Mostra Scambio - Pen Show di Firenze
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EDWARD TODD & Co. New York - Retracting Dip Pen and Pencil - 1885

Foto e recensioni di Giorgio Fasciolo
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Musicus
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EDWARD TODD & Co. New York - Retracting Dip Pen and Pencil - 1885

Messaggio da Musicus »

L’acquisizione
E questo che cos’è?!”
1. ET. closed 1.jpg
Un ninnolo, primi Novecento?!” ho buttato lì a caso, un poco in debito di ossigeno (anche se erano solo le 9 del mattino), dopo oltre tre ore di vagabondaggi a passo di carica in uno dei mercatini di inizio Estate…
Il titolare del banchetto, col quale avevo concluso solo un paio di affari in passato, ma sempre scambiato cordialmente quattro chiacchiere, mi era parso un poco amareggiato:
Non lo so, e non mi interessa più. E’ completamente bloccato, ce l’ho da anni e nessuno l’ha mai voluto…
Lei dottore, che è sempre gentile, se lo tenga pure.

E me l’ha re-ga-la-to!! :shock:
Capitano ancora di queste cose...
Che non fosse d’oro zecchino ma laminato, lo aveva capito benissimo anche lui (d’altronde, commercia in gioielli), ma il beau geste non ne esce affatto diminuito.

Tornato a casa, solamente dopo una settimana ho potuto metterci mano, con calma: le sorprese, come potete vedere, non sono mancate…

Lo strumento
EDWARD TODD & Co. New York “retracting dip pen and pencil combination” (combinazione di pennino da intinzione e matita retrattili) in metallo laminato oro, pennino in oro originale, prodotta in U.S.A. ultimo quarto del XIX secolo.
2. ET. The Instrument.jpg
Credits: questa e tutte le foto seguenti sono state scattate sulla riproduzione di “La Natura” ca. 1900, di Alphonse MUCHA (1860-1939). Bronzo, argentatura e crocidolite occhio di gatto cm.70x28x28 (Karlsruhe, Badisches Landesmuseum).

La Marca
Su The Leadhead's Pencil Blog, blog americano che tempo fa avevo raccomandato come “la bibbia delle matite meccaniche”, è possibile consultare il brevetto dello strumento, rilasciato il 19 Dicembre 1871 (Patent No. 122,047), che ancora manca sul nostro Wiki e che non sono riuscito a recuperare in altro modo in rete (ma Simone ci riuscirà, come sempre!!). Vi si trova fotografata un’altra splendida “combo” della Edward Todd & Co., con un diverso decoro ma con la data del brevetto sull’estensore, purtroppo mancante del pennino.
http://leadheadpencils.blogspot.it/2014 ... -came.html
Vi è, inoltre, la scansione dell’originale di uno dei necrologi in morte di Edward Todd che ho provveduto ad “incrociare” con altri due articoli dell’epoca (dai giornali dei gioiellieri) e con quanto riferisce il blog traendolo dal libro di David L. Moak “Mabie Todd & Co., Mabie in America”.
Questi i dati salienti desunti dal “combinato disposto” delle fonti citate.
Edward Todd, “famoso produttore di penne d’oro”, era nato nel 1826 in Connecticut da dove si era trasferito giovanissimo a New York (nel 1843, come si afferma in una pubblicità del 1919) dove si associò alla “Bard Bros.” (produttori di penne d’oro e di matite meccaniche).
Quando questa società cessò l’attività, Edward Todd si associò con W.S. Smith formando la “Smith & Todd”, che in seguito divenne “Mabie, Todd and Co.” [1860], dalla quale Todd si ritirò nel 1869, per fondare nel 1871 [o 1869 o 1872 :angel: ] la “EDWARD TODD & Co.” sempre a New York, associandosi con Joseph Monaghan [che rimase con lui fino al 1878].
Questa una pubblicità del 1888 reperita in rete.
3. Edward Todd & Co. - Ad. 1888.jpg
La Manifattura era sempre dedita alla produzione ed al commercio di penne, matite meccaniche e lavorazioni di gioielleria in metalli preziosi ed Edward Todd ne restò a capo fino al 1897, quando lasciò per problemi di salute la responsabilità nelle mani del figlio Edward Todd Jr.; infine morì (se non ho sbagliato i calcoli) domenica 31 Dicembre 1899.
Suo figlio proseguì l’attività di impresa, formalmente ricostituita come società “incorporated”, fino agli anni ‘30, pare, però, senza mai occuparsi di penne stilografiche.


