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18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29

Carta per uso comune

L'ultimo ma non meno importante elemento coinvolto nella scrittura è la carta. Parliamone. E raccontiamo anche degli altri accessori che affianchiamo alle nostre penne.
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Andrea C
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Re: Carta per uso comune

Messaggio da Andrea C »

vikingo60 ha scritto:
Rampa ha scritto:Ho notato che i suddetti Pigna Monocromo mostrano caratteristiche di resistenza migliori con gli inchiostri delle cartucce Parker e Sheaffer, in poche parole il problema sussiste solo con l'inchiostro Diamine. Nel frattempo ho appreso che esistono inchiostri più o meno "umidi" o "fluidi", e il Diamine sembra fare parte di questa categoria. Come pure certe penne di fascia media o alta, complice il caricamento a pistone, in unione di detti inchiostri "umidi" producono un flusso piuttosto imponente, quindi è necessaria una carta ad hoc. Paradossalmente, per un ignorante in materia come il sottoscritto, quello che mi appariva un difetto con il senno del poi si capisce che ad una buona penna e ad un inchiostro di qualità, non può corrispondere una carta qualsiasi.
In effetti esistono inchiostri fluidi ed inchiostri "secchi" che ,almeno per il colore nero,costituiscono ormai la maggioranza.E' chiaro che l'inchiostro fluido "trapassa" di più la carta,ma i vantaggi per il pennino sono molti,tra cui la minore usura.
Scusa Alessandro ma sulla cosiddetta "usura" del pennino sulla carta non sono per niente d'accordo...
Credo che tu possa scrivere circa un milione di fogli con una penna, dal flusso abbondante, caricata col Pelikan 4001 Brilliant Black, senza avere problemi di usura della capsulina di iridio posta sulla punta di qualsiasi penna...
Credo che gli unici problemi possano derivare dalla corrosione sui pennini di penne usate poco e mai pulite...
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Re: Carta per uso comune

Messaggio da vikingo60 »

Andrea C ha scritto:
vikingo60 ha scritto: In effetti esistono inchiostri fluidi ed inchiostri "secchi" che ,almeno per il colore nero,costituiscono ormai la maggioranza.E' chiaro che l'inchiostro fluido "trapassa" di più la carta,ma i vantaggi per il pennino sono molti,tra cui la minore usura.
Scusa Alessandro ma sulla cosiddetta "usura" del pennino sulla carta non sono per niente d'accordo...
Credo che tu possa scrivere circa un milione di fogli con una penna, dal flusso abbondante, caricata col Pelikan 4001 Brilliant Black, senza avere problemi di usura della capsulina di iridio posta sulla punta di qualsiasi penna...
Credo che gli unici problemi possano derivare dalla corrosione sui pennini di penne usate poco e mai pulite...
L'usura ci sarà perchè maggiore sarà l'attrito tra pennino e carta,soprattutto col Pelikan 4001 nero.Il guaio è che quell'inchiostro riesce ad intasare anche penne con flusso abbondante.I problemi di corrosione con gli inchiostri moderni dovrebbero essere minimi.A meno che non si usi il Parker Penman.Come esempio posso citare la mia ERO:non la lavo da almeno 2 anni,parte sempre al primo colpo e scrive dal 1996:con il suo flusso abbondante,il contatto con la carta quasi non si avverte.Se avesse avuto un flusso scarso,credo che da 16 anni ad oggi l'iridio sarebbe scomparso.
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Re: Carta per uso comune

Messaggio da Andrea C »

Non credo proprio che l'iridio si possa "consumare" o abradere a contatto con la carta.
Neanche tu se usassi per 50 anni il pennino asciutto, senza inchiostro.
Penso semplicemente che, come mi è capitato alcune volte su penne vecchie e usate poco, che l'acciaio sottostante la punta in iridio si corrodesse e la pallina di iridio saltasse via.
Ma non che si consumasse per l'attrito con la carta. A meno che uno scriva sulla carta vetrata... :o
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Re: Carta per uso comune

Messaggio da vikingo60 »

Andrea C ha scritto:Non credo proprio che l'iridio si possa "consumare" o abradere a contatto con la carta.
Neanche tu se usassi per 50 anni il pennino asciutto, senza inchiostro.
Penso semplicemente che, come mi è capitato alcune volte su penne vecchie e usate poco, che l'acciaio sottostante la punta in iridio si corrodesse e la pallina di iridio saltasse via.
Ma non che si consumasse per l'attrito con la carta. A meno che uno scriva sulla carta vetrata... :o
L'iridio è un materiale durissimo,ma non esente da usura;anche qualcuno del Forum,per recuperare pennini che avevano avuto questo inconveniente,per non gettarli li aveva trasformati in stub,tagliandoli.
Ricordo mio padre,oltre 40 anni fa,che a differenza di me premeva molto e aveva una grafia grossa,pur usando le punte F,con le sue stilografiche da tavolo (che mi piacerebbe tanto ritrovare!),era costretto a far cambiare periodicamente i pennini,che tra l'altro erano in oro.
Il problema dell'usura è poi ancora maggiore se si usano penne economiche che hanno semplicissimi pennini in acciaio,senza iridio.
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Re: Carta per uso comune

Messaggio da Alexander »

Vi comunico di aver provato in ufficio una carta comune per fotocopie di marca "Chatelles", trovata non so in quale cartoleria.
Ha un comportamento ottimo, non ha mostrato il minimo showthrough nonostante abbia utilizzato:
- un pennino stub fatto in casa da me, dal tratto ampio e dal flusso abbondante;
- il pennino EF Visconti Calligraphy, utilizzato premendo in fase discendente, anch'esso dal flusso abbondante;
- l'inchiostro Diamine Asa Blue, noto per problemi di showthrough e bleedthrough.

