MONTBLANC SAFETY #0 - Liberty overlay - 1925

Foto e recensioni di Giorgio Fasciolo
lucre
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Messaggio da lucre »

Ciao Giorgio,
in attesa del verdetto di Max, che attendo , anticipo che quando mi posi la tua stessa domanda in relazione ad una mia n 1 kurz che monta un pennino 1 con le stesse caratteristiche del tuo, mi sembrò di capire che sicuramente i pennini Simplo fossero precedenti ( nei primi mi pare che il numero sia contenuto in un triangolo) mentre i pennini 14 carat con il numero nel cerchio ed il profilo della stella siano stati utilizzati dall'inizio del 1920 a verso la fine del venti, come anche quelli con la scritta Montblanc ed il numero del pennino, che inoltre dovrebbero avere lo sfiatatoio tondo e non il cuoricino.
Restiamo comunque in attesa di sentire Max.
Luigi
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maxpen2012
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Messaggio da maxpen2012 »

Sulle due fotine (credo di Tom) delle due laminate coi fiorellini posso dire solo che la datazione, sempre
approssimativa per forza di cose, è senza dubbio quella...Del resto se lo dice Tom non si discute...
Per quanto riguarda l'attribuzione della laminatura devo dire che secondo me sono ambedue
di fattura tedesca, e non italiana....
La Montblanc infatti di regola non permetteva ai rivestitori stranieri di usare la "stella" che era riservata
alle produzioni tedesche ( quasi sempre dal distretto orafo di Pforzheim ).
Ho trovato pochissime eccezioni A questa regola, certo dovute al fatto che si trattava di rivestimenti
italiani sì, ma destinati al mercato nazionale teutonico...
La "0" di Giorgio invece è fatta in Italia, certo a Milano, a causa della sua vicinanza geografica,
per il valore dei suoi artigiani e soprattutto per i minori costi rispetto alla produzione in Germania
(eravamo un po' i cinesi del tempo, anche se più bravi...)
Non a caso molte ditte tedesche avevano trasferito la loro attività proprio a Milano, ad esempio
l'antica ditta Fend che vi creò la filiale Fendograph, o la Koska dei due imprenditori
Köhler e Schafer...
Quindi non c'erano solo i Cavaliere a rivestire le penne, e pertanto non è facile dire quale sia stato
il laboratorio che ha prodotto la "0"...
Non mi farei tanto condizionare dai fiorellini, si trattava di motivi ornamentali ricorrenti, e non
solo sulle penne... Esistevano da noi una miriade di fabbricanti di semilavorati (fascette, testine, clip etc...)
che i rivestitori assemblavano a piacere sulle penne, a seconda degli effetti più o meno "ricchi"
che volevano ottenere, anche in vista del prezzo finale...
Per quanto riguarda i pennini MB vi metto una foto fatta al volo, sbilenca ma spero leggibile,
dello specchietto pubblicato dal Rösler sul suo libro...
Non so se la procedura sia del tutto corretta, se mai il Piccardi lo cancellerà, magari con calma
(chi lo desiderasse così può copiarsela "per uso personale" come si dice delle droghe :mrgreen: ;) )
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Messaggio da maxpop 55 »

Grazie Max, una guida sui pennini MB estremamente utile. :thumbup:
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Messaggio da piccardi »

maxpen2012 ha scritto: Non so se la procedura sia del tutto corretta, se mai il Piccardi lo cancellerà, magari con calma
(chi lo desiderasse così può copiarsela "per uso personale" come si dice delle droghe :mrgreen: ;) )
No, nessuna cancellazione, è la citazione di un pezzo di una pagina di un libro, che per ora è ancora legale (magari un giorno riusciranno a pretendere soldi anche per questo, ma ancora non ci sono arrivati).

Per cui casomai, visto che il libro è sostanzialmente introvabile, possiamo solo ringraziarti per averci fornito la citazione!!

Simone
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Messaggio da Musicus »

maxpen2012 ha scritto:...La Montblanc infatti di regola non permetteva ai rivestitori stranieri di usare la "stella" che era riservata
alle produzioni tedesche ( quasi sempre dal distretto orafo di Pforzheim ).
Ho trovato pochissime eccezioni A questa regola, certo dovute al fatto che si trattava di rivestimenti
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La "0" di Giorgio invece è fatta in Italia, certo a Milano, a causa della sua vicinanza geografica,
per il valore dei suoi artigiani e soprattutto per i minori costi rispetto alla produzione in Germania
(eravamo un po' i cinesi del tempo, anche se più bravi...). Non a caso molte ditte tedesche avevano trasferito la loro attività proprio a Milano, ad esempio l'antica ditta Fend che vi creò la filiale Fendograph, o la Koska dei due imprenditori Köhler e Schafer...
Quindi non c'erano solo i Cavaliere a rivestire le penne, e pertanto non è facile dire quale sia stato
il laboratorio che ha prodotto la "0"... Non mi farei tanto condizionare dai fiorellini, si trattava di motivi ornamentali ricorrenti, e non
solo sulle penne... Esistevano da noi una miriade di fabbricanti di semilavorati (fascette, testine, clip etc...)
che i rivestitori assemblavano a piacere sulle penne, a seconda degli effetti più o meno "ricchi" che volevano ottenere, anche in vista del prezzo finale...

Per quanto riguarda i pennini MB vi metto una foto fatta al volo, sbilenca ma spero leggibile,
dello specchietto pubblicato dal Rösler sul suo libro...
Lectio magistralis, carissimo Max, della quale come sempre ti sono (siamo) davvero grato(i)!!! :clap: :clap:
Molti dettagli un poco oscuri, ora tornano perfettamente...
Meno male che Simone ci conferma che non verrai arrestato per "spaccio"!! :D
Un grandissimo grazie!! :wave:

Giorgio
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Messaggio da lucre »

Grazie Max, leggerTi è sempre un piacere
Luigi
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Messaggio da Sumit »

se posso...
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