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Ho un’Aurora 888 che pare un’innaffiatoio...Aiuto!

Inviato: lunedì 8 ottobre 2018, 21:39
da Pettirosso
Sul problema cartucce/converter ti ha già detto tutto Vincenzo.
Quanto ai pennini, sulle 88 Aurora ne montava praticamente di ogni misura e per ogni esigenza; immagino lo stesso (forse con una scelta leggermente inferiore) sulle Duocart e sulle 888.
Di fatto, quelli che più ho avuto occasione di vedere sono stati EF, F e M (ovvero le misure più comuni).
Sul fatto che il tuo problema dipenda dalla carta... E' vero che una carta di qualità non allarga il tratto; ma io con le mie vecchiette scrivo dove mi capita; a volte spiuma un po', trapassa, ma assolutamente nulla di drammatico: erano penne fatte per essere usate e scrivere dappertutto, mica per fare figura!
E poi, la Fabriano Copy 1 è tutt'altro che cartaccia.
Il tuo problema, secondo me, è altrove, presumibilmente proprio in una infiltrazione d'aria; occorre capire dove.

Ho un’Aurora 888 che pare un’innaffiatoio...Aiuto!

Inviato: martedì 9 ottobre 2018, 7:40
da VincenzoDG
Buongiorno.

Scusa Pettirosso, ma sul pennino dell'Aurora 888 non c'é scritto nulla (e neppure sotto, intendo sulla parte in resina nera ove poggia il pennino).

Come si fa a capire di quale gradazione é?

Ho un’Aurora 888 che pare un’innaffiatoio...Aiuto!

Inviato: martedì 9 ottobre 2018, 13:25
da Monet63
VincenzoDG ha scritto: lunedì 8 ottobre 2018, 19:49 Era una carta molto più spessa e, a loro dire, più adatta alle stilografiche e, difatti, il tratto si è mantenuto sottile senza spandere e senza trapassare il foglio.

A questo punto, posto che il flusso è comunque quanto meno "generoso", fermo restando che mi procurerò le cartucce della Auretta e un converter Platinum, mi sto orientando a ritenere che questa penna sia utilizzabile solo su carta di alta qualità.

Comunque, vi terrò aggiornati.
Era il preciso motivo per cui, all'inizio, ti ho consigliato di procurarti una carta patinata.
:wave:

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Inviato: martedì 9 ottobre 2018, 20:18
da Pettirosso
VincenzoDG ha scritto: martedì 9 ottobre 2018, 7:40 Buongiorno.
Scusa Pettirosso, ma sul pennino dell'Aurora 888 non c'é scritto nulla (e neppure sotto, intendo sulla parte in resina nera ove poggia il pennino).
Come si fa a capire di quale gradazione é?
Indovinalagrillo.
In teoria sulle 88 la misura del pennino avrebbe dovuto venire indicata con apposito bollino, come quelli che vedi a sinistra nella foto sotto, posto in punta al pomello di rotazione dello stantuffo.
In pratica pochissimi lo hanno ancora rinvenuto sulle penne, a distanza di tanti decenni (io no, ad esempio).
Il pennino potrebbe anche essere marchiato sulla parte non visibile, questo non te lo saprei dire (sono un convinto sostenitore della tesi che finché una penna funziona bene non la si smonta, e le mie, fortunatamente, funzionano). Sicuramente qualcuno che l'abbia smontata ti potrebbe rispondere al volo.
La tua, però, non è una 88 a pistone, ma una 888 a cartuccia: e forse quel bollino non l'aveva neppure, per cui o è marchiato il pennino, oppure...
Concordo perfettamente con quanto ha scritto Monet sulla carta appropriata, ma per me non è tutto lì.
Le Montblanc, ad esempio, sono dei noti innaffiatoi (ovvero penne dal flusso già tendenzialmente abbondante); le Aurora, particolarmente quelle serie con pennino carenato, assolutamente no.

Ho un’Aurora 888 che pare un’innaffiatoio...Aiuto!

Inviato: martedì 9 ottobre 2018, 20:44
da Sanciok
VincenzoDG ha scritto: martedì 9 ottobre 2018, 7:40 Buongiorno.

Scusa Pettirosso, ma sul pennino dell'Aurora 888 non c'é scritto nulla (e neppure sotto, intendo sulla parte in resina nera ove poggia il pennino).

Come si fa a capire di quale gradazione é?
Anche se potrebbe essere stato sostituito, sulla sezione alla fine della incisione del numero seriale è riportata la misura del tratto.
O almeno sulla mia (è quella nella foto che hai messo una decina di messaggi più su con il converter Platinum) è riportato EF

Sandro

Ho un’Aurora 888 che pare un’innaffiatoio...Aiuto!

Inviato: martedì 9 ottobre 2018, 20:52
da HoodedNib
Oppure c'e' il famoso perno di regolazione del flusso d'inchiostro che e' montato a battente sull'alimentatore da regolare. E posso dire che per averci giocato (su altre penne della serie 88) varia molto il flusso d'inchiostro, da tanto secco da fare false partenze - Si, un'Aurora 88 succedeva chiudendolo- fino a rendere la stessa penna con un ingestibile flusso d'inchiostro, tanto da allagare regolarmente carta e cappuccio.

Ho un’Aurora 888 che pare un’innaffiatoio...Aiuto!

Inviato: mercoledì 10 ottobre 2018, 16:21
da VincenzoDG
Confermo che sulla mia Aurora 888, non avendo il pomello del pistone, non é presente alcun bollino sulla coda del corpo della penna (intendo quello che si avvita sulla parte del gruppo alimentatore.

Il discorso del regolatore del flusso, certamente esistente per le 88 a pistone, sinceramente non so se é possibile anche sulla mia 888 a cartucce.

Più tardi verifico e vi faccio sapere (grazie!).

Enzo.

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Inviato: mercoledì 10 ottobre 2018, 16:56
da HoodedNib
VincenzoDG ha scritto: mercoledì 10 ottobre 2018, 16:21 Confermo che sulla mia Aurora 888, non avendo il pomello del pistone, non é presente alcun bollino sulla coda del corpo della penna (intendo quello che si avvita sulla parte del gruppo alimentatore.

Il discorso del regolatore del flusso, certamente esistente per le 88 a pistone, sinceramente non so se é possibile anche sulla mia 888 a cartucce.

Più tardi verifico e vi faccio sapere (grazie!).

Enzo.
Te l'ho detto solo perche' mi sono ricordato di aver chiesto di proposito a Max se esiste anche nella 888. Poi non so quanto e' raggiungibile, Max dice che esiste e gli credo, io non ce l'ho una 888 (ancora) per controllare e vedere se funziona come le altre 88.

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Inviato: giovedì 11 ottobre 2018, 10:57
da maxpop 55
Ti mostro una Duo-Cart con la sezione smontata, la 888 è diversa, l'innesto della cartuccia è coperto (le ultime due foto).
L' estrazione dell'alimentatore viene fatto dalla parte anteriore e dal posteriore non è possibile spingere l'alimentatore, io ho provato a smontare la sezione ma non ci sono riuscito.