non capisco il perché....???

I problemi che incontriamo nel mondo delle Penne, oltre quelli generali. Parliamone.
Maruska
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Re: non capisco il perché....???

Messaggio da Maruska »

Inka ha scritto:Però a mio avviso non bisogna neppure arrivare all' assioma "penna costosa = penna che scrive male". Immagino che di penne costose e instancabili e perfette lavoratrici ne producano molte.
Nella mia minuscola esperienza la stilografica più costosa che ho è una Sailor che per fortuna scrive divinamente, ma il fatto che la No Nonsense pagata 9€ sia comunque un' ottima penna non mi sminuisce il valore della Sapporo, mi fa semplicemente godere di più della Sheafferina da battaglia :D
capisco quello che vuoi dire Inka, ma sono davvero molto delusa da molte delle mie penne più costose, davvero penso che non me valga la pena...
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Re: non capisco il perché....???

Messaggio da Monet63 »

Inka ha scritto:Però a mio avviso non bisogna neppure arrivare all' assioma "penna costosa = penna che scrive male". Immagino che di penne costose e instancabili e perfette lavoratrici ne producano molte.
Certamente. Va da sé che, a meno di volermi coccolare con un regalo (nel qual caso faccio una ricerca accurata sul forum, cosa che accade circa una volta l'anno), dato che a me il "vestito" interessa fino ad un certo punto, a parità di scrittura scelgo ciò che costa meno. Invece presto un'attenzione maniacale per la carta, perché su quella finisce tutto il risultato della "filiera" (passami il termine). In altre parole: sulla carta non bado a spese.
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Re: non capisco il perché....???

Messaggio da Maruska »

Monet63 ha scritto:
Inka ha scritto:Però a mio avviso non bisogna neppure arrivare all' assioma "penna costosa = penna che scrive male". Immagino che di penne costose e instancabili e perfette lavoratrici ne producano molte.
Certamente. Va da sé che, a meno di volermi coccolare con un regalo (nel qual caso faccio una ricerca accurata sul forum, cosa che accade circa una volta l'anno), dato che a me il "vestito" interessa fino ad un certo punto, a parità di scrittura scelgo ciò che costa meno. Invece presto un'attenzione maniacale per la carta, perché su quella finisce tutto il risultato della "filiera" (passami il termine). In altre parole: sulla carta non bado a spese.
Sì carta e inchiostro possibilmente :)
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Re: non capisco il perché....???

Messaggio da Monet63 »

Maruska ha scritto: Sì carta e inchiostro possibilmente :)
Certo, anche l'inchiostro, ma sulla carta sono davvero ossessivo. Io finora non ho ancora trovato un inchiostro davvero scarso, e molti inchiostri economici vanno benissimo.
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Re: non capisco il perché....???

Messaggio da Inka »

Tornando alle penne mi rendo conto che la passione stilografica appartenga più alla sfera dell' irrazionale che a quella tecnica: il forum è un pozzo di conoscenza che dovrebbe portarci a scelte quasi perfette perché basate su numerose esperienze, ma non sempre finisce così... Infatti sto cercando una penna economica da dedicare agli inchiostri blu e mi sto innamorando della Delta Unica (blu, ovvio) nonostante sul pennino F abbia letto delle perplessità di qualche utente. Questo per dire che nonostante si sappia che penne costose non significhino eccellenza molti continueranno ad acquistarle pur chiedendosi come sia possibile che una Sheafferina da battaglia renda a volte meglio.
Se non è irrazionalità questa. D' altronde si chiamano passioni ;)
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Re: non capisco il perché....???

Messaggio da valerio50 »

Probabilmente tra le tipologie di qualità percepita, espresse magistralmente da Ottorino, c'è anche la qualità ipertrofizzata che usurpa un marchio che, vivendo di rendita e sfruttando la passata produzione, ( quella sì di qualità) scodella a carissimo e non giustificato prezzo penne che non valgono quello che costano. Es. la nuova Duofold, comunissima penna a cartuccia, belloccia, ma che costa un occhio della testa.
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Re: non capisco il perché....???

Messaggio da Agenore »

Vorrei dire cosa m'è successo ieri, in punta di piedi perchè penne costose non ne possiedo.
Ho re-inchiostrato una Pelikan Gallery di circa 12 anni fa che non usavo da 4 anni. La comprai per letteralmente due lire in un supermercato di origine merkeliana. Capovolta per un minuto e riprende a funzionare meravigliosamente, e io mica l'avevo lavata prima di riporla! Mi ha anche stupito la Duke Uranus che ha un pennino solido, ferma da mesi è ripresa a fungere subito. (Nota: nn la consiglio perchè va solo a converter, pochissimo capiente e l'innesto è compatibile con cartucce non ricordo quale marca, ma che sono troppo lunghe! conclusione: quando il converter si romperà addio tutto)

Certo quando ho scritto con la vecchia Omas del babbo con pennino flessibile...un'altro pianeta! e nutro il desiderio di comprare una Sailor Sapporo, ma una delle prime cose che ho capito quando ancora leggevo solo il forum è che ci sono solo 2 o 3 marche di cui ci si può fidare per scrivere, e che la maggior parte delle penne moderne costose sono per un target diverso da quello "scrivere tutti i giorni con soddisfazione e continuità", al quale appartengo io.
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Re: non capisco il perché....???

