WATERMAN #14 GM

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WATERMAN #14 GM

Messaggio da Musicus »

A Milano, il mese scorso, ho acquistato questa penna in un mercatino:
01. W14. capped.jpg
01. W14. capped.jpg (1.13 MiB) Visto 6512 volte
"Che penna è, a che anni risale?" mi sono chiesto.
Non brancolavo propriamente nel buio: il terren... pardon, la superficie della penna, pareva generosamente disseminata di indizi.
Ho pazientemente indagato, ed ecco cosa ho scoperto...

Gomma!
Tutto ebbe inizio nella foresta vergine dell'Amazzonia, dove dall'albero della gomma ("Para rubber tree") si cominciò ad estrarre... beh, la gomma.
02. 1913-Waterman-1x. L'albero della gomma.jpg
02. 1913-Waterman-1x. L'albero della gomma.jpg (521.04 KiB) Visto 6512 volte
L'ingegno (nord-)americano aveva saputo trasformare un albero alto fin più di 30 metri in una fiammante stilografica Waterman (beh, un bel mucchio di stilografiche Waterman...).
Come poteva avvenire tutto ciò?!
Gettiamo pure un'occhiata distratta alla capannuccia dove un impiegato locale esegue, senza fretta, una prima lavorazione della materia gommosa che, senza fretta, gli hanno consegnato....
Poi voliamo in America del Nord, ripuliamoci, ed apprestiamoci ad entrare nella Fabbrica dove avverrà la "Vera Trasformazione"!
03. 1907-Waterman-1x. Produzione.jpg
03. 1907-Waterman-1x. Produzione.jpg (561.3 KiB) Visto 6512 volte
Qui alcuni artigiani scelti (scelti forse perchè portano i baffi?), dal vile impasto di informe gomma grezza ("crude rubber" :? ) e da un lingotto del più nobile dei metalli (l'oro, N.d.T.), fanno nascere, baffo dopo baffo, dopo baffo...
la Stilografica Ideale di Waterman in ebanite e oro!!! :clap:
(N.B.: sono talmente bravi, che lo sanno fare persino fuori sede, alla Fiera di Jamestown...).
Ed eccola, la mia penna, bell'e finita!!! :thumbup:
04. W14. posted.jpg
04. W14. posted.jpg (1.58 MiB) Visto 6512 volte
Le misure
Chiusa: cm. 13,2
Cappuccio: cm. 6,2
Fusto: cm. 10,5
Con cappuccio calzato: cm. 15,5

Diametro del fusto tra gli anelli: cm. 0,97
Diametro alla giunzione (impugnatura): cm. 0,84
Diametro del cappuccio: cm. 1,12

Peso (carica): gr. 13
Cappuccio: gr. 5
Fusto: gr. 8

Capacità: ml. 2,2


Sì, ma come e quando ci è arrivata, in Italia?!

L'identificazione
Andiamo con ordine, e spulciamo il Wiki a dovere...
I primi avvistamenti del modello son segnalati in Francia, nel Dicembre del 1905: lei è la prima sulla sinistra.
05. 1905-12-Waterman-1x-2x. Gineceo Liberty.jpg
05. 1905-12-Waterman-1x-2x. Gineceo Liberty.jpg (2 MiB) Visto 6512 volte
Non è bellissima?! La penna, dico...
E in Italia? Dobbiamo attendere il 1908: la situazione da idillica si fa drammatica:
06. 1908-11. Waterman vittoriosa.jpg
06. 1908-11. Waterman vittoriosa.jpg (622.46 KiB) Visto 6512 volte
qui, lei è la prima sulla destra: non è fortissima?!
Mmm.. La somiglianza c'è ma.... entrambi i disegni sono molto imprecisi.

