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Stilografica "DUCE"

Note storiche sulle penne stilografiche e sui loro produttori. Aneddoti e curiosità.
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A Casirati
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Stilografica "DUCE"

Messaggio da A Casirati »

PeppePipes ha scritto:
piccardi ha scritto:Purtroppo non ho ottenuto nulla, c'è un marchio duce, del 1924, ma è relativo a delle tomaie. E del 50256 nessuna traccia come del resto di tutti gli altri in quella decina, dal 50250 al 50259... Siamo un paese arretrato, altrove la loro storia industriale la curano e pubblicano i dati, su queste cose ci batte anche la Grecia...

Simone
Pazienza. Da una parte è anche bello che su questa strana penna resti un alone di mistero. Comunque ho la sensazione che abbia avuto una vita commerciale molto breve.
Quanto al pressappochismo dei nostri archivi (e di molto altro).... Mah! Forse fa parte del nostro DNA; il mondo ha sempre dovuto riconoscere il "genio italico": come degli artisti abbiamo sempre "campato" più sulle intuizioni e le trovate che non sulla puntigliosità ed il rigore scientifico. Forse è per questo che al giorno d'oggi, dove tutto è pianificato ed ottimizzato con i computer e spazio per i colpi di genio ce n'è sempre meno, noi annaspiamo assai....
Boh, dubito che queste siano le vere ragioni. All'estero moltissimi italiani danno punti, anche in iniziative industriali o culturali, a tedeschi, americani, francesi ed inglesi... non si tratta di DNA, ma di ben altre ragioni, legate alla mentalità e ad una certa "gestione della cosa pubblica" :evil: .
Per non andare troppo OT: i romani antichi hanno insegnato al mondo ordine, rigore e disciplina ;)
Scusate: non ho potuto resistere... :mrgreen:
Alberto Casirati
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PeppePipes
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Messaggio da PeppePipes »

A Casirati ha scritto: Boh, dubito che queste siano le vere ragioni. All'estero moltissimi italiani danno punti, anche in iniziative industriali o culturali, a tedeschi, americani, francesi ed inglesi... non si tratta di DNA, ma di ben altre ragioni, legate alla mentalità e ad una certa "gestione della cosa pubblica" :evil: .
Per non andare troppo OT: i romani antichi hanno insegnato al mondo ordine, rigore e disciplina ;)
Scusate: non ho potuto resistere... :mrgreen:
La mia è stata solo una generalizzazione un po' caricaturale; ma se si vuol fare un discorso semi-serio, purtroppo il modo di amministrare il paese influisce fortemente sul concepire da parte del popolo ciò che è pubblico: che andrebbe rispettato e difeso come qualcosa di cui siamo tutti proprietari anziché inteso come appartenente a nessuno e di cui quindi ognuno può disporre come meglio crede. Questo concetto, che arriva all'estremo di considerare lo Stato e le sue istituzioni come soggetto "da fottere" (chiedo scusa ma non mi viene altro termine): per esempio riscuotendo la pensione di parenti defunti, passandosi da invalidi, beneficiando di esenzioni cui non si avrebbe diritto ecc. E' la negazione dell'autorità pubblica nella quale non si riconosce più una tutela ma un nemico che cerca di fregarti e che va ripagato allo stesso modo.
Sono aspetti figli del malgoverno: un lampante esempio di evoluzione della specie, secondo i più schietti criteri Darwiniani, là ove una popolazione si è trovata per secoli e secoli a convivere con forme di governo che, pur nei loro mutamenti, hanno sempre conservato integre le loro caratteristiche di disonestà, corruzione, inefficienza ed idiozia.
Se nel sud del paese i fenomeni di cui sopra sono particolarmente esasperati e generalizzati è solo perché son partiti prima: già dai tempi degli Angioini, Aragonesi e Borboni. E poco alla volta sono cose che entrano nel DNA.
Purtroppo l'impero romano è sempre più remoto.
Singolare che si sia arrivati a questi discorsi partendo da una penna. Meglio specificare che il fatto che la suddetta si chiami "Duce" è totalmente casuale....
La curiosità è madre dell'interesse. Una vita senza interessi è una vita in stato comatoso.
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maxpop 55
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Messaggio da maxpop 55 »

PeppePipes ha scritto: ............
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Se nel sud del paese i fenomeni di cui sopra sono particolarmente esasperati e generalizzati è solo perché son partiti prima: già dai tempi degli Angioini, Aragonesi e Borboni. E poco alla volta sono cose che entrano nel DNA.
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NO COMMENT
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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PeppePipes
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Messaggio da PeppePipes »

maxpop 55 ha scritto:
PeppePipes ha scritto: ............
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Se nel sud del paese i fenomeni di cui sopra sono particolarmente esasperati e generalizzati è solo perché son partiti prima: già dai tempi degli Angioini, Aragonesi e Borboni. E poco alla volta sono cose che entrano nel DNA.
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NO COMMENT
Non capisco se il tuo NO COMMENT sia di messa al bando o di condivisione; però il passaggio che riporti può prestarsi ad un'interpretazione fuorviata se non connesso quantomeno al periodo precedente:
"Sono aspetti figli del malgoverno: un lampante esempio di evoluzione della specie, secondo i più schietti criteri Darwiniani, là ove una popolazione si è trovata per secoli e secoli a convivere con forme di governo che, pur nei loro mutamenti, hanno sempre conservato integre le loro caratteristiche di disonestà, corruzione, inefficienza ed idiozia."
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Messaggio da maxpop 55 »

Governo o non governo non mi piace leggere quello che hai scritto sul sud, con questo chiudo.
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Messaggio da PenninoM »

Mi dispiace tanto ma mi aggrego a maxpop perché anch'io sono in parte di Napoli e sinceramente questo è uno dei peggiori pregiudizi che mi accompagna e contro il quale mi batto. Se per caso hai letto il Gattopardo potrai capire che la Sicilia è stata meglio curata per secoli con Angioini e via discorrendo che in questi pochi anni di Italia, con ciò io non sono affatto un secessionista ma combatto questa forma di razzismo dato che i lombardi ed i veneti sono stati molto più trascurati dagli austriaci che il sud con il Regno delle Due Sicilie, e Napoli a suo tempo fu molto più importante di Milano che è rimasta completamente eclissata fino agli avventi dell'industria. E poi anche le penne Delta sono vittime del malgoverno nei secoli secondo quello che dici tu, perciò a prescindere sono penne di basso pregio?
Lorenzo
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