analogico ha scritto: ↑lunedì 26 agosto 2019, 0:55
Sono assolutamente d'accordo, è una consapevolezza fondamentale, senza la quale la cosa perde buona parte del suo interesse.
Col permesso dei moderatori (che potranno spostare la discussione altrove se lo riterranno), credo valga la pena perseverare un attimo nell'OT e spendere una parola sul progressivo svilimento delle conoscenze storiche erogate dalla scuola.
A me sembra che oggi moltissime persone abbiano difficoltà a collocare eventi, periodi storici, tendenze musicali o architettoniche sulla linea del tempo.
E' stata per lungo tempo virale il video di una concorrente di un noto quiz che collocava al 1979 la morte di Hitler. Almeno il 50% dei giovani non sa indicare anno di inizio e fine delle due guerre mondiali. Un mio studente (di Medicina e Chirurgia, non della materna...) collocava Giuseppe Verdi nel Cinquecento.
E se 1989, 1945, 1914, 1861 e 1789 non sono altro che date anonime sommerse in un unico incolore pot-pourri di eventi, che senso avrà mai il recupero e la conservazione di oggetti antichi?
E sì che il collezionismo potrebbe dare un importante contributo alle conoscenze storico-geografiche dei ragazzi e dei giovani.
Ricordo nettamente come fosse diffusa negli anni '50-60 la filatelia tra i giovanissimi (la Astra Francobolli, scomparsa da tempo, Bolaffi junior, e così via), dando un piccolo ma significativo contributo ad una conoscenza realmente
integrata della Storia e della Geografia, dando un volto ed un intervallo di tempo ai personaggi storici, o una precisa collocazione topografica a città e nazioni.
E d'altro canto, chissà quanti dei nostri bambini avrebbero piacere di partecipare a scuola, ma anche online a seminari sulle modalità di comunicazione precedenti all'avvento degli SMS e di WhatsApp (per la filatelia) o sulla storia della scrittura (per quel che riguarda la nostra passione).
E sarebbe così folle aiutarli a procurarsi per una decina di euro una 88 o una Auretta molto vissute, imparando così non solo ad usare la stilo, ma anche a possedere e gestire un oggetto per loro molto lontano nel tempo e privo della obsolescenza programmata cui sono ormai abituati, ma anzi creato per durare indefinitamente?