OMAS 360 - AIUTO RIPARAZIONE

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
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Jacopo
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Messaggio da Jacopo »

Cari Amici,
torno a distanza di tempo sperando di trovare una pia anima disposta ad aiutarmi.
Nel 2016 ho comprato, come "regalo a me stesso" una splendida Omas 360 (a sezione triangolare) bianca, con le finiture argentee a greca sul tappo: non il modello che aspira, ma quello che si apre per inserirvi una cartuccia.
Fino a qui, tutto bene, anzi benissimo...

Ho usato la mia prima cartuccia con gioia, poi ho provato a cambiarla.
Vi assicuro che ho fatto tutto con amore, ma nello svitare il fondino (giuro, pianissimo) ho sentito un terribile cric ed è uscito un pezzetto di plastica tranciato, di forma (vado a memoria) tipo una C.
In sostanza, il corpo della penna ed il fondello non si chiudevano più... :silent: :silent: :silent: :silent:

Ho portato la mia penna al rivenditore che mi ha detto che con Omas non c'era più nulla da fare, se non sentire qualche esperto riparatore di fiducia...
La mia penna è andata a Bologna da un artigiano che ha sostanzialmente eliminato il meccanismo originario.
Come funziona ora?
Funziona così: posso svitare il fondino triangolare, far scorrere il corpo della penna per inserire la cartuccia (ma si incastra "male") e poi riavvito il tutto sempre dal fondino che avevo prima tolto.

I PROBLEMI:
- perdite continue di inchiosto nell'impugnatura
- poca praticità di funzionamento
- inizia ad esserci uno scollamento di 0,5 mm tra corpo della penna e tappo: tirando il tappo in apertura secondo me alla lunga il corpo si è un attimo staccato...

amici... è la penna del mio cuore... mi serve un aiuto...
A) Qualcuno ne ha una uguale da vendermi?
B) Che voi sappiate, è possibile inserire nuovamente il "corpo originale" con il suo meccanismo di "svita ed apri"?
C) Cosa mi consigliate di fare?

L'assistenza OMAS non esiste più... non so a chi rivolgermi...
Magari la parte interna della penna si può prendere da un'altra... o no?
Se qualcuno è interessato posso anche mettere qualche foto...

GRAZIE A TUTTI :clap:
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PeppePipes
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Messaggio da PeppePipes »

Ho avuto per le mani una penna simile, affidatami da un amico perché anche questa si era rotta.
Nulla da fare; la penna è costruita da cani ed in sostanza non si può neppure smontare perché alcune parti sono incollate.
Mi spiace offendere la penna del tuo cuore, ma è qualitativamente pessima.
Anche a me la 360 è subito piaciuta ed a suo tempo me la sono comprata; se posso darti un consiglio cercane una a stantuffo; la qualità costruttiva non è eccelsa neppure in quel modello, ma perlomeno la costruzione è tradizionale e si smonta.
La curiosità è madre dell'interesse. Una vita senza interessi è una vita in stato comatoso.
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Messaggio da Ottorino »

Il mio è un intervento di solidarietà. Sia con Marcello, che ti ha dato una cattiva notizia (ma vera) sulla qualità delle OMAS recenti, sia con te.
Consiglio: cambia genere di penna. O meglio cambia periodo, se la OMAS è quella dei tuoi sogni
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Messaggio da MaPe »

PeppePipes ha scritto: mercoledì 7 novembre 2018, 18:49
...la penna è costruita da cani ed in sostanza non si può neppure smontare perché alcune parti sono incollate.
Mi spiace offendere la penna del tuo cuore, ma è qualitativamente pessima.
Sei un signore, c'è poco da fare. La 360 a cartuccia con la sua resina vegetale credo sia stato il livello più basso nella realizzazione di una penna toccato dalla Omas. Quindi definirla "costruita da cani" è quasi un complimento, ne ho viste diverse e solo una era ancora salva...solo perchè il proprietario preferiva tenerla immacolata.
Massimo
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Messaggio da Normie »

ciao Jacopo, probabilmente il mio suggerimento ti sembrerà non convenzionale ma potresti usare il vecchio alimentatore/pennino/sezione di scrittura (dipende da quello che si salva) e cappuccio e farti fare una custom pen. Non so quanto sia realizzabile una forma come quella della 360 ma chiedere non costa nulla (non posso citare i vari artigiani poichè la sezione del forum non lo permette)
Jacopo
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Messaggio da Jacopo »

