La legge salvaciclisti
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Riporto questo articolo di Paolo Pinzuti:
La pagliacciata della legge “Salvaciclisti”
La pagliacciata della legge “Salvaciclisti”
- ciro
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Mah, fatto salvo che serve una dose incredibile di educazione prima al ciclista e poi all'automobilista/motociclista, arrivo come persona che non sapeva nulla (in Inghilterra non parlano di cronaca italiana) a dirvi come al solito: "dovevamo aspettare il morto?".
Eppure di morti ce ne erano già in abbondanza.
È ovvio poi che è da ridere come soluzione.
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Un'altra legge.
Un'altro "inasprimento delle pene".
Ma ormai vigili e polizia fan multe solo con gli autovelox dai loro PC. E le mamme col SUV, al telefono e con il pupo che (non legato) fa il diavolo a quattro ti fanno una bella strage a 50 all'ora...
Un'altro "inasprimento delle pene".
Ma ormai vigili e polizia fan multe solo con gli autovelox dai loro PC. E le mamme col SUV, al telefono e con il pupo che (non legato) fa il diavolo a quattro ti fanno una bella strage a 50 all'ora...
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Pienamente in accordo che la prudenza e il buon senso debbano prevalere in ognuno di noi, sia che si stia alla guida di un auto o che si stia pedalando ( e naturalmente dispiace quando una persona muore sulla strada ), oltrechè rispettare il codice stradale.
E' quest' ultimo punto che mi suona male. Quando devo partire, per lavoro, il sabato o la domenica mattina, quindi per esperienza diretta, incoccio con molti gruppi di ciclisti , sulla litoranea, composti da 10-20-30 pedalanti, ma non in fila indiana ( come da codice stradale) o al massimo disposti in coppia, ma raggruppati in modo da occupare tutta la carreggiata, con notevole intralcio alla circolazione e quando si avvertono ,suonando il clacson ( in modo "delicato",perchè non si spaventino ), si arrabbino pure: "la strada è di tutti" ; appunto, è anche mia!!
Spessissimo si nota anche il fatto che non rispettano la segnaletica stradale e le normali regole, come quelle di non superare la linea di mezzeria, o facendo un' inversione ad U in gruppo, oppure il fatto di non rispettare ( cosa gravissima e frequente ) il semaforo rosso.
Più o meno queste cose succedono anche con i pedoni, altra categoria che non rispetta il codice.
E' ovvio che di fronte ad una possibile tragedia gli automobilisti devono, essendo i soggetti più forti, essere oltremodo prudenti ed è meglio mandare a quel paese, a denti stretti, che investire qualcuno.
Piccolo appunto : la strada di cui sopra è molto trafficata, soprattutto in primavera-estate, e non saranno un pò stupidi i ciclisti e i pedoni che che fanno jogging ( si scrive così ? ), che al posto di respirare ossigeno, che ne hanno un grande bisogno, respirano i fumi di scarico delle auto ?
E' quest' ultimo punto che mi suona male. Quando devo partire, per lavoro, il sabato o la domenica mattina, quindi per esperienza diretta, incoccio con molti gruppi di ciclisti , sulla litoranea, composti da 10-20-30 pedalanti, ma non in fila indiana ( come da codice stradale) o al massimo disposti in coppia, ma raggruppati in modo da occupare tutta la carreggiata, con notevole intralcio alla circolazione e quando si avvertono ,suonando il clacson ( in modo "delicato",perchè non si spaventino ), si arrabbino pure: "la strada è di tutti" ; appunto, è anche mia!!
Spessissimo si nota anche il fatto che non rispettano la segnaletica stradale e le normali regole, come quelle di non superare la linea di mezzeria, o facendo un' inversione ad U in gruppo, oppure il fatto di non rispettare ( cosa gravissima e frequente ) il semaforo rosso.
Più o meno queste cose succedono anche con i pedoni, altra categoria che non rispetta il codice.
E' ovvio che di fronte ad una possibile tragedia gli automobilisti devono, essendo i soggetti più forti, essere oltremodo prudenti ed è meglio mandare a quel paese, a denti stretti, che investire qualcuno.
Piccolo appunto : la strada di cui sopra è molto trafficata, soprattutto in primavera-estate, e non saranno un pò stupidi i ciclisti e i pedoni che che fanno jogging ( si scrive così ? ), che al posto di respirare ossigeno, che ne hanno un grande bisogno, respirano i fumi di scarico delle auto ?