Attendiamo il 1911, e finalmente abbiamo una sospetta che corrisponde (eccettuati alcuni dettagli di minor conto) al nostro identikit.
Grazie alla preziosissima brochure di Armando Dabbene :wave:
07. 191x-Waterman-Brochure 1.jpg
07. 191x-Waterman-Brochure 1.jpg (850.69 KiB) Visto 6512 volte
possiamo finalmente dire che la penna in presentazione è una:
WATERMAN's IDEAL FOUNTAIN PEN,
TIPO SEMPLICE (con caricamento a contagocce),
in ebanite nera LAVORATA (fusto e cappuccio non lisci ma "cesellati" a macchina),
N. 14, ossia con cappuccio "ad incastro" e con penna (=pennino) #4 (in oro 14 carati),
GM, cioè (anche se mi sfugge la traduzione: GM=Gold Bands) "con 2 anelli oro" "cesellati".
Produzione U.S.A. tra il 1903 e il 1913.
08. W14. open bis.jpg
08. W14. open bis.jpg (837.78 KiB) Visto 6512 volte
Continua...
Ultima modifica di Musicus il mercoledì 24 giugno 2015, 1:40, modificato 6 volte in totale.
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WATERMAN #14 GM

Messaggio da Musicus »

La brochure mostra in via esemplificativa un modello "12", ma indica i prezzi di tutti i modelli fino al #20 (!) e ne descrive i possibili allestimenti (occhio al portafogli!)...
La maggiore differenza con il modello 12 della brochure risiede nell'iscrizione
"WATERMAN'S IDEAL FOUNTAIN PEN (con "IDEAL" inscritto in un globo)
PAT'D. MAY 23.1899 & AUG. 4.1903.U.S.A."
che nella mia penna è impressa sul cappuccio, anzichè sul fusto.
Minori differenze sono riscontrabili
- nelle date dei brevetti, che coincidono con quelle delle prime tre penne, ma non con la quarta, anch'essa comunque un modello GM;
- nel motivo della cesellatura, che definirei "shell pattern", motivo a conchiglie, cesellato in rilievo, che è chiaramente differente.
Questa decorazione a conchiglie si ritrova, però, sulla rivista "La Lettura" del Settembre del 1912 da me ritrovata:
09. W14. 1912 Settembre - La Lettura.jpg
09. W14. 1912 Settembre - La Lettura.jpg (1.68 MiB) Visto 6512 volte
Il fatto storico cui si allude è la firma della Pace fra Italia ed Impero Ottomano, al quale l'Italia, con una guerra vittoriosa, aveva strappato la Libia e le isole del Dodecaneso.
10. W14. shell pattern design.jpg
10. W14. shell pattern design.jpg (510.39 KiB) Visto 6512 volte
Di pura ispirazione "Liberty", le sinuose forme naturali delle conchiglie sviluppano un motivo in lamina d'oro di grande effetto, giocando sui forti contrasti fra luci ed ombre:
11. W14. shell pattern gold band.jpg
11. W14. shell pattern gold band.jpg (243.78 KiB) Visto 6512 volte
Il cappuccio
Il cappuccio è il cosiddetto "cone cap" ad incastro: nei primi modelli Waterman esso è individuato dal numero "1" nelle decine.
Quindi, la mia Waterman 14 ha il cappuccio "cone" e il pennino di grandezza "4".
Osservo soltanto che, a rigore, di propriamente "conico" in questo cappuccio ci sarebbe soltanto il labbro (a tronco di cono, superficie liscia) che va ad incastrarsi sul fusto: l'incastro è efficace e ancora a perfetta tenuta.
Sopra il labbro c'è un sottile solco circolare, una sorta di anellino inciso, che segna l'inizio di una perfetta forma cilindrica, terminante alla sommità con una calottina dolcemente stondata. La parte cilindrica è cesellata a macchina con un disegno "ad onde" (o festoni), che alternano superfici lisce a superfici incise da righine verticali.
Sul cappuccio è presente, come abbiamo visto precedentemente, l'iscrizione principale della penna:
12. W14. cap inscription.jpg
12. W14. cap inscription.jpg (258.68 KiB) Visto 6512 volte
Nella parte superiore del tappo è presente un singolo foro di aerazione. Questo foro, leggiamo nelle istruzioni dell'epoca, usciva dalla Fabbrica tappato con cera rossa: se la penna doveva essere impiegata esclusivamente "da scrivania", allora era consigliabile lasciare il foro tappato, per evitare l'essiccazione dell'inchiostro; in caso si fosse scelto, diversamente, di portare la penna in tasca (pocket), allora era buona norma rimuovere la cera e liberare il foro: in caso contrario, il calore corporeo avrebbe potuto causare perdite indesiderate nel cappuccio stesso.
E veniamo alla clip, o fermaglio o, ancora, "gancio di sicurezza" come riportato sul retro della brochure di Armando:
13. 191x-Waterman-Brochure 2.jpg
13. 191x-Waterman-Brochure 2.jpg (957.98 KiB) Visto 6512 volte
Quella presente sulla mia penna è del tipo "placcato oro" e reca l'iscrizione non di Waterman, bensì del Concessionario per l'Italia:
L.&C. HARDTMUTH
(che ne rivendica il brevetto)
DEPOSE
14. W14. clip inscription Hardtmuth.jpg
14. W14. clip inscription Hardtmuth.jpg (171.48 KiB) Visto 6512 volte
Credo che il fermaglio Hardtmuth originale sia abbastanza raro: proprio poichè poteva con (relativa) facilità essere spostato da una penna all'altra, molti di essi saranno andati perduti o rotti...
Il mio è talmente incastrato e "tonico" che regge tranquillamente la penna nel taschino con un saldo ancoraggio.
Il disegno di questo gancio di sicurezza è, a mio avviso, molto più elegante del clip-cap brevettato da Waterman, e conferisce alla penna una raffinatezza di gran lunga superiore...

