Mabie Todd "Jackdaw"

Foto e informazioni sui modelli degli altri produttori
Avatar utente
lucawm
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1148
Iscritto il: sabato 17 marzo 2018, 19:49
La mia penna preferita: Waterman "Ideal" No.3
Il mio inchiostro preferito: Aurora Nero
Misura preferita del pennino: Fine
Località: Bari
Gender:
Contatta:

Mabie Todd "Jackdaw"

Messaggio da lucawm »

Ne approfitto per mostrare meglio questa Mabie Todd Jackdaw, recuperata oggi e rimessa in rotazione dopo tanto tempo e dopo aver fatto qualche lavoretto per migliorare il pennino.
Il modello (sottomarca??) Jackdaw è a pari livello delle Swallow, prodotte in America, per quanto riguarda le penne da ufficio/per scuola prodotte dalla Mabie Todd. Si attesta quindi al livello più basso della gerarchia, ovviamente dopo le Swan e le Blackbird.

Questo in particolare è il primo modello, direi una prima serie, di forma e fattezza assolutamente identica alla Blackbird BB2/60: le dimensioni lo confermano e sono perfettamente identiche.
Anche le serie successive, fino agli anni '40 circa, continueranno a seguire perfettamente il "design" delle Blackbird e verranno prodotte anche in celluloide con colorazioni ad oggi piuttosto rare e ricercate.

E' per così dire una penna "povera", con l'unica funzione quella di scrivere, e ci mancherebbe, e non di appagare la vista con elaborate cesellature nell'ebanite, grandi lavori di oreficeria o rivestimenti metallici, ne tanto meno si ha l'uso di verette.
L'unico decoro sul fusto sono i due "anelli" cesellati sull'ebanite, con motivo a righe parallele e un intaglio sul labbro inferiore del cappuccio, a voler simulare la presenza di una veretta.
Il sistema di caricamento è a leva (levetta, è il caso di dirlo :) ) laterale, e ne monta una di tipologia molto corta a differenza delle sorelle maggiori.
Per quanto riguarda la costruzione, si avverte un'estrema robustezza dello strumento, l'ebanite è molto spessa ed il senso di rigidità del materiale da una buona sicurezza quando la si impugna; al contrario la Swallow, che ho modo di impugnare, tralasciando il fatto che è realizzata in celluloide e non in ebanite, è molto più leggera, il materiale è più sottile e fornisce un apparente senso di maggior fragilità.
Eccola mostrata in foto:
IMG_00734.jpg
IMG_00735.jpg
IMG_0731.JPG
IMG_000732.jpg
In dettaglio il pennino e l'alimentatore con inciso il modello:
nib-feed.jpg
Dettaglio del fondello con l'indicazione del tratto fine del pennino.
IMG_00733.jpg
...
Avatar utente
lucawm
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1148
Iscritto il: sabato 17 marzo 2018, 19:49
La mia penna preferita: Waterman "Ideal" No.3
Il mio inchiostro preferito: Aurora Nero
Misura preferita del pennino: Fine
Località: Bari
Gender:
Contatta:

Mabie Todd "Jackdaw"

Messaggio da lucawm »

