L'ennesimo post sull'ebanite

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L'ennesimo post sull'ebanite

Messaggio da HoodedNib »

Si scusate ma non ho ben chiaro come funziona una fase particolare della pulizia degli affioramenti di zolfo dall'ebanite, nello specifico come si toglie lo zolfo una volta che lo si e' fatto affiorare?.

Ancora piu' nello specifico il mio caso particolare, mi sto "esercitando" nel ripulire un pezzo di ebanite da una penna. Ora non avendo fornet e simili e non fidandomi di sostanze che possono danneggiare l'ebanite (la candeggina) e non avendo sottomano nessuna base se non ammoniaca ho deciso di provare con quella.

Ho usato un batuffolo di cotone ben inzuppato di ammoniaca e l'ho cosparso abbondantemente sull'ebanite in questione senza strofinare particolarmente, appena asciugata all'aria si vedeva che la quantita' di zolfo affiorato era aumentata, quindi ho ripetuto il procedimento altre volte.
A questo punto ho (o meglio avro') ebanite asciutta con zolfo affiorato del tutto o quasi, come lo tolgo? Considerando che non ho attrezzi per le mani come posso fare a toglierlo in modo da non avere il deposito?

Per la fase successiva una o piu' passate di olio di vaselina e poi togliere i residui strofinando dovrebbero essere sufficienti mi pare di aver capito.
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Messaggio da maxpop 55 »

HoodedNib ha scritto: giovedì 21 giugno 2018, 14:33 Si scusate ma non ho ben chiaro come funziona una fase particolare della pulizia degli affioramenti di zolfo dall'ebanite, nello specifico come si toglie lo zolfo una volta che lo si e' fatto affiorare?.

Ancora piu' nello specifico il mio caso particolare, mi sto "esercitando" nel ripulire un pezzo di ebanite da una penna. Ora non avendo fornet e simili e non fidandomi di sostanze che possono danneggiare l'ebanite (la candeggina) e non avendo sottomano nessuna base se non ammoniaca ho deciso di provare con quella.

Ho usato un batuffolo di cotone ben inzuppato di ammoniaca e l'ho cosparso abbondantemente sull'ebanite in questione senza strofinare particolarmente, appena asciugata all'aria si vedeva che la quantita' di zolfo affiorato era aumentata, quindi ho ripetuto il procedimento altre volte.
A questo punto ho (o meglio avro') ebanite asciutta con zolfo affiorato del tutto o quasi, come lo tolgo? Considerando che non ho attrezzi per le mani come posso fare a toglierlo in modo da non avere il deposito?

Per la fase successiva una o piu' passate di olio di vaselina e poi togliere i residui strofinando dovrebbero essere sufficienti mi pare di aver capito.
Da quel che so lo zolfo affiorerà sempre, per eliminare quello superficiale io uso il fornet (5 euro ben spese per un prodotto che mi durerà per tanto tempo), il grasso al silicone mi permette di mantenere lucida l'ebanite creando un piccolo strato superficiale di protezione per l'ebanite.
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Messaggio da Linos »

Per esperienza diretta, prova con una passata di polish e vedrai già dei buoni risultati, ho provato anchio con il fornet, sì che elimina lo zolfo in superficie ma intacca anche l'ebanite lasciandola molto porosa, per togliere la porosità bisogna poi lucidare con più intensità, quindi non vale la pena.
Non usare il Dremel per sveltire l'operazione rischi solo di fondere il materiale, ci vuole solo tanto olio di gomito :D
Se ci sono marchi o scritte e le vuoi conservare, ricordati di mascherarle con un po di nastro da carrozziere
PS ci sono comunque in commercio prodotti appositi. ;)
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Messaggio da HoodedNib »

Il fornet si porta via direttamente lo zolfo?

OK, il polish (credo che la pasta Iosso sia buona) me lo devo mettere in casa, a questo punto assieme al fornet.
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Messaggio da PeppePipes »

C'è da fare attenzione ad un concetto di base: lo zolfo affiorante può sicuramente essere asportato meccanicamente, ovvero tramite l'utilizzo di abrasivi più o meno aggressivi: dalla carta abrasiva a grana molto fine, al micro mesh, al polish. l'obiettivo di fare tornare l'ebanite al colore nero d'origine è assicurato, ma c'è un'importante controindicazione, che è quella delle incisioni decorative frequentemente presenti sull'ebanite che sono spesso molto superficiali e possono quindi essere asportate con questo sistema. Discorso analogo per le eventuali scritte che non siano incise con una certa profondità.
Fornet e prodotti analoghi asportano la parte alterata chimicamente, agendo quindi tanto sulla superficie che all'interno delle incisioni, lasciando in buona teoria inalterata la differenza di livello tra i predetti.
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Messaggio da zoniale »

