Consiglio con pennino stub

[Simone]

Premettendo che appena riuscirò, posterò delle foto della mia impugnatura, vorrei chiedere qualche parere.

Io cerco di impugnare in modo fisso la mia Lamy safari 1.5 mm a circa 45° rispetto al foglio: è giusto?

[klapaucius]

Premettendo che appena riuscirò, posterò delle foto della mia impugnatura, vorrei chiedere qualche parere.

Io cerco di impugnare in modo fisso la mia Lamy safari 1.5 mm a circa 45° rispetto al foglio: è giusto?

Se intendi 45° rispetto ai lati del foglio, sì, in genere è la posizione consigliata per gli italici/stub. Se intendi l'inclinazione rispetto al piano del foglio.... beh, grosso modo pure. Anche se quest'ultima dipende dalla tua comodità e soprattutto da come è tagliato il pennino, nel senso che esiste un'inclinazione ideale in genere, che varia da pennino a pennino.

[Ottorino]

Perchè questa domanda ? non ti trovi o c'e' qualche altro problema ?

[Simone]

Perchè questa domanda ? non ti trovi o c'e' qualche altro problema ?

Alle volte quando scrivo mi sembra che non ci sia molto differenza di tratto, che sia abbastanza simile. Ma non vorrei dipenda dalla grandezza del tratto e dal fatto che voglia scrivere a grandezza normale, cioè all'interno del rigo.

[Ottorino]

La differenza del tratto la vedi tracciando una "V" altosinistra centro altodestra.
altosinistra grosso altodestra fine
Un po' di sensibilità manuale ti dovrebbe indicare/suggerire come mantenere il pennino sullo spigolo.

Se tu avessi un pennino veramente affilato, senza stondature di sorta sugli spigoli e sugli angoli, vedresti il massimo di contrasto.
Ma è veramente poco piacevole scriverci. Anche se si capisce subito la direzione dei tratti. Quando è affilato, è come se la direzione del fine la decidesse da se.

[Simone]

Ho continuato a fare prove e ho notato che la grafia migliora se rallento: la mano è sempre alla stessa angolatura, dunque tutto ok per quanto riguarda la "tecnica".

Cosa ne pensate del consiglio che danno sul sito pelikan, riguardo la M800 Italic?

http://www.pelikan.com/pulse/Pulsar/it_ ... 800-italic

Parlano di 20° di angolatura

[klapaucius]

Ho continuato a fare prove e ho notato che la grafia migliora se rallento: la mano è sempre alla stessa angolatura, dunque tutto ok per quanto riguarda la "tecnica".

Cosa ne pensate del consiglio che danno sul sito pelikan, riguardo la M800 Italic?

http://www.pelikan.com/pulse/Pulsar/it_ ... 800-italic

Parlano di 20° di angolatura

Mah... a quanto capisco io, è solo un'illustrazione che serve a far vedere le variazioni di tratto. L'angolatura dipende dal tipo di scrittura che si vuole riprodurre.

[Simone]

Ho continuato a fare prove e ho notato che la grafia migliora se rallento: la mano è sempre alla stessa angolatura, dunque tutto ok per quanto riguarda la "tecnica".

Cosa ne pensate del consiglio che danno sul sito pelikan, riguardo la M800 Italic?

http://www.pelikan.com/pulse/Pulsar/it_ ... 800-italic

Parlano di 20° di angolatura

Mah... a quanto capisco io, è solo un'illustrazione che serve a far vedere le variazioni di tratto. L'angolatura dipende dal tipo di scrittura che si vuole riprodurre.

Appunto: propone non solo l'angolatura di 45°, ma anche di 20°. Se non ricordo male, qui si parlava di 45°, giusto?

[klapaucius]

Mah... a quanto capisco io, è solo un'illustrazione che serve a far vedere le variazioni di tratto. L'angolatura dipende dal tipo di scrittura che si vuole riprodurre.

Appunto: propone non solo l'angolatura di 45°, ma anche di 20°. Se non ricordo male, qui si parlava di 45°, giusto?

Allora, ripeto che secondo me quell'immagine ha solo fini illustrativi, non è che danno un consiglio...

Per il resto... sto leggendo un libro che descrive un centinaio di alfabeti calligrafici, e ciascuno ha le sue caratteristiche, alcuni in particolare si fanno cambiando angolatura a seconda della lettera, o di certe decorazioni.

[Simone]

Mah... a quanto capisco io, è solo un'illustrazione che serve a far vedere le variazioni di tratto. L'angolatura dipende dal tipo di scrittura che si vuole riprodurre.[/quote]

Appunto: propone non solo l'angolatura di 45°, ma anche di 20°. Se non ricordo male, qui si parlava di 45°, giusto?[/quote]

Allora, ripeto che secondo me quell'immagine ha solo fini illustrativi, non è che danno un consiglio...

Per il resto... sto leggendo un libro che descrive un centinaio di alfabeti calligrafici, e ciascuno ha le sue caratteristiche, alcuni in particolare si fanno cambiando angolatura a seconda della lettera, o di certe decorazioni.[/quote]


Grazie mile per la dritta! Domani, tra l'altro, sono in biblioteca, da cui ordinerò qualche libro sulla calligrafia.
Forse avevi già consigliato il libro che stai leggendo, ma se fossi così cortese da ripetermelo, mi sarebbe molto utile, poiché potrei richiederlo in biblioteca (o comprarlo direttamente da qualche store).

Grazie ancora!