Ipotesi di datazione
La particolare, complessa combinazione (“combination” o “combo” all’interno di un fusto = “case”) di un pennino retrattile a scorrimento e di una matita meccanica telescopica (“dip pen and pencil”) entrambi fuoriuscenti dalla stessa estremità, che troviamo applicata allo strumento in presentazione, era stata brevettata da J. Monaghan e T. Flynn il 1871-12-19, esattamente nel periodo in cui veniva fondata la “EDWARD TODD & Co.” (alla quale, come detto, lo stesso Monaghan era associato).
4. ET. pen and pencil case patent 1871-12-19 - Copia.jpg
Stando a quanto si può dedurre osservando le catalogazioni offerte da David Nishimura, nel 1875 esistevano diverse Marche che offrivano pennini retrattili azionati dallo scorrimento di una fascetta esterna: e il loro funzionamento appare semplice. Al contrario, un sistema così complicato per estrarre una matita meccanica si spiega solo con l’esigenza di trovare una soluzione simile a quella già brevettata, senza infrangere il brevetto della concorrenza… :mrgreen:

Ma se la data d’inizio di una possibile produzione è stata così attestata, resta da determinare con maggiore precisione l’introduzione sul mercato della elaborata decorazione con effetto a spirale che caratterizza il “case”, ovvero la custodia (non solo “cannuccia”, quindi) di entrambi gli strumenti (pennino e matita) di questo che, risalendo all’ultimo quarto del XIX secolo, possiamo tranquillamente rubricare come manufatto d’epoca “vittoriana”.
5. ET. closed 2.jpg
Già dal 1880 (non posso dire da quanto prima fossero impiegate) ho potuto osservare esempi di decorazioni con “sea snails” (lumachine, conchiglie spiraliformi), che divengono sempre più diffuse via via che ci si avvicina al giro del secolo: in virtù della loro caratteristica lavorazione quasi ad altorilievo, incontrarono evidentemente il favore della clientela più raffinata alla quale erano destinate, essendo molto desiderabili per i vividi giochi di luce che sempre garantiscono sotto ogni illuminazione. Inoltre, la tipica forma a volute, sospesa tra regno animale e vegetale, rientrò di diritto nell'immaginario Art Nouveau (di cui Mucha è uno dei massimi esponenti a livello internazionale). Fino alla I Guerra Mondiale rimarranno, quindi, un modello molto apprezzato: come possiamo osservare, erano ancora in auge per la mia WATERMAN #14 GM (gold mounted = gold bands) del 1910,
6. ET & Waterman 14.jpg
e lo saranno ancora nel 1920, come si evince da questa pubblicità.
7. WATERMAN - mod. x14 e x1x - 1920-09-12. L'Illustrazione Italiana - Anno XLVII - N.37, pag.342 - Copia.jpg
WATERMAN - mod. x14 e x1x - 1920-09-12. L'Illustrazione Italiana - Anno XLVII - N.37, pag.342
[@Simone: questa è nuova!! ;) ]

Per concludere, non penso che sbaglierei di molto indicando per la produzione il decennio 1880-1890.

Passiamo ora ad esaminare i due strumenti nel dettaglio.

La cannuccia
L’estrazione della “penna” ha un sapore antico e rituale…
8. ET. closed and dip pen.jpg
Il pennino è collegato ad una fascetta che cinge ad anello la cannuccia:
9. ET. pen ring.jpg
facendo scorrere la fascetta lungo la feritoia ventrale della cannuccia, il pennino viene trascinato avanti e indietro con essa.
10. ET. case detail.jpg

Continua...
Ultima modifica di Musicus il giovedì 11 agosto 2016, 8:03, modificato 6 volte in totale.
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Musicus
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Messaggio da Musicus »

