Sia lodato il Cielo... mi stavo convincendo di essere veramente pazzo
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18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29
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La paranoia della verginità
- jebstuart
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Mauro
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Ahi, ahi, Stefano: qui si dà per scontato che vi sia una membrana da lacerare e che i vampiri fuoriuscenti nottetempo dai loculi siano femmine...netosaf ha scritto: ↑domenica 5 novembre 2017, 8:06 Continuando a far della filosofia, mi rivolgo ai numerosi colleghi medici che frequentano il forum, per un consulto.
Sono affetto da un disturbo che mi affligge e che inquadrerei definendolo una sindrome, visto il quadro complesso e con diversi sintomi, che sinteticamente riassumo:
- diverse penne vergini, mai inchiostrate o NOS (come si ama dire qui nel forum) giacciono nei loro loculi preposti a casa mia;
- durante il giorno con leggerezza ed entusiastica determinazione, programmo l'uso di questa o quella ancora intonsa, ipotizzando con libidine quale inchiostro meglio può deflorarla;
- di sera, con la penna in mano, qualcosa mi blocca, aumenta il battito, compare sudorazione, secchezza delle fauci e respirazione accelerata;
- la remissione dei sintomi è rapida e progressiva riponendo l'illibata, anche stavolta rimasta intonsa.
Grazie per chi vorrà raccontare patologie analoghe o suggerimenti terapeutici.
A parte la pietosa bugia degli amanti delle MB149 (sì ne abbiamo anche qui sul Forum, che notoriamente compensano quel che c'è da compensare ), la prova dell'errore, ahimè comune, è nella Pubblicità.......
Provati un pò a deflorare queste!!!
Ecco un ultimo virtuosismo del "PENNONE"...
Ormai tutto è sdoganato, fate tranquillamente outing: quando la moglie vi lascia da soli, è sempre la grande penna che deflora!!!
Giorgio
P.s.: chiedete al Reparto tecnico cosa usare in questi casi...
- netosaf
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Caro Jebstuart,
comunque siamo abbastanza emarginati e colpevolizzati dalla maggior parte del popolo stilografico!
Dispiace tu stia a Napoli ed io a Pistoia altrimenti ti proponeno di vedersi per fare outing!
Penso però che ci siano dei vili in questo forum che non osano dichiarare la nostra malattia.
s
comunque siamo abbastanza emarginati e colpevolizzati dalla maggior parte del popolo stilografico!
Dispiace tu stia a Napoli ed io a Pistoia altrimenti ti proponeno di vedersi per fare outing!
Penso però che ci siano dei vili in questo forum che non osano dichiarare la nostra malattia.
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Si chiama penna. È come una stampante, collegata direttamente al mio cervello.
(Dale Dauten)
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Solo per completare il mio pensiero: la penna stilografica è sempre maschio (senior, junior), solo la lady può essere anche femmina: nei limiti delle possibilità di ognuno, possa il nostro pensiero fecondare la carta su cui si depositerà l'inchiostro...
Giorgio
Tutte le penne vanno usate, con rispetto e con passione, ma senza pietà... Giorgio
- jebstuart
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Non sono d'accordo, caro Giorgio
A me sembrano irrimediabilmente femmine.
Per capirci, ammesso che costruissi penne, chiamerei il primo modello Lilith...
Mauro
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Divertente questa discussione
Io ho il problema opposto, devo per forza caricare tutte le penne che compro!
Poi le scarico, e le metto a riposo, ma di penne "vergini" non ne ho, anzi sì ne ho qualcuna, ma solo perché sono 4 Eco identiche alle altre che già posseggo e che tengo di riserva: nonsisamai
Io ho il problema opposto, devo per forza caricare tutte le penne che compro!
Poi le scarico, e le metto a riposo, ma di penne "vergini" non ne ho, anzi sì ne ho qualcuna, ma solo perché sono 4 Eco identiche alle altre che già posseggo e che tengo di riserva: nonsisamai
Maruska
Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza (Oscar Wilde)
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- fab66
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In considerazione del fatto che io a Pistoia invece vengo tutti i santi giorni sono pronto al sacrificio: portamele che ci penso ionetosaf ha scritto: ↑domenica 5 novembre 2017, 18:57 Caro Jebstuart,
comunque siamo abbastanza emarginati e colpevolizzati dalla maggior parte del popolo stilografico!
Dispiace tu stia a Napoli ed io a Pistoia altrimenti ti proponeno di vedersi per fare outing!
Penso però che ci siano dei vili in questo forum che non osano dichiarare la nostra malattia.
s
Fabrizio
La paranoia della verginità
La singolarità della quaestio richiede una risposta in esametri, da leggere con la voce impostata di Gassman:
Che la penna sia un simbolo fallico
È questione ben chiara agli umani
Non occor mai confonder l’idea
dello stil coi più dolci talàmi.
Cordialità
Polemarco
Che la penna sia un simbolo fallico
È questione ben chiara agli umani
Non occor mai confonder l’idea
dello stil coi più dolci talàmi.