Attraverso il fermaglio del Concessionario possiamo risalire ad una datazione precisa di questo penna, appartenente ad un modello che è stato un "cavallo di battaglia" di Waterman per circa due decenni.
Se il limite "inferiore" per la datazione della penna è il 1903, anno dell'ultimo brevetto riportato, tuttavia non abbiamo pubblicità anteriori al 1905 in Italia: la prima è un mio ritrovamento del Febbraio 1905, dove compaiono per la prima volta Waterman e la Ditta L.&C. Hardtmuth, uno dei principali produttori mondiali di matite, leader di mercato con la celebre Koh-I-Noor, che disponeva di fabbriche, depositi e canali di distribuzione in molti Paesi nel mondo.
Il limite superiore della datazione è il 1914, anno in cui come titolare del Deposito Generale per l'Italia, e sola Concessionaria per la vendita all'ingrosso di Waterman, alla Ditta Hardtmuth subentrò il Cav. Drisaldi.
Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale era stato posto in essere da parte di tutti i belligeranti un comprensibile sbarramento verso le attività commerciali gestite dal nemico militare: ad esempio, in Inghilterra venne promulgato il "Trading with the Enemy Act" del Parlamento inglese, che boicottava le attività degli Imperi Centrali (austro-tedeschi) sul suolo britannico. La De La Rue (produttrice delle stilografiche Onoto) aveva denunciato che la Hardtmuth era a capitale tedesco: il risultalto fu che la Hardtmuth perse la rappresentanza come concessionaria della Waterman nell'Impero Britannico.
Che in Italia sia avvenuto qualcosa di simile, non potrei dirlo con certezza: sta di fatto che il Cav. Drisaldi prese il posto della L.&C. Hardtmuth come concessionario Waterman dalla seconda metà del 1914.

Il fusto
15. W14. open.jpg
15. W14. open.jpg (862.13 KiB) Visto 6512 volte
Il fusto è diviso dalle due bande cesellate in tre sezioni:
- dal basso troviamo il fondello, a tronco di cono, liscio, terminante in un fondo dolcemente stondato, sul quale è impresso il numero del modello:
14;
16. W14. cap top and model number.jpg
16. W14. cap top and model number.jpg (338.93 KiB) Visto 6512 volte
- tra le due bande è racchiuso un cilindro perfetto, decorato con cesellatura meccanica (come il cappuccio), lungo 3,5 cm.;
- il fusto, nuovamente liscio, si rastrema infine a tronco di cono per la stessa lunghezza del cilindro (3,5 cm).
La sezione, avvitata, è parte integrante di questo disegno (mirabile).