Assorbe bene e il tratto non si spande. Adesso spero di confrontarla presto con la Navigator e con la Fabriano 1.
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Re: Carta per uso comune

Messaggio da piccardi »

vikingo60 ha scritto: Ricordo mio padre,oltre 40 anni fa,che a differenza di me premeva molto e aveva una grafia grossa,pur usando le punte F,con le sue stilografiche da tavolo (che mi piacerebbe tanto ritrovare!),era costretto a far cambiare periodicamente i pennini,che tra l'altro erano in oro.
Il problema dell'usura è poi ancora maggiore se si usano penne economiche che hanno semplicissimi pennini in acciaio,senza iridio.
Mi pare abbastanza scontato che un materiale nel continuo sfregamento si usuri, chiaramente più è duro, meno si usura, e meno premi e strisci con forza meno si usura, ma prima o poi si usurano tutti. E molto dipende dalla qualità della lega con cui viene realizzata la punta del pennino.

La Osmia ebbe un grande successo nei suoi anni iniziali anche grazie ad un brevetto per una lega di osmio/iridio realizzata con maggiore purezza (le impurità facilitano l'usura) rispetto ai concorrenti che consentiva una maggiore durezza della punta e maggiore durata delle penne. Dicono che la Pilot abbia una sua miniera di Iridio, scoperta proprio dal fondatore, (ma non vorrei fosse una delle tante bufale che girano nel mondo delle stilografiche). La qualità della punta di iridio (o osmiridio) comunque conta di più nella qualità generale di un pennino del materiale di cui poi esso è fatto.

Simone
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Re: Carta per uso comune

Messaggio da Rampa »

klapaucius ha scritto:
Io posso attestare la buona qualità dei quaderni Pigna Monochromo, avendoci scritto sopra con penne Sailor, e Pelikan vintage e moderna, e utilizzando diversi inchiostri Herbin.
Piccolo aggiornamento: ho acquistato ieri ad una coop romana un quaderno Pigna Monocromo formato A4, a prima vista la carta mi è sembrata decisamente più pesante rispetto agli A5 Monocromo che ho trovato in una tabaccheria, difatti questi A4 sono distinti dalla dicitura "Quaxima carta 100", il che mi ha fatto pensare ad un peso di 100gr. Una volta arrivato a casa ne ho avuto la conferma: carta solidissima su cui scrivere è un autentico piacere, nessun inchiostro passa. Quindi i Monocromo vanno benissimo, a patto che siano Quaxima carta 100! :)
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Re: Carta per uso comune

Messaggio da Goldpen »

Buongiorno a tutti.
Caro Rampa, hai ragione. La linea Monocromo di Pigna è molto ampia:

A5, quaderno, 40+2 ff, 80g -punto metallico
A4, Maxi, 40+2 ff, 80g - punto metallico
A4, Maxi, 68+2 ff, 80g - punto metallico

A5, quaderno, 36+2 ff, 100g - punto metallico
A4, Maxi, 36+2 ff, 100g - punto metallico


A6, quaderno mini (10x15), 40+2 ff, 80g - punto metallico- polipropilene
A4, Maxi, 40+2 ff, 80g - punto metallico - polipropilene

A5, quaderno, 96 ff, 80g - brossurato (collato)
A4, Maxi, 96 ff, 80g - brossurato (collato)

A6, quaderno mini (10x15), 70 ff, 80g spiralato
A5, quaderno, 70 ff, 80g spiralato (con e senza fori, perforato)
A4, Maxi, 70 ff, 80g - spiralato (con e senza fori, perforato)

Gli ultimi esistono con copertina cartonata o in polipropilene.

Esistono, poi, i registri monocromo (192+2, 144+2 o 96+2 ff) 80g cartonato, cucito.