Che dire...
Grazie a tutti intanto per le vostre risposte...
Chiariamo: sono giovane ma ho tanta passione e ho anche altri pezzi interessanti...
Per dire, la penna migliore è una Extra Lucens degli anni '50 ereditata dal nonno, chiaro che era un'altra OMAS quella...
La 360 bianca è stata la prima penna che mi sono regalato "per davvero", per quello profuma di cuore.
Capisco che ho poco da fare, ne cercherò semmai una a stantuffo ma la cosa ahimè è terribilmente irritante...
E' triste vedere una azienda che lavorava bene chiudere i battenti così...

PS all'amico che consigliava una penna Custom: mi sapresti spiegare meglio, magari in PM?
Grazie a tutti!
Normie
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Messaggio da Normie »

Certo, ti scrivo con calma asap
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PeppePipes
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Messaggio da PeppePipes »

Jacopo ha scritto: giovedì 8 novembre 2018, 16:07 .....
E' triste vedere una azienda che lavorava bene chiudere i battenti così...
Purtroppo la Omas lavorava davvero bene ai tempi della Lucens e della Extra Lucens, che sono oggettivamente penne eccelse.
A prodotto buone penne sino a circa metà anni '60, ovvero sino a quando è stata utilizzata la celluloide per costruire le proprie penne; quando l'onda della crisi indotta dalla penna a sfera ed un periodo di per sé non particolarmente felice per il design di questi oggetti l'hanno portata a produrre stilografiche "a tubetto" senza arte ne parte. Negli anni '80 - '90, quando la stilografica ha ritrovato spazi in una clientela più elitaria, Omas ha rispolverato il disegno classico al quale era legato il suo successo; purtroppo però la qualità è drasticamente decaduta: la "resina vegetale" non è stabile nelle dimensioni e non si contano le penne che perdono gli anelli, s'incastrano nel cappuccio, si deformano. Le dorature sono di scarsa qualità e sbiadiscano velocemente ed anche sotto l'aspetto tecnico sono state molte le delusioni dei clienti, visto che non si contano gli stantuffi che si sono sgranati. L'unica cosa restata di buona qualità sono le prestazioni di scrittura: anche se i pennini Bock non sono all'altezza dei vecchi Comit (la Omas non ha mai prodotto pennini in proprio), gli ottimi conduttori in ebanite garantivano un funzionamento egregio.
Tuttavia le penne avevano un prezzo decisamente elevato in rapporto alla qualità, che non era certo innalzato dalla carissima serie "Arte italiana" del 1992 realizzata in celluloide e con una buona qualità costruttiva (il sistema di riempimento adottava tecniche simili a quelle del passato), ma le penne di questa serie erano davvero carissime (1,2 milioni di lire erano davvero tanti soldi!) ed inoltre alcune celluloidi si sono distrutte negli anni.
OMAS si è impegnata tantissimo nel costruirsi un mito esaltando ben oltre il dovuto i suoi prodotti del passato, ma si sa che non ci si può campare adagiati sugli allori proponendo a caro prezzo prodotti non all'altezza della concorrenza; in molti ci eravamo illusi che la coraggiosa 360 potesse segnare una svolta, ma purtroppo così non è stato.
Giusto dolersi della scomparsa di un marchio storico, ma oggettivamente la Omas ha raccolto ciò che ha seminato.
La curiosità è madre dell'interesse. Una vita senza interessi è una vita in stato comatoso.
Jacopo
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Messaggio da Jacopo »

PeppePipes... chapeau!
Starei ore a leggere commenti come i tuoi.
Mi permetto di chiederti (se vuoi, senza ammorbare gli altri, scrivimi pure PM): quali marchi oggi ritieni ancora di qualità?
In sintesi, che penne compri tu?

Accetto consigli per il futuro, magari allargo i miei orizzonti
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