennino flessibile oppure ci vuole un pennino da intinzione?

Grazie a tutti voi!
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vivalapenna
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Messaggio da vivalapenna »

Scrittura davvero interessante.... A prima vista (ma bisognerebbe conoscere il contesto: luogo e data ecc.) la scrittura contiene elementi che possono risalire al secolo XVII (ultima fase della cancelleresca) altri presentano un ductus già ovviamente settecentesco
Come ho già detto più volte, sia la cancelleresca nella sua ultima fase (fine XVII) sia la scrittura "italiana" che è quella tipica del Settecento non sono oggetto di attenzione di didattica calligrafica da parte dei calligrafi contemporanei che ondeggiano fra la cancelleresca del Cinquecento (diversa da quella di fine Seicento) e l'inglese round hand di pieno Ottocento. Bisogna fare da sè....e riferirsi ai manuali sia di fine Sei sia del Settecento.
Da vario tempo vagheggio di fare uno stage sulle scritture del Settecento... ma non so se ci sarebbe molta gente. L'avevo detto anche a Irishtale ma nessun calligrafo si è fatto avanti.... Sfoglia qualche manuale di quel periodo. Nella sezione calligrafia magari li trovi...
Riguardo al copista mi piacerebbe sapere l'età... E' una componente essenziale in quel periodo, perchè magari uno da piccolo imparava con uno stile
poi magari col tempo se ne adottava un altro...
Ci mandi altri esempi così magari capiamo meglio...

Francesco Ascoli
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Se le dovesse interessare un approfondimento sulle scritture di quel periodo mi informi che magari riusciamo magari a Milano o a Roma a combinare qualcosa....
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Messaggio da kircher »

Io sarei felicissimo di partecipare ad uno stage su queste scritture settecentesche!
DavideSGT
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Messaggio da DavideSGT »

Caro Francesco, grazie di aver risposto.
A questo punto non mi resta che cercare qualche manuale del periodo; come mi hai suggerito darò un'occhiata alla bibliografia qui sul forum, per cominciare.
Quanto allo strumento di scrittura? Pensi che con una stilografica sia possibile replicare lo stile calligrafico?
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Messaggio da Irishtales »

vivalapenna ha scritto: venerdì 13 luglio 2018, 19:17 Da vario tempo vagheggio di fare uno stage sulle scritture del Settecento... ma non so se ci sarebbe molta gente. L'avevo detto anche a Irishtale ma nessun calligrafo si è fatto avanti....
Purtroppo i calligrafi non sembrano molto interessanti, invece sono convinta che fra i potenziali studenti ci sarebbe un grande interesse. È il genere di scrittura che nell'immaginario collettivo richiama quella dei propri avi, nella generazione più lontana che delimita però il concetto di famiglia. Secoli precedenti richiamano alla memoria semplici antenati, ma dal tardo Settecento già si assurge al rango di parenti: il prozio, il bis bisnonno, etc.
Quindi è un tipo di grafia non solo affascinante, ma che sentiamo più "vicina".
Come il professore sa bene, anche io ne sono estimatrice e continuo a sperare che prima o poi anche qualche calligrafo si decida...
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Messaggio da vivalapenna »

Cara Daniela...
tutti ormai sanno che sei bravissima con la scrittura italiiana.....

Riguardo il tema con quale strumento ecc. tenete conto che in quelle epoche vige la penna d'oca tagliata a mano con un temperino apposito... per la scrittura cancelleresca e per quella italiana si usa un pennino a punta tronca, ma non come quello per il gotico che ha il taglio perpendicolare, ma con un taglio leggermente sbiecato, ma è una sottigliezza da calligrafi: per iniziare anche i normali pennini a punta tronca possono andare bene.
Manuali per la scrittura italiana credo che il Ponzilacqua sia nella parte del forum dedicata ai manuali. Anche il Soave credo ci sia. Tenete conto anche che non essendoci all'epoca ancora dei ministeri appositi con istruzioni dettagliate, ognuno proponeva un po' quello che riteneva utile e interessante, per cui ci sono sempre delle piccole variazioni nella forma della composizione delle lettere a secondo dei vari autori.

Quindi Daniela .....

f.

Una domanda per gli interessati: preferireste Milano o Roma o un altro posto per un eventuale corso o meglio, una introduzione alla scrittura del settecento italiano con esempi pratici....?

Altra notizia: stiamo procedendo qui vicino a Milano a ritmi incalzanti per un erigendo museo della scrittura (a proposito si cercano ... volontari e donatori di penne..... :D :D :D ...). forse converrà prima o poi aprire un argomento apposito?
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Messaggio da Irishtales »

Caro professore, grazie per il complimento ma sono semplicemente un'appassionata in calligrafia, anni luce da ciò che potrebbe offrire un professionista. Mi sembra però che i calligrafi preferiscano seguire le tendenze del momento piuttosto che avventurarsi nel crearne loro, di tendenze, come se mancasse la curiosità, ed è un vero peccato perché è un settore in cui i talenti in grado di fare qualsiasi cosa con penne e inchiostro, non mancano di certo.
Quanto a me, non posso che condividere ciò che dice sempre la mia dolce metà: meglio far benissimo una cosa sola, che dieci benino.
È quindi con i professionisti che bisogna insistere. Sta a loro organizzare corsi e partecipare a manifestazioni, lo dico anche nel loro stesso interesse.

Sono felice per il Museo, un argomento ad hoc mi pare ci fosse, ma aprirne uno nuovo non guasta!

Soave e Ponzilacqua sono in Libreria Condivisa e non posso che consigliarne a tutti la lettura ;)
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Messaggio da DavideSGT »

bene, grazie delle precisazioni. Se possibile inizierò la lettura dei manuali
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