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giudicare opinare disapprovare

Per fare due chiacchiere insieme su argomenti vari
Maruska
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Messaggio da Maruska »

Buonasera a tutti,
ho un piccolo problema con me stessa.
Si dice che non dobbiamo giudicare, ma cosa vuol dire giudicare?
Non posso avere un'opinione, non posso disapprovare qualcosa, o giudicare è dare una sentenza e condannare?
Cavolo io non riesco a non avere un'opinione, non riesco a non dire approvo o non approvo.
Ma con le mie opinioni, le approvazioni o non approvazioni, sto giudicando?
Grazie a chi mi risponderà.
Maruska
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Orlandoemme
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Messaggio da Orlandoemme »

Quel piatto non mi piace= opinione
Quel piatto fa schifo= giudizio
Disapprovazione= giudizio negativo
:)
Orlando
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Maruska
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Messaggio da Maruska »

Orlandoemme ha scritto: giovedì 5 ottobre 2017, 21:46 Quel piatto non mi piace= opinione
Quel piatto fa schifo= giudizio
Disapprovazione= giudizio negativo
:)
Dici?
Quindi se dico: quel piatto fa schifo = giudizio = giudizio negativo.

Quindi se dico quella persona non mi piace = opinione
se dico quella persona è brutta = giudizio?
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Messaggio da Godowsky1930 »

Io penso che non ci sia nulla di peggio che non avere opinioni o seguire per vilta' oppure per conformismo o infine per paura di essere criticati l'onda degli altri. E' legittimo e doveroso avere opinioni ed esprimerle col dovuto rispetto delle opinioni degli altri. Questo è' l'anima della democrazia e, anche, del nostro forum. Umberto
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Messaggio da Maruska »

Grazie Umberto, solo che non riesco a capire dove finisce l'avere un'opinione e dove inizia giudicare.
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Messaggio da alfredop »

Questione filosofica difficile, infatti è sempre difficile tracciare dei confini netti. Provo a far un paio di esempi che secondo me possono aiutare a tracciare dei confini.

1) opinione: l'aborto è sbagliato. Giudizio: quella donna ha abortito, è una assassina.

2) opinione: Dio non esiste. Giudizio: i cattolici sono creduloni.

Le opinioni che si trasformano in convinzioni (assolutismo) implicano quasi sempre dei giudizi. Le opinioni che non si trasformano in convinzioni (relativismo) possono non implicare dei giudizi.

Essendo fortemente relativista non giudicherò chi esprimerà opinioni diverse sull'argomento :D

Alfredo
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Messaggio da Maruska »

alfredop ha scritto: giovedì 5 ottobre 2017, 22:34 Questione filosofica difficile, infatti è sempre difficile tracciare dei confini netti. Provo a far un paio di esempi che secondo me possono aiutare a tracciare dei confini.

1) opinione: l'aborto è sbagliato. Giudizio: quella donna ha abortito, è una assassina.

2) opinione: Dio non esiste. Giudizio: i cattolici sono creduloni.

Le opinioni che si trasformano in convinzioni (assolutismo) implicano quasi sempre dei giudizi. Le opinioni che non si trasformano in convinzioni (relativismo) possono non implicare dei giudizi.

Essendo fortemente relativista non giudicherò chi esprimerà opinioni diverse sull'argomento :D

Alfredo
1) opinione: l'aborto è sbagliato perché è un omicidio se poi considero chi ha abortito un'assassina, esprimo un giudizio?...

2) opinione: l'omicidio è un crimine quindi chi uccide è un criminale assassino, ma questa è una deduzione logica non un giudizio, o sì?

3) opinione: secondo te Dio non esiste, quindi secondo te i Cattolici sono dei creduloni, anche questa è una deduzione logica, o no?
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Messaggio da alfredop »

Maruska ha scritto: giovedì 5 ottobre 2017, 22:42
alfredop ha scritto: giovedì 5 ottobre 2017, 22:34 Questione filosofica difficile, infatti è sempre difficile tracciare dei confini netti. Provo a far un paio di esempi che secondo me possono aiutare a tracciare dei confini.

1) opinione: l'aborto è sbagliato. Giudizio: quella donna ha abortito, è una assassina.

2) opinione: Dio non esiste. Giudizio: i cattolici sono creduloni.

Le opinioni che si trasformano in convinzioni (assolutismo) implicano quasi sempre dei giudizi. Le opinioni che non si trasformano in convinzioni (relativismo) possono non implicare dei giudizi.

Essendo fortemente relativista non giudicherò chi esprimerà opinioni diverse sull'argomento :D

Alfredo
1) opinione: l'aborto è sbagliato perché è un omicidio se poi considero chi ha abortito un'assassina, esprimo un giudizio?...

2) opinione: l'omicidio è un crimine quindi chi uccide è un criminale assassino, ma questa è una deduzione logica non un giudizio, o sì?

3) opinione: secondo te Dio non esiste, quindi secondo te i Cattolici sono dei creduloni, anche questa è una deduzione logica, o no?
No, le deduzioni logiche discendono dalle verità non dalle opinioni. Per questo avevo messo tra parentesi i termini assolutismo e relativismo, io posso avere una opinione senza per questo ritenere tale opinione una verità assoluta. Io posso ritenere l'aborto sbagliato e quindi non incoraggiarlo, ma posso non giudicare chi lo pratica perchè non ritengo la mia opinione una verità assoluta, ma solo una mia preferenza.
Insomma dovrebbe essere il dubbio a consentirti di non esprimere giudizi.

Va da sé che si può essere assolutisti su certe opinioni e relativisti su altre, ognuno risolve a modo suo (per fortuna non siamo tutti uguali) queste problematiche di coerenza interna.