Completo le indicazioni relative alla cannuccia con le ultime misurazioni.
Fusto diametro massimo (alla fascetta): mm. 10,4
Fusto diametro medio: mm. 9,1
Peso: gr. 18
11. ET. decoration.jpg
Il gigantesco pennino d’oro è la parte più esaltante dello strumento:
12. ET. nib 1.jpg
su di esso il Produttore ha orgogliosamente impresso:
C
EDWARD TODD
-& Co-
NEW YORK
6
13. ET. nib inscription.jpg
Privo di foro di aerazione, il pennino raggiunge l’incredibile lunghezza di cm.4 8-) ,
14. ET. nib cm.4.jpg
per una larghezza massima di mm.8...
15. ET. nib front and back.jpg
La cannuccia completamente aperta, con il supporto dell’estensore della matita estratto, misura cm. 15,3.
16. ET. open.jpg
La matita meccanica
Procediamo speditamente con la documentazione anche del “pencil”.
17. ET. pencil 1 closed 1.jpg
18. ET. pencil 2 ready.jpg
19. ET. pencil 3 telescopic pencil.jpg
20. ET. pencil 4 last 2 pieces.jpg
Continua... [11-20]
Ultima modifica di Musicus il mercoledì 10 agosto 2016, 23:52, modificato 3 volte in totale.
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Messaggio da Musicus »

Particolare oltremodo raffinato, la piccola (nel senso di corta) riserva delle mine, proprio sotto la testina svitabile…
21. ET. pencil 5 leads reservoir.jpg
E per concludere, un confronto ravvicinato in lunghezza fra i due strumenti.
22. ET. pencil 6 with pen.jpg
La personalizzazione
Il primo proprietario ha da sempre avuto il privilegio di ricevere l’oggetto marchiato con le proprie iniziali: qui lo spazio utile per l’operazione, su una superficie lavorata in guisa tale da risultare di fatto impossibile da personalizzare, è un minuscolo rettangolo di mm.13x2 ricavato sull’estensore della matita, e quindi non sempre visibile, in una porzione lasciata sgombra dalla decorazione guilloché a fitte linee orizzontali.
23. ET. personalization.jpg
Rev. sta per “Reverend”, quindi trattasi con tutta evidenza di un religioso. Le lettere, complice l’angusto spazio che ha fatto vacillare la mano del decoratore, potrebbero essere:
J.F.B.
oppure
J.E.B.
oppure
J. Eb.
o anche
JEB.
Quella che segue non è che una mera ipotesi, ma è l’unica via che mi è sembrata percorribile tra quelle da me vagliate: cercando in rete, mi sono imbattuto nella biografia di un predicatore battista del Tennessee, tale “Rev. J.F.B. Mays” (North Carolina 1827 - Florida 1883). Resta comunque da giustificare la mancanza del cognome, o almeno della sua iniziale “M”, nella personalizzazione.
Per chi fosse interessato ad approfondire:
http://knoxcotn.org/old_site/tnbaptists/mays_jfb.htm
Considerando la data del brevetto, 1870, l’acquisto o il dono della “combo” potrebbero risalire ad uno dei momenti importanti della vita del pastore, se è davvero di lui che si tratta: dal secondo matrimonio (e si spiegherebbe con ciò la “familiarità” dell’assenza del cognome, usanza per certi versi diffusa anche nella Chiesa cattolica, da “Don Abbondio” a “Papa Francesco”), al ricevimento della laurea honoris causa, alla fine del servizio come predicatore in una delle Chiese dove era stato chiamato…

Commiato
Non ho potuto né voluto esimermi da una prova di scrittura, che si è rivelata, e non era affatto scontato, un’esperienza semplicemente esaltante: credo che solo la fantasia potrebbe porre dei limiti a quello che si può creare, con la dovuta pratica, con questa autentica meraviglia di tempi lontani…
25. ET. writing sample.jpg
Volevo, inoltre, proporre un impietoso confronto con la paccottiglia in plastica griffata che ci infliggono oggigiorno, ma shhhhh!!, meglio sorvolare…
24. ET. open.jpg
Grazie per l'attenzione e Buon Ferragosto a Tutti!! :thumbup:

Giorgio


@Daniela: questa era la tua!! :P
muristenes
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EDWARD TODD & Co. New York - Retracting Dip Pen and Pencil - 1885

Messaggio da muristenes »

Bellissima, un ritrovamento eccezionale. Questi pennini extra-large poi sono meravigliosi, flessibili come pochi ;)

Faccio mea culpa: ho dovuto aspettare la tua recensione per scoprire che sotto la testina possano nascondersi le mine :problem: :lol:
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ciro
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Messaggio da ciro »

Intervengo con sommo apprezzamento primariamente verso l'oggetto in questione che m'affascina e mi fa gola come solo chi ha trovato un oasi nel deserto può capire e poi verso questa qualità di presentazione che oramai è rituale come cornetto e cappuccino la mattina ma, proprio come cornetto e cappuccino è una delizia sempre maggiore.