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Giro in bici da corsa, sempre da solo e rispettando totalmente la segnaletica ed il codice della strada, e quasi sempre mi sono trovato in situazioni di pericolo per colpa degli automobilisti.ciro ha scritto:... fatto salvo che serve una dose incredibile di educazione prima al ciclista e poi all'automobilista/motociclista ...
A cominciare dai sorpassi fatti a 20 cm mentre io sono già sul ciglio della strada, per cui se devo scartare una buca o se lo spostamento d'aria del veicolo mi fa sbandare sono per terra.
Per non parlare poi delle rotonde, dove se io son già dentro le macchine mi escono lo stesso davanti, magari con il guidatore che sta telefonando, e mi son ritrovato più volte a pinzare i freni come un dannato con la bici in derapata.
Tra le scene migliori:
- vecchio con la Jeep che entra in rotonda tagliandomi la strada e, una volta imboccata la mia stessa uscita si rende conto di aver sbagliato, frena e mette la retro
- Jaguar che mi sorpassa appena prima di uno stop e poi mi inchioda davanti: mi son fermato con la ruota dietro a 30 cm da terra ad un soffio dal suo paraurti lanciando bestemmie come uno scaricatore di porto
- famiglia che esce dal cortile di una trattoria con il padre al volante, palesemente alticcio che si ferma, mi guarda, e quando sono praticamente lì decide di partire tagliandomi la strada
Detto questo concordo che gli imbecilli ci sono sia su 2 ruote che su 4, e che i grupponi che occupano tutta la carreggiata danno fastidio anche a me, ma scaricare sempre la maggior parte della colpa sui ciclisti mi da parecchio fastidio.
Peace & love
Matteo
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Certo, infatti ci vuole educazione anche per gli automobilisti, però non venirmi a dire che non è vero che i ciclisti spesso è volentieri dimenticano che sono in strada e non su un percorso di gara chiuso al traffico e occupano una carreggiata intera per andare a 20km/h su una strada da 100km/h anche.
Se provi a farlo qui nel regno unito ti fanno 250£ di multa, in Italia se ne fregano.
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- TeoJ
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Infatti ho detto che da fastidio anche a me quando lo fanno.
E le multe sembra che abbiano cominciato anche qua a darle ai gruppi che si comportano malamente
E le multe sembra che abbiano cominciato anche qua a darle ai gruppi che si comportano malamente
Matteo
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Dico la mia: ciclisti e auto non vanno bene sulla stessa strada. Servono percorsi protetti per i ciclisti, come nei paesi che li tutelano di più, ad esempio Olanda e altri paesi del nord Europa. Occorrerebbe ripensare (e ricostruire) però la maggior parte dei centri abitati, le cui vie sono state pensate per l'uso esclusivo dei mezzi a motore..
Ciao. Gionni
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La divisione degli spazi è la soluzione. Marciapiedi ai pedoni, piste ai ciclisti e strade alle macchine.
Basta passare una settimana in bici in Germania Austria per rendersi conto che è possibile (e meraviglioso !)
La divisione degli spazi è la soluzione. Marciapiedi ai pedoni, piste ai ciclisti e strade alle macchine.
Basta passare una settimana in bici in Germania Austria per rendersi conto che è possibile (e meraviglioso !)
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Data un'esperienza di un paio di giorni fa in cui un ciclista si è immesso su di una strada ad alto scorrimento, peraltro dovendo andare nell'altro senso di marcia ha tagliato la strada a me e a un'altra persona che - appunto - veniva nell'altro verso, dico la mia.
Il problema non è il ciclista o l'automobilista, il problema è che in Italia si guida mediamente "male" a prescindere dal mezzo di locomozione.
A Roma poi...
Chiaro che chi guida male la macchina è uno dei tanti.
Chi guida male la bicicletta è un rompiscatole e nel mio caso di qualche giorno fa, tentato suicidio.
Ma perchè si guida così male?
Delle due l'una: colpa dello spirito insito ferraristico (guarda caso l'Italia è uno dei pochi paesi al mondo dove si guida volentieri ancora con il cambio manuale) di ogni italiano o della scarsa presenza di sanzioni corrette?
Guard
Orlando.
Il problema non è il ciclista o l'automobilista, il problema è che in Italia si guida mediamente "male" a prescindere dal mezzo di locomozione.
A Roma poi...
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Chi guida male la bicicletta è un rompiscatole e nel mio caso di qualche giorno fa, tentato suicidio.