[klapaucius]

Grazie mile per la dritta! Domani, tra l'altro, sono in biblioteca, da cui ordinerò qualche libro sulla calligrafia.
Forse avevi già consigliato il libro che stai leggendo, ma se fossi così cortese da ripetermelo, mi sarebbe molto utile, poiché potrei richiederlo in biblioteca (o comprarlo direttamente da qualche store).

Grazie ancora!

Non credo di averne parlato, tra l'altro ce l'ho da due giorni. E' in inglese.

David Harris, The Calligrapher's Bible: 100 Complete Alphabets and How to Draw Them, Barron's Educational Series (2003).

[Ottorino]

Non credo di averne parlato, tra l'altro ce l'ho da due giorni. E' in inglese.

David Harris, The Calligrapher's Bible: 100 Complete Alphabets and How to Draw Them, Barron's Educational Series (2003).

Lo trovi utile ?
Me ne parli un po' ?
Io ne ho diversi (sheaffer e osmiroid), oltre a quello della Dubay, ma a parte quest'ultimo, mi sembrano tutti d'avviamento e non ho trovato un gran giovamento a leggerli.

Comfermo che se cambi angolo, cambia il carattere.
Da quel che ricordo se tieni il pennino a 45° (intendo l'angolazione rispetto alla riga di scrittura, non l'"alzo" della penna per cosi' dire) scrivi in cancelleresco.
Se lo usi a 0° ti salta fuori un uncial. In questo caso non è agevole scrivere col foglio dritto e va ruotato di conseguenza.

Non ho capito dove il sito pelikan dice di scrivere a 20°

[klapaucius]

Non credo di averne parlato, tra l'altro ce l'ho da due giorni. E' in inglese.

David Harris, The Calligrapher's Bible: 100 Complete Alphabets and How to Draw Them, Barron's Educational Series (2003).

Lo trovi utile ?
Me ne parli un po' ?
Io ne ho diversi (sheaffer e osmiroid), oltre a quello della Dubay, ma a parte quest'ultimo, mi sembrano tutti d'avviamento e non ho trovato un gran giovamento a leggerli.

Per te che mi sembri già esperto, probabilmente no. Lo definirei anche questo di avviamento. E' uno dei libri consigliati qui (cè anche l'Osmiroid).

Però per i miei scopi - sono un completo principiante - direi che è molto utile. Forse avrei preferito che fosse più esaustivo, che si dilungasse di più su ogni scrittura, e sulla tecnica per realizzare ogni lettera. Non che non siano illustrate tutte le lettere per ogni alfabeto, sia chiaro. Sono due facciate per ogni tipo di scrittura.

Magari avrebbe potuto ridurre le scritture a una ventina (sarebbero state più che sufficienti, chi ha veramente voglia di impararne 100? e poi sono per lo più variazioni di alcuni tipi fondamentali...). Ecco questa insolita ricchezza potrebbe però far piacere a chi ha già dimestichezza con la calligrafia.

Inoltre sarebbe stato più apprezzabile in un formato più grande, anche se così com'è (20.6 cm x 10.5 cm) è sicuramente comodo da portarsi appresso.

Ma un punto assolutamente a favore è il fatto d'essere in carta patinata e rilegata ad anelli, il che significa che è comodo da consultare mentre si fanno esercizi: resta aperto.

Non ho capito dove il sito pelikan dice di scrivere a 20°

Non lo dice. Nella figura in basso a destra al link indicato c'è un disegno che fa vedere le caratteristica principale del pennino italico: quella appunto di lasciare un tratto di spessore diverso a seconda dell'angolo tra la larghezza del pennino e la direzione del movimento.

La riporto qui:

[klapaucius]

Che ne dite se ne torniamo a parlare?

Qualche giorno a ho comprato una serie di pennini Leonardt, quelli da canotto, di diverse misure, ma non riesco a raccapezzarmicisivili...

Premesso che ho scoperto che il Perle Noire è perfetto per la calligrafia, perlomeno quella Copperplate, e di gran lunga migliore di un presunto inchiostro calligrafico che lascia paurosi detriti galleggianti nella ciotolina dell'acqua che uso per sciacquare i pennini (pur dichiarando d'essere adatto persino per le stilografiche...), con questi pennini italici invece non riesco a lavorare decentemente, nemmeno con l'inchiostro Herbin.

In pratica quello che succede è che il pennino si carica di tanto inchiostro, un po' cerco di scaricarne contro le pareti della boccetta, e quando arrivo ad appoggiarlo sulla carta... splash... mi deposita un bel goccione nero scintillante. Osservando da vicino il fenomeno ho la sensazione che sia proprio la forma tagliata a far sì che l'inchiostro, anziché fluire lentamente come avviene con i fini copperplate, si accumuli sullo spigolo a formare una goccia che viene immediatamente scaricata sul foglio al solo contatto. Dopodiché lo scarso inchiostro rimasto si comporta bene, lasciando il tipico tratto fine di taglio e largo in direzione trasversale, ma a parte l'autonomia è a malapena di una lettera... Non è possibile che ogni volta che lo appoggio mi debba macchiare la carta...

Ho anche provato a "bruciarlo" brevemente su un fornello, come consigliano su alcuni siti e libri, ma non è migliorato per niente.

Succede anche a te? Qualche consiglio?

[rembrandt54]

Voi esperti e appassionati di pennini stub, mi potete confermare (o meno) che con questi pennini non si deve scrivere velocemente ?

grazie

stefano