Buona settimana.
Laura
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Re: Carta per uso comune

Messaggio da Rampa »

Grazie Laura.
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Re: Carta di uso comune

Messaggio da powerdork »

dugan ha scritto: In merito al commento sui costi, in particolare del blocco Oxford, bè sono d'accordissimo. C'è da dire che qui in Polonia,
il "costo" è elevato, ma per la moneta locale. Significa che mediamente questo prodotto costa la meta' di quanto costa in italia.
Ritengo comunque che, mediamente, le cose belle e/o buone si pagano sempre un po di piu' delle altre.
Ovviamente è una regola discutibilissima e non applicabile a tutto, e sopratutto personale.
Condivido sul fatto che pagare molto qualcosa non è garanzia di alta qualità ma pagarla poco lo è di scarsa! Il giusto è giusto, poi bisogna vedere cosa paghi...e se ti serve tutto quello che paghi..perché si paga tutto..(se la tasca in fondo all'Oxford non la usi mai..comunque la paghi..e poi la butterai via (se stacchi i fogli e li metti in un raccoglitore come suggeriscono i 4 fori e lo strappo tratteggiato)...e se invece usi la tasca e quindi non usi né i buchi dei fogli né il tratteggio..quelle cose le paghi anche se non le usi)..poi il problema resta che se di alta qualità non c'è alternativa poi è chiaro che se qualcuno desidera la qualità deve abbassarsi al compromesso..Personalmente anche io mi sono trovato molto bene con un Oxford che ho avuto (in regalo)..e nemmeno usando una stilografica all'epoca..comode le cosstine di colori diversi per avere un quaderno con più materie (che poi una di esse ha sforato in un colore non adiacente perché quello era occupato..da lezioni di un corso che non hanno riempito la sezione :-)), comodo il divisorio spostabile segna-pagina e comoda la tasca con impressa una tabella oraria..risultato mi sono trovato benissimo, i fogli avanzati li ho strappati e usati come brutta copia e il quaderno con divisorio (in plastica) e tasca nel cestino..poi sono andato a vedere quanto costava..e non l'ho ripreso..non perché non li avrei spesi ma perché pieno di cose utili ma in sovrannumero e mai globalmente utilizzabili e mi sembrerebbe buttare via i soldi più che impiegarli per avere un prodotto di qualità.

Ora però, a parte il mio progettino di costruirmi un quaderno, volevo provare a usare i quaderni Fabriano "La vita è bella" coi dot. Credo siano di ottima qualità (lo spero..con quello che costano) e riempiano a pieno le mie esigenze (anche se non ho capito l'ultima moda delle agendine e anche di questi quaderni di avere 8 pagine in fondo strappabili...)
vikingo60 ha scritto:Altre carte A4 con cui è possibile usare la stilografica sono le Fabriano Copy 1 e Copy 2.Soprattutto la prima non fa spandere l'inchiostro.
Io ho acquistato ieri un cartone di Copy1 e le sto usando per macinare dimostrazioni e mi trovo molto bene!! (tra l'altro molti di quei fogli sono passati per una getto di inchiostro perché ci ho "messo sù" i dot :-) :-)).

ps: qualcuno conosce e ha provato la serie ancora migliore, ovvero i Fabriano Copy Eminence? (e magari sa dove trovarli, anche on line, e quanto possano costare..)
Corrado.

I'm happy to be me.
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Re: Carta per uso comune

Messaggio da powerdork »

dtreert ha scritto:il fatto è che mi sono abituato troppo ai fogli bianchi da stampante e non userei più quelli a quadretti che mi danno un senso di "meno pulito" che non so descrivere, grazie comunque vikingo


klapaucius ha scritto: Purtroppo la carta da stampante in genere è di scarsa qualità, o per lo meno è fabbricata specificamente per l'uso con stampanti a getto, e non si comporta bene con le stilografiche e i loro inchiostri a base acquosa. L'unico suggerimento è quello di cercare carta da scrittura, possibilmente liscia e di un certo spessore. I normali quaderni scolastici, se non sono su carta riciclata o evidentemente porosa, dovrebbero andar bene.

Naturalmente costerà un po' di più ma non occorre necessariamente puntare su marchi blasonati o "griffati", anzi alcuni di essi, come le Moleskine, hanno un comportamento che varia da quaderno a quaderno.

Se poi non ti fa scrupolo comprare della carta di "marca" posso dirti che mi sono trovato più che bene con le Clairefontaine, i taccuini Fabriano e i quaderni Pigna.
purtroppo preferirei risparmiare sulla carta, e poi il fatto di sapere che alcune vanno benissimo mi portano a comprare quelle, anche se dovrò andare a tentativi per trovare la marca giusta. In certi siti internazionali consigliano i fogli da stampante dell'hp, ma consigliano modelli specifici che per ora nei supermercati non trovo.
Anche io uso tonnellate di fogli bianchi da fotocopie, ripeto e scrivo molto e poi riscrivo tutto in ordine su bei fogli quando sono certo che non sbaglierò (...per lo meno lo spero..)
Come dicevo poco fa sto provando i Fabriano Copy1 (presi ieriper la prima volta!!) costano (io li ho pagati così..) 3.90€/risma, che sono quasi un euro in più rispetto ai Copy3 ma alla fine si tratta di un singolo euro per 500fogli..e non so quanto possano durare se uno scrive a mano anche tutto il giorno..ma secondo me non è una differenza che altera l'economia famigliare ecco..oltre a questo il bianco è sicuramente diverso (credo migliore..:-) i Copy3 messi vicino sembrano tendere al viola) e la sensazione al tatto è incredibile sembra di avere un tessuto in mano invece che fogli (come quelli che usavo fino all'altroieri..Copy3..che sembra ormai cartone..stessa gramamtura ovviamente 80g/mq)
Corrado.

I'm happy to be me.
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