Vorrei condividere, ad uso di tutti la mia conoscenza in campo di abbreviazioni maturata durante una ricerca su una mia penna e il suo precedente proprietario.
Nei paesi di lingua inglese, per nessun motivo, si omettono nomi o cognomi in sigla o per intero. Ad esempio, il signor John Fitzgerald Kennedy, uno a caso, potrebbe firmarsi: J. Fitzgerald Kennedy, J. F. Kennedy, J. F. K., JF Kennedy o JFK. Mai si omette un name a differenza di come accade nei paesi di lingua neolatina in cui è buona e coscienziosa usanza tagliare nomi troppo lunghi come Pablo Diego José Francisco de Paula Juan Nepomuceno María de los Remedios Cipriano de la Santísima Trinidad Mártir Patricio Clito Ruiz y Picasso in: Pablo Ruiz y Picasso, Pablo Picasso o, semplicemente Picasso.

Sinceramente,
Ciro
(Io sono per le firme a colori, sapevatelo!)
“La vita è come una fresella, s'è troppo dura sponzala.”
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Messaggio da Irishtales »

Ma che delizioso regalo di Ferragosto mi hai fatto!!! :angel:
Come sempre mi sono ritagliata una mezz'ora di assoluto relax per leggere e ammirare con calma ogni fotografia...

L'oggetto in sé è una meraviglia e credo che tu sia anche correttamente riuscito a risalire senz'altro al primo proprietario; e poi...gli accostamenti che riesci a fare, sempre azzeccatissimi, sono altrettanto raffinati e pertinenti...non avrei potuto immaginare un autore ed un'opera più adatti da abbinare alla penna-matita, per le foto :P
Superlativo :clap: :clap: :clap:
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Daniela
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Messaggio da lucre »

Oggetto semplicemente delizioso. Questi " retracting dip pen and pencil" racchiudono spesso in dimensioni minuscole o comunque ridotte veri e propri
capolavori di artigianato e di gusto. Mi ha fatto poi particolarmente piacere trovare la tua bellissima presentazione corredata da immagini del grande
Alphonse Mucha ( a proposito la mostra al Vittoriano è ancora aperta, non ve la perdete, se potete) . Complimenti Giorgio :clap: :clap:
Luigi

Ps: lasciami però essere un filo invidioso, non solo trovarli certi oggetti, ma averli regalati ... credo che almeno una bottiglia di quello buono il titolare del banchetto se la sia meritata ...
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Messaggio da Musicus »

muristenes ha scritto:Bellissima, un ritrovamento eccezionale. Questi pennini extra-large poi sono meravigliosi, flessibili come pochi...
Faccio mea culpa: ho dovuto aspettare la tua recensione per scoprire che sotto la testina possano nascondersi le mine...
:lol: Perchè quella che avevi trovato tu utilizzava le due estremità e non c'era una testina da svitare...
Ma ti garantisco che sembrava davvero un semplice ninnolo o un fermacarte: quella di Herdepi non me la ricordavo proprio, ed in più era sporca da far paura e completamente bloccata: credimi, pensavo che mi avesse davvero regalato il moncherino di qualcosa... :shifty:
Ma l'ho accettata solo perchè le lumachine mi ricordavano le decorazioni della mia Waterman e della penna anonima in madreperla americana inizio secolo XX: le lumachine mi affascinano, e mi piacciono anche molto :mrgreen:
:wave:

Giorgio

P.s.: A, ti sei perso la recensione giusta per far imbufalire un Architetto (Tibaldi Perfecta), con tutte le vacanze che hai fatto... :lol:
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Messaggio da Musicus »

Irishtales ha scritto:Ma che delizioso regalo di Ferragosto mi hai fatto!!! :angel:
Come sempre mi sono ritagliata una mezz'ora di assoluto relax per leggere e ammirare con calma ogni fotografia...
L'oggetto in sé è una meraviglia e credo che tu sia anche correttamente riuscito a risalire senz'altro al primo proprietario; e poi...gli accostamenti che riesci a fare, sempre azzeccatissimi, sono altrettanto raffinati e pertinenti...non avrei potuto immaginare un autore ed un'opera più adatti da abbinare alla penna-matita, per le foto :P
Superlativo :clap: :clap: :clap:
Colpito e ... affondato!!!!!!!!
Grazie infinite, Daniela.

