Dunque, grazie a Irishtales: per l'ispirazione, per l'idea, per il disegno.
Ho malamente copiato alcuni dei suoi deliziosi modelli, senza peraltro neppure avvicinarmi alla grazia delicata dei suoi originali.
Il fiore del mio maldestro tentativo, però, ha una sua storia. E’ una pianta che ho classificato nel 2014, decimo anniversario di matrimonio con la mia cara moglie Elvira. Per questa ragione ho deciso di dedicare a lei la nuova specie di orchidea, battezzandola Lepanthes elvirae.
Dopo tanti anni, e tante nuove orchidee rivelate alla scienza, mia moglie non ne aveva ancora una che fosse la “sua” propria. Eccola dunque, una deliziosa pianta miniatura che misura poco più di 5 centimetri, ma con un fiore grande per il suo genere (si fa per dire: supera di poco il centimetro). Lepanthes elvirae é una pianta rara, endemica della Costa Rica, dove si conosce esclusivamente dalle foreste umide del versante caraibico della Cordigliera di Talamanca.
Avevo provato a scrivere il testo, sulla carta Fabriano Ingres da 90 gr, con un pennino da calligrafia da 1.3 mm, ma era troppo largo. Lo ho rifatto con il pennino medio italico della mia Montblanc Dumas, usando l'inchiostro Collodi (che sta ormai terminando...).
Per il disegno, ho usato matite acquarellabili Prismalo Caran d'Ache, e un pennarello "ciao" di colore Barium yellow della marca giapponese copic [scritto così] per dissolvere e amalgamare i colori.
La penna Hemingway é entrata nella fotografia solo perché ha scritto la data...
Più sotto allego il link alla pubblicazione originale, per chi fosse curioso di saperne di più.
http://huh.harvard.edu/files/herbaria/f ... 1419973790