Cordialità
Polemarco
Ultima modifica di Polemarco il martedì 7 novembre 2017, 6:22, modificato 2 volte in totale.
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Metti questo thread insieme a quello degli acquisti compulsivi (ed anche a qualcun altro magari) e si capisce perchè in questo forum capitano studenti di psicologia, psichiatria, etc. etc. in cerca di materiale per la tesi
Alfredo
Alfredo
“Andare all’inferno è facile . C’è una scala. Scendi il primo gradino. Poi scendi il secondo. Poi scivoli." (Leo Ortolani, Rat-Man n. 91)
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Alfredo, dici la verità stai scrivendo un nuovo libro sull' impatto matematico delle penne sull'economia dei soggetti iscritti a Fountainpen.it.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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- Siringa Rovesciata
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La paranoia della verginità
sto ridendo come un matto a leggere questo thread
non c'è dubbio che in parte è una sindrome da troppe penne...
io (forse l'ho detto altrove, ma lo riracconto in breve) mi facevo scrupoli a usare la Omas 361 appartenuta a mio nonno, ma mio padre quando me la regalò, affidandomela poco prima di morire, mi disse che lui si era pentito, perchè anche lui, essendo di suo padre, l'aveva conservata a lungo senza mai usarla, e ora se ne amareggiava. "una penna che non scrive è come un orologio che non cammina, è inutile" mi disse, è così che io mi faccio forza e anche le bellissime le porto al ballo!
Semmai il mio problema è un altro...ne ho parecchie, e alcune sono NOS, e accidenti... a volte non ricordo dove le ho messe!
non c'è dubbio che in parte è una sindrome da troppe penne...
io (forse l'ho detto altrove, ma lo riracconto in breve) mi facevo scrupoli a usare la Omas 361 appartenuta a mio nonno, ma mio padre quando me la regalò, affidandomela poco prima di morire, mi disse che lui si era pentito, perchè anche lui, essendo di suo padre, l'aveva conservata a lungo senza mai usarla, e ora se ne amareggiava. "una penna che non scrive è come un orologio che non cammina, è inutile" mi disse, è così che io mi faccio forza e anche le bellissime le porto al ballo!
Semmai il mio problema è un altro...ne ho parecchie, e alcune sono NOS, e accidenti... a volte non ricordo dove le ho messe!
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Una penna nuova va sverginata subito. Altrimenti si rischia di trovarsi tra le mani un chiodo, quando, nelle grandi occasioni, si vuole mettere una firma speciale. Tutte le penne devono scrivere e tutte le penne hanno bisogno di un po' di rodaggio. Quindi bisogna lavare bene una penna nuova (o usata dopo molti anni) dopo utilizzare un'intera cartuccia (o 1 ml di inchiostro) scrivendo su qualche foglio. DOPO si può conservare la penna, lavandola bene, asciugandola e magari lucidandola, in qualche cassettino, avvolta eventualmente in un sacchetto di velluto.
- netosaf
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Intervengo di nuovo perché si sta andando fuori dal tema originale o comunque dal concetto che volevo condividere.
E' scontato che le penne attuali acquistate debbono essere usate e quindi prima possibile sverginate altrimenti si rischia di ribadire inutilmente una serie di concetti scontati (le penne servono per scrivere e non per rimirarle, le penne vanno usate ecc.).
Il mio ragionamento è stato ben interpretato da Jebstuart :
E' del tutto logico che la sindrome si appalesi solo se hai a che fare con una vera NOS (quindi con un "nuovo" d'epoca) e non con un banale nuovo contemporaneo, visto che la psicodinamica del disturbo risiede proprio nel non "deflorare" qualcosa che potresti non ritrovare mai più in quello stato, mentre del nuovo ancora in produzione puoi sempre comprare un'altro esemplare.
Saluti
stefano
E' scontato che le penne attuali acquistate debbono essere usate e quindi prima possibile sverginate altrimenti si rischia di ribadire inutilmente una serie di concetti scontati (le penne servono per scrivere e non per rimirarle, le penne vanno usate ecc.).
Il mio ragionamento è stato ben interpretato da Jebstuart :
E' del tutto logico che la sindrome si appalesi solo se hai a che fare con una vera NOS (quindi con un "nuovo" d'epoca) e non con un banale nuovo contemporaneo, visto che la psicodinamica del disturbo risiede proprio nel non "deflorare" qualcosa che potresti non ritrovare mai più in quello stato, mentre del nuovo ancora in produzione puoi sempre comprare un'altro esemplare.
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La paranoia della verginità
Si, mi pare che l'attenzione si stia spostando sul nuovo, per il quale il discorso di conservazione senza uso per me non ha senso, ma io non colleziono il nuovo e manco lo compro...
Sull'antico ripeto quello che ho già detto: compromettere irrimediabilmente lo stato originale di un oggetto antico è una azione che non riesco a concepire. Per questo, visto che le penne mi piace usarle, evito (salvo occasioni clamorose, che non ho più visto da anni) l'aggravio di spesa di comprare un NOS antico, e prendo sempre penne che posso usare senza patemi d'animo.
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
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e per aiutare chi non trova un termine:
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