Laminatura

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
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maxpop 55
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Messaggio da maxpop 55 »

Oggi è relativamente semplice fare la laminatura ad una penna con bagno galvanico, secondo la percentuale d'oro presente nel liquido ed il numero di bagni si può calcolare lo spessore della lamina e portarla alla misura voluta.
Pensandoci nei primi decenni del novecento fare una laminatura liscia o leggermente lavorata non mi pare fosse difficile ne troppo complicato anche se si usavano sottilissimi fogli d'oro, ma mi chiedo e chiedo a chi ne sa più di me, come facevano a laminare penne che avevano come base dei veri capolavori in basso rilievo.
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HoodedNib
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Messaggio da HoodedNib »

puo' essere che prima le laminavano e poi le ribattevano dalla parte meno nobile? Visto che lo strato d'oro era piu' spesso (fogli d'oro) e l'oro molto duttile vedo la cosa occhiometricamente possibile
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Messaggio da maxpop 55 »

HoodedNib ha scritto: martedì 2 aprile 2019, 8:43 puo' essere che prima le laminavano e poi le ribattevano dalla parte meno nobile? Visto che lo strato d'oro era piu' spesso (fogli d'oro) e l'oro molto duttile vedo la cosa occhiometricamente possibile
Questa potrebbe essere una soluzione, dopo averle unite, lavorare lamina e base contemporaneamente con delle presse sulle quali era stampato il disegno in bassorilievo.
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Messaggio da Ottorino »

La laminatura dovrebbe essere l'accoppiamento a caldo tramite pressione di una sottile sfoglia d'oro a un metallo meno nobile, tipo il rame o l'ottone. Credo che ormai sia una tecnica scomparsa, a differenza della "placcatura", la tecnica galvanica che ben conosciamo
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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maxpop 55
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Messaggio da maxpop 55 »

Ottorino ha scritto: martedì 2 aprile 2019, 9:33 La laminatura dovrebbe essere l'accoppiamento a caldo tramite pressione di una sottile sfoglia d'oro a un metallo meno nobile, tipo il rame o l'ottone. Credo che ormai sia una tecnica scomparsa, a differenza della "placcatura", la tecnica galvanica che ben conosciamo
Grazie Otto, mi chiedevo come facessero a lavorare i disegni in basso rilievo poi leggendo HoodedNib ho capito che venivano prima unite le due parti e poi stampate con presse, sarebbe impossibile che un artigiano facesse una penna alla volta a meno che non sia un ordine particolare di un cliente.
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Messaggio da PeppePipes »

In realtà se si fa eccezione per i rarissimi rivestimenti fatti a bulino, la "artigianalità" dei rivestimenti, inclusi quelli particolarmente eleganti ed elaborati, traforati o sbalzati che fossero, è abbastanza relativa. C'erano infatti ditte che fornivano bande laminate con svariate lavorazioni e di dimensioni che venivano composte in fasce alternate, sia in senso orizzontale che verticale o avvolte a spirale. Ho avuto occasione di vedere cataloghi d'epoca dove erano illustrate queste forniture. Consultando libri e pubblicazioni si può constatare come gli elementi, pur combinati tra loro in modi diversi e laminati con oro di diverso colore, si ripetono con una certa frequenza. Allo stesso modo si ritrovano testine e fermagli, anche se questi ultimi, almeno in alcuni casi, hanno una certa "esclusività" per i marchi che li hanno utilizzati.
La curiosità è madre dell'interesse. Una vita senza interessi è una vita in stato comatoso.
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maxpop 55
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Messaggio da maxpop 55 »

Grazie Marcello, in effetti era questo che mi interessava sapere. :thumbup:
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