Messaggio da rolex hunter »

Cinciallegra ha scritto: [.....CUT.....] che la maggior parte delle penne moderne costose sono per un target diverso da quello "scrivere tutti i giorni con soddisfazione e continuità", al quale appartengo io.
Sembra giunta anche per te l'ora di passare alle penne vintage (1900-1950, a spanne), prodotte quando una penna DOVEVA scrivere, era fatta solo per quello e qualora non lo avesse fatto bene, l'azienda sarebbe andata in fallimento.
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Re: non capisco il perché....???

Messaggio da Phormula »

Secondo me i legni, cioè le penne che scrivono male, esistevano anche una volta, così come oggi esistono le biro schifose (che per fortuna se sono di pregio possono essere sistemate sostituendo il refill). Molto probabilmente quelle penne o sono state sistemate ai tempi (il mio vecchio cartolaio di paese sapeva raddrizzare o sostituire un pennino, cosa che oggi non sa fare nemmeno un negozio di prestigio) perché ai suoi tempi una penna era un investimento e capitava di doverlo fare, e quelle penne che ai tempi non si potevano sistemare sono state buttate. Una penna vintage usata, che si capisce che è stata usata, è quindi una penna che ai tempi andava bene e che oggi se ha bisogno di essere sistemata, è per gli insulti del tempo.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Re: non capisco il perché....???

Messaggio da alfredop »

tutti quanti continuano insistentemente a chiamarmi donatella :D

Scusate era da qualche giorno che questo topic mi risuonava nella testa.

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Re: non capisco il perché....???

Messaggio da Maruska »

alfredop ha scritto:tutti quanti continuano insistentemente a chiamarmi donatella :D

Scusate era da qualche giorno che questo topic mi risuonava nella testa.

Alfredo
:D :clap:
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Re: non capisco il perché....???

Messaggio da Whitenib »

analogico ha scritto:Io invece sono sorpreso dal fatto che, economiche, di lusso, preziose o povere che siano, si possa incappare in penne che scrivano male.
Probabilmente per la mia scarsa conoscenza della materia, non riesco a capacitarmi come aziende che producono penne da tempo immemore, a volte non siano capaci di ottimizzare in maniera perfetta il funzionamento di un sistema basato su 3 o 4 componenti che lavorano l'uno in funzione dell'altro sulla base di principi (capillarità, gravità ecc.) tutto sommato elementari.
Concordo e mi pongo le stesse domande. Seppur parte delle risposte (alcune però non fanno venir meno la gravità del problema) sono state date nei post successivi.

Ironnib ha scritto:Ottorino ha fatto esempi semplici e calzanti che hanno schematizzato molto bene la questione.
Mi sorprende un po' l'interesse che hanno suscitato.
A me quando mi chiedono "ma dove sta il prezzo, cosa può fare più di scrivere?!" io rispondo "ma caro mio, è un gioco, la bellezza sta nel trovare il marchio che meglio degli altri riesce a prenderti per il c...!"
Da parte mia sono perfettamente consapevole che si tratta di una meravigliosa presa in giro.
Per quanto attiene al "lusso" Io so benissimo che quello che compro non vale minimamente quello che costa, ma voglio credere che sia cos!
Pago di più al ristorante per avere un bel locale e soprattutto un personale cortese (che per me fa il 70% di una cena)...il cibo non è che passi in 2à piano, ma sicuramente è influenzato dal contesto.
Si un gelato in una bella gelateria è più buono che in una bettola...lo so, so che sto pagando l'ambiente non il prodotto.
A meno di materiali preziosi (e la celluloide non lo è!) non c'è alcun motivo perché una penna costi 500 o 1000 €.
Certo che è che nella peggiore e più pessimistica delle ipotesi dovrebbe scrivere almeno come una economica, non esiste che siccome è di prestigio il fabbricante presuma che non venga utilizzata per lunghe sessioni...altrimenti io come cliente presumo che finirò di pagarla solo quando sarò soddisfatto.