Continua...
Ultima modifica di Musicus il mercoledì 24 giugno 2015, 1:37, modificato 6 volte in totale.
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WATERMAN #14 GM

Messaggio da Musicus »

Il sistema di caricamento
E' il sistema di caricamento più semplice di tutti perchè... non c'è nessun sistema! :mrgreen:
17. W14. eye dropper filler.jpg
17. W14. eye dropper filler.jpg (561.69 KiB) Visto 6512 volte
Nel caricamento "a contagocce" ("eye dropper") l'intero fusto funge da serbatoio: svitato il gruppo scrittura, il fusto viene tenuto in verticale e riempito d'inchiostro con una pipetta. La capacità è, ovviamente, enorme e sconosciuta agli altri sistemi: pur nella sottigliezza straordinariamente flessuosa (così tipica dell'eleganza più raffinata dell'Art Nouveau) il fusto della mia Waterman 14 è in grado di incamerare l'equivalente di 4 cartucce standard Pelikan odierne... 8-)
La sezione si avvita al fusto compiendo 8 giri e 1/2 sulla generosa filettatura: questo è un punto debole della penna, perchè dopo più di cent'anni potrebbero verificarsi dei trafilamenti di inchiostro proprio dalla filettatura. Ma già le istruzioni dell'epoca raccomandavano di pulire con attenzione le zone di avvitamento dai residui di inchiostro, come precauzione.
18. Waterman-InstroBooklet-p03.jpg
18. Waterman-InstroBooklet-p03.jpg (94.9 KiB) Visto 6512 volte
Il gruppo scrittura
Pennino ed alimentatore sono inseriti a frizione nella sezione conica e liscia.
L'alimentatore è il mitico "spoon feeder" (che per l'eccellente progettazione fece la fortuna di Waterman): su di esso è orgogliosamente impressa la data del brevetto:
PAT'D MAY 23 (1899)
19. W14. spoon feeder.jpg
19. W14. spoon feeder.jpg (368.62 KiB) Visto 6512 volte
Il pennino è uno strabiliante "rebbi lunghi": la punta è un EF di una precisione, si può dire?, maniacale!
20. W14. nib.jpg
20. W14. nib.jpg (621.62 KiB) Visto 6512 volte
La flessibilità è... "Liberty", quindi, una "flessuosità"...
Ma lo dico solo per essere "politically correct": molto più sinceramente dovrei definirla "li-bi-di-no-sa"...
21. W14. writing sample.jpg
21. W14. writing sample.jpg (459.1 KiB) Visto 6512 volte
Che dire ancora?
Adesso che l'ho trovata, non la lascio più!
22. W14. posted bis.jpg
22. W14. posted bis.jpg (1.44 MiB) Visto 6512 volte
Conclusione
In questa recensione ho voluto mostrare quello che di solito non mostro: la ricerca delle fonti.
Nel magnifico Archivio creato da Simone Piccardi :thumbup: si può fare uno splendido viaggio nella Storia della Stilografica: attraverso le Pubblicità e le Istruzioni si può partecipare dei desideri, delle ambizioni, dei sogni e delle illusioni di chi le stilografiche le ha costruite e di chi, come noi, le ha amate...
Fate un giro sul Wiki: ne vedrete delle belle!!

Grazie per l'attenzione!

Giorgio
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WATERMAN #14 GM

Messaggio da unchimico »

Ci risiamo: un altro straordinario lavoro! Ferrea documentazione, bellissima penna, preziosa leggerezza, consumata padronanza tecnica. :clap: Ancora una volta grazie. E, appena puoi, ... bis! ;)
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piccardi
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WATERMAN #14 GM

Messaggio da piccardi »

Fantastica penna (quel pennino mi fa aumentare la salivazione solo al guardarlo), fantastica ricerca, e fantastica recensione.

Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
viewtopic.php?f=19&t=1758
Eroica

WATERMAN #14 GM

Messaggio da Eroica »

Sei formidabile! E le tue penne lo sono ancor di più!

Ma come fate a trovarle? Sempre tornato dalla pesca a mani vuote ...
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maxpop 55
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WATERMAN #14 GM

Messaggio da maxpop 55 »

Penna straordinaria e bellissima, pezzo di storia della stilo. :thumbup: :clap: :clap:
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Messaggio da Musicus »

unchimico ha scritto:Ci risiamo: un altro straordinario lavoro! Ferrea documentazione, bellissima penna, preziosa leggerezza, consumata padronanza tecnica. :clap: Ancora una volta grazie. E, appena puoi, ... bis!
Grazie a te, unchimico, sempre gentilissimo!!
Per il bis... prima mi devo riprendere

piccardi ha scritto:Fantastica penna (quel pennino mi fa aumentare la salivazione solo al guardarlo), fantastica ricerca, e fantastica recensione.

