Stypen (United brands Paris)

Note storiche sulle penne stilografiche e sui loro produttori. Aneddoti e curiosità.
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Pupa
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Stypen (United brands Paris)

Messaggio da Pupa »

Ho comprato questa stilografica Coca cola Stypen 2003
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Mi piacciono le penne pubblicitarie,
poi la Coca cola sta diventando quasi cult... :lol:
Non l'ho ancora usata, perciò non la recensisco ora,(anche se questa è decisamente economica e potrebbe essere un regalo per un nipotino))
mi ha dato l'occasione per cercare info sulla Casa,
non ho trovato molto:

Pochi cenni storici:
Stypen è una società francese fondata nel 1934 a Parigi.
Iniziano la produzione di penne solo nel 1952, quando le penne a sfera
e le nuove tecnologie di inchostri da stampa diventano commerciali per la massa.
In quel periodo diventa famosa una penna, chiamata "Visor" (non ho ancora trovato nessuna immagine della penna anni 50)
che pare usasse una nuova tecnologia di inchiostro, usato per lo stampaggio a iniezione.
Alcune fonti sul web però indicano che il "marchio"attuale Stypen sia nato solo nel 1972.

Nel 2004 la Stypen viene assorbita dal colosso internazionale Bic,
che grazie a lei è entrato nel mondo delle penne stilografiche scolastiche,
dopo che già nel 1997, con l'acquisto della Sheaffer si era conquistato
una fetta del mercato delle penne stilografiche di lusso.
Resta discreta e famosa la Stypen Up:
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una stilografica con pennino retrattile, e design high tech,
con caratteristici buchi nel pennino e nella clip del cappuccio.
Lo stile distintivo di questa marca è la linea giovanile, colorata e alla moda
che si rivolge alla fascia giovanissima del mercato.
La Stypen produce ancora penne con il suo marchio
e anche altre numerose penne su licenza di altri famosi marchi.
Per esempio è licenziataria, in esclusiva, del marchio Coca cola per i sistemi di scrittura

Personali considerazioni:
la Stypen produceva penne commerciali ma qualitativamente buone,
ricordo delle penne Stypen per Harley Davidson che erano di buona fattura,
fino agli anni 90.
Dopo la Harley Davidson penne è stata rappresentata da Waterman.

Secondo me le stilo Bic, nonostante sia Stypen, sono eccessivamente economiche.
Meglio comprarle marchiate Stypen, che Bic
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ma la Bic Xpen, che riprende la linea della Stypen Up
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mi dicono sia scadente, e che non scriva tanto bene,
nonostante sia una penna rivolta agli studenti.

fonti e foto non mie: http://www.bicworld.com
http://okami-whatever.blogspot.com/2010 ... s-set.html
Ultima modifica di Pupa il mercoledì 24 novembre 2010, 2:55, modificato 1 volta in totale.
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Re: Stypen United brands Paris

Messaggio da vikingo60 »

Ebbi la possibilità di comprare qualche Stypen marcata Coca-Cola e Harley Davidson intorno ai primi anni 2000,tuttavia il mio stile austero mi spinse a non prenderle.Mi è invece rimasta qualche scatola di cartucce lunghe internazionali di colore nero che,nonostante gli anni trascorsi,vanno benissimo come se fossero state acquistate ieri,al contrario delle Waterman.Ma non sono riuscito a trovarne altre in giro;nè tantomeno inchiostro in bottiglia di quella marca.Per quanto riguarda i marchi minori purtroppo ciò che non ha acquisito la Sanford lo ha comprato la Bic.Tempo addietro feci qualche ricerca con Internet sulla Stypen e giunsi a trovare quanto hai trovato tu.La Stypen Up con pennino traforato la usa un mio collega dermatologo e ho notato che anche questa non si avvia subito e che ha un flusso relativamente scarso.
Ciao
Alessandro
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Re: Stypen (United brands Paris)

Messaggio da Pupa »

Ho provato il pennino,
tutto sommato scrive bene :D
ha un tratto medio, molto morbido,
come pennina scolastica per uso quotidiano,
finchè non si rovina, direi che va benissimo :D
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Ottorino
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Messaggio da Ottorino »

Questo forum è veramente insostituibile !!

Ieri mi hanno regalato una penna simile a questa. Orsi bianchi e penna rossa.
Ha un pennino fine veramente sorprendente.

Inoltre dentro c'era una cartuccia altrettanto sorprendente.
Modello lungo, cilindrico. Da una parte imboccatura std europea e dall'altra imboccatura piu' larga parker/aurora.

Se la vedete in un mercatino, prendetela.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Messaggio da vikingo60 »

L'imboccatura doppia è tipica delle cartucce Stypen,che avevano,come già detto,un ottimo inchiostro.La doppia imboccatura le rendeva estremamente versatili.
Peccato che non si trovino più in giro.
Alessandro
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Messaggio da Ottorino »

Mi rimane un dubbio.
Nel caso di marche meno diffuse/note, tipo questa, come fa uno a sapere se forare la cartuccia dal lato largo o da quello stretto ??
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Messaggio da www.stilografica.it »

La penna funziona esclusivamente con cartucce standard tipo Pelikan......
Le uniche che non si capisce bene da che parte inserirle sono le Stypen....

