Antidepressivo

Per fare due chiacchiere insieme su argomenti vari
Quozzamax
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Messaggio da Quozzamax »

ANTIDEPRESSIVO, finchè non raggiungi le poste del mio paese.

Ordino una penna a natale. Cina.

consegna prevista dal 22 al 25 gennaio... evabbeh.... si sa.
Oggi mi arriva la mail dal venditore ( in cina ) che mi dice che il pacco è tornato indietro ( in cina) perchè l'indirizzo è sbagliato, e le poste del mio paese, gliel'hanno rispedito (in cina) , e me lo scrive.
L'indirizzo era giusto.

Ho risposto in inglese, come il testo dell'e-mail, mi sono scusato dicendo che l'indirizzo corrispondeva e che non c'era nessun errore.
Mi ha risposto a sua volta dicendomi che me lo avrebbe rispedito domani, scusandosi per l'accaduto a sua volta.

ora!!!!

è possibile che questi :twisted: :oops: :silent: di postini di questo paese a 30 km da Trento, mi notifichino tranquillamente multe, cartelle esattoriali e raccomandate anche con parte dell'indirizzo solo, e non riescano a recapitare un pacchetto?
oltretutto in giacenza all'ufficio postale dal giorno 8??? cioè quasi 20 giorni fa?

Ah, già, dimenticavo. siamo in Italia. :clap:
Orsobruno56
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Messaggio da Orsobruno56 »

Ciao e buona serata a tutti.

Lo so che se uno si aggira in questa comunità è perché ama, in qualche modo, gli oggetti ben fatti in generale, poi ben tenuti e, in particolare ama le penne (tutte eh, anche le sfera e le roller!) Non è certo un caso se molti che sono appassionati di stilografiche lo sono anche di orologi (non per forza di orologi costosi..) di musica (specialmente analogica, su vinile o nastro), di cose belle e di stile, in generale. Però voglio raccontarvi un piccolo episodio, che credo possa collimare con queste chiacchiere tra amici circa il potere "antidepressivo" del nostro hobby.

I problemi non mancano mai, come tutti sappiamo, e le preoccupazioni di ogni genere e tipo (familiari, di lavoro, economiche, di salute) spesso ci attanagliano. Io mi trovo a circa un mese e mezzo dal momento del mio pensionamento e come so che è capitato a tanti, mentre trascorro alcuni giorni di "ferie" arretrate che devo per forza esaurire, incomincio a realizzare che il mio ruolo in Ufficio si sta esaurendo. Con esso anche quelle piccole grandi sicurezze che insieme a tanti affanni il lavoro ci porta.
Quando entro in Ufficio ancora oggi "dimentico" un pò tutto il resto e mi concentro sui miei doveri e in special modo sulle responsabilità che ho nei confronti del personale e dei collaboratori. Ecco rendendomi conto che un ciclo, così come 35 anni fa è iniziato, sta per concludersi, mi sono appoggiato alle "stilo" proprio in qualità di antidepressivo, e le ho tutte pulite e messe in funzione sollevando le perplessità della mia compagna ("ma che fai con ste penne che sporchi la casa!").

Nel 1995-96 ricordo di aver fatto una follia e di aver comperato una Parker Duofold Mandarin Yellow (la prima e a mio avviso unica serie davvero limitata Parker, perché ancora prodotta in America) penna che posseggo e custodisco gelosamente (pur utilizzandola, come faccio con tutte le penne che posseggo). In quella fase ero indeciso tra la Parker e una Pelican "golf", anche questa in edizione limitata. Certo non potevo acquistare entrambe!

Un paio di giorni fa, passandoci davanti per caso, dopo tanto tanto tempo sono entrato nel negozio dove, dopo tanti dubbi perché costava cara, comperai la Mandarin e così, per curiosità, ho chiesto se avessero ancora la Pelikan Golf. Ebbene, complice la crisi economica (anche io in questi anni non ho potuto comprare quasi nulla) e la moda che è cambiata, in favore di oggetti di massa (smartphone e affini) la "golf" era ancora lì.

Trascorsi tre giorni mi sono detto: "dopo tanti anni di impegno lavorativo forse merito una gratificazione" e non resistendo, infine ho "schiacciato il grilletto (come dicono gli americani e l'ho presa.

Ora è con me sulla mia scrivania e devo dire che la sua funzione di anti depressivo almeno oggi l'ha svolta in pieno. Inchiostrata va che è una meraviglia, con Edelstein Aquamarine.

Domani si vedrà...