Ma... così... leggendo qui... ma: e se usassi il Fernet, invece?
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Messaggio da PeppePipes »

zoniale ha scritto: giovedì 21 giugno 2018, 22:25 Ma... così... leggendo qui... ma: e se usassi il Fernet, invece?
Con una dose sufficiente probabilmente il problema viene eliminato alla radice ed il fatto che l'ebanite sia diventata marrone lascia del tutto indifferenti.
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PeppePipes ha scritto: giovedì 21 giugno 2018, 22:30
zoniale ha scritto: giovedì 21 giugno 2018, 22:25 Ma... così... leggendo qui... ma: e se usassi il Fernet, invece?
Con una dose sufficiente probabilmente il problema viene eliminato alla radice ed il fatto che l'ebanite sia diventata marrone lascia del tutto indifferenti.
Credo che il problema usando una quantita' congrua di Fernet diventi non mancare la penna e riuscire a tenerla in mano :lol:
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Messaggio da Syrok »

zoniale ha scritto: giovedì 21 giugno 2018, 22:25 Ma... così... leggendo qui... ma: e se usassi il Fernet, invece?
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Messaggio da Ottorino »

http://www.fountainpen.it/Pulizia_ebanite_con_NaOH
Al supermercato la soda costa molto meno del fornet.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Messaggio da zoniale »

Diavolo!
Tra tutte le innumerevoli discussioni sull'uso del Fornet o del Puliforn, questo post del Wiki non l'avevo proprio visto.
Ragionando con il senno di poi, oltre a considerazioni sul costo, l'uso della soda caustica in soluzione anziché sotto forma di schiuma potrebbe avere un vantaggio di porcesso: con la schiuma non so mai se tutto il pezzo di ebanite sia bagnato o meno.
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zoniale ha scritto: venerdì 22 giugno 2018, 9:20 Diavolo!
Tra tutte le innumerevoli discussioni sull'uso del Fornet o del Puliforn, questo post del Wiki non l'avevo proprio visto.
Ragionando con il senno di poi, oltre a considerazioni sul costo, l'uso della soda caustica in soluzione anziché sotto forma di schiuma potrebbe avere un vantaggio di porcesso: con la schiuma non so mai se tutto il pezzo di ebanite sia bagnato o meno.
A farlo con la soda caustica inoltre hai il potere di controllare quanto concentrata e' la soluzione, il che credo possa aiutare in certi casi.
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Messaggio da maxpop 55 »

zoniale ha scritto: venerdì 22 giugno 2018, 9:20 Diavolo!
Tra tutte le innumerevoli discussioni sull'uso del Fornet o del Puliforn, questo post del Wiki non l'avevo proprio visto.
Ragionando con il senno di poi, oltre a considerazioni sul costo, l'uso della soda caustica in soluzione anziché sotto forma di schiuma potrebbe avere un vantaggio di porcesso: con la schiuma non so mai se tutto il pezzo di ebanite sia bagnato o meno.
Io metto la parte in ebanite da pulire il un barattolo, dopo aver spruzzato abbondantemente del Fornet lo chiudo con il suo tappo in modo da avere il massimo effetto e non avere esalazioni in giro.
Ogni tanto lo agito e tengo il barattolo non in verticale ma in orizzontale nel caso debba pulire il fusto in modo che sia completamente bagnato.
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Messaggio da Linos »

Un sistema efficace lo conosco e ho visto il risultato con i miei occhi su di una Vecchia Aurora in ebanite, il NERO D'INFERNO, il prodotto che si usa per colorare il pellame, ha una penetrazione incredibile e ha il vantaggio che non fa nessun spessore come potrebbe fare ad esempio una vernice acrilica, una specie di magia.
Purtroppo non ho niente in ebanite, per provare personalmente l'ho testato sulla plastica di una Cinese maldestramente rovinata, questo è il risultato, direi incredibile.
La cosa più importante è che non stinge, si può tranquillamente portare nel taschino della camicia bianca di lino
Potete provare su qualche rottame da buttare e riportare le vostre impressioni. :)
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Linos ha scritto: venerdì 22 giugno 2018, 10:26 Un sistema efficace lo conosco e ho visto il risultato con i miei occhi su di una Vecchia Aurora in ebanite, il NERO D'INFERNO, il prodotto che si usa per colorare il pellame, ha una penetrazione incredibile e ha il vantaggio che non fa nessun spessore come potrebbe fare ad esempio una vernice acrilica, una specie di magia.
Purtroppo non ho niente in ebanite, per provare personalmente l'ho testato sulla plastica di una Cinese maldestramente rovinata, questo è il risultato, direi incredibile.
La cosa più importante è che non stinge, si può tranquillamente portare nel taschino della camicia bianca di lino
Potete provare su qualche rottame da buttare e riportare le vostre impressioni. :)
Ma questo Nero D'Inferno e' un colorante o sbaglio? In pratica colori l'ebanite... il che puo' andar bene se l'ebanite e' gia' nera di suo ma se non lo fosse non e' granche utile. Inoltre non credo si possa definire restauro conservativo visto che aggiungi qualcosa che non serve per conservare ma per alterare in qualche modo lo stato. Poi vabbe', se proprio non c'e' altra soluzione penso sia meglio quello che il non uso pero' boh... Diciamo che e' una buona alternativa nel caso servisse.
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