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Messaggio da Maruska »

ok grazie Alfredo, questa spiegazione mi ha illuminato, non sapevo che la deduzione logica discendesse dalla verità e non dalle opinioni.
Ora mi puoi spiegare cosa intendi per verità?
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Messaggio da Fiocchetti »

Maruska ha scritto: giovedì 5 ottobre 2017, 21:33 o giudicare è dare una sentenza e condannare?
Cavolo io non riesco a non avere un'opinione, non riesco a non dire approvo o non approvo.
Ma con le mie opinioni, le approvazioni o non approvazioni, sto giudicando?
Per esperienza diretta, posso dire questo.
Emettere un giudizio è una delle esperienze più travagliate che la vita ti possa riservare. Perchè hai in mano la vita di una persona. Anche un chirurgo ha in mano la vita di una persona, ma un giudice non manipola un organo od un arto; ha per le mani l'anima di un essere umano, la sua dignità, il suo onore, il suo porsi nel contesto sociale. Personalmente preferirei perdere una gamba che la rispettabilità.
Giudicare non equivale a condannare: si può anche assolvere e financo decidere di non decidere. Dipende dai casi.
Però (e qui, secondo il mio pensiero, sta il nocciolo della questione) giudicare significa conoscere. Sapere come stanno le cose. Essere padroni della materia.
Troppo spesso siamo portati a formarci un convincimento senza disporre dei necessari elementi di valutazione.
Quante volte ci capita, davanti a casi di cronaca, di esprimere giudizi di colpevolezza od innocenza: ma quanti di noi hanno avuto contezza degli atti processuali?
Ed anche nella vita quotidiana, quante volte accade di esprimere apprezzamenti senza aver valutato quelli che sono i contorni della faccenda?
Ecco: giudicare equivale a sapere.
Ma il limite è dato dalla contezza che la maggior saggezza è il saper di non sapere.
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Messaggio da Maruska »

Fiocchetti, ecco qui ci siamo!
Le tue parole mi hanno molto colpita e mi inducono a stare ben zitta, altro che esprimere le mie opinioni, specialmente sulle persone!
Ma qui bisognerebbe pur incatenare il pensiero, perché la lingua la posso anche tenere a bada (se mi impegno molto) ma il pensiero va come il vento. Comunque se già incomincio a tacere è già un passo avanti.
Grazie per quanto mi hai detto e se puoi, approfondisci l'argomento perché sono davvero interessata e mi sgomenta anche il solo pensiero di dire o fare cose che possano danneggiare gli altri.
Maruska
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Messaggio da Siberia »

Scrivo ciò che penso al momento, giusto per riflettere... comunque Maruska, dipende dal tuo problema: io credo che "il giudicare" sia un sentimento umano, un "sentimento di giustizia". Non credo ci sia nulla di male nel giudicare una persona o una sua azione. In fondo, un'opinione non è altro che un' affermazione priva di posizione, senza idealismo, senza spessore. L'opinione è frivola. Il "giudizio", invece, è, o dovrebbe essere,il frutto di una riflessione, di "prove", di cose tangibili ovvero l'opposto del pregiudizio. Io do per scontato che la verità assoluta non esista e proprio per questo ritengo il giudizio una valida misura della vita quotidiana, di una vita concreta. La verità assoluta la lascerei a Dio
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Messaggio da Fiocchetti »

Vedi, Maruska, io credo di non essere in grado di approfondire questo argomento.
Perchè è talmente elevato che la mia statura non ne lambisce neppure le basi.
Tu hai tirato in ballo una questione che dibatte le meglio menti degli ultimi tremila anni.
Figurati se io posso dare un contributo.
Dovendomi sbilanciare, come mi richiedi, credo che gli attrezzi di cui ci si debba dotare affrontando questa materia siano l'umiltà e l'umanesimo.
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alfredop
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Maruska ha scritto: giovedì 5 ottobre 2017, 22:59 ok grazie Alfredo, questa spiegazione mi ha illuminato, non sapevo che la deduzione logica discendesse dalla verità e non dalle opinioni.
Ora mi puoi spiegare cosa intendi per verità?
La questione si fa complicata :D, una verità è una cosa su cui non hai alcun dubbio. Da una serie di verità puoi farne discenderne altre attraverso delle deduzioni logiche.
Una opinione è invece affetta da un certo livello di dubbio, puoi comunque fare delle deduzioni logiche a partire da essa, ma il risultato delle deduzioni saranno a loro volta delle opinioni affette da un certo livello di dubbio.


Alfredo
By the way, sono anch'io dell'opinione che in realtà non esistano delle verità assolute, il semplice fatto di essere umani ci porta spesso a dimenticare questo fatto (ma è un fatto o una opinione?) e a dare giudizi. La cosa importante è che questi non siano troppo frettolosi e che non facciano troppo male a chi li riceve
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Messaggio da Maruska »

Fiocchetti ha scritto: giovedì 5 ottobre 2017, 23:27 Vedi, Maruska, io credo di non essere in grado di approfondire questo argomento.
Perchè è talmente elevato che la mia statura non ne lambisce neppure le basi.
Tu hai tirato in ballo una questione che dibatte le meglio menti degli ultimi tremila anni.
Figurati se io posso dare un contributo.
Dovendomi sbilanciare, come mi richiedi, credo che gli attrezzi di cui ci si debba dotare affrontando questa materia siano l'umiltà e l'umanesimo.
Non pensavo di aver tirato in ballo una questione così importante.
L'umiltà più o meno so cos'è, ma l'umanesimo dovrei andarlo a studiare perché non ne so nulla.
Maruska
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