Cari saluti. Giovanni :think:
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Messaggio da AinNithael »

Bellissimo racconto, Giovanni!
Tanti auguri per la vita nuova!
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Placo
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Messaggio da Placo »

Grazie per aver condiviso il tuo racconto di vita, Giovanni! :thumbup:
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SirVaco
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Messaggio da SirVaco »

Orsobruno56 ha scritto: venerdì 26 gennaio 2018, 18:31
Ecco rendendomi conto che un ciclo, così come 35 anni fa è iniziato, sta per concludersi, mi sono appoggiato alle "stilo" proprio in qualità di antidepressivo, e le ho tutte pulite e messe in funzione.
E' molto profondo il tuo discorso, ed anche io voglio ringraziarti per averlo condiviso con tutti noi... in fondo il bello di questo forum sta proprio in questo... non è soltanto dedicato ad un oggetto, bensì ad una passione, alle persone ed alle loro vite che rendono importante quell'oggetto.
Detto ciò, penso che nella vita i cambiamenti spaventano... ogni cosa ha un ciclo, ogni ciclo è diverso dall'altro... ogni volta è un salto nel buio, ed in questi momenti è importante avere dei punti di appoggio, sui quali farsi forza, per vedere in quel salto un radioso futuro, si certo, sicuramente diverso dal presente, ma infondo perché non migliore?!...
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Messaggio da Orsobruno56 »

Ringrazio tutti per la sensibilità. Del resto è ben difficile che chi coltiva una passione come la nostra, molto "di nicchia" possa essere un superficiale.. Quello che mi fa piacere, aggirandomi per il blog (si dice così, vero?) è constatare che anche persone giovani, e di entrambi i sessi, si avvicinino a questo "microcosmo"..

Sciolgo la "riserva"! Anche oggi la "golf" ha svolto egregiamente la sua funzione di strumento di scrittura, per così dire, nobile e se vogliamo di compagnia, mentre mi sono dedicato a rivedere qualcosa di lavoro.

Se riesco allego una foto.
Ciao, buon W.E.

Giovanni ;)
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Messaggio da aleck »

Quozzamax ha scritto: venerdì 26 gennaio 2018, 0:36 ANTIDEPRESSIVO, finchè non raggiungi le poste del mio paese.
...
Ah, già, dimenticavo. siamo in Italia. :clap:
Eh già! Come ti capisco. Con le poste mai, ma con corrieri e poste private... :thumbdown: Son convinto che a volte pur di non far muovere il mezzo per una singola consegna segnalino anche falsi tentativi di consegna :think:
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Messaggio da aleck »

Orsobruno56 ha scritto: sabato 27 gennaio 2018, 12:21 Ringrazio tutti per la sensibilità. Del resto è ben difficile che chi coltiva una passione come la nostra, molto "di nicchia" possa essere un superficiale.. Quello che mi fa piacere, aggirandomi per il blog (si dice così, vero?) è constatare che anche persone giovani, e di entrambi i sessi, si avvicinino a questo "microcosmo"..

Sciolgo la "riserva"! Anche oggi la "golf" ha svolto egregiamente la sua funzione di strumento di scrittura, per così dire, nobile e se vogliamo di compagnia, mentre mi sono dedicato a rivedere qualcosa di lavoro.

Se riesco allego una foto.
Ciao, buon W.E.

Giovanni ;)
Grazie a te per la tua sensibilità e per il tuo bel racconto! Tra l'altro le tue penne sono bellissime e ritrovare quell'esemplare in negozio dopo tanti anni... E' stato un vero "segno del destino" :) :clap:
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Messaggio da Godowsky1930 »

Quozzamax ha ragione le stilografiche possono dare dipendenza , ma anche il lexotan come tutte le benzodiazepine da dipendenza. Non per nulla sul foflietto illustartivo di tutte c'è scritto di non assumerle per più di venti giorni. In più le benzodiazepine danno tachifilassi , vale a dire diminuzione dell'efficacia terapeutica a parità di assunzione della dose. Tutto sommato....meglio le stilografiche . umberto
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Placo
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Messaggio da Placo »

Godowsky1930 ha scritto: sabato 27 gennaio 2018, 19:05 Quozzamax ha ragione le stilografiche possono dare dipendenza , ma anche il lexotan come tutte le benzodiazepine da dipendenza. Non per nulla sul foflietto illustartivo di tutte c'è scritto di non assumerle per più di venti giorni. In più le benzodiazepine danno tachifilassi , vale a dire diminuzione dell'efficacia terapeutica a parità di assunzione della dose. Tutto sommato....meglio le stilografiche . umberto
Spero la tachifilassi per le penne stilografiche sia migliore rispetto a quella delle benzodiazepine, altrimenti sono rovinato! :lol:
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Messaggio da Quozzamax »