Giorgio
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Messaggio da Musicus »

lucre ha scritto:Oggetto semplicemente delizioso. Questi " retracting dip pen and pencil" racchiudono spesso in dimensioni minuscole o comunque ridotte veri e propri capolavori di artigianato e di gusto. Mi ha fatto poi particolarmente piacere trovare la tua bellissima presentazione corredata da immagini del grande Alphonse Mucha ( a proposito la mostra al Vittoriano è ancora aperta, non ve la perdete, se potete) . Complimenti Giorgio :clap: :clap:
Luigi
Ps: lasciami però essere un filo invidioso, non solo trovarli certi oggetti, ma averli regalati ... credo che almeno una bottiglia di quello buono il titolare del banchetto se la sia meritata ...
Grazie dei graditissimi complimenti, caro Luigi, e della preziosa segnalazione su Roma!! :thumbup:
Direi che un Blauburgunder Sanct Valentin Riserva della Kellerei St. Michael-Eppan dovrebbe andare bene... :lol:
:wave:

Giorgio
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Messaggio da analogico »

ciro ha scritto: Volevo, inoltre, proporre un impietoso confronto con la paccottiglia in plastica griffata che ci infliggono oggigiorno, ma shhhhh!!, meglio sorvolare…
Sono sinceramente ammaliato dalla bellezza dell'oggetto così mirabilmente illustrato da Giorgio, ma ho voluto citare questa sua frase proprio perchè, lungi da ogni polemica, è il pensiero ricorrente che balena nella mia mente ogni qualvolta ho la ventura di ammirare oggetti ed opere frutto dell'arte e dell'ingegno di chi ha vissuto prima di noi, penne e affini dato il contesto, ma non solo.
Antonio

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Messaggio da Musicus »

analogico ha scritto:"Volevo, inoltre, proporre un impietoso confronto con la paccottiglia in plastica griffata che ci infliggono oggigiorno, ma shhhhh!!, meglio sorvolare…"
Sono sinceramente ammaliato dalla bellezza dell'oggetto così mirabilmente illustrato da Giorgio, ma ho voluto citare questa sua frase proprio perchè, lungi da ogni polemica, è il pensiero ricorrente che balena nella mia mente ogni qualvolta ho la ventura di ammirare oggetti ed opere frutto dell'arte e dell'ingegno di chi ha vissuto prima di noi, penne e affini dato il contesto, ma non solo.
Grazie Antonio :thumbup:: lo spirito col quale l'ho scritta era quello di una pacata amarezza, quasi una sorta di anestetizzata rassegnazione: si duellava all'arma bianca (visti i "pennini/pennoni" è proprio il caso di dirlo :D ) per ottenere il manufatto più bello, efficace e duraturo possibile... Mi sembra che la situazione attuale, sotto ogni profilo, sia parecchio cambiata...
:wave:

Giorgio
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Messaggio da Cex71 »

Complimenti Giorgio!
Mi son preso anch'io un po' di tempo per leggere la tua fantastica recensione, e poi l'ho fatta leggere anche a mia moglie!!! :clap: :clap: :clap:
L'oggetto è di una raffinatezza d'altri tempi...
Grazie per farci partecipi
Cesare
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Messaggio da piccardi »

Mi ci è voluta una giornata per digerire la bellezza dell'oggetto e della recensione... Hai avuto un grandissimo regalo, ne ho visti qualcuno con pennini di quelle dimensioni, ma a questo livello di raffinatezza nessuno. Un piccolo grande capolavoro.

Per ringraziarti (per quel poco che vale) mi son procurato il brevetto (aggiunto al wiki) ma è compito quasi banale, basta andare sul sito dell'USPTO, o usare la funzione di ricerca di google, o andare su: http://www.freepatentsonline.com/ (che in genere è il sito che uso) e aggiungere al link "numero.html" o "numero.pdf", nel tuo caso lo avresti trovato su http://www.freepatentsonline.com/122047.html.

Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
viewtopic.php?f=19&t=1758
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Messaggio da Musicus »

Cex71 ha scritto:Complimenti Giorgio!
Mi son preso anch'io un po' di tempo per leggere la tua fantastica recensione, e poi l'ho fatta leggere anche a mia moglie!!! :clap: :clap: :clap:
L'oggetto è di una raffinatezza d'altri tempi...
Grazie per farci partecipi
Sono contento Cesare che vi sia piaciuto: ti/vi ringrazio per la gentilezza dell'apprezzamento!! :thumbup:

Giorgio
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