Wahl Metal Pen, Ripple Pattern
Inviato: venerdì 31 ottobre 2014, 22:33
Visto che oggi le Deco Band sono state molto apprezzate, e che non sono in grado di competere con Roberto per l'assortimento di colori e modelli, ripiego su una antenata (neanche di tanto in realtà queste vennero dismesse solo qualche anno prima dell'introduzione delle seconde).
Si tratta sempre di una Wahl Metal Pen, Wahl All Metal Pen, o Wahl Engine Turned a seconda delle diciture e delle abitudini dei collezionisti, in altro dei vari pattern con cui vennero prodotte. Questo si chiama "ripple" ma non ha nulla a che fare con l'ebanite ondulata delle Waterman (di cui comunque è precedente), ed è un motivo geometrico con linee e zig-zag.
In questo caso si tratta di una versione più pregiata delle 4 precedenti, visto che la penna è in argento massiccio. Inoltre porta un pennino Wahl n.4, più grande che in questo caso comporta anche che pur essendo di misura media come lunghezza (poco meno di 12 cm, un po sopra le 5" ½) è più cicciotta delle precedenti in diametro (1 cm nel corpo, 1,1 nel cappuccio). Non ricordo esattamente quando l'ho acquisita, si tratta comunque di vari anni fa, quando ancora su Ebay si riusciva a trovare qualcosa a prezzi da occasione.
Anche se più preziosa delle precedenti, più che altro per il materiale, dato che il pattern non è certo di quelli rari, è piuttosto malconcia, con un bel bozzo e qualche sbertucciatura. Non si tratta certo né di un pezzo unico, né di una penna in perfette condizioni (anche se con un po' di lavoro, ad avere il tempo di farlo, si potrebbero rimediare le magagne). Le caratteristiche (la stampigliatura "PAT. APPLD FOR" e la levetta con la "spina dorsale") consentono di datarla a prima del 1923.
Rispetto alle precedenti che ho già pubblicato quello che per me la rende più interessante è il pennino, non tanto per le maggiori dimensioni, e neanche per i 18 carati (cosa alquanto rara al tempo, era probabilmente destinata al mercato francese) quanto per la flessibilità. Pur non potendolo classificare come un wet noodle, è sicuramente un bel flessibile, che presenta una scorrevolezza favolosa, ed un tratto veramente fine, reso un po' più spesso, specie sulla cartaccia della prova sottostante, dal flusso sostenuto necessario per esprimere una consistente variazione di tratto.
Simone
Si tratta sempre di una Wahl Metal Pen, Wahl All Metal Pen, o Wahl Engine Turned a seconda delle diciture e delle abitudini dei collezionisti, in altro dei vari pattern con cui vennero prodotte. Questo si chiama "ripple" ma non ha nulla a che fare con l'ebanite ondulata delle Waterman (di cui comunque è precedente), ed è un motivo geometrico con linee e zig-zag.
In questo caso si tratta di una versione più pregiata delle 4 precedenti, visto che la penna è in argento massiccio. Inoltre porta un pennino Wahl n.4, più grande che in questo caso comporta anche che pur essendo di misura media come lunghezza (poco meno di 12 cm, un po sopra le 5" ½) è più cicciotta delle precedenti in diametro (1 cm nel corpo, 1,1 nel cappuccio). Non ricordo esattamente quando l'ho acquisita, si tratta comunque di vari anni fa, quando ancora su Ebay si riusciva a trovare qualcosa a prezzi da occasione.
Anche se più preziosa delle precedenti, più che altro per il materiale, dato che il pattern non è certo di quelli rari, è piuttosto malconcia, con un bel bozzo e qualche sbertucciatura. Non si tratta certo né di un pezzo unico, né di una penna in perfette condizioni (anche se con un po' di lavoro, ad avere il tempo di farlo, si potrebbero rimediare le magagne). Le caratteristiche (la stampigliatura "PAT. APPLD FOR" e la levetta con la "spina dorsale") consentono di datarla a prima del 1923.
Rispetto alle precedenti che ho già pubblicato quello che per me la rende più interessante è il pennino, non tanto per le maggiori dimensioni, e neanche per i 18 carati (cosa alquanto rara al tempo, era probabilmente destinata al mercato francese) quanto per la flessibilità. Pur non potendolo classificare come un wet noodle, è sicuramente un bel flessibile, che presenta una scorrevolezza favolosa, ed un tratto veramente fine, reso un po' più spesso, specie sulla cartaccia della prova sottostante, dal flusso sostenuto necessario per esprimere una consistente variazione di tratto.
Simone