Come l'esempio del vino vale anche per la penna cinese: se non fosse per il marchio e il costo riusciremmo a riconoscere una cinese da una blasonata?
Chi è così sicuro di aver assaggiato un buon vino senza vedere etichetta e prezzo? O meglio, sapendo etichetta e prezzo, quanto ci facciamo influenzare?
per me è tutto un gran gioco, so bene che le mie sono solo percezioni ma facci finta che siano vere altrimenti non mi diverto.
se la Optima costasse 10 € non sarebbe altrettanto interessante.
Il valore inteso come costo è un valore anche inteso come valore assoluto. cioè a parità di oggetto riteniamo di maggior valore assoluto, quello più costoso.
Vorrei vedere chi non sarebbe diffidente trovandosi di fronte per es ad una M600 a 15 €.."che sia rubata" " che non si originale" e scommetto che molti troverebbero difetti o differenze inesistenti.
E' da anni che mi confronto con questo concetto e in particolare nel caso delle penne l'ho accettato appunto come un gioco.
Per quanto attiene al vino cerco di assaggiare farmi un'idea e dare un voto (sia come qualità che come costo) e poi guardo prezzo ed etichetta.
A volte le cose corrispondono altre no.
Ho sottoposto a test alcuni professionisti e non sempre ne sono usciti bene.
Io invece vedo che un po' alla volta riesco a gustare autonomamente.
Per questo dicevo di riflettere sui 3 € della Jinhao SPEDZIONI DALL'ASIA COMPRESA!...si può immaginare quello che si vuole ma non si arriverà MAI a giustificare i 1000 e di una Montegrappa 1930 extra per es.
Idem il regalo:deve essere un'apparenza...e la prima caratteristica è il prezzo.
Se trovo una Vicitory che scrive meglio di una M200 o M150 difficilmente avrò il coraggio di regalarla...perché in primis metto come valore il costo.
Il regalo deve costare.
Non basta dire "guarda ti regalo questa penna che ho individuato e che scrive benissimo".....non stante l'oggetto possa essere più bello (o identico) e migliore e più utile....ci sentiremmo il dovere di affiancare qualcos'altro per raggiungere i prezzo.
Vale tanto più coi regali di rappresentanza (per es. i fornitori mai vi regaleranno un panettone fatto in casa anche se migliore e più impegnativo a livello di tempo e lavoro)...ma vale anche tra amici e parenti...il limite si sposta un poco ma rimane.

E le chitarre? La Fender quante imitazioni ci sono!...cancelliamo la scritta sulla paletta sarei proprio curioso di vedere chi trova le differenza suonandola...e se anche le riconoscesse sarebbe così certo di preferire ancora la marca?

Ma è bello così. Decidiamo che qualcosa valga, che ne valga la pena di spendere il frutto del nostro lavoro e quindi ne siamo soddisfatti...ed è per questo che lo poi lo difendiamo quando qualcuno ci dice il contrario, perché non è tanto di passar per fessi che spendono malamente i soldi che ci dispiace, ma perché viene messa in discussione una nostra visone, una nostra valutazione della realtà.

Chiudo con questa:
una sera vado a vedere un amico suonare...è un professionista e so che usa sax (ne ha più di uno) di marca Selmer (storicamente i più costosi e blasonati)...quella sera ha un sax con un suono incredibile.
a fine concerto vado da lui e gli dico "ma da dove l'hai tirato fuori un suono così! Hai cambiato quel tal modello di Selmer con quest’altro vedo! eccezionale!!!"
Riposta: "macché questo è il sax che tengo in macchina come muletto è un vecchio Grassi che trovi a 500/600 €...te lo consiglio suona bene in fondo".

In questo caso c'ò da dire che le meccaniche sono più difficile e malfatte ma da 600 a 7500€....direi che riesco a farmele mettere a posto come voglio!

Buona illusione a tutti :D
Bel post e bel post non solo in relatizione alla percezione del tutto ma anche alla sua accettazione con successiva creazione di un proprio equilibrio.

Forse non per tutti, ma è innegabile che a volte il piacere di godere di qualcosa deriva anche da fattori più soggettivi (percezioni comprese) che oggettivi; potrebbe essere visto come un male, ma in fondo non sempre lo è a priori e, talvolta, tali "illusioni" fanno parte dei piaceri della vita.
Maruska
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Re: non capisco il perché....???

Messaggio da Maruska »

sì i piaceri della vita, ma se poi si rivelano grandi delusioni, non sono più piaceri....
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Re: non capisco il perché....???

Messaggio da Inka »

Posso fare un parallelo con le pipe: ne ho un paio "da cesto" ovvero senza marca pagate 20€ che vanno meglio di una Castello pagata 300€. Ti girano i torroni, non v' è dubbio, ma fa parte del gioco. Come dice Monet63 se sei stato scottato tante volte meglio concentrarsi sui tabacchi....ehm... ovvero, per quel che riguarda la passione che qui trattiamo, su carta e inchiostri.
Agenore

Re: non capisco il perché....???

Messaggio da Agenore »

Inka ha scritto:....Ti girano i torroni...
:lol:
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