Ma perchè si guida così male?
Delle due l'una: colpa dello spirito insito ferraristico (guarda caso l'Italia è uno dei pochi paesi al mondo dove si guida volentieri ancora con il cambio manuale) di ogni italiano o della scarsa presenza di sanzioni corrette?
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I computer sono inutili. Ti sanno dare solo risposte.
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Sono un motociclista, un automobilista, occasionalmente un ciclista e per circa dieci anni ho avuto la licenza di pilota privato.
Purtroppo devo ammettere che il senso di precarietà che mi da la bicicletta, quando mi trovo nel traffico, non lo riscontro con nessun altro mezzo di trasporto.
Come è stato giustamente osservato, al di là dell’osservanza delle regole scritte del codice e di quelle non scritte del buonsenso, la commistione di mezzi con caratteristiche diverse, sulla stessa sede stradale, è sufficiente già di per se a creare situazioni di pericolo.
Certo, sarebbe auspicabile che la PA metta al primo posto la sicurezza di tutte le categorie di utenti, quando progetta o rammoderna strade esistenti.
Nel frattempo però, non potendo emigrare in blocco in Austria o Germania, utilizziamo la prudenza, che come recita un vecchio adagio non è mai troppa.
Non c’era bisogno di una morte eccellente per ricordare quanto la strada possa essere pericolosa, basta passare qualche ora al pronto soccorso per comprendere come una disattenzione possa far male ed a volte essere irrimediabile.
Purtroppo devo ammettere che il senso di precarietà che mi da la bicicletta, quando mi trovo nel traffico, non lo riscontro con nessun altro mezzo di trasporto.
Come è stato giustamente osservato, al di là dell’osservanza delle regole scritte del codice e di quelle non scritte del buonsenso, la commistione di mezzi con caratteristiche diverse, sulla stessa sede stradale, è sufficiente già di per se a creare situazioni di pericolo.
Certo, sarebbe auspicabile che la PA metta al primo posto la sicurezza di tutte le categorie di utenti, quando progetta o rammoderna strade esistenti.
Nel frattempo però, non potendo emigrare in blocco in Austria o Germania, utilizziamo la prudenza, che come recita un vecchio adagio non è mai troppa.
Non c’era bisogno di una morte eccellente per ricordare quanto la strada possa essere pericolosa, basta passare qualche ora al pronto soccorso per comprendere come una disattenzione possa far male ed a volte essere irrimediabile.
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pur rispettando i ciclisti e le loro sacrosante esigenze (talvolta lo sono anch'io), vorrei far notare
che la maggior parte dei velocipedi circolanti è assolutamente illegale e passibile di sanzioni.
Infatti l'articolo 68 del codice della strada cita:
"Articolo 68 - Caratteristiche costruttive e funzionali e dispositivi di equipaggiamento dei velocipedi
1. I velocipedi devono essere muniti di pneumatici, nonché:
a) per la frenatura: di un dispositivo indipendente per ciascun asse che agisca in maniera pronta ed efficace sulle rispettive ruote;
b) per le segnalazioni acustiche: di un campanello;
c) per le segnalazioni visive: anteriormente di luci bianche o gialle, posteriormente di luci rosse e di catadiottri rossi; inoltre, sui pedali devono essere applicati catadiottri gialli ed analoghi dispositivi devono essere applicati sui lati"
Quindi tutte le bici da corsa e le mountain bike ( e non city bike) che circolano sulla strade italiana non potrebbero farlo!
Sono a norma di legge solo sotto l'egida di una competizione (quindi strade chiuse etc. etc.)
"3. Le disposizioni previste nelle lettere b) e c) del comma 1 non si applicano ai velocipedi quando sono usati durante competizioni sportive.
Ma come sempre, invece di fare applicare la legge o quantomeno di modificarla, si lascia tutto com'è e si tollera in funzione del buonsenso.
Pur non essendo esperto, sono quasi certo che i legali di coloro che hanno incidenti con ciclisti non mancano di tirare fuori questo articoli per ridurre la gravità dell'evento!
Sicuramente la soluzione sono le piste ciclabili (a Torino ci proviamo....poi che funzionino.....)
Nello
che la maggior parte dei velocipedi circolanti è assolutamente illegale e passibile di sanzioni.