Ciao
Marco
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Messaggio da Irishtales »

Invidio un po' (si fa per dire) le vostre esperienze positive, perché questa penna è stata la causa del mio viscerale disprezzo per le penne in plastica leggera e finitura gommosa. Ricevute in dono (stilo gialla e roller bluette) constatai pochi mesi dopo che la finitura gommosa effetto satinato cominciava a diventare appiccicosa, generando al tatto un senso di immediata repulsione. Il peggio arrivò però quando cominciò a perdere inchiostro nella borsa. Mi accorsi che l'alimentatore era fessurato e infatti poco dopo si ruppe la parte terminale che serve a forare le cartucce. Avevo solo le cartucce della Casa in dotazione e finite quelle (un paio) ovviamente non la inchiostrai più. Oggi mi è tornata in mente leggendo i vostri post, e l'ho ripresa. Ora mi accorgo che ci sono anche una serie di fessure sul fusto, a ridosso della parte a cui si avvita il gruppo pennino. La finitura satinato-gommosa si è dissolta del tutto quando ho pulito dall'inchiostro fuoriuscito dal pennino che aveva imbrattato la borsa, le mani, la penna. Ora ha una finitura liscia che sa di plastica-plastica.
Da allora non ho più adoperato nessuna penna gommosa, e quando vedo una penna in solido metallo, mi illumino di immenso...

Anche il roller, finita la carica - ci ho scritto poco poco poco - non l'ho più usato perché non ho più trovato i ricambi adatti. E ormai anche la sua finitura gommosa è appiccicosa e vi aderisce qualsiasi cosa vi entri in contatto. E' come scrivere con un post-it attaccato alle mani. :x
Probabilmente - voglio sperare - si è trattato di una partita fasulla o qualcosa del genere, però mi è bastato a condizionare il mio modo di intendere gli strumenti di scrittura.
le due gemelle: roller bluette e stilo giallo acceso
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una delle fessure sul fusto della stilo
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anche l'alimentatore è andato...
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"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
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Messaggio da www.stilografica.it »

Ciao Daniela,

confermo quanto hai riportato, ho in negozio ancora qualche cappuccio e dei serbatoi oramai invendibili se non con la gomma appiccicosa!

Saluti
Marco
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Messaggio da vikingo60 »

In effetti questi fenomeni sono capitati anche con le Aurora Idea,quelle in gomma antiscivolo.Ne avevo conservata una nera in un cassetto e l'ho trovata letteralmente fusa;il materiale ha "inglobato" anche una biro vicina,rendendola inservibile.Preciso che non c'erano fonti di calore nelle vicinanze.
Sono del parere che tali materiali non sono adatti alle penne e che quelle costruite con essi vadano evitate.
Alessandro
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Messaggio da Irishtales »

Sono piuttosto maniaca nel conservare gli strumenti di scrittura in generale: li conservo sempre ben al riparo da luce e calore...purtroppo il difetto della gomma di rivestimento deteriorata si è manifestato su entrambe le penne, comunque inservibili per gli altri motivi spiegati. Magari fosse stato solo quello il problema: con un batuffolo di ovatta imbevuto d'alcool il rivestimento si dissolve del tutto e lascia il posto alla sottostante plastica. I problemi "strutturali" invece sono irrisolvibili...
Mi dispiace non poterla usare solo perché, come notava Ottorino, il pennino scriveva davvero bene e con un tratto fine (nonostante - almeno il mio - sia un M)
www.stilografica.it ha scritto:ho in negozio ancora qualche cappuccio e dei serbatoi oramai invendibili se non con la gomma appiccicosa!
Penso proprio che dovrai tenerteli in eterno, Marco: con tutto il ben di Dio che hai in negozio, dimmi tu chi mai è capace di uscire di lì con una Stypen???
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Messaggio da sabbate »

Comprata durante gli studi universitari nel 95 non so che fine ha fatto! Mi ricordo pero questa fragilitàdi materiali
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Messaggio da vito72 »

ma la Bic Xpen, che riprende la linea della Stypen Up

mi dicono sia scadente, e che non scriva tanto bene,
nonostante sia una penna rivolta agli studenti.
Possiedo per adesso due x pen della bic, probabilmente nè prenderò un'altra, per caricarle ognuna con un colore diverso, proprio in questi giorni sto rodando la seconda e posso assicurarti che sia la manifattura che la qualità di scrittura è veramente buona, specie se comparata con il prezzo di acquisto nei supermercati, unico neo forse il gruppo triangolare "pedagogico" come lo chiamo io è un poco troppo corto e le dita scivolando verso la base del pennino che è a sezione tonda e forma uno scalino possono essere soggette ad affaticamento. Sono pennini che all'inizio grattano e sono molto magri ma dopo qualche giorno prendono a scrivere bene. Secondo me chi dice che non vanno è perchè non ha avuto quel minimo di pazienza di rodarle a dovere, come del resto quasi tutte, o tutte le stilografiche richiedono.
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“Vi scrivo una lunga lettera perché non ho tempo di scriverne una breve.” Voltaire
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Re: Stypen (United brands Paris)

Messaggio da jerrypen71 »

Riesumo questo vecchio post per sottoporvi la mia Stypen Up, ritrovata nel fondo di un cassetto.

Fortunatamente non ha la gomma che si appiccica a qualsiasi cosa, come qualche utente riferiva, anche se si è leggermente fessurata in due punti.
Allegati
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Re: Stypen (United brands Paris)

Messaggio da kircher »

Ho avuto anch'io il problema registrato da daniela. La mia stypen antiscivolo si rivelò ben presto disastrosamente appiccicosa, tanto che fui costretto a ritornare all'odiata nononsense blu. Però qualche settimana fa ho passato una mano di pasta iosso sulla plasticaccia appiccicosa e la penna è tornata praticabile.
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