Simone
Grazie Simone!!!
Come vedi dal mio profilo, questa Sìlfide fascinosa ha sostituito la Pelikan100...
Pensavo di essere immune alle americane: aaaarghhhh, un altro fronte di combattimento!!!

Eroica ha scritto:Sei formidabile! E le tue penne lo sono ancor di più!

Ma come fate a trovarle? Sempre tornato dalla pesca a mani vuote ...
Grazie per i complimenti, certamente graditi!!
Ma nei mercatini delle grandi città, c'è sempre qualcosa: prova ad alzarti prima!! :lol:
Buona pesca per il futuro! ;)

maxpop 55 ha scritto:Penna straordinaria e bellissima, pezzo di storia della stilo.
Grazie per l'apprezzamento, Max!!
Ti confermo che è un piacere caricarla, impugnarla e scrivere, scrivere...
Cose d'una volta... Veri capolavori!! ;)

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WATERMAN #14 GM

Messaggio da maxpop 55 »

Musicus ha scritto: ...........
Cose d'una volta... Veri capolavori!! ;)

Giorgio
Non posso che essere d'accordo con te. :clap:
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Messaggio da Musicus »

Alla sin troppo corposa trattazione mi permetto (pervicacemente :twisted: ) di aggiungere una postilla, spero interessante, relativa ai cinque sensi:
- la vista: ho potuto condividere con voi le foto, e quindi la penna è oramai "sotto gli occhi di tutti"...
- il tatto: il sottile contrasto fra l'impugnatura liscia e le parti in ebanite cesellata risulta piacevolissimo...
- l'odorato: all'olfatto, contrariamente ad altre penne in ebanite in mio possesso, non si percepisce il caratteristico pungente odore di "copertone bruciacchiato in frenata"... Questa penna emana, piuttosto, un vago sentore dolciastro, come di caramello... :shock:
- il gusto: beh....ancora non sono arrivato a questo stadio della malattia... :lol:
- l'udito: come musicista, dopo aver utilizzato il fusto cavo come un rudimentale flauto (cosa impossibile col cappuccio forato), dirò che la "penna fischiata" emette un intonatissimo (ed obbedientissimo) "SI" !! :mrgreen:

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Messaggio da maxpop 55 »

:clap: :clap: :clap: Non posso far altro che applaudirti, solo per il gusto lascerei perdere ;)
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Messaggio da Musicus »

Trovandomi a Milano per qualche giorno, questa mattina sono passato a salutare Brunori, nello storico negozio di Via Torino.
Chiacchierando del più e del meno, con l'affabilità e la gentilezza che lo contraddistinguono Brunori mi ha mostrato il suo esemplare della brochure Waterman/L.&C. Hardtmuth che è servita per il riconoscimento della mia Waterman #14 GM.
La brochure, di piccolo formato, con colori brillanti, utilizza una vernice dorata per tutte le parti in oro delle penne mostrate, ed anche per le cornicette: una vera chicca!!!
Ma l'autentica sorpresa è stato il calamaio da viaggio illustrato proprio a fianco del "gancio di sicurezza" Hardtmuth.
23. 191x-Waterman-Brochure-Blue-p01.jpg
23. 191x-Waterman-Brochure-Blue-p01.jpg (363.01 KiB) Visto 6395 volte
Il contenitore è in legno leggerissimo, direi balsa, di colore giallo l'esemplare di Brunori: al suo interno, come si vede dal disegno, veniva riposto il calamaio vero e proprio, in vetro, con cappuccio a contagocce (contagocc"i"e per la Hardtmuth :? ).
La pompetta del contagocce assorbiva gli urti superiori all'interno della cupolina, opportunamente scavata, mentre il calamaio di vetro poggiava su una molla, alta un paio di centimetri, che provvedeva a mantenere come "sospeso" il flacone all'interno di questa sportivissima "matrioska" stilografica... 8-)
Grazie Brunori! :wave:

Giorgio
Eroica

WATERMAN #14 GM

Messaggio da Eroica »

Musicus ha scritto: Grazie per i complimenti, certamente graditi!! :thumbup:
Ma nei mercatini delle grandi città, c'è sempre qualcosa: prova ad alzarti prima!! :lol:
Buona pesca per il futuro! ;)

Giorgio
Amico mio quel che manca non é la sveglia ma la grande città e la tradizione, che qui in Salento manca
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WATERMAN #14 GM

Messaggio da Musicus »

piccardi ha scritto: mercoledì 24 giugno 2015, 1:25 Fantastica penna (quel pennino mi fa aumentare la salivazione solo al guardarlo), fantastica ricerca, e fantastica recensione.

Simone
Non è senza un pizzico di imbarazzo :D che rileggo questa mia acerba recensione di oltre 8 anni fa… Era rimasta fuori dalla sezione “Musicus” nella Retrospettiva, ma oggi è arrivato il momento di aggiornarla perché ho finalmente trovato la corretta scatolina (databile 1906/1914) in cui custodire la penna, la mia fidatissima <Waterman #14 G.M.> (dove G.M. sta per Gold Mounted, cioè con sovrapposizioni/laminature in oro... ;)).
1. The box closed.jpg

2. The box opened with pen on Ads.jpg

3. WATERMAN'S ITALIAN BLUE BOX by L&C HARDTMUTH.jpg

Le istruzioni in italiano presenti all’interno
4. Istro.jpg
sono già state conferite alcuni anni fa al nostro formidabile Wiki, e posso quindi evitare almeno per questa volta di passarle allo scanner :mrgreen: :
https://www.fountainpen.it/File:Waterma ... ni-Ext.jpg

La scatolina del tipo tradizionale blu (THE BLUE BOX) conteneva le stilografiche non rivestite in alcun modo, ovvero, negli U.S.A., quelle vendute a meno di $3,50, oppure quelle per le quali l’acquirente non aveva voluto accollarsi il sovrapprezzo per la confezione regalo (presentation box) che era gratis solo per le penne in oro massiccio. Solo dallo scorso anno (2023) è stato reso disponibile sul sito dei Pen Collectors of America il bellissimo Catalogo generale Waterman’s (rilegato!) del 1908, a colori:
https://drive.google.com/file/d/1PDep-y ... drive_link
La mia penna è presentata a pag.27,
5. Waterman Catalog 1908 - pag.27 (PCA).jpg
e si può vedere che era proposta a $5,00.

In Italia la stilografica Waterman's erano vendute fin dai primissimi anni del Novecento dal Rappresentante Europeo e dunque anche italiano, l’austroungarico L&C Hardtmuth (https://www.fountainpen.it/Hardtmuth/it), poi revocato all’inizio della Prima Guerra Mondiale, di cui si è parlato per esempio qui
https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?t=27188.
La scatolina reca impresso l’indirizzo di New York <173 Broadway> che verrà cambiato in <191 Broadway> durante la Guerra (alla fine di marzo del 1917), e quello di Milano <Via Bossi, 4>, che dopo il 1914 verrà occupato dal cav. Drisaldi.

Di primi modelli Waterman in Europa più recentemente avevamo discusso qui
https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?t=30068
6. Ad 1.jpg
ed anche qui
https://forum.fountainpen.it/viewtopic. ... 97#p354797
7. Ad 2.jpg

La penna è sempre carica ormai da 8 anni (!): basta un velo di grasso siliconico e la tenuta della sezione è perfettamente assicurata. D’altronde, il pennino Waterman’s New York #4 “rebbi lunghi” (long) ha caratteristiche tanto di <posting> che di <superflex>: perché avrei dovuto privarmi di un “doppio piacere” così grande?!? :angel:
8. Writing sample.jpg

:wave:

Giorgio
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fabbale09
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WATERMAN #14 GM

Messaggio da fabbale09 »

Ciao Giorgio

pennino #4 da sturbo, con corretto foro di aerazione.

Per arricchire questa analisi, ti allego foto di una 14 versione night & day, con clip LC come da te menzionata.
Allegati
tempImageon5EPl.gif
tempImageEjXUbL.gif
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