...
come scrivo sopra, la penna è una scolastica, realizzata per essere usata fino allo sfinimento, o fino a quando l'iridio del pennino non si consuma del tutto...e il precedente utilizzatore c'è andato vicino.
Su questo pennino ho quindi agito in modo tale da ripristinare in qualche modo una "superficie di scrittura" corretta e recuperare una certa precisione del tratto, sicuro tuttavia di non potermi più riavvicinare ad un tratto fine (come marchiato sulla penna), ma limitarmi a qualcosa di "un poco meno di un medio".
Questa operazione l'ho svolta molte volte su pennini consumati (forse non in maniera così pesante) e questa penna qui l'avevo lasciata un po' in Stand-by, proprio a causa della piccola quantità di iridio residuo che non permette di eseguire il lavoro agevolmente:
IMG_0721.JPG
Quindi ho prima riavvicinato i rebbi del pennino, troppo distanti tra loro, per regolare il flusso e poi armato di micromesh ho eliminato tutti gli spigoli taglienti dalla superficie di scrittura ormai appiattita dall'uso.
Sono partito dalla parte superiore del pennino, levigando, tenendo la penna in verticale (un po' più spostata come a voler scrivere in scrittura rovesciata); poi ho limato la parte sottostante, vicino all'alimentatore, facendo attenzione a non rigarlo per errore, poi una passata "casuale" sui laterali ed infine la levigatura finale con micromesh 8000 e 12000 cercando di aggiungere una piccolissima quantità di Baby-Bottom per evitare che il pennino gratti la carta dall'interno dei rebbi.
Questo il risultato finale, prima e dopo.
Pennino originale - Pennino rifinito
Pennino originale - Pennino rifinito
E le relative prove di scrittura, a partire dal tratto simil-pennarello, ingestibile, a qualcosa di più vicino possibile ad un medio-fine.
Nella seconda pagina confronto il tratto con il pennino Fine di una Pelikan M200 (dal segno # è tutto scritto col la 200) e direi che ci siamo!
prova pre.jpg
prova post.jpg
Myrmica
Snorkel
Snorkel
Messaggi: 205
Iscritto il: sabato 12 ottobre 2019, 2:49
La mia penna preferita: Wahl "all metal" n°4 Silver
Il mio inchiostro preferito: Pelikan 4001 brilliant black
Misura preferita del pennino: Flessibile
Gender:

Mabie Todd "Jackdaw"

Messaggio da Myrmica »

Complimenti per la lavorazione! Ho un problema simile con una waterman 515, ovvero scrive benissimo se usata con l'angolazione del precedente proprietario (nella mia l'iridio è ancora molto presente, ma risulta "appiattito", e come nella tua i bordi risultano un po' taglienti) ma appena si esce da quella finestra il pennino gratta o non scrive. Gratta anche "all'interno" quando si cerca di usare quella poca flessibilità che possiede.
Attualmente ha un tratto M, e non l'ho lavorato col micromesh per la paura di allargare ancora di più il tratto, ma a giudicare dalla tua lavorazione se eseguito correttamente questo processo potrebbe rendere l'utilizzo della mia penna più piacevole.
In base alla tua esperienza con quale grana di micromesh mi consigli di iniziare? Ho la k1500, k2400, k4000, k6000, k8000, k12000..
Suggerimenti su come intervenire, specialmente per la parte interna? Grazie 😉
🐜
Avatar utente
lucawm
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1148
Iscritto il: sabato 17 marzo 2018, 19:49
La mia penna preferita: Waterman "Ideal" No.3
Il mio inchiostro preferito: Aurora Nero
Misura preferita del pennino: Fine
Località: Bari
Gender:
Contatta:

Mabie Todd "Jackdaw"

Messaggio da lucawm »

Myrmica ha scritto: lunedì 8 marzo 2021, 17:03 Complimenti per la lavorazione! Ho un problema simile con una waterman 515, ovvero scrive benissimo se usata con l'angolazione del precedente proprietario (nella mia l'iridio è ancora molto presente, ma risulta "appiattito", e come nella tua i bordi risultano un po' taglienti) ma appena si esce da quella finestra il pennino gratta o non scrive. Gratta anche "all'interno" quando si cerca di usare quella poca flessibilità che possiede.
Attualmente ha un tratto M, e non l'ho lavorato col micromesh per la paura di allargare ancora di più il tratto, ma a giudicare dalla tua lavorazione se eseguito correttamente questo processo potrebbe rendere l'utilizzo della mia penna più piacevole.
In base alla tua esperienza con quale grana di micromesh mi consigli di iniziare? Ho la k1500, k2400, k4000, k6000, k8000, k12000..
Suggerimenti su come intervenire, specialmente per la parte interna? Grazie 😉
Ti ringrazio!
La premessa è che il pennino deve essere perfettamente a punto, non deve grattare perchè disallineato, deve avere un buon contatto con l'alimentatore e deve essere montato dritto sull'alimentatore stesso (non ruotato). Fare aggiustamenti successivi ai vari assetti comporta di nuovo il disallineamento dei rebbi ed il pennino probabilmente gratterà e scriverà di nuovo male.
Di solito parto o dalla 3200 o dalla 3600, ci sto di più ma non faccio danni e comunque portano via parecchio materiale in poco tempo.
Il lavoro da fare è tutto sommato semplice, si tratta di levigare il pennino laddove è affilato, tagliente o l'iridio è appiattito. Con un lentino osservo sempre bene la superficie da lavorare, e bisogna tenere conto di quella piccola curvatura verso il basso che molti pennini antichi hanno a differenza dei moderni.

Il pericolo di poter allargare il tratto non deve essere un problema, la parte dell'iridio che si è appiattita con l'uso non deve essere quasi per nulla toccata nella sgrossatura principale; muovendosi costantemente nelle zone laterali non c'è necessità di andare verso il centro.
Solo alla fine si uniforma il tutto con la grana 8000 e se lo si desidera la 12000.
La superficie di scrittura corretta dovrebbe essere molto arrotondata con un accenno di superficie più appiattita nel punto in cui si scrive, circa a 45° (due gradi più e due gradi meno).
Per il problema del pennino che "taglia" troppo la carta quando si flette io lo risolvo aggiungendo una infinitesimale quantità di baby-bottom. Se il pennino è flessibile o semiflex, "lo faccio flettere" con molta delicatezza * fino a quando non sono soddisfatto sulla micromesh 12000 al bisogno ondeggiando un po' con la mano (non mi ha sentito nessuno vero?! :oops: :oops: :crazy: ). I rebbi aprendosi, mostreranno sul pad di micromesh quelle bave interne che verranno levigate. Attenzione che è facile esagerare e poi il pennino non scrive più in posizione normale e senza pressione a causa del baby bottom eccessivo.
Per ridurre il tratto del pennino questo sistema non è adatto, è poco preciso ed accurato; li vado delicatamente di dremel sulle parti laterali dell'iridio fino allo spessore desiderato e poi levigo il tutto con le micromesh. https://forum.fountainpen.it/viewtopic. ... pennino+ef Ho mostrato qui il risultato. (Non lo farò mai su un pennino antico..., non mi interessa ed è troppo alto il rischio di far saltare la punta, non mi piace torturare le penne :D ).

* EDIT: e muovendo l'intera penna dal basso verso l'alto,
Ultima modifica di lucawm il lunedì 8 marzo 2021, 18:09, modificato 1 volta in totale.
Myrmica
Snorkel
Snorkel
Messaggi: 205
Iscritto il: sabato 12 ottobre 2019, 2:49
La mia penna preferita: Wahl "all metal" n°4 Silver
Il mio inchiostro preferito: Pelikan 4001 brilliant black
Misura preferita del pennino: Flessibile
Gender:

Mabie Todd "Jackdaw"

Messaggio da Myrmica »

Sei stato chiarissimo, grazie mille!!
🐜
lucre
Vacumatic
Vacumatic
Messaggi: 758
Iscritto il: lunedì 29 febbraio 2016, 15:10
La mia penna preferita: Una Wahl Doric prima serie
Il mio inchiostro preferito: Pelikan 4001
Misura preferita del pennino: Flessibile
Località: roma
Gender:

Mabie Todd "Jackdaw"

Messaggio da lucre »

Grazie per la presentazione di una penna che non si incontra tutti i giorni e per la esauriente descrizione del lavoro svolto sul pennino
Luigi
Avatar utente
lucawm
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1148
Iscritto il: sabato 17 marzo 2018, 19:49
La mia penna preferita: Waterman "Ideal" No.3
Il mio inchiostro preferito: Aurora Nero
Misura preferita del pennino: Fine
Località: Bari
Gender:
Contatta:

Mabie Todd "Jackdaw"

Messaggio da lucawm »

Grazie, mi fa piacere che sia stata interessante.
Avatar utente
A Casirati
Collaboratore
Collaboratore
Messaggi: 2900
Iscritto il: giovedì 23 agosto 2012, 16:39
FountainPen.it 500 Forum n.: 005
Gender:
Contatta:

Mabie Todd "Jackdaw"

Messaggio da A Casirati »

Bella, seppur semplice, ed interessante la penna, che certamente avrebbe molto da raccontare, e precisa la descrizione del lavoro: approfitterò senz'altro della tua esperienza!
Complimenti.
Alberto Casirati
"Just my two pence, of course"
La penna è un po’ come la cravatta: una sola non basta” (Umberto Legnani)
Avatar utente
lucawm
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1148
Iscritto il: sabato 17 marzo 2018, 19:49
La mia penna preferita: Waterman "Ideal" No.3
Il mio inchiostro preferito: Aurora Nero
Misura preferita del pennino: Fine
Località: Bari
Gender:
Contatta:

Mabie Todd "Jackdaw"

Messaggio da lucawm »

Grazie, anche io la apprezzo per l'estrema semplicità delle forme.
Un saluto :)
Avatar utente
Musicus
Collaboratore
Collaboratore
Messaggi: 2956
Iscritto il: martedì 3 dicembre 2013, 20:33
La mia penna preferita: Waterman Commando Music Nib
Il mio inchiostro preferito: Waterman Bleu Sérénité
Misura preferita del pennino: Flessibile
Località: Bolzano
Gender:

Mabie Todd "Jackdaw"

Messaggio da Musicus »

Ciao, Luca, grazie per l'interessante presentazione :thumbup:
Giusto per visualizzare :D , questo è il "corvide" (taccola) che dà il nome...
14481.jpg
...alla (sotto)Marca, che era sicuramente dotata di una propria "autonomia" commerciale, come si può dedurre dalla scatolina (immagine dal web),
imgp6296.jpg
perché sulle penne proprio non si vede :lol: .
lucawm ha scritto: lunedì 8 marzo 2021, 16:18 ...
Il modello (sottomarca??) Jackdaw è a pari livello delle Swallow, prodotte in America, per quanto riguarda le penne da ufficio/per scuola prodotte dalla Mabie Todd. Si attesta quindi al livello più basso della gerarchia, ovviamente dopo le Swan e le Blackbird.

Questo in particolare è il primo modello, direi una prima serie, di forma e fattezza assolutamente identica alla Blackbird BB2/60: le dimensioni lo confermano e sono perfettamente identiche.
Anche le serie successive, fino agli anni '40 circa, continueranno a seguire perfettamente il "design" delle Blackbird e verranno prodotte anche in celluloide con colorazioni ad oggi piuttosto rare e ricercate.

E' per così dire una penna "povera", con l'unica funzione quella di scrivere, e ci mancherebbe, e non di appagare la vista con elaborate cesellature nell'ebanite, grandi lavori di oreficeria o rivestimenti metallici, ne tanto meno si ha l'uso di verette.
...
C'è però questa linea molto rara di lever filler con lavorazione "Toledo" (foto da siti commerciali) che rende la Jackdaw molto preziosa e ricercata.
Extraordinary-Pens-Mabie-Todd-Jackdaw-Toledo-1024x574.png
dfc9cf9974b486b051f3e6df20148b6e.jpg
s-l1600 (80).jpg
s-l1600 (78).jpg
Quest'ultimo esemplare riporta un punzone non inglese (presumo spagnolo).
20210310_202220.jpg
:wave:

Giorgio
Avatar utente
Polemarco
Stantuffo
Stantuffo
Messaggi: 2018
Iscritto il: giovedì 19 gennaio 2017, 13:37
Gender:

Mabie Todd "Jackdaw"

Messaggio da Polemarco »

Scusatemi: poiché sono un imbecille, quando mi indicano la luna, io guardo il dito.
Quel poggiapenna minimal tipicamente giapponese, come si chiama e dove posso trovarlo ?
CD4C4B81-ECAB-431D-9B3D-400A01AD1DA9.jpeg
CD4C4B81-ECAB-431D-9B3D-400A01AD1DA9.jpeg (91.21 KiB) Visto 1384 volte
Avatar utente
Musicus
Collaboratore
Collaboratore
Messaggi: 2956
Iscritto il: martedì 3 dicembre 2013, 20:33
La mia penna preferita: Waterman Commando Music Nib
Il mio inchiostro preferito: Waterman Bleu Sérénité
Misura preferita del pennino: Flessibile
Località: Bolzano
Gender:

Mabie Todd "Jackdaw"

Messaggio da Musicus »

Polemarco ha scritto: mercoledì 10 marzo 2021, 20:34 Scusatemi: poiché sono un imbecille, quando mi indicano la luna, io guardo il dito.
Quel poggiapenna minimal tipicamente giapponese, come si chiama e dove posso trovarlo ?
CD4C4B81-ECAB-431D-9B3D-400A01AD1DA9.jpeg
Continui anche a fare la stessa domanda... :lol: :mrgreen:
https://forum.fountainpen.it/viewtopic. ... 90#p276090
Probabilmente si ri-chiamerà "pen pillow"... :lol:

;)

Giorgio
Avatar utente
Polemarco
Stantuffo
Stantuffo
Messaggi: 2018
Iscritto il: giovedì 19 gennaio 2017, 13:37
Gender:

Mabie Todd "Jackdaw"

Messaggio da Polemarco »

Ri-ti ri-ringrazio ri-per ri-la ri-gentile ri-risposta, ri-ma ri-le ri-prime ri-indicazioni- non ri-si ri-sono ri-rilevate ri-soddisfacenti: ri-scarsi ri-sultati.

La questione diventa interessante, semplifico:
1) sei consapevole che ho riproposto la medesima domanda;
2) da qui l’alternativa:
A) chi domanda è uno stupido;
B) chi domanda non ha ricevuto risposte esaurienti.
3) come e perché hai deciso per la prima alternativa ?

Sappi che non provo alcuna ostilità nei tuoi confronti, ma non la provo mai nei confronti di nessuno.
Cordialità
Polemarco
Avatar utente
lucawm
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1148
Iscritto il: sabato 17 marzo 2018, 19:49
La mia penna preferita: Waterman "Ideal" No.3
Il mio inchiostro preferito: Aurora Nero
Misura preferita del pennino: Fine
Località: Bari
Gender:
Contatta:

Mabie Todd "Jackdaw"

Messaggio da lucawm »

Musicus ha scritto: mercoledì 10 marzo 2021, 20:25 C'è però questa linea molto rara di lever filler con lavorazione "Toledo" (foto da siti commerciali) che rende la Jackdaw molto preziosa e ricercata.
Giorgio, grazie per l'esauriente commento.
E' vero, la Toledo la conoscevo ma mi era passata completamente di mente, e so perchè...ce n'era (mi sa che non c'è più ora :crazy: ) una in vendita sulla nota piattaforma online ed è bellissima, per me inarrivabile; la lavorazione di oreficeria unita all'ebanite fiammata e a quel pennino che si vede lontano un miglio che è flessibile (nella prima mostrata quanto meno), speravo di non doverla rivedere più :lol:.
Mi sono sempre chiesto poi, perchè lavorare su una "umile" Jackdaw e non su una Swan? Forse perchè il fusto è un cilindro perfetto e non slargato al centro come sulle S.F.2. Grazie per averla menzionata :thumbup: .
Musicus ha scritto: mercoledì 10 marzo 2021, 20:25 Giusto per visualizzare :D , questo è il "corvide" (taccola) che dà il nome...
Perdonatemi questo patetico montaggio, la bestiola sotto è uno Storno Comune, non un corvide, ma i pennuti non mi abbandonano neppure al di fuori della scrittura! :lol:
IMG_0036.jpg
Avatar utente
Musicus
Collaboratore
Collaboratore
Messaggi: 2956
Iscritto il: martedì 3 dicembre 2013, 20:33
La mia penna preferita: Waterman Commando Music Nib
Il mio inchiostro preferito: Waterman Bleu Sérénité
Misura preferita del pennino: Flessibile
Località: Bolzano
Gender:

Mabie Todd "Jackdaw"

Messaggio da Musicus »

Polemarco ha scritto: mercoledì 10 marzo 2021, 21:41 Ri-ti ri-ringrazio ri-per ri-la ri-gentile ri-risposta, ri-ma ri-le ri-prime ri-indicazioni- non ri-si ri-sono ri-rilevate ri-soddisfacenti: ri-scarsi ri-sultati.

La questione diventa interessante, semplifico:
1) sei consapevole che ho riproposto la medesima domanda;
2) da qui l’alternativa:
A) chi domanda è uno stupido;
B) chi domanda non ha ricevuto risposte esaurienti.
3) come e perché hai deciso per la prima alternativa ?

...
Perché, non essendoti tu preoccupato di ringraziare pubblicamente chi ti aveva risposto gentilmente (e presumevo persino esaurientemente) sull'argomento, né di chiedere lumi ulteriori, l'alternativa era la mancata consultazione della risposta ricevuta (tertium datur!), e in questo caso ti sarei stato utile, ovvero (ma è ipotesi puramente accademica, 4°) semplice maleducazione...

:wave:

Giorgio
Rispondi

Torna a “Altri produttori Esteri”