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Consiglio con pennino stub

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klapaucius
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Re: Consiglio con pennino stub

Messaggio da klapaucius »

rembrandt54 ha scritto:Voi esperti e appassionati di pennini stub, mi potete confermare (o meno) che con questi pennini non si deve scrivere velocemente ?

grazie

stefano
Tutto dipende da quanto sono levigati i vertici del pennino o viceversa da quanto sono affilati. Nel secondo caso è veramente difficile scrivere velocemente, perché si impuntano come niente, non appena si varia l'inclinazione (oppure smettono di scrivere). Se sono molto smussati si può scrivere con relativa facilità, sempre tenendo conto che sono fatti per la scrittura calligrafica, quindi calma per definizione.

Poi conta anche la larghezza, più sono larghi più ti costringono a scrivere ampio e lento. Ma se non hai particolarmente a cuore la bella grafia e lo stub è smussato e di larghezza inferiore al mm puoi scrivere abbastanza velocemente.
Giuseppe
rembrandt54

Re: Consiglio con pennino stub

Messaggio da rembrandt54 »

klapaucius ha scritto:
rembrandt54 ha scritto:Voi esperti e appassionati di pennini stub, mi potete confermare (o meno) che con questi pennini non si deve scrivere velocemente ?

grazie

stefano
Tutto dipende da quanto sono levigati i vertici del pennino o viceversa da quanto sono affilati. Nel secondo caso è veramente difficile scrivere velocemente, perché si impuntano come niente, non appena si varia l'inclinazione (oppure smettono di scrivere). Se sono molto smussati si può scrivere con relativa facilità, sempre tenendo conto che sono fatti per la scrittura calligrafica, quindi calma per definizione.

Poi conta anche la larghezza, più sono larghi più ti costringono a scrivere ampio e lento. Ma se non hai particolarmente a cuore la bella grafia e lo stub è smussato e di larghezza inferiore al mm puoi scrivere abbastanza velocemente.
Grazie mille Giuseppe ;)
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klapaucius
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Re: Consiglio con pennino stub

Messaggio da klapaucius »

klapaucius ha scritto:Che ne dite se ne torniamo a parlare?

Qualche giorno a ho comprato una serie di pennini Leonardt, quelli da canotto, di diverse misure, ma non riesco a raccapezzarmicisivili...

Premesso che ho scoperto che il Perle Noire è perfetto per la calligrafia, perlomeno quella Copperplate, e di gran lunga migliore di un presunto inchiostro calligrafico che lascia paurosi detriti galleggianti nella ciotolina dell'acqua che uso per sciacquare i pennini (pur dichiarando d'essere adatto persino per le stilografiche...), con questi pennini italici invece non riesco a lavorare decentemente, nemmeno con l'inchiostro Herbin.

In pratica quello che succede è che il pennino si carica di tanto inchiostro, un po' cerco di scaricarne contro le pareti della boccetta, e quando arrivo ad appoggiarlo sulla carta... splash... mi deposita un bel goccione nero scintillante. Osservando da vicino il fenomeno ho la sensazione che sia proprio la forma tagliata a far sì che l'inchiostro, anziché fluire lentamente come avviene con i fini copperplate, si accumuli sullo spigolo a formare una goccia che viene immediatamente scaricata sul foglio al solo contatto. Dopodiché lo scarso inchiostro rimasto si comporta bene, lasciando il tipico tratto fine di taglio e largo in direzione trasversale, ma a parte l'autonomia è a malapena di una lettera... Non è possibile che ogni volta che lo appoggio mi debba macchiare la carta...

Ho anche provato a "bruciarlo" brevemente su un fornello, come consigliano su alcuni siti e libri, ma non è migliorato per niente.

Succede anche a te? Qualche consiglio?
Ah, credo di aver capito...

Bisogna mettere l'inchiostro in un piccolo incavo sopra il pennino, che fa da minuscolo serbatoio. Da lì poi scorre con una leggera pressione, appena sufficiente ad allargare le alette e iniziare il flusso verso la carta. Certo l'autonomia è davvero scarsa, e soprattutto bisogna caricarlo con un contagocce o pennello: non il massimo della comodità. Ma almeno ho capito come si fa.

Però penso che per un po' continuerò ad esercitarmi col set della Lamy.
Giuseppe
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Ottorino
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Re: Consiglio con pennino stub

Messaggio da Ottorino »

Sto leggendo un libro di miniature e scrittura.
Writing and illuminating and lettering, di Edward Johnston.
Un particolare mi ha colpito, e forse è quello che serve a te.
Lo scrivano usa un piano inclinato a circa 60 °. Questa inclinazione permette di tenere la penna (inteso di volatile o di canna) quasi orizzontale. Questo permette di controllare il flusso dell'inchiostro, una cosa cui noi "stilografici" non siamo avvezzi.
Forse è il tuo caso con i pennini a serbatoio?
Ultima modifica di Ottorino il lunedì 25 giugno 2012, 12:16, modificato 1 volta in totale.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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klapaucius
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Re: Consiglio con pennino stub

Messaggio da klapaucius »

Ottorino ha scritto:Sto leggendo un libro di miniature e scrittura.
Writing abd illuminating and lettering, di Edward Johnston.
Un particolare mi ha colpito, e forse è quello che serve a te.
Lo scrivano usa un piano inclinato a circa 60 °. Questa inclinazione permette di tenere la penna (inteso di volatile o di canna) quasi orizzontale. Questo permette di controllare il flusso dell'inchiostro, una cosa cui noi "stilografici" non siamo avvezzi.
Forse è il tuo caso con i pennini a serbatoio?
No, no, no! Non mi farai comprare un altro libro di calligrafia!