Infatti l'articolo 68 del codice della strada cita:
"Articolo 68 - Caratteristiche costruttive e funzionali e dispositivi di equipaggiamento dei velocipedi
1. I velocipedi devono essere muniti di pneumatici, nonché:
a) per la frenatura: di un dispositivo indipendente per ciascun asse che agisca in maniera pronta ed efficace sulle rispettive ruote;
b) per le segnalazioni acustiche: di un campanello;
c) per le segnalazioni visive: anteriormente di luci bianche o gialle, posteriormente di luci rosse e di catadiottri rossi; inoltre, sui pedali devono essere applicati catadiottri gialli ed analoghi dispositivi devono essere applicati sui lati"
Quindi tutte le bici da corsa e le mountain bike ( e non city bike) che circolano sulla strade italiana non potrebbero farlo!
Sono a norma di legge solo sotto l'egida di una competizione (quindi strade chiuse etc. etc.)
"3. Le disposizioni previste nelle lettere b) e c) del comma 1 non si applicano ai velocipedi quando sono usati durante competizioni sportive.
Ma come sempre, invece di fare applicare la legge o quantomeno di modificarla, si lascia tutto com'è e si tollera in funzione del buonsenso.
Pur non essendo esperto, sono quasi certo che i legali di coloro che hanno incidenti con ciclisti non mancano di tirare fuori questo articoli per ridurre la gravità dell'evento!
Sicuramente la soluzione sono le piste ciclabili (a Torino ci proviamo....poi che funzionino.....)
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Li honello56 ha scritto:1. I velocipedi devono essere muniti di pneumatici, nonché:
Checknello56 ha scritto:a) per la frenatura: di un dispositivo indipendente per ciascun asse che agisca in maniera pronta ed efficace sulle rispettive ruote;
Ce lo honello56 ha scritto:b) per le segnalazioni acustiche: di un campanello;
Ho tutto... Visto che giro sempre di giorno le luci le tengo spente e la luce anteriore la tengo nel sotto-sella perché non la uso praticamente mai...nello56 ha scritto:c) per le segnalazioni visive: anteriormente di luci bianche o gialle, posteriormente di luci rosse e di catadiottri rossi; inoltre, sui pedali devono essere applicati catadiottri gialli ed analoghi dispositivi devono essere applicati sui lati"
Ho una mountain bikenello56 ha scritto:Quindi tutte le bici da corsa e le mountain bike
Autobus ogni 10 minuti (se va male)... Strade larghissime. Traffico quasi nullo anche se tutti mi dicono che è da pauranello56 ha scritto:a Torino ci proviamo....poi che funzionino.....)
Non credo che ti possa lamentare
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Ed infatti non mi sto lamento! Come ho scritto, magari il sistema di piste ciclabili non sarà perfetto, ma almeno si prova a tutelare i ciclisti!mak97 ha scritto:Non credo che ti possa lamentare
Relativamente ai mezzi pubblici (metro esclusa), evidentemente non utilizziamo le stesse linee, per cui, concedimi di dissentire!
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Riporto questi due articoli, che in parte condivido:
Adesso ammazzateci tutti
E quindi chi non rispetta uno stop e muore se l’è cercata?
Senza voler entrare nel merito dei due gravi fatti di cronaca, vorrei ricordare a ciascuno (me compreso!) di essere prudenti sulla strada.
Anche io qualche volta, scioccamente, ho corso come un dannato per arrivare a strisciare il badge in orario, ripensando al mio comportamento scellerato, sarebbe stato preferibile subire le conseguenze di un ritardo che non altre e ben più gravi di quelle derivanti da un incidente.
Chiedo venia se spesso introduco argomenti estranei all'oggetto del forum, ma se qualcuno troverà spunti di riflessione leggendo questi articoli, un piccolo seppur risibile obiettivo sarà raggiunto.
Nicolò
Adesso ammazzateci tutti
E quindi chi non rispetta uno stop e muore se l’è cercata?
Senza voler entrare nel merito dei due gravi fatti di cronaca, vorrei ricordare a ciascuno (me compreso!) di essere prudenti sulla strada.
Anche io qualche volta, scioccamente, ho corso come un dannato per arrivare a strisciare il badge in orario, ripensando al mio comportamento scellerato, sarebbe stato preferibile subire le conseguenze di un ritardo che non altre e ben più gravi di quelle derivanti da un incidente.
Chiedo venia se spesso introduco argomenti estranei all'oggetto del forum, ma se qualcuno troverà spunti di riflessione leggendo questi articoli, un piccolo seppur risibile obiettivo sarà raggiunto.
Nicolò