Inglesismi orrendi

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Maruska
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Inglesismi orrendi

Messaggio da Maruska »

mi rendo conto che a volte uso anch'io degli orrendi inglesismi o francesismi, che ormai appartengono alla quotidianità di ognuno di noi.
Se qualcuno ha voglia può usare questo vocabolario per tradurre in italiano quello che verrebbe da dire in inglese o in "inglesismo"

http://www.achyra.org/forestierismi/list.php
Maruska
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grafomane
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Messaggio da grafomane »

Beh, gli stranierismi sono di tanti tipi, la faccenda è complicata. Alcuni entrano poi nel lessico comune e nemmeno li percepiamo più come tali. Di solito succede per motivi di forza bruta, cioè quando il numero dei parlanti che li usano è talmente alto che ai puristi non resta che alzare bandiera bianca. Persino l'Accademia della Crusca è arrivata alla conclusione che la lessicografia deve essere descrittiva e non prescrittiva, perchè altrimenti non sarebbe più scientifica e poi (aggiungo io) sarebbe come combattere contro i mulini a vento. Per esempio "scannerizzare" o, peggio ancora, "scannare" forse li potremmo anche sostituire con "scandire" o "scansionare" o "acquisire". In teoria potremmo, ma in pratica la vedo dura... A volte invece succede che la possibile traduzione non coincida esattamente col termine straniero. Per esempio "editare" si potrebbe a volte sostituire con "modificare", ma i due termini non sono esattamente la stessa: se dico "modificare un testo" suggerisco l'idea di volerne cambiare anche in parte il significato, mentre "editare" significa lavorare sostanzialmente sulla forma. Il denotatum è lo stesso ma cambia il connotatum, si sarebbe detto qualche anno fa, e quindi i due termini non sono perfettamente equivalenti. Potremmo usare i banalissimi "rivedere" o "correggere", ma il primo, a differenza di 'editare' offre la possibilità che il testo 'riveduto' non venga affatto modificato, se non si trovano pecche, mentre il secondo implica soltanto la ricerca di errori e non il miglioramento della forma. In questi casi lo stranierismo porta ricchezza al lessico e forse è perfino utile, anche se magari all'inizio suona male.
Poi ci sono gli stranierismi che descrivono un oggetto importato dall'estero e tradurli a tutti i costi (come volle fare il fascismo) non sempre funziona, funziona solo (secondo me) se si trova una parola suggestiva ed incisiva quanto quella straniera. Il football è diventato con successo "calcio" e anche "pallacanestro" si lascia ascoltare, mentre "golf" non ha trovato una parola altrettanto breve ed incisiva, ed ha vinto, generando perfino il "golfino". Tradurre "dacia" o "cottage" con "baita" fa ridere: non sono la stessa cosa, e "casa di campagna" è lungo e scomodo e poi potrebbe anche essere una casa di 800 metri quadrati, cosa che una dacia non sarà mai. E' noto che il fascismo volle estirpare "bar" provando a sostituirlo con "mescita" o col ridicolo "ber", ma la parola straniera, breve e incisiva, ebbe la meglio anche sul Duce.
A volte poi l'uso di uno stranierismo viene preferito perché qualifica il parlante come appartenente ad una certa cerchia di persone, che si suppone più prestigiosa degli altri comuni mortali. In questo caso lo trovo particolarmente antipatico, devo dire. Evidentemente si pensa che quelli che vanno ad un barbecue siano persone di tutt'altro genere, rispetto a chi va ad una volgare grigliata. Faccenda abbastanza disgustosa, IMHO.
E comunque, quando lo stranierismo suona male ed ha un suo perfetto sostituto in un termine italiano, possibilmente non composto né troppo astruso, insistere ad usarlo è proprio da imbecilli.

Segnalo la bella traduzione di Michele Serra, che traduce "iphone" con "egofono": geniale!

E, per restare in quel che ci riguarda più da vicino, ricordo che "shellac" è la gommalacca, si può anche nominarla in italiano, visto che a Cremona la usano da qualche secolo per la verniciatura degli strumenti ad arco...
Ultima modifica di grafomane il sabato 29 luglio 2017, 16:06, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Miata »

grafomane ha scritto:Beh, gli stranierismi sono di tanti tipi, la faccenda è complicata. Alcuni entrano poi nel lessico comune e nemmeno li percepiamo più come tali. .....
...
Splendido intervento! Simpatico, ma informativo e oggettivo. Fai per caso lo scrittore o il giornalista? :clap:
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grafomane
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Messaggio da grafomane »