Dall'ultima volta ne ho comprati altri tre... :D e anche il tuo è nella lista dei papabili.

Ad ogni modo grazie per la dritta, sembra aver senso. Del resto anche i miei libri consigliano di lavorare su un piano inclinato.

Poi ti chiederò una cosa sugli italici di fabbrica. ;)
Giuseppe
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Re: Consiglio con pennino stub

Messaggio da piccardi »

klapaucius ha scritto: Poi ti chiederò una cosa sugli italici di fabbrica. ;)
Si ma aprite un altro argomento, che ne vale la pena.

Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
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e per aiutare chi non trova un termine:
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Re: Consiglio con pennino stub

Messaggio da Arst64 »

klapaucius ha scritto:Che ne dite se ne torniamo a parlare?

In pratica quello che succede è che il pennino si carica di tanto inchiostro, un po' cerco di scaricarne contro le pareti della boccetta, e quando arrivo ad appoggiarlo sulla carta... splash... mi deposita un bel goccione nero scintillante.

Succede anche a te? Qualche consiglio?
Tempo fa acquistavo pennini con una certa frequenza e rammento che i pennini "nuovi" erano ricoperti da una patina oleosa, non sempre immediatamente percettibile, non so se residuo della lavorazione od aggiunta a posteriori per la loro conservazione. Seguendo i suggerimenti di un vecchissimo trattato di calligrafia rimuovevo la patina scalcandoli sulla fiamma del fornello a gas, operazione che costringeva anche i pennini più recalcitranti a rilasciare la corretta quantità l'inchiostro. Ritengo sia utile precisare che il termine nuovi è stato utilizzato in modo improprio, poiché i pennini di cui parlo erano quasi sempre il frutto di acquisti presso bancarelle di modernariato e quindi molto datati, anche se mai usati e conservati nelle loro scatole originali e sovente sigillate da una striscia di carta come suppongo s'usasse in quell'epoca epoca.
ho paura, ma faccio finta di nulla e tiro dritto
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klapaucius
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Re: Consiglio con pennino stub

Messaggio da klapaucius »

Arst64 ha scritto:
klapaucius ha scritto:Che ne dite se ne torniamo a parlare?

In pratica quello che succede è che il pennino si carica di tanto inchiostro, un po' cerco di scaricarne contro le pareti della boccetta, e quando arrivo ad appoggiarlo sulla carta... splash... mi deposita un bel goccione nero scintillante.

Succede anche a te? Qualche consiglio?
Tempo fa acquistavo pennini con una certa frequenza e rammento che i pennini "nuovi" erano ricoperti da una patina oleosa, non sempre immediatamente percettibile, non so se residuo della lavorazione od aggiunta a posteriori per la loro conservazione. Seguendo i suggerimenti di un vecchissimo trattato di calligrafia rimuovevo la patina scalcandoli sulla fiamma del fornello a gas, operazione che costringeva anche i pennini più recalcitranti a rilasciare la corretta quantità l'inchiostro. Ritengo sia utile precisare che il termine nuovi è stato utilizzato in modo improprio, poiché i pennini di cui parlo erano quasi sempre il frutto di acquisti presso bancarelle di modernariato e quindi molto datati, anche se mai usati e conservati nelle loro scatole originali e sovente sigillate da una striscia di carta come suppongo s'usasse in quell'epoca.
Sì ho letto anch'io che alcuni pennini necessitano di essere "bruciati", e a dire il vero l'ho pure fatto anche se è consigliato solo per i Mitchell. Comunque, come ho spiegato dopo, il problema l'ho risolto capendo come vanno usati questi pennini: non vanno intinti, anche se sono "dip pens", ma vanno caricati depositando una piccola quantità di inchiostro nella concavità superiore, con un pennellino o un contagocce. Cosa che rende la procedura alquanto noiosa (praticamente va ripetuta per ogni lettera, perché l'inchiostro si esaurisce subito) a meno che non si comprano quei pennini speciali con serbatoio incorporato e un autonomia leggermente maggiore.

Tutto ciò peraltro vale solo per gli italici, mentre i copperplate ad esempio si intingono normalmente e l'inchiostro che si raccoglie nella parte inferiore del pennino in genere non cola inaspettatamente sul foglio (proprio perché la punta è più sottile e la superficie di contatto con il foglio è molto più piccola).
Giuseppe
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