Innanzitutto, mi associo a chi ha ringraziato Giovanni per il suo racconto, io ho 47 anni, e credo che forse la pensione la vedrò da dietro una lapide, cum grattatio pallis, s'intende. Ma bisogna avere per forza un "crossover" ossia un punto fermo, un bastone piantato nel ruscello, mentre si salta da un sasso ad un altro. Le stilografiche, reputo siano uno dei più sani e meno pericolosi passatempi che si possano svolgere, sano perchè tranquillo, e pericoloso perchè l'unico pericolo è al massimo di macchiarsi mani e camicia bianca ( che come mi ricordava qualcuno, è meglio non mettere) e saltare da questo benedetto lavoro d'ufficio alla quiete e calma del piacere di aver a che fare con le nostre amate.
Ogni volta che mi metto a smontare per pulire una stilografica, mi ricordo di Steven Seagal nel film "NICO", dove tornato a casa, prendeva una pistola antica, e si metteva a smontarla e a pulirla. Mi sono sempre chiesto del perchè di quella scena. Quando l'ho fatto anche io con una stilografica, ho avuto la mia risposta.
Inutile che spieghi a dei Meitre Chocolatièr quanto sia buono il cioccolato svizzero, utile è porre sempre amore in ciò che si fa.
Ad esempio, oggi pomeriggio, sono stato in un negozio cinese, ho deciso che gli inchiostri e l'attrezzatura per la pulizia dovevano avere una collocazione e non tre o quattro, in giro per gli scaffali, così mi sono messo a scegliere una scatola adeguata, poi ho acquistato un contenitore a scomparti per contenere i pennini recuperati e quelli calligrafici, poi un foglio di gomma per lavorarci su, e altri accessori minori...
Può sembrare uno spreco agli occhi di molti "profani", ma noi ben sappiamo come mai tutta questa cura nei particolari...
E' il nostro mondo, quando siamo qui, tutto il resto, problemi, colleghi simpatici come raccomandate dell'Equitalia, capi sempre scontenti...
cessano di esistere. ci siamo solo noi, e loro. E davvero, nulla può essere più antidepressivo a questo mondo per noi. Sia che sul tavolo ci sia una Montegrappa da 2.000 euro, che una Lamy tarocca made in china da un euro.
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Messaggio da Quozzamax »

Godowsky1930 ha scritto: sabato 27 gennaio 2018, 19:05 Quozzamax ha ragione le stilografiche possono dare dipendenza , ma anche il lexotan come tutte le benzodiazepine da dipendenza. Non per nulla sul foflietto illustartivo di tutte c'è scritto di non assumerle per più di venti giorni. In più le benzodiazepine danno tachifilassi , vale a dire diminuzione dell'efficacia terapeutica a parità di assunzione della dose. Tutto sommato....meglio le stilografiche . umberto
Ho avuto a che fare con le Benzoadiazepine, una tantum, mensilmente o bimestralmente, per ritarare l'orologio biologico, disfatto dal Jet-lag dei turni di lavoro. Arrivavo ad un punto, che quando facevo la notte, non riuscivo a riposare per più di tre ore o quattro, e allora, una tantum, via qualche goccia di Diazepan.
Penso che sia stata un'esperienza poco costruttiva, perchè al massimo ci guadagnavo un paio di altre ore, alzandomi più stanco di quando sono andato a dormire.
Ho lavorato sulla quantità di caffè che bevevo, riducendola, e ho migliorato la situazione.

concordo: meglio le stilografiche. E star ben lontano dagli psicofarmaci.
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Messaggio da blaustern »

Il mio antidepressivo ieri pomeriggio :)
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Messaggio da aleck »

blaustern ha scritto: domenica 28 gennaio 2018, 10:12 Il mio antidepressivo ieri pomeriggio :)
Già la scatola mette di buon umore :lol:
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Messaggio da Quozzamax »

Avete detto nulla... quello è davvero un antidepressivo.

Invece ieri mi sono messo a giocare con l'inchiostro:
Avevo il turchese Pelikan 4001, che volevo "caricare" un pò.
Dieci gocce di turchese, tre di nero, cinque di verde.... poi ho perso il conto. (Male!!!)

Alla fine mi è uscito un bellissimo verde dollaro... ci ho riempito la Monteverde...
Domani vado a firmare per la casa nuova, e indovinate cosa mi porto dietro??? Eh, Già...
Spero solo che mi facciano firmare con quella i documenti su carta copiativa...
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