Grazie per i complimenti, ma in realtà mi occupo di musica. Però ogni tanto mi scappa di scrivere... che cce vuoi fa', so' grafomane...
Maruska
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Messaggio da Maruska »

grafomane ha scritto:Beh, gli stranierismi sono di tanti tipi, la faccenda è complicata. Alcuni entrano poi nel lessico comune e nemmeno li percepiamo più come tali. Di solito succede per motivi di forza bruta, cioè quando il numero dei parlanti che li usano è talmente alto che ai puristi non resta che alzare bandiera bianca. Persino l'Accademia della Crusca è arrivata alla conclusione che la lessicografia deve essere descrittiva e non prescrittiva, perchè altrimenti non sarebbe più scientifica e poi (aggiungo io) sarebbe come combattere contro i mulini a vento. Per esempio "scannerizzare" o, peggio ancora, "scannare" forse li potremmo anche sostituire con "scandire" o "scansionare" o "acquisire". In teoria potremmo, ma in pratica la vedo dura... A volte invece succede che la possibile traduzione non coincida esattamente col termine straniero. Per esempio "editare" si potrebbe a volte sostituire con "modificare", ma i due termini non sono esattamente la stessa: se dico "modificare un testo" suggerisco l'idea di volerne cambiare anche in parte il significato, mentre "editare" significa lavorare sostanzialmente sulla forma. Il denotatum è lo stesso ma cambia il connotatum, si sarebbe detto qualche anno fa, e quindi i due termini non sono perfettamente equivalenti. Potremmo usare i banalissimi "rivedere" o "correggere", ma il primo, a differenza di 'editare' offre la possibilità che il testo 'riveduto' non venga affatto modificato, se non si trovano pecche, mentre il secondo implica soltanto la ricerca di errori e non il miglioramento della forma. In questi casi lo stranierismo porta ricchezza al lessico e forse è perfino utile, anche se magari all'inizio suona male.
Poi ci sono gli stranierismi che descrivono un oggetto importato dall'estero e tradurli a tutti i costi (come volle fare il fascismo) non sempre funziona, funziona solo (secondo me) se si trova una parola suggestiva ed incisiva quanto quella straniera. Il football è diventato con successo "calcio" e anche "pallacanestro" si lascia ascoltare, mentre "golf" non ha trovato una parola altrettanto breve ed incisiva, ed ha vinto, generando perfino il "golfino". Tradurre "dacia" o "cottage" con "baita" fa ridere: non sono la stessa cosa, e "casa di campagna" è lungo e scomodo e poi potrebbe anche essere una casa di 800 metri quadrati, cosa che un'isba non sarà mai. E' noto che il fascismo volle estirpare "bar" provando a sostituirlo con "mescita" o col ridicolo "ber", ma la parola straniera, breve e incisiva, ebbe la meglio anche sul Duce.
A volte poi l'uso di uno stranierismo viene preferito perché qualifica il parlante come appartenente ad una certa cerchia di persone, che si suppone più prestigiosa degli altri comuni mortali. In questo caso lo trovo particolarmente antipatico, devo dire. Evidentemente si pensa che quelli che vanno ad un barbecue siano persone di tutt'altro genere, rispetto a chi va ad una volgare grigliata. Faccenda abbastanza disgustosa, IMHO.
E comunque, quando lo stranierismo suona male ed ha un suo perfetto sostituto in una termine italiano, possibilmente non composto né troppo astruso, insistere ad usarlo è proprio da imbecilli.

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E, per restare in quel che ci riguarda più da vicino, ricordo che "shellac" è la gommalacca, si può anche nominarla in italiano, visto che a Cremona la usano da qualche secolo per la verniciatura degli strumenti ad arco...
Davvero un bellissimo intervento :thumbup:
Maruska
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Musicus
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Messaggio da Musicus »

Bel pistolotto [2. Nel linguaggio teatrale, il pezzo declamatorio che provoca l’applauso a scena aperta.], grafomane! :thumbup:
grafomane ha scritto: A volte poi l'uso di uno stranierismo viene preferito perché qualifica il parlante come appartenente ad una certa cerchia di persone, che si suppone più prestigiosa degli altri comuni mortali. In questo caso lo trovo particolarmente antipatico, devo dire. Evidentemente si pensa che quelli che vanno ad un barbecue siano persone di tutt'altro genere, rispetto a chi va ad una volgare grigliata. Faccenda abbastanza disgustosa, IMHO..
Ma com'è che trovi disgustoso l'impiego di "barbecue" (a proposito, barbecue è vocabolo inglese americano, in uso dal 1931, mentre "grigliata" è come "scannato" perchè venne a noi dal francese “griller”...) e non ti fa lo stesso effetto IMHO?!
E come Diamine (siamo pur sempre in un sito di stilografiche ed inchiostri!) fai a leggerlo/pronunciarlo?!
"Ai-em-eic-ou" oppure "in my humble opinion"?! In questo caso perchè non semplicemente "per me"?!? :lol:
Ti dà forse più prestigio?! :mrgreen:
Boh.... ;)

:wave:

Giorgio
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Messaggio da grafomane »

Beh, "IMHO" non è né italiano né inglese né francese, fa ormai parte di una specie di lingua franca che potremmo definire "computerese" o "internettese"... potremmo, salvo il fatto che entrambi i termni fanno un po' pena, quindi aspettiamo di trovare una parola migliore. Scrivere "IMHO" in un forum è un po' come quando sali su un'imbarcazione e allora se vuoi indicare una corda non la puoi più chiamare "corda" ma sarà una cima, o una scotta o chissà che altro, e destra e sinistra diventano tribordo e babordo. In realtà si potrebbe dire "secondo me", ma anche in questo caso la traduzione è imperfetta: "IMHO" è anglosassone e intanto contiene la "H" di "humble", che già non è poco, e pertanto sottintende che riguardo a una certa cosa potrei anche sbagliarmi e che comunque non penso sia il caso di starne troppo a discuterne, mentre "secondo me" è in italiano, si situa all'interno della cultura italiana e pertanto sottintende invece che riguardo a una certa osservazione, benché accessoria e magari pure irrilevante, sarebbe assai appassionante stare a discutere, magari litigando e insultandosi, per giorni interi :lol: :lol: :lol: .
Perchè invece non mi piace "scannato"? Perché è orrendo, evoca immagini di gole tagliate e sangue che sgorga a fiotti! Se fosse possibile evitarlo sarebbe bello, credo...
Quanto a "barbecue" e "grigliata" valgono le due considerazioni che ho già fatto: "grigliata" ha una forma italiana (non diciamo "grillade") ed è in uso da talmente tanto che non la percepiamo più come uno stranierismo (infatti non ci ho affatto pensato mentre scrivevo) ed inoltre non ha un sinonimo convincente, mentre "barbecue" è meno usato e di evidente origine straniera, anche nella forma.
Ma in ogni caso la scelta di un termine piuttosto che di un suo sinonimo dice sempre qualcosa del parlante, anche senza l'uso di stranierismi. Dire di "avere un impiego" è già un pochino diverso dal dire "avere un lavoro". Un lavoro ce l'ha un poveraccio che non può fare a meno di lavorare per campare, ma se invece "hai un impiego" lasci intendere (spesso in modo mendace) che sia non dico un passatempo ma insomma qualcosa non così fondamentale per la tua sopravvivenza. Chi va a un barbecue è ovvio che probabilmente ci incontrerà non dico dei VIP (e "VIP" come lo traduciamo? "Cogl***e altolocato" vi piace?) ma perlomeno non gente del popolo minuto, ovvìa, mentre ad una grigliata chi vuoi che ci vada? I soliti sfigati, ovviamente... eccetera eccetera...
Le parole sono pietre... e purtroppo non ci facciamo mai troppo caso finché non ce ne arriva qualcuna in testa... :lol: :lol:
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courthand
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Messaggio da courthand »

IMHO ... potrebbe andare AMMA?
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ciro
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Messaggio da ciro »

Allora, prima di tutto vi racconto questa nuova perla, poi vi do il mio nel modo più assoluto non richiesto parere sulla questione di "IMHO".

Il mio lavoro, se non ve l'ho già detto da qualche altra parte è quello di coordinare l'erogazione, dall'idea al prodotto finito, di servizi informatici.
Per fare ciò, nella mia azienda, ci sono diversi dipartimenti che si occupano di varie cose, come ad esempio il settore tecnico di rete il cui manager (o responsabile se vi piace di più, ma non rende il concetto completo) è un collega italiano di nome David(e).
Mentre in parecchie aziende qui a Londra, dove c'è notoriamente una gran quantità di lavoratori stranieri, c'è la regola formale del parlare inglese sul posto di lavoro anche fra colleghi di nazionalità diversa, nella nostra c'è la più totale libertà da questo punto di vista, totale significa che siamo anche liberi di farci prendere dalla morale e parlare inglese quando sono presenti nazionalità miste in un posto per non escluderli dal discorso.

Sto divagando.

Comunque con David ho a che fare per molte ore al giorno e spesso ci dividiamo la scrivania perché quasi tutti i servizi di cui mi occupo sono basati sulla internet.
Io commissiono un lavoro specifico, ne discutiamo insieme, lui coordina la squadra tecnica, io "segno come completo" il suo lavoro.

E qui il dramma.
Aveva finito un lavoro, io ero nel mio ufficio a scrivere una bozza per una specifica di un altro reparto, viene da me e "Cì, scusa ma lo vuoi COMPLISCIONARE PDE2087?!".
Cioè, segnalare come completo, to put in completion
.

Io boh...


Su "IMHO", è innanzitutto acronimo di in my honest opinion, poi si pronuncia aimho.
Allo stesso modo di ASAP, as soon as possible, appena possibile, che si pronuncia eisep.
Sono ormai vere e proprie parole a sé stanti nella vita inglese, molto usate.
Se sia o meno utilizzabile in italiano, ai posteri l'ardua sentenza, a noi invece la libertà di essere convinti che i posteri vanno in una certa direzione.

Fatto sta che io la prima volta dovetti ricercarmelo per capire cosa significava, come molti altri internettismi. Tuttavia l'essermelo dovuto ricercare mi ha aiutato poi a capire l'inglese parlato e scritto moderno che altrimenti sarebbe ancora nella media italiana.

Va bene secondo me la guerra alla contaminazione, però non ci vedo ancora nulla di male nel fare linguaggio tecnico, anzi, aiuta in modi che non immaginate.
Vi ricordo che molti di voi scrive qui tramite un computer, non tramite un calcolatore (o elaboratore che dir si voglia).
Ciro
(Io sono per le firme a colori, sapevatelo!)
“La vita è come una fresella, s'è troppo dura sponzala.”
- Nonna
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Messaggio da grafomane »

Sono molto d'accordo con Ciro. Poi c'è anche da dire che le lingue oltre che servire per comunicare sono una fonte di divertimento infinita. Ogni tanto, per puro cazzeggio, mi piace guardare le parti in lingua straniera dei foglietti di istruzioni allegati agli elettrodomestici. Sapete come ho trovato tradotto "mouse" in spagnolo? "El ratón de la computadora" ... andale andale arriba arriba arriba... Yeppaaaaa!!!!!!!! :lol: :lol: :lol:
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efreddi
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Messaggio da efreddi »

Io nello scrivere parlare cerco di seguire la grammatica, uso i congiuntivi anche in casa, spiego il significato delle parole a mio figlio, e dato che dal prossimo anno iniziera' col latino ogni tanto gli spiffero all'orecchio anche l'origine delle parole. Credo che la lingua sia una cosa viva e che non si possa imbrigliare. Si creano nuovi contensti e la lingua immediatamente si adegua, comunicare e' nel nostro DNA, nella nostra evoluzione la capacita' di comunicazione e' stata fondamentale.
In tutto questa baraonda pero' credo anche che lo stile della comunicazione sia importante. Quindi mi adeguo specialmente per i termini tecnici che lentamente prendono nuove accezioni difficilmente traducibili, ma non rinuncio alla ricchezza della lingua. Per cui mi permetto di scrivere un ASAP nel mail al collega perche' il contesto e' adatto, ma mai direi a mio figlio che lo devo briffare (dare istruzioni/consigli, dall'inglese briefing...)
Apprezzo molto che in questo forum sia dia importanza alla lingua italiana ed al suo uso corretto.
Elia
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Messaggio da zoniale »

grafomane ha scritto:"El ratón de la computadora" ... andale andale arriba arriba arriba... Yeppaaaaa!!!!!!!! :lol: :lol: :lol:
Mi tocca darti un dispiacere.
Tra le lingue che conosco e che frequento solo noi italiani chiamiamo quel coso là con il nome inglese, senza tradurlo. Ad esempio in tedesco si chiama "Maus" ed in francese "souris".
E ora clicco il tasto sinistro del topo su "Invia"
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Messaggio da Giotto »

grafomane ha scritto: Segnalo la bella traduzione di Michele Serra, che traduce "iphone" con "egofono": geniale!
"Egofono" è proprio bello :lol:
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Messaggio da grafomane »

zoniale ha scritto:
grafomane ha scritto:"El ratón de la computadora" ... andale andale arriba arriba arriba... Yeppaaaaa!!!!!!!! :lol: :lol: :lol:
Mi tocca darti un dispiacere.
Tra le lingue che conosco e che frequento solo noi italiani chiamiamo quel coso là con il nome inglese, senza tradurlo. Ad esempio in tedesco si chiama "Maus" ed in francese "souris".
E ora clicco il tasto sinistro del topo su "Invia"
Ok, ma "Maus" e "Souris" sono termini abbastanza normali, non è che facciano molto ridere, invece "El ratón de la computadora" mi fa scompisciare, è troppo divertente, sembra di vedere Speedy Gonzales sul web, y su conexión (che mi immagino sia la più veloce del Mexico) ... :D
Ultima modifica di grafomane il mercoledì 2 agosto 2017, 15:49, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da daniomass »

Qualche settimana fa durante un esame orale con un professore in università mi sono fatto scappare la seguente frase:
"scusi prof. ho tiltato durante questo esercizio"

Mi hanno preso per il c***o lui e il suo assistente per almeno 10 minuti. :evil: :twisted:

LOL si può dire? stupidi inglesismi...
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