Conklin "Glider"

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edo68
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Conklin "Glider"

Messaggio da edo68 »

Ciao a tutti
vorrei parlarvi della "Glider", l'ultimo modello uscito dalla linea di produzione della “Conklin” di Chicago prima della sua chiusura; una penna dalle dimensioni standard, corpo in celluloide, pennino in oro 14 carati, caricamento a levetta, prodotta nell'immediato secondo dopo guerra.

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Ho fatto un po' di ricerche sul web per avere qualche informazione su questa penna, ma prima un piccolissimo riassunto sulle vicissitudini della Conklin aperta a Toledo (Illinois) da Roy Conklin.
Dopo l'uscita dalle scene di Roy Conklin, ai primi del 1900, e dopo un certo periodo passato al vertice della produzione delle stilografiche, la Conklin di Toledo ha man mano perso la sua posizione predominante; la Grande Depressione degli anni 30 portò la ditta in cattive acque e per non affondare, fu venduta, nel 1938, alla Chicago Interests.
Gli inizi per la nuova azienda non furono certo baciati dalla fortuna, nel 1939, quando decisero di trasferire gli stabilimenti di produzione da Toledo a Chicago, scoppiò la seconda guerra mondiale.
Durante tutta la seconda guerra mondiale, la produzione della Conklin Chicago fu molto limitata e sicuramente insufficiente a coprire le spese sostenute.
Nel periodo post bellico, la produzione della Conklin Chicago fu indirizzata verso le penne economiche; questa scelta non portò alcun beneficio, anzi tra la fine degli anni quaranta e i primi anni cinquanta l' azienda chiuse definitivamente la produzione.

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Dopo questa piccola nota, ritorniamo alla Glider, una penna che desta l'interesse dei collezionisti più per il pennino "Cushon" che per le soluzioni tecnico/estetiche proposte.

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"Cushon" era il nome commerciale che la Conklin di Toledo aveva dato a suoi pennini; un pennino semi flessibile, prodotto in diverse misure, molto scorrevole e con un flusso di inchiostro sempre all’altezza.
Su questo pennino, lo sfiato a mezzaluna, lascia il posto al più classico foro rotondo, ma poiché la mezzaluna è un simbolo troppo importante per la Conklin, ecco che compare inciso subito sotto il foro di sfiato.
Seguono le scritte "Conklin Cushon Point 14 kt USA".
Il pennino che ho provato, ha un tratto sottile, è abbastanza scorrevole, basta un leggero contatto con la carta per avere un tratto continuo e senza esitazioni; è un pennino semi flex, aumentando la pressione sulla carta le variazioni di tratto ci sono, il flusso dell’inchiostro si è dimostrato sempre all’altezza.

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Il corpo della penna è fatto di celluloide, ha uno spessore importante, disegno a strisce di buona fattura, colori vividi e molto riflettenti, le strisce non si sovrappongono e non presentano deformazioni.
Il colore di base è il marrone, le strisce di separazione sono nere e hanno inserti che variano dal grigio scuro al bianco perla e dal marrone al giallo oro.
Altri colori di base erano il rosso, il blu, e il verde.
Si dice che questo disegno sia stato ideato guardando la skyline notturna dei grattacieli, l’alternarsi dei colori chiari e scuri, riprendono, in qualche modo, l’alternanza delle finestre illuminate e di quelle spente.

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La forma della penna è quella del sigaro, le estremità della glider sono molto appuntite, comunque il disegno della celluloide, in queste zone, non si deforma, ma segue le linee del fusto, segno che durante la lavorazione si è prestato attenzione a questo particolare.

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Altra particolarità interessante è data dalla sezione in celluloide trasparente, color ambra, che permette di visualizzare il livello d’inchiostro; nella penna che mi è stata data, tutta la sezione è trasparente, sembra che inizialmente la zona prossima al pennino, fosse verniciata di nero, lasciando scoperta una finestrella, in prossimità dell’innesto con il fusto, alta qualche millimetro. Nella foto si può notare come nella zona in prossimità del pennino è ancora presente un po’ di vernice nera.
La forma della sezione si lascia impugnare facilmente, è una penna leggera, comoda da usare anche con il cappuccio inserito.

Se mi fermassi qui e dicessi che si tratta di una penna di fascia economica, qualcuno potrebbe giustamente obiettare (corpo in celluloide, pennino in oro 14 carati, sezione trasparente).
Ma vediamo cosa la rende una penna di fascia economica...
Innanzi tutto il prezzo, per comprarla bastavano 2,75 dollari, le Conklin economiche prodotte a Toledo venivano vendute a 3,50 dollari (vedi la sezione Conklin su Wikipen).
Gli accessori in metallo sono in materiale differente (la veretta è in ottone, clip e levetta di caricamento in acciaio, ho fatto la prova con la calamita); se la placcatura fosse stata fatta bene, questo particolare sarebbe passato inosservato, ma poiché la placcatura è quasi inesistente, danno l'idea di una soluzione di recupero.
La veretta del cappuccio, priva di placcatura, che mostra l'ottone ossidato, credo sia la conferma di un’ operazione veramente economica; tra le altre cose è un po’ ballerina; si potrebbe obiettare che la celluloide si sia ristretta (difetto frequente e ben conosciuto); la conseguenza logica dovrebbe essere che il cappuccio non si avvita perfettamente sul fusto, ma questo non succede, anzi l'unione cappuccio/fusto, è bella solida.
Per chi si diverte a fare placcature home made, hanno colorato gli atomi superficiali, e per fare questa operazione non hanno usato una penna, ma una matita galvanica.


foto 08.jpg

Altri problemi riscontrati sulla levetta di caricamento: non ha la testa con il classico allargamento rotondo, che rende più comoda l'operazione di aggancio; lo scasso per la levetta non è molto preciso, questo fa si che la punta della levetta sporga leggermente dalla linea del fusto; è vero che la penna serve per scrivere, ma è anche vero che spesso viene inserita in un taschino, la leggera sporgenza della levetta potrebbe costituire un fastidioso punto di aggancio.

foto 09.jpg

La clip ha un disegno semplice non proprio appassionante, è molto rigida, può essere incastrata solo su stoffe sottili, se si tenta di incastrala in stoffe che hanno un certo spessore, l'impresa diventa più complicata.
Queste sono le misure della penna:
lunghezza: da chiusa 130 mm - aperta, senza cappuccio, 117 mm - aperta, con cappuccio calzato, 153 mm - lunghezza cappuccio 60 mm - lunghezza fusto 101 mm
diametro: fusto 12 mm - cappuccio 13 mm - sezione, la parte più sottile, 8 mm

Per concludere, la "Glider" è una vecchia signora, escludendo le Conklin prodotte a Toledo, non ha un passato blasonato; una penna di fascia economica con alcuni particolari che la elevano ad un rango superiore, tra tutti il pennino. Nelle ricerche che ho fatto, si dice che alcuni collezionisti indirizzano la loro ricerca verso le "glider" in pessime condizioni, e, a patto che il prezzo dell'operazione sia veramente basso, una volta trovate, smontano il pennino Cushon dalla Glider per montarlo sulle Conklin più blasonate.

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Buona serata a tutti

Edo
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Conklin "Glider"

Messaggio da lucre »

Economica o no, vedere una Conklin di quegli anni è sempre un gran piacere. Il pennino con lo sfiatatoio a foro caratterizzava già anche gli ultimi modelli delle Nozac . Complimenti per la penna e la bella recensione. Grazie
Luigi
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maxpop 55
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Messaggio da maxpop 55 »

Molto bella, complimenti :clap: :clap:
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Stormwolfie
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Messaggio da Stormwolfie »

Bellissima penna è bellissima storia! Complimenti!
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Conklin "Glider"

Messaggio da edo68 »

lucre ha scritto: venerdì 8 febbraio 2019, 20:37 Economica o no, vedere una Conklin di quegli anni è sempre un gran piacere. Il pennino con lo sfiatatoio a foro caratterizzava già anche gli ultimi modelli delle Nozac . Complimenti per la penna e la bella recensione. Grazie
Luigi

Grazie Luigi,
i pennini arrivati a Chicago erano le scorte del magazzino di Toledo.
A Toledo, il pennino Cushon, veniva montato sulla “Nozac”, a Chicago sulla "Glider", tutt’altra categoria di penna.
Uno spreco? Molto probabilmente le casse della ditta si erano prosciugate.

Buona serata

Edo


maxpop 55 ha scritto: sabato 9 febbraio 2019, 14:11 Molto bella, complimenti :clap: :clap:
Grazie Max

Buona serata

Edo



Stormwolfie ha scritto: sabato 9 febbraio 2019, 14:59 Bellissima penna è bellissima storia! Complimenti!

Grazie Stefano

Buona serata

Edo
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Messaggio da piccardi »

Complimenti per la bella penna, anche se la qualità della produzione di Chicago non era più all'altezza di quella originale di Toledo, i colori della celluloide (e questi in particolare) restano davvero molto belli, e complimenti anche per le foto (che ho sfruttato immediatamente per il wiki).

Simone
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edo68
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Conklin "Glider"

Messaggio da edo68 »

piccardi ha scritto: domenica 10 febbraio 2019, 21:01 Complimenti per la bella penna, anche se la qualità della produzione di Chicago non era più all'altezza di quella originale di Toledo, i colori della celluloide (e questi in particolare) restano davvero molto belli, e complimenti anche per le foto (che ho sfruttato immediatamente per il wiki).

Simone

Grazie Simone

l'operazione "Chicago" è la dimostrazione che spesso ripieghi e compromessi non pagano.

